Voci e volti della nonviolenza. 491



 

==============================

VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA

==============================

Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

Numero 491 del 6 gennaio 2012

 

In questo numero:

1. Alcuni testi dell'ottobre 2011 (parte prima)

2. Cosa fare il 2 ottobre, Giornata internazionale della nonviolenza

3. La nonviolenza contro la guerra e contro il razzismo il 2 ottobre in tutta Italia

4. Gandhi vivo

5. Si e' svolto il primo ottobre a Viterbo un incontro di riflessione sulla nonviolenza

6. Con l'azione nonviolenta contro la guerra assassina e la persecuzione razzista

7. Ogni vittima ha il volto di Abele. Il nostro 4 novembre contro tutte le guerre e contro tutte le uccisioni

8. Commemorato Gandhi a Viterbo

9. Giobbe Santabarbara: La nonviolenza in sette semplici lezioni

10. Cos'altro?

11. Dal 25 settembre al 2 ottobre al 4 novembre

12. Ogni vittima ha il volto di Abele. Il 4 novembre contro guerra e razzismo

13. La nonviolenza e' piu' forte. In tutte le regioni d'Italia il 2 ottobre celebrata la Giornata della nonviolenza con iniziative contro la guerra e contro il razzismo

14. E il prossimo anno in tutte le cento citta', in tutti gli ottomila comuni

15. Ogni vittima ha il volto di Abele. Il 4 novembre contro guerra e razzismo

16. 4 novembre giorno di lutto e di lotta contro tutte le guerre e le uccisioni

17. Cessino i massacri in Afghanistan e in Libia, cessi la partecipazione italiana alla guerra assassina e si adoperi l'Italia per la pace che salva le vite

18. Un appello a tutte le persone di retto sentire e di volonta' buona per un 4 novembre dalla parte di Abele

19. Facciamo diventare il 4 novembre una giornata nazionale di opposizione nonviolenta alla guerra e al razzismo

20. Le stragi libiche, le stragi afgane, le stragi dei migranti in mare e in terra

21. Il 4 novembre contro la guerra

22. Il 4 novembre in tutta Italia nel ricordo di tutte le vittime una giornata di azione nonviolenta contro la guerra

23. Ogni persona non accecata

24. Il programma del convegno e della festa per i cinquant'anni del Movimento Nonviolento il 20-22 gennaio 2012 a Verona

 

1. ALCUNI TESTI DELL'OTTOBRE 2011 (PARTE PRIMA)

 

Riproponiamo alcuni testi gia' apparsi su "La nonviolenza e' in cammino" nell'ottobre 2011.

 

2. COSA FARE IL 2 OTTOBRE, GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA NONVIOLENZA

 

In ogni citta' d'Italia il 2 ottobre, giornata internazionale della nonviolenza, si realizzino iniziative pubbliche contro la guerra assassina e contro il colpo di stato razzista.

In ogni citta' d'Italia il 2 ottobre, giornata internazionale della nonviolenza, si denunci e si contrasti il crimine dell'uccidere e del perseguitare.

In ogni citta' d'Italia il 2 ottobre, giornata internazionale della nonviolenza, si manifesto la corale e persuasa volonta' del popolo italiano che il nostro paese torni al rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana; torni alla legalita' che salva le vite, torni alla democrazia, torni alla civilta'; torni al rispetto della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.

*

Cessi immediatamente l'illegale partecipazione italiana alle guerre in Afghanistan e in Libia.

Cessi immediatamente l'illegale persecuzione razzista dei migranti e dei viaggianti.

Cessi immediatamente il criminale sperpero dei pubblici denari per l'apparato militare, le armi e le guerre assassine.

Si dimetta immediatamente il governo guerrafondaio e razzista, criminale e corruttore.

Si affermi immediatamente la legalita', la democrazia, la dignita' e la solidarieta' umana.

*

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

3. LA NONVIOLENZA CONTRO LA GUERRA E IL RAZZISMO IL 2 OTTOBRE IN TUTTA ITALIA

 

In ogni citta' d'Italia il 2 ottobre, giornata internazionale della nonviolenza, si realizzino iniziative pubbliche nonviolente contro la guerra assassina e contro il colpo di stato razzista, contro tutte le uccisioni e contro tutte le persecuzioni.

In ogni citta' d'Italia il 2 ottobre, giornata internazionale della nonviolenza, si esprima la volonta' del popolo italiano e di ogni persona decente che cessi immediatamente l'illegale partecipazione italiana alle guerre in Afghanistan e in Libia; che cessi immediatamente l'illegale persecuzione razzista dei migranti e dei viaggianti; che cessi immediatamente il criminale sperpero dei pubblici denari per l'apparato militare, le armi e le guerre assassine; che si dimetta immediatamente il governo guerrafondaio e razzista, criminale e corruttore.

In ogni citta' d'Italia il 2 ottobre, giornata internazionale della nonviolenza, si affermi il diritto alla vita e alla dignita' di ogni essere umano, dell'umanita' intera.

Solo la pace salva le vite.

La democrazia si invera nella difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.

Solo nella solidarieta' e' la civilta'.

La nonviolenza e' in cammino.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

4. GANDHI VIVO

 

Ci sono due modi per celebrare l'anniversario della nascita di Gandhi, ovvero la "Giornata internazionale della nonviolenza" che assai opportunamente l'Onu ha istituito.

Un modo museale, burocratico, arreso: ed e' il modo in cui si tradisce la lotta gandhiana.

