Telegrammi. 741



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 741 del 16 novembre 2011

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

 

Sommario di questo numero:

1. Peppe Sini: Non esistono governi tecnici

2. Un appello del Movimento Nonviolento, dell'Associazione per la pace, di Peacelink e del Centro di ricerca per la pace di Viterbo per il 4 novembre: Ogni vittima ha il volto di Abele

3. Massimo Gatti: Dal 4 novembre va rilanciata una politica di pace e giustizia

4. Ermanno Marcalto: Dell'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele"

5. La "Carta" del Movimento Nonviolento

6. Per saperne di piu'

 

1. EDITORIALE. PEPPE SINI: NON ESISTONO GOVERNI TECNICI

 

I. Non esistono governi tecnici, esistono solo governi politici. I "tecnici" sono sempre e solo al servizio della classe dominante (che hic et nunc e' il soggetto rapinatore che ha provocato la crisi sistemica attuale).

II. Non esistono figure "al di sopra delle parti". Si e' sempre da e di una qualche parte; chi pretende essere al di sopra delle parti in conflitto, nella migliore delle ipotesi e' al di sotto di esse, e quindi rassegnato al servizio della parte dominante.

III. Non esiste amministrazione senza politica. Politica e' il modo di vivere degli esseri umani.

IV. La nonviolenza e' la lotta dell'umanita' affinche' ad ogni essere umano sia riconosciuto il diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'. La nonviolenza e' la lotta dell'umanita' affinche' la biosfera non venga irreversibilmente devastata. La nonviolenza e' la lotta dell'umanita' per l'inveramento delle premesse e delle promesse della sapienza antica e del costituzionalismo moderno. La nonviolenza e' la lotta dell'umanita' per l'uscita dallo stato di minorita' che deve imputare soltanto a se stessa.

V. La nonviolenza e' l'alternativa politica, economica, sociale, culturale necessaria.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

2. DOCUMENTAZIONE. UN APPELLO DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO, DELL'ASSOCIAZIONE PER LA PACE, DI PEACELINK E DEL CENTRO DI RICERCA PER LA PACE DI VITERBO PER IL 4 NOVEMBRE: OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE

[Riproponiamo il seguente appello, che valga anche per il prossimo anno]

 

Intendiamo proporre per il 4 novembre l'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele".

Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze.

Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.

*

Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente.

Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire.

Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio.

Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche' convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignita' e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.

*

A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa.

Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.

Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

*

Movimento Nonviolento

per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org

Associazione per la pace

per contatti: e-mail: luisamorgantini at gmail.com, sito: www.assopace.org

Peacelink

per contatti: e-mail: info at peacelink.it, sito: www.peacelink.it

Centro di ricerca per la pace di Viterbo

per contatti: e-mail: nbawac at tin.it, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

3. DOPO IL 4 NOVEMBRE DALLA PARTE DELLE VITTIME. MASSIMO GATTI: DAL 4 NOVEMBRE VA RILANCIATA UNA POLITICA DI PACE E GIUSTIZIA

[Ringraziamo Massimo Gatti (per contatti: m.gatti at provincia.milano.it) per questo intervento.

Massimo Gatti e' capogruppo nel Consiglio Provinciale di Milano per la lista "Un'Altra Provincia-Prc-Pdci". "Sono nato a Milano il 12 maggio 1956. Coniugato, con due figli. Nell'estate del 1974 ha fatto un'esperienza stagionale di lavoro operaio presso una grande industria di produzione alimentare. Nel luglio 1975 ho conseguito il diploma di maturita' classica presso il liceo classico Beccaria di Milano. Dal 1975 al 1982 ho svolto un ruolo di direzione all'interno della Fgci. Dal novembre 1982 al novembre 1983 ho assolto regolarmente gli obblighi militari. Dal settembre 1985 al giugno 2004 sono stato Sindaco pro tempore del Comune di Paullo (Mi) acquisendo un'ampia e lunga esperienza amministrativa che si e' arricchita anche nel campo della formazione professionale e delle aziende speciali. Dal luglio 1986 ad ottobre 1996 sono stato alle dipendenze di una Societa' privata del settore ittico, con funzioni tecniche e di controllo dell'area commerciale. A marzo del 1994 mi sono laureato in Giurisprudenza presso l'Universita' degli studi di Milano. Dal 1995 al 1999 ho ricoperto la carica di Presidente dell'Assemblea del Consorzio di formazione professionale del Sud-Est Milanese. Dal febbraio 1997 all'aprile 2000 funzionario presso il Consiglio Regionale della Lombardia assunto con un contratto di diritto privato a tempo determinato. Dal settembre 2004 al 14 luglio 2008 Presidente di Cap Gestione SpA. Dal 2004 al 2009 consigliere della Provincia di Milano, prima per il gruppo Democratici di Sinistra e poi per Sinistra Democratica. Dal 2005 componente del Comitato direttivo di Federutility fino al 19/5/2011. Nel maggio 2006 mi e' stato riconosciuto l'Ambrogino d'Oro della citta' di Milano per la realizzazione del depuratore milanese di Peschiera Borromeo. Dall'ottobre 2006 Componente della Giunta di Confservizi Lombardia fino a giugno 2010. Dal 23 luglio 2008 Vicepresidente del Consiglio di Amministrazione di Amiacque Srl fino a giugno 2010. Dal 3 febbraio 2009 Consigliere di Ape (Acqua Pubblica Europea). Da giugno 2010 Consigliere di Amministrazione di Amiacque Srl. Da giugno 2009 sono Consigliere provinciale del Gruppo Lista Civica Un'Altra Provincia - Partito della Rifondazione Comunista - Partito dei Comunisti Italiani"]

 

Il 4 novembre 2011 si e' celebrato il novantatreesimo anniversario della fine della prima guerra mondiale.

