Voci e volti della nonviolenza. 430



 

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VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

Numero 430 del 22 settembre 2011

 

In questo numero:

1. Mao Valpiana: Il riscatto della politica

2. Sette domande a Massimo Gatti

3. Sette domande a Mario Martini

4. Sette domande ad Anna Pizzo

5. Sette domande ad Andrea Zanoni

 

1. EDITORIALE. MAO VALPIANA: IL RISCATTO DELLA POLITICA

[Ringraziamo Mao Valpiana (per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org) per questo intervento.

Mao (Massimo) Valpiana e' una delle figure piu' belle e autorevoli della nonviolenza in Italia; e' nato nel 1955 a Verona dove vive e ha lavorato come assistente sociale e giornalista; fin da giovanissimo si e' impegnato nel Movimento Nonviolento (si e' diplomato con una tesi su "La nonviolenza come metodo innovativo di intervento nel sociale"); attualmente e' presidente del Movimento Nonviolento, responsabile della Casa della nonviolenza di Verona e direttore della rivista mensile "Azione Nonviolenta", fondata nel 1964 da Aldo Capitini. Obiettore di coscienza al servizio e alle spese militari ha partecipato tra l'altro nel 1972 alla campagna per il riconoscimento dell'obiezione di coscienza e alla fondazione della Lega obiettori di coscienza (Loc), di cui e' stato segretario nazionale; durante la prima guerra del Golfo ha partecipato ad un'azione diretta nonviolenta per fermare un treno carico di armi (processato per "blocco ferroviario", e' stato assolto); e' inoltre membro del consiglio direttivo della Fondazione Alexander Langer, ha fatto parte del Consiglio della War Resisters International e del Beoc (Ufficio Europeo dell'Obiezione di Coscienza); e' stato anche tra i promotori del "Verona Forum" (comitato di sostegno alle forze ed iniziative di pace nei Balcani) e della marcia per la pace da Trieste a Belgrado nel 1991; nel giugno 2005 ha promosso il digiuno di solidarieta' con Clementina Cantoni, la volontaria italiana rapita in Afghanistan e poi liberata. Con Michele Boato e Maria G. Di Rienzo ha promosso l'appello "Crisi politica. Cosa possiamo fare come donne e uomini ecologisti e amici della nonviolenza?" da cui e' scaturita l'assemblea di Bologna del 2 marzo 2008 e quindi il manifesto "Una rete di donne e uomini per l'ecologia, il femminismo e la nonviolenza". Un suo profilo autobiografico, scritto con grande gentilezza e generosita' su nostra richiesta, e' nel n. 435 del 4 dicembre 2002 de "La nonviolenza e' in cammino"; una sua ampia intervista e' nelle "Minime" n. 255 del 27 ottobre 2007; un'altra recente ampia intervista e' in "Coi piedi per terra" n. 295 del 17 luglio 2010]

 

Dalla marcia Perugia-Assisi deve venire il riscatto della politica, che e' l'arte che tende al benessere di tutti.

 

2. VERSO LA MARCIA PERUGIA-ASSISI. SETTE DOMANDE A MASSIMO GATTI

[Ringraziamo Massimo Gatti (per contatti: m.gatti at provincia.milano.it) per questa intervista.

"Sono nato a Milano il 12 maggio 1956. Coniugato, con 2 figli. Nell'estate del 1974 ha fatto un'esperienza stagionale di lavoro operaio presso una grande industria di produzione alimentare. Nel luglio 1975 ho conseguito il diploma di maturita' classica presso il liceo classico Beccaria di Milano. Dal 1975 al 1982 ho svolto un ruolo di direzione all'interno della Fgci. Dal novembre 1982 al novembre 1983 ho assolto regolarmente gli obblighi militari. Dal settembre 1985 al giugno 2004 sono stato Sindaco pro tempore del Comune di Paullo (Mi) acquisendo un'ampia e lunga esperienza amministrativa che si e' arricchita anche nel campo della formazione professionale e delle aziende speciali. Dal luglio 1986 ad ottobre 1996 sono stato alle dipendenze di una Societa' privata del settore ittico, con funzioni tecniche e di controllo dell'area commerciale. A marzo del 1994 mi sono laureato in Giurisprudenza presso l'Universita' degli studi di Milano. Dal 1995 al 1999 ho ricoperto la carica di Presidente dell'Assemblea del Consorzio di formazione professionale del Sud-Est Milanese. Dal febbraio 1997 all'aprile 2000 funzionario presso il Consiglio Regionale della Lombardia assunto con un contratto di diritto privato a tempo determinato. Dal settembre 2004 al 14 luglio 2008 Presidente di Cap Gestione SpA. Dal 2004 al 2009 consigliere della Provincia di Milano, prima per il gruppo Democratici di Sinistra e poi per Sinistra Democratica. Dal 2005 componente del Comitato direttivo di Federutility fino al 19/5/2011. Nel maggio 2006 mi e' stato riconosciuto l'Ambrogino d'Oro della citta' di Milano per la realizzazione del depuratore milanese di Peschiera Borromeo. Dall'ottobre 2006 Componente della Giunta di Confservizi Lombardia fino a giugno 2010. Dal 23 luglio 2008 Vicepresidente del Consiglio di Amministrazione di Amiacque Srl fino a giugno 2010. Dal 3 febbraio 2009 Consigliere di Ape (Acqua Pubblica Europea). Da giugno 2010 Consigliere di Amministrazione di Amiacque Srl. Da giugno 2009 sono Consigliere provinciale del Gruppo Lista Civica Un'Altra Provincia - Partito della Rifondazione Comunista - Partito dei Comunisti Italiani"]

 

- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' stato il significato piu' rilevante della marcia Perugia-Assisi in questi cinquanta anni?

- Massimo Gatti: In questi cinquant'anni la marcia Perugia-Assisi ha avuto innanzitutto l'enorme funzione di tenere vivo nella coscienza collettiva, soprattutto tra i giovani, il dovere morale e civile di prendere una posizione netta contro le tante