Oppure l'altro modo: continuando la lotta che fu anche di Gandhi e di innumerevoli altre donne ed altri uomini nel corso della storia, contro tutte le oppressioni, contro tutte le persecuzioni, contro tutte le uccisioni: la lotta nonviolenta contro tutte le violenze.

Ed e' questo secondo modo l'unico decente.

*

In Italia dal 1998 ha avuto inizio un abominevole colpo di stato razzista, che passo dopo passo, misura dopo misura, e' giunto a livelli di parossistica disumanita'. Chi non si batte contro la violenza razzista non pretenda di parlare di nonviolenza.

L'Italia da un decennio tra prendendo parte a guerre abominevoli, che ogni giorno, ogni giorno provocano stragi di esseri umani innocenti. Chi non si batte contro la guerra assassina non pretenda di parlare di nonviolenza.

*

L'unico modo per non tradire Gandhi il 2 ottobre e' opporsi alle guerre assassine ed alla persecuzione razzista.

L'unico modo per non tradire Gandhi e' opporsi ogni giorno alle guerre assassine ed alla persecuzione razzista.

*

E quindi questo 2 ottobre sia nel nostro paese, in ogni citta' italiana, giorno di lotta nonviolenta contro la guerra e contro il razzismo.

E quindi questo 2 ottobre sia nel nostro paese, in ogni citta' italiana, giorno di lotta nonviolenta affinche' cessi immediatamente l'illegale partecipazione italiana alle guerre in Afghanistan e in Libia; cessi immediatamente l'illegale persecuzione razzista dei migranti e dei viaggianti; cessi immediatamente il criminale sperpero dei pubblici denari per l'apparato militare, le armi e le guerre assassine; si dimetta immediatamente il governo guerrafondaio e razzista, il governo criminale e corruttore, il governo dei persecutori e degli assassini.

*

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

5. SI E' SVOLTO IL PRIMO OTTOBRE A VITERBO UN INCONTRO DI RIFLESSIONE SULLA NONVIOLENZA

 

Sabato primo ottobre 2011 si e' svolto a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace" un incontro di riflessione in preparazione della Giornata internazionale della nonviolenza che per iniziativa dell'Onu si celebra il tutto il mondo il 2 ottobre nell'anniversario della nascita di Mohandas K. Gandhi.

Nel corso dell'incontro e' stato confermato l'impegno affinche' il 2 ottobre sia un giorno di azione nonviolenta contro la guerra e contro il razzismo, per l'immediata cessazione dell'illegale partecipazione italiana alle guerre in Afghanistan e in Libia; per l'immediata abrogazione delle misure in cui si concretizza l'illegale persecuzione razzista dei migranti e dei viaggianti; per l'immediata cessazione del criminale sperpero dei pubblici denari per l'apparato militare, le armi e le guerre assassine; per le immediate dimissioni del governo guerriero e razzista, persecutore e assassino, fuorilegge e corruttore.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

6. CON L'AZIONE NONVIOLENTA CONTRO LA GUERRA ASSASSINA E LA PERSECUZIONE RAZZISTA

 

Far cessare immediatamente la partecipazione italiana alle guerre in Afghanistan e in Libia.

Abrogare immediatamente le scellerate misure in cui si concretizza il colpo di stato razzista.

Che lo stato italiano cessi immediatamente di perseguitare migranti e viaggianti, ed anzi accolga ed assista ogni essere umano perseguitato.

Che lo stato italiano cessi immediatamente di uccidere, ed anzi si adoperi per far cessare le guerre e salvare le vite.

*

Il 2 ottobre, Giornata internazionale della nonviolenza, e' un giorno di lotta per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Quindi un giorno di lotta contro la guerra e contro il razzismo; contro le uccisioni e le persecuzioni; contro i poteri, le strutture e gli strumenti della violenza onnicida.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

7. OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE. IL NOSTRO 4 NOVEMBRE CONTRO TUTTE LE GUERRE E CONTRO TUTTE LE UCCISIONI

 

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Il 4 novembre, anniversario della fine della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui gli assassini scherniscono gli assassinati.

Il 4 novembre sia giorno di lutto, di sincera fraterna memoria di tutte le vittime di tutte le guerre.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Il 4 novembre le persone amiche della nonviolenza organizzino in tutte le citta' d'Italia iniziative di commemorazione delle vittime e d'impegno contro la guerra. Iniziative rigorose, distinte e distanti dai protervi festeggiamenti dei poteri assassini. Iniziative addolorate, distinte e distanti dalle indecenti parate dei poteri assassini. Iniziative pietose, distinte e distanti dalle ciniche esibizioni dei poteri assassini.

C'e'  un solo modo dignitoso ed umano di ricordare le vittime delle guerre: opporsi a tutte le uccisioni, opporsi a tutte le guerre.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

 

8. COMMEMORATO GANDHI A VITERBO

 

Domenica 2 ottobre, celebrando la Giornata internazionale della nonviolenza indetta dall'Onu nell'anniversario della nascita di Gandhi, si sono tenute a Viterbo due commemorazioni del grande apostolo della nonviolenza.

Per iniziativa del "Centro di ricerca per la pace" la mattina all'Ellera e il pomeriggio a Santa Barbara e' stato ricordato Gandhi ed illustrata la sua vita, la sua riflessione, la sua azione, la sua opera teorica e pratica.