La prima guerra mondiale, al di la' di ogni retorica, fu una grande tragedia. Costo' al mondo circa 16 milioni di morti e all'Italia 650.000 morti e un milione di mutilati e feriti.

A morire fu la meglio gioventu', soprattutto contadini ed operai, strappati ai loro affetti e inviati al fronte con la minaccia dei plotoni di esecuzione alle spalle.

Si paleso' la vera natura inconsistente della monarchia dei Savoia, si esautoro' il Parlamento, si sospesero le liberta' fondamentali favorendo unicamente gli industriali e gli speculatori di ogni sorta.

Il 4 novembre c'e' dunque molto da riflettere per considerare l'unita' nazionale uno strumento e un valore per realizzare giustizia e libertà.

Eppure l'"inutile strage", come la defini' Benedetto XV, continua ad essere celebrata, a volte, con un approccio solo retorico.

Le macerie lasciate dal primo conflitto mondiale aprirono la strada all'ascesa dei regimi nazifascisti, al caos e alla crisi che porto' negli anni successivi al secondo conflitto mondiale. Fu un'immane tragedia che apri' la strada ad una ancora piu' immane e mostruosa.

Troppi sia nel centrodestra che nel resto dello schieramento politico puntano oggi a recuperare tutta l'enfasi sulla prima guerra mondiale, celebrando la guerra di allora per meglio giustificare quelle di oggi.

Noi il 4 novembre preferiamo recuperare il ricordo dei caduti come monito per il futuro e impegno per il presente rilanciando e sostenendo con forza la lotta per la riduzione delle spese militari che bruciano risorse fondamentali in questo periodo di gravissima crisi.

Dobbiamo celebrare sempre il primo gennaio 1948, data in cui entro' in vigore la nostra Carta Costituzionale che all'articolo 11 recita: "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla liberta' degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parita' con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranita' necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo".

Il 4 novembre ci obbliga tutte e tutti a non dimenticare la follia della guerra. Ad operare affinche' il mondo non debba piu' assistere ad altre guerre, ad altre "inutili stragi".

 

4. DOPO IL 4 NOVEMBRE DALLA PARTE DELLE VITTIME. ERMANNO MARCALTO: DELL'INIZIATIVA NONVIOLENTA "OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE"

[Ermanno Marcalto e' un vecchio amico di questo foglio]

 

Dell'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele" queste mi sembrano essere state le cose in assoluto piu' apprezzabili.

1. Che in questa occasione la nonviolenza e' uscita dalla subalternita' e dalla marginalita': ovvero che le persone amiche della nonviolenza hanno cessato di rassegnatamente, ambiguamente o provocatoriamente presenziare alle oscene manifestazioni egemonizzate dai poteri militari assassini ed hanno organizzato proprie commemorazioni nonviolente delle vittime della guerra: commemorazioni nonviolente che sono state anche testimonianze di impegno attuale contro la guerra, gli eserciti, le armi; commemorazioni nonviolente che hanno costituito una alternativa ricostruttiva della memoria e coerente con il dettato costituzionale; commemorazioni nonviolente che devono nel tempo divenire le sole ammesse, con l'abolizione delle scellerate celebrazioni degli apparati assassini.

Nel ricordo e nel nome delle vittime della guerra, nel rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana che "ripudia la guerra come strumento di offesa alla liberta' degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali", il 4 novembre divenga il giorno in cui, nell'anniversario della conclusione della prima guerra mondiale, si affermi il diritto di ogni essere umano di opporsi a tutte le guerre e a tutte le uccisioni; si affermi il dovere di ogni istituzione democratica di rispettare e difendere il diritto alla vita di ogni essere umano.

Con l'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele" la nonviolenza si e' posta e proposta come punto di riferimento per l'intera popolazione italiana e per tutte le istituzioni democratiche.

*

2. Che si e' esplicitato un programma nonviolento di azione con obiettivi chiari e immediati:

- che cessi immediatamente la partecipazione dello stato italiano alle guerre assassine;

- che cessi immediatamente la persecuzione razzista dello stato italiano nei confronti di migranti e viaggianti;

- che siano abrogate immediatamente le misure legislative ed amministrative anomiche e disumane in cui si e' concretizzato il colpo di stato razzista;

- che cessi immediatamente il colossale infame sperpero dei pubblici denari per le armi, gli armigeri, le guerre e le stragi;

- che si torni al rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana che ripudia la guerra e riconosce e sostiene la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

*

3. Che intorno a questa iniziativa e a questo programma immediato si sia cominciato a concretamente riaggregare una capacita' di iniziativa per la pace, una capacita' che il 4 novembre 2011 si e' manifestata in molte citta' d'Italia in modo nitido e intransigente. Una capacita' di azione nonviolenta libera finalmente da ingenuita', puerilita', subalternita'. Una capacita' di azione nonviolenta che vuole suscitare e guidare la lotta di liberazione da condurre nel nostro paese per la pace che salva le vite, per la legalita' che salva le vite, per la democrazia che salva le vite.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Pace, disarmo, smilitarizzazione.

Tutti i diritti umani per tutti gli esseri umani.

La nonviolenza e' in cammino.

 

5. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

6. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 741 del 16 novembre 2011

 

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