"Ma - ha detto in entrambi i discorsi commemorativi il responsabile della struttura pacifista viterbese, Peppe Sini - ricordare onestamente Gandhi vuol dire proseguirne la lotta contro la violenza, e quindi celebrare l'anniversario della sua nascita e la Giornata internazionale della nonviolenza implica fare di questa occasione un momento di presa di coscienza, di impegno morale e civile, di lotta culturale e politica contro la violenza".

"Pertanto - ha argomentato il responsabile del "Centro di ricerca per la pace" - questa giornata di grata memoria del Mahatma Gandhi e di proposta della nonviolenza e' anche e innanzitutto una giornata di testimonianza, di denuncia e di azione contro tutte le uccisioni e contro tutte le persecuzioni; e quindi oggi in Italia e' innanzitutto una giornata di lotta contro la guerra assassina e contro il colpo di stato razzista: la guerra assassina cui l'Italia illegalmente partecipa in Afghanistan e in Libia, il colpo di stato razzista compiuto e avallato dai diversi governi succedutisi negli ultimi anni".

Il messaggio della Giornata internazionale della nonviolenza, il cuore della commemorazione di Gandhi, e l'appello al popolo italiano affinche' con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, si impegni per la pace e i diritti umani, per la legalita' che salva le vite, e' stato dunque cosi' riassunto: "Cessi immediatamente l'illegale partecipazione italiana alle guerre in Afghanistan e in Libia. Cessi immediatamente l'illegale persecuzione razzista dei migranti e dei viaggianti. Cessi immediatamente il criminale sperpero dei pubblici denari per l'apparato militare, le armi e le guerre assassine. Si dimetta immediatamente il governo guerrafondaio e razzista, criminale e corruttore. Si affermi immediatamente la legalita', la democrazia, la dignita' e la solidarieta' umana. Torni l'Italia al rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana; al rispetto della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani. Ogni vittima ha il volto di Abele. Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'".

 

9. GIOBBE SANTABARBARA: LA NONVIOLENZA IN SETTE SEMPLICI LEZIONI

[Riproponiamo il seguente testo gia' pubblicato nelle "Notizie minime della nonviolenza" n. 632 del 7 novembre 2008]

 

1. La nonviolenza come favola e come battaglia

Chi nulla sa di cosa la nonviolenza sia la scambia per una forma di pazienza, o peggio: di rassegnazione.

Sapesse invece quanto dolore e quanta furia ribolle in essa, ed essa li doma perche' vuol essere piu' forte di ogni altra forza.

Poiche' la nonviolenza questo e': lotta. La lotta interiore contro il male che e' in te, la lotta politica contro l'ingiustizia sociale.

*

2. La nonviolenza come rivolta e come specchio

Non si arriva alla nonviolenza in naturalezza e letizia. Vi si arriva passando per lo strazio e per la rivolta.

Poiche' essa eminentemente e' scandalo e rivolta. E scandaglio nel profondo degli abissi. E nozione del male e della morte. E la scelta di sapere e di combattere.

E nella rivolta preservare la responsabilita' dell'io, scoprire la solidarieta' del noi, avere per il mondo quell'atto di rivolgimento amoroso che nel tu include tutti, che in tutti vede un tu, che sa la reciprocita' per cui ognuno e' anche un tu per l'altro io. "Il prossimo tuo come te stesso": e' la massima da non dimenticare.

*

3. La nonviolenza come intreccio e come sentiero

Non e' autosufficiente la nonviolenza.

Non e' una teoria ma l'incrocio di molte tradizioni.

Non e' una pratica, ma una pluralita' di esse.

Non esiste di per se', e' solo un orientamento.

Non e' una cosa, sei tu che cammini con altre persone e che pensi: ecco, l'umanita' e' cammino.

E in questo cammino allevia l'altrui dolore, contrasta il male, condividi il pane, mantieni la meraviglia, sappi vedere il cielo stellato e le buche per terra, educati ed educa ad aver rispetto. Di essere vivo sii degno e di tutto cio' che incontri celebra la dignita'.

Da ogni persona - e da te stesso per primo - chiedi secondo le sue possibilita'; ad ogni persona - e a te stesso al pari degli altri - dona secondo i suoi bisogni.

*

4. Ex pluribus

Tante persone alla nonviolenza si accostano, tante immagini diverse di essa tu vedi.

La nonviolenza e' nemica dell'omologazione.

La nonviolenza e' nemica dell'ottundimento.

La nonviolenza e' nemica delle tetragone certezze e degli indefettibili comandi.

La nonviolenza non e' mai ovvia, non e' mai facile.

Ogni persona deve inventarla per se'.

La nonviolenza non e' la salvezza: e' la via della lotta per la salvezza comune.

La nonviolenza non e' mai quel che se ne dice, ma sempre in nuove forme rinasce.

*

5. La trama e l'ordito

La nonviolenza e' attenersi a criteri, che sempre vanno contestualizzati.

E questi criteri possono essere detti in molti modi. Ad esempio cosi'. Alla violenza, all'ingiustizia, alla menzogna, tu opponiti sempre. Abbi a cuore di salvare le vite. Non compiere il male e' gia' l'azione giusta.

O ad esempio cosi'. Coerenza tra i mezzi e i fini. La medesima cura per le ragioni e per gli esiti. Sapere che ogni gesto e' sempre anche un esempio.

Preferire per se' stessi subire il male anziche' compierlo. A chiunque subisce ingiustizia recare soccorso.

O ad esempio cosi'. Cercare la verita'. Cercarla nella pieta'. Ove verita' non vi sia, recarla.

La nonviolenza e' attenzione al contesto, e in quel contesto recare una luce, una parola vera. Analisi concreta della situazione concreta.

Misericordia che comprende e che lotta.

*

6. I compiti dell'ora

Ove e' oppressione, e tu combatti.

Ove e' rassegnazione, e tu suscita la lotta.

Ove e' narcosi, e tu risveglia.

Ove e' vilta', e tu scuoti.

Ove e' la rotta, e tu forma il caposaldo.

Ove sono rovine, e tu riedifica.

Ove e' devastazione, e tu ripristina possibilita' di vita.

E' una frusta morale la nonviolenza, e' la voce tormentosa e insopprimibile della coscienza della propria e dell'altrui dignita'.

*

7. Timore e tremore

Tutte le scelte sono tragiche.

Tutti i saperi sono imperfetti.

Ogni esistenza e' degna.

Ogni esperienza dolorosa.

Nulla e' fatale.

Generosa e tremenda e' la vita. Tremenda e generosa.

Alla voce che ti chiama rispondi.

 

10. COS'ALTRO?

 

Cos'altro e' la guerra Usa-Ue contro la Libia se non un crimine contro l'umanita'?

Cos'altro sono i bombardamenti della Nato se non massacri di innumerevoli innocenti?

Cos'altro e' la condotta dell'intero ceto dirigente italiano - politico, economico, intellettuale - se non una effettuale, totalitaria, sadica complicita' con le stragi?

Cessi la guerra, cessino le uccisioni.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

11. DAL 25 SETTEMBRE AL 2 OTTOBRE AL 4 NOVEMBRE

 

Dalla marcia Perugia-Assisi del 25 settembre, alla Giornata internazionale della nonviolenza celebrata il 2 ottobre anche in varie citta' d'Italia, al 4 novembre "non festa, ma lutto", si va dispiegando l'azione nonviolenta contro la guerra e contro il razzismo, contro tutte le uccisioni e tutte le persecuzioni, ed in primo luogo qui e adesso, ovvero oggi in Italia, per la cessazione immediata della partecipazione italiana alle guerre in Afghanistan e in Libia, e per l'abrogazione immediata delle misure hitleriane in cui si e' concretizzato il colpo di stato razzista nel nostro paese.

*

La nonviolenza e' la lotta contro la violenza. La lotta la piu' nitida e la piu' intransigente contro la violenza.

Le persone amiche della nonviolenza dinanzi alle persecuzioni e alle stragi di cui consistono il colpo di stato razzista e le guerre, dinanzi alle violenza persecutrice e assassina del governo del nostro paese, devono assumersi la responsabilita' di suscitare e guidare l'insurrezione nonviolenta del popolo italiano in difesa della legalita' che salva le vite; in difesa della pace, della civile convivenza, della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani; in difesa della Repubblica, della democrazia, dell'umanita' che e' una.

Cessino le guerre e le violenze. Cessino le persecuzioni e le uccisioni. Si torni al rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana. Si torni al rispetto della Dichiarazione universale dei diritti umani.

La nonviolenza e' la politica necessaria.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

12. OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE. IL 4 NOVEMBRE CONTRO GUERRA E RAZZISMO

 

Il 4 novembre realizziamo in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre.

Il 4 novembre realizziamo in tutte le citta' d'Italia iniziative nonviolente contro tutte le guerre e le violenze, contro tutte le uccisioni e le persecuzioni.

Il 4 novembre cessi di essere il giorno in cui gli assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni.

 

13. LA NONVIOLENZA E' PIU' FORTE. IN TUTTE LE REGIONI D'ITALIA IL 2 OTTOBRE CELEBRATA LA GIORNATA DELLA NONVIOLENZA CON INIZIATIVE CONTRO LA GUERRA E CONTRO IL RAZZISMO

 

Il 2 ottobre 2011 la Giornata internazionale della nonviolenza e' stato celebrato in varie citta' italiane.

Dai primi riscontri giunti alla nostra redazione ci sono state tra sabato e domenica iniziative in tutte le regioni, e forse anche in tutte o quasi le province d'Italia.

Iniziative sovente non banali, non rituali, non museali, non consumistiche: bensi' iniziative di accostamento alla nonviolenza, di riflessione e di azione nonviolenta, e soprattutto di esplicito richiamo alla lotta nonviolenta contro tutte le uccisioni e contro tutte le persecuzioni, e qui ed oggi specificamente contro la guerra e contro il razzismo, contro la partecipazione italiana alle criminali guerre in corso di Afghanistan e in Libia, e contro il colpo di stato razzista in Italia che sta provocando da anni morti e sofferenze indicibili a migranti e viaggianti perseguitati dallo stato italiano con hitleriana crudelta'.

Che in occasione della Giornata internazionale della nonviolenza in tutta Italia si siano svolte iniziative nonviolente contro la guerra e contro il razzismo e' un dato di grande rilevanza per vari motivi.

*

In primo luogo perche' il 2 ottobre cadeva ad una settimana dalla Marcia Perugia-Assisi del 25 settembre, e quindi le iniziative per la Giornata internazionale della nonviolenza hanno costituito per cosi' dire il naturale sviluppo della marcia, che quest'anno era caratterizzata dal ritorno all'originaria ispirazione nonviolenta di Aldo Capitini ed ha quindi concretamente espresso (superando di slancio - anche grazie al ruolo copromotore del Movimento Nonviolento - le timidezze, le reticenze e le ambiguita' della piattaforma di convocazione proposta dalla struttura burocratica abituale e comunque benemerita promotrice, la Tavola della Pace) un impegno esplicito e nitido contro le piu' flagranti, illegali, feroci violenze oggi commesse dallo stato italiano: la guerra; il colpo di stato razzista; il dissennato, barbaro, abominevole sperpero di risorse pubbliche per l'acquisto di armi e per preparare ed eseguire guerre e massacri, persecuzioni e omicidi.

E la giornata del 2 ottobre ha portato in molte citta' italiane il messaggio emerso dalla marcia Perugia-Assisi in quanto assemblea itinerante del popolo della pace; e quel messaggio e' netto ed inequivocabile e si puo' cosi' compendiare:

1. cessi immediatamente l'illegale partecipazione italiana alle guerre in Afghanistan e in Libia;

2. cessi immediatamente l'illegale persecuzione razzista dei migranti e dei viaggianti;

3. cessi immediatamente il criminale sperpero dei pubblici denari per l'apparato militare, le armi e le guerre assassine;

4. si dimetta immediatamente il governo guerrafondaio e razzista, criminale e corruttore;

5. si affermi immediatamente la legalita', la democrazia, la dignita' e la solidarieta' umana.

*

In secondo luogo perche' questo 2 ottobre - anche in questo sviluppando l'originario appello gandhiano e capitiniano - ha segnato un passo ulteriore nella massiva e persuasa fuoriuscita delle persone amiche della nonviolenza dalla marginalita', e quindi anche da ogni subalternita' e ambiguita'.

E questo esodo delle persone amiche della nonviolenza dalla marginalita', dalla subalternita' e dalle ambiguita' e' assolutamente necessario per dare una guida adeguata al movimento che si oppone al regime della corruzione e al governo del crimine organizzato. Poiche' solo la scelta della nonviolenza costituisce il perno di una proposta politica adeguata alla gravita' dell'ora, alla crisi sistemica. La scelta della nonviolenza. Ma perche' questa scelta si dia occorre che le persone che gia' se ne sono persuase escano da uno stato di minorita', la smettano di lasciarsi abbindolare da isterici ciarlatani e da callidi mascalzoni, e si decidano a praticare e proporre la nonviolenza nella sua pienezza, nella sua chiarezza, nella sua coerenza, nella sua forza liberatrice. Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'. La nonviolenza e' la sola proposta adeguata per uscire dalla distretta dell'epoca presente con la forza della verita', con la pratica della responsabilita' e della solidarieta'.

*

In terzo luogo perche' da questo 2 ottobre si avvia il percorso che porta al prossimo 4 novembre, in cui in molte citta' italiane - e vorremmo che fosse in tutte gia' quest'anno - le persone amiche della nonviolenza strapperanno il ricordo delle vittime della guerra dalle grinfie dei loro assassini e faranno dell'anniversario della fine della "inutile strage" della prima guerra mondiale un giorno di autentica dolorosa e solidale memoria di tutte le vittime di tutte le guerre, e quindi un giorno di lotta nonviolenta contro la guerra, affinche' nessun altro essere umano sia ucciso dalla guerra nemica dell'umanita', affinche' la guerra sia espulsa dalla storia umana.

*

In quarto luogo perche' con questo 2 ottobre 2011 - e gia' con la marcia del 25 settembre, e ancor piu' con il prossimo 4 novembre - la nonviolenza si propone come soggetto politico, progetto politico, azione politica, che puo' e deve esercitare una necessaria funzione di ispirazione e di guida nella lotta per la legalita' che salva le vite, per la liberazione dell'umanita' e per la difesa della biosfera.

*

Ogni vittima ha il volto di Abele.

La nonviolenza e' in cammino.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

14. E IL PROSSIMO ANNO IN TUTTE LE CENTO CITTA', IN TUTTI GLI OTTOMILA COMUNI

 

La Giornata internazionale della nonviolenza e' stata istituita dall'Onu solo pochi anni fa, nel 2007. Ed ancora non e' molto conosciuta. Ma puo' e deve diventare una festa dell'umanita', una delle ricorrenze piu' rilevanti del calendario universale.

Abbiamo cominciato a lavorare affinche' almeno in Italia essa diventi un costante punto di riferimento e un'importante occasione di incontro, di formazione, di riflessione e di iniziativa.

Quest'anno in varie citta' si sono svolte iniziative, lavoriamo affinche' il prossimo anno in tutte le citta' ed in tutti i comuni d'Italia si celebri l'anniversario della nascita di Gandhi, si valorizzi la Giornata internazionale della nonviolenza, si faccia del 2 ottobre un giorno di impegno contro tutte le violenze.

La nonviolenza e' in cammino.

 

15. OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE. IL 4 NOVEMBRE CONTRO GUERRA E RAZZISMO

 

Il 4 novembre realizziamo in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre.

Il 4 novembre realizziamo in tutte le citta' d'Italia iniziative nonviolente contro tutte le guerre e le violenze, contro tutte le uccisioni e le persecuzioni.

Il 4 novembre cessi di essere il giorno in cui gli assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.

 

16. 4 NOVEMBRE GIORNO DI LUTTO E DI LOTTA CONTRO TUTTE LE GUERRE E LE UCCISIONI

 

Dopo lo straordinario successo della marcia nonviolenta Perugia-Assisi "Per la pace e la fratellanza dei popoli" del 25 settembre 2011, e dopo la celebrazione in molte citta' italiane della "Giornata internazionale della nonviolenza" del 2 ottobre, con sempre maggiore evidenza la scelta della nonviolenza si propone come risorsa, metodo e prospettiva per affrontare i piu' gravi problemi della crisi presente.

Scelta della nonviolenza che in primo luogo significa ripudio della guerra, opposizione al razzismo e a tutte le persecuzioni, lotta contro i poteri criminali, azione concreta per salvare le vite, per promuovere legalita', democrazia, giustizia sociale e solidarieta', responsabile difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e della biosfera casa comune dell'umanita' intera comprese le generazioni future.

*

Prossima tappa nel manifestarsi e svilupparsi di questo ruolo crescente e cruciale della nonviolenza sara' la giornata del 4 novembre, anniversario della conclusione della "inutile strage" della prima guerra mondiale e giorno di ricordo di tutte le vittime di tutte le guerre.

Il 4 novembre deve cessare di essere il giorno in cui scandalosamente si festeggiano i poteri militari assassini, e deve divenire il giorno in cui il lutto per le vittime degli eserciti, delle armi e delle guerre viene testimoniato nell'impegno affinche' nessun essere umano sia piu' ucciso, e quindi nell'impegno per abolire le guerre, le armi, gli eserciti.

Il 4 novembre deve diventare un giorno di azione nonviolenta che inveri l'articolo 11 della Costituzione della Repubblica Italiana: nel ricordo di tutte le vittime, il giorno del ripudio della guerra.

Il 4 novembre sia giorno di lutto e di lotta contro tutte le guerre e le uccisioni; sia giorno di memoria delle vittime e giorno di impegno per impedire altre vittime; sia giorno di pieta' e di pace; sia giorno di umana solidarieta' e di impegno per la legalita' che salva le vite.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Il 4 novembre la nonviolenza ricorda gli esseri umani assassinati e convoca alla lotta affinche' nessun essere umano sia piu' assassinato.

In ogni citta' italiana il 4 novembre si svolgano iniziative nonviolente di ricordo delle vittime delle guerre, iniziative nonviolente per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

17. CESSINO I MASSACRI IN AFGHANISTAN E IN LIBIA, CESSI LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA ASSASSINA E SI ADOPERI L'ITALIA PER LA PACE CHE SALVA LE VITE

 

Questo e' il nostro primo pensiero ogni giorno: che cessino i massacri in Afghanistan e in Libia, che cessi immediatamente la partecipazione italiana alla guerra assassina e che si adoperi l'Italia finalmente per la pace che salva le vite. Che cessi immediatamente la persecuzione dei migranti da parte dello stato italiano, che siano abrogate tutte le scellerate misure del colpo di stato razzista nel nostro paese e che si adoperi finalmente l'Italia per garantire accoglienza ed assistenza a tutti gli esseri umani in fuga da guerre, dittature, persecuzioni, devastazioni e fame. Questo e' il nostro primo pensiero ogni giorno.

 

18. UN APPELLO A TUTTE LE PERSONE DI RETTO SENTIRE E DI VOLONTA' BUONA PER UN 4 NOVEMBRE DALLA PARTE DI ABELE

 

Intendiamo riproporre quest'anno in tutta Italia per il 4 novembre l'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele", iniziativa che a Viterbo realizziamo dal 2002 e che gia' negli scorsi anni si e' diffusa in alcune altre citta'.

Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze.

Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.

*

Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente.

Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire.

Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio.

Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche' convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignita' e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.

*

A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa.

Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.

Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

19. FACCIAMO DIVENTARE IL 4 NOVEMBRE UNA GIORNATA NAZIONALE DI OPPOSIZIONE NONVIOLENTA ALLA GUERRA E AL RAZZISMO

 

Nel ricordo di tutte le vittime di tutte le guerre facciamo diventare il 4 novembre, anniversario in Italia della conclusione della "inutile strage" della prima guerra mondiale, una giornata nazionale di opposizione alla guerra e al razzismo.

In tutte le citta' d'Italia si svolgano iniziative nonviolente di commemorazione delle vittime delle guerre e di impegno contro le guerre in corso e quelle future, contro il razzismo e tutte le persecuzioni; per l'immediata cessazione della partecipazione italiana alle guerre in Afghanistan e in Libia, per l'immediata abrogazione delle infami misure razziste contro i migranti e i viaggianti, per il disarmo e il drastico taglio delle spese militari; per le dimissioni immediate del criminale governo della guerra assassina e del colpo di stato razzista; per la legalita' che salva le vite e la solidarieta' che ogni essere umano riconosce e sostiene; per la difesa intransigente delle vite, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani; per la difesa intransigente dell'ambiente casa comune dell'umanita' intera.

Vi e' una sola umanita'.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Il 4 novembre sia giorno di lutto e di lotta nonviolenta contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

20. LE STRAGI LIBICHE, LE STRAGI AFGANE, LE STRAGI DEI MIGRANTI IN MARE E IN TERRA

 

Le stragi libiche, le stragi afgane, le stragi dei migranti in mare e in terra.

Tu falle cessare.

Alla guerra e al razzismo tu opponiti.

*

La Costituzione della Repubblica Italiana proibisce che l'Italia partecipi a quei massacri, proibisce che l'Italia perseguiti i migranti.

Battiti tu affinche' sia rispettata la legge che salva le vite.

*

Cessi immediatamente la partecipazione dello stato italiano alle guerre assassine in Afghanistan e in Libia.

Cessi immediatamente la persecuzione razzista dello stato italiano nei confronti di migranti e viaggianti.

Siano abrogate immediatamente le misure anomiche e disumane del colpo di stato razzista.

Cessi immediatamente il colossale infame sperpero dei pubblici denari per le armi, gli armigeri, le guerre e le stragi.

Si dimetta il governo della guerra e del razzismo, delle uccisioni e delle persecuzioni.

*

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

21. IL 4 NOVEMBRE CONTRO LA GUERRA

 

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Il 4 novembre in ogni citta' d'Italia le persone amiche della nonviolenza ricorderanno tutte le vittime di tutte le guerre e manifesteranno l'opposizione della coscienza dell'umanita' a tutte le guerre ed a tutte le uccisioni.

Il 4 novembre in ogni citta' d'Italia le persone amiche della nonviolenza chiederanno, in nome di tutte le vittime ed in nome di tutti i viventi, che lo stato italiano cessi di partecipare alle guerre assassine in Afghanistan e in Libia; che lo stato italiano cessi di perseguitare i migranti; che lo stato italiano cessi di sperperare ingentissime risorse pubbliche per far costruire ed acquistare armi e per preparare e realizzare stragi; che lo stato italiano torni a rispettare la sua legge fondamentale: la Costituzione della Repubblica Italiana; che lo stato italiano svolga una politica internazionale di pace e di solidarieta'; che lo stato italiano rispetti e sostenga la Dichiarazione universale dei diritti umani.

Il 4 novembre in ogni citta' d'Italia le persone amiche della nonviolenza convocheranno il popolo italiano all'impegno per la pace, all'impegno per la civile convivenza, all'impegno per la legalita' che salva le vite, all'impegno per la dignita' umana.

Il 4 novembre in ogni citta' d'Italia le persone amiche della nonviolenza onoreranno tutte le vittime di tutte le guerre nell'unico modo degno e adeguato: con l'impegno morale e civile affinche' cessino le guerre assassine, cessino le uccisioni, cessino le persecuzioni.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

 

22. IL 4 NOVEMBRE IN TUTTA ITALIA NEL RICORDO DI TUTTE LE VITTIME UNA GIORNATA DI AZIONE NONVIOLENTA CONTRO LA GUERRA

 

L'Italia ripudia la guerra.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Il 4 novembre in tutta Italia nel ricordo di tutte le vittime una giornata di azione nonviolenta contro la guerra.

*

Cessi la partecipazione italiana alle guerre in Afghanistan e in Libia.

Cessi la persecuzione dei migranti.

Taglio delle spese militari, disarmo unilaterale, riconversione dell'industria bellica ad usi civili, abrogazione delle illegali misure razziste.

Sostegno alla cooperazione internazionale, ai corpi civili di pace, alla difesa popolare nonviolenta, alla protezione dei diritti umani di tutti gli esseri umani, alla tutela e risanamento della biosfera.

Per la legalita' che salva le vite, per la democrazia che promuove i diritti, per la civile convivenza che l'intera umanita' riconosce ed unisce; per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.

*

Il 4 novembre in tutta Italia nel ricordo di tutte le vittime una giornata di azione nonviolenta contro la guerra.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

L'Italia ripudia la guerra.

 

23. OGNI PERSONA NON ACCECATA

 

Ogni persona ragionevole e non accecata vede queste due cose.

La prima: che l'Italia sta partecipando a due guerre. Due guerre assassine come tutte le guerre. Due guerre terroriste e stragiste, imperialiste e razziste, colonialiste e mafiose, in Afghanistan e in Libia. La generalita' della popolazione italiana neppure se ne accorge, ma la tragica realta' e' che il nostro stato sta assassinando degli innocenti.

La seconda: che in Italia un colpo di stato razzista sta da anni attuando una feroce persecuzione nei confronti di migranti e viaggianti. Dalla legge Turco-Napolitano fino all'ultimo decreto Maroni si e' progressivamente realizzato un colpo di stato razzista che ha riaperto i campi di concentramento, ha violato i fondamenti stessi della democrazia e della civilta' giuridica, ha fatto morire innumerevoli innocenti, ha costretto alla clandestinita' ed alla schiavitu' innumerevoli esseri umani innocenti che - in fuga da dittature, guerre, violenze economiche politiche e sociali, miseria e fame - in Italia speravano di trovare protezione per le loro vite, rispetto per la loro dignita', umana solidarieta'. La generalita' della popolazione italiana neppure se ne accorge, ma la tragica realta' e' che il nostro stato sta perseguitando, favoreggiando la schiavizzazione e facendo morire degli innocenti.

Ogni persona ragionevole e non accecata vede queste due cose.

*

Ripetiamo una volta ancora cio' che occorre dire, cio' che occorre fare.

Cessi immediatamente la partecipazione dello stato italiano alle guerre assassine in Afghanistan e in Libia.

Cessi immediatamente la persecuzione razzista dello stato italiano nei confronti di migranti e viaggianti.

Siano abrogate immediatamente le misure anomiche e disumane del colpo di stato razzista.

Cessi immediatamente il colossale infame sperpero dei pubblici denari per le armi, gli armigeri, le guerre e le stragi.

Si dimetta il governo della guerra e del razzismo, delle uccisioni e delle persecuzioni.

*

Il 4 novembre in tutte le citta' d'Italia, nel ricordo di tutte le vittime di tutte le guerre, realizziamo una giornata di azione nonviolenta contro la guerra e contro il razzismo, contro tutte le uccisioni e contro tutte le persecuzioni.

Vi e' una sola umanita'.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

 

24. INIZIATIVE. IL PROGRAMMA DEL CONVEGNO E DELLA FESTA PER I CINQUANT'ANNI DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO IL 20-22 GENNAIO 2012 A VERONA

[Riproponiamo il seguente invito dal Movimento Nonviolento (per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org)]

 

Il Movimento Nonviolento, fondato da Aldo Capitini, compie 50 anni.

La festa di compleanno si terra' nei giorni 20-21-22 gennaio 2012 a Verona, al Teatro Camploy (zona Porta Vescovo).

Ci saranno ospiti, iniziative, mostre, cibo, musica, letture, film, riflessioni e proposte per fare memoria dei 50 anni passati e per iniziare insieme una nuova stagione. Sara' festa per tutti. Celebreremo il passato e organizzeremo il futuro.

Sono invitate tutte le persone, le associazioni, i gruppi, i movimenti dei piu' diversi ambienti culturali, politici, artistici, religiosi, intellettuali, e comunque tesi verso l'orizzonte nonviolento, che in questi cinque decenni hanno conosciuto, collaborato, condiviso, sostenuto il nostro Movimento e gli vogliono bene.

*

Programma (provvisorio)

Venerdi' 20 gennaio 2012

Ore 21, Spettacolo/concerto, con Magical Mystery Orchestra (con archi, fiati e attore). Qualita', classicita', poetica. Le canzoni che i Beatles non hanno mai eseguito dal vivo: un'orchestra di 12 elementi con una musicalita' propria, realizza una personale interpretazione che unisce all'estremo rigore filologico una vena compositiva essenziale, attenta alla logica e allo spirito dei brani e dell'epoca in cui furono concepiti. Cinquant'anni di musica vitale.

*

Sabato 21 gennaio

Ore 10, Convegno "50 anni di nonviolenza".

Goffredo Fofi: "Il contesto culturale e politico nel quale e' nato il Movimento Nonviolento".

Gianni Sofri: "L'influenza del pensiero di Gandhi nel Movimento Nonviolento di Aldo Capitini".

Daniele Lugli: "Il Movimento Nonviolento alla prova della visione di Capitini e delle sfide di oggi".

Interventi di "auguri" da parte di ospiti e amici.

Ore 15, Film "In marcia - Elementi di un'esperienza nonviolenta" di Roberto Rossi e Roberta Mani.

Presentazione dell'Archivio storico del Movimento Nonviolento, a cura di Andrea Maori.

Vignette, disegni, illustrazioni, fumetti, immagini, satira... in diretta con Mauro Biani

Interventi di "auguri" da parte di amiche e amici della nonviolenza: I sessione, L'obiezione; II sessione, L'ecologia; III sessione, L'apertura; IV sessione, L'omnicrazia.

"E se la patria chiama...": Dalla Marcia del '61 ad oggi, conversazione in musica con Fausto Amodei, padre italiano della canzone civile, satirica, antimilitarista. Conduce Enrico de Angelis.

Degustazione con i tre vini nonviolenti (Nebbiolo, Botticino, Cesanese), alla presenza dei produttori Beppe Marasso, Adriano Moratto, Mariano Mampieri.

Buffet aperi/cena.

Ore 21, Mille papaveri rossi. La pace nella canzone italiana.

Reading-concerto curato e condotto da Enrico de Angelis. Cantano Raffaella Benetti, Giuliana Bergamaschi, Claudia Bidoli, Grazia De Marchi, Laura Facci, Deborah Kooperman, Veronica Marchi, Ilaria Peretti, Alice Ronzani, Terry Veronesi. Suonano Enrico Breanza, Marco Pasetto, Gianni Sabbioni. Arrangiamenti di Enrico Breanza, Marco Pasetto, Enrico Terragnoli. Letture di Sandra Ceriani.

*

Domenica 22 gennaio

Ore 9,30, "Il programma costruttivo".

Le reti alle quali il Movimento Nonviolento partecipa: Rete Ipri - Corpi Civili di Pace, Rete Disarmo, Campagna No F-35, Comitato italiano per una cultura di pace e nonviolenza, Movimento No Tav, Servizio Civile.

Ore 13, Conclusione: proposta di una campagna comune per il disarmo e contro le spese militari.

*

Informazioni logistiche

Puoi contribuire alla buona riuscita della festa/convegno partecipando e facendo circolare la notizia.

Il miglior regalo per il festeggiato cinquantenne sara' la tua partecipazione personale alla festa.

Se vuoi, puoi anche contribuire alle molte spese sostenute per quest'iniziativa, con un contributo di sostegno (graditissimo) fiscalmente detraibile, sul conto corrente postale n.18745455 intestato a Movimento Nonviolento o bonifico bancario con codice Iban: IT 35 U 07601 11700 000018745455.

Il Teatro Camploy si trova a 500 metri dalla stazione ferroviaria di Verona Porta Vescovo.

Sul sito del Movimento Nonviolento le indicazioni per mangiare e dormire nelle vicinanze a prezzi contenuti.

*

Movimento Nonviolento, via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, fax: 0458009212, sito: www.nonviolenti.org

 

==============================

VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA

==============================

Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

Numero 491 del 6 gennaio 2012

 

Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su:

nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe

 

Per non riceverlo piu':

nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe

 

In alternativa e' possibile andare sulla pagina web

http://web.peacelink.it/mailing_admin.html

quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione).

 

L'informativa ai sensi del Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 ("Codice in materia di protezione dei dati personali") relativa alla mailing list che diffonde questo notiziario e' disponibile nella rete telematica alla pagina web:

http://italy.peacelink.org/peacelink/indices/index_2074.html

 

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la redazione e': nbawac at tin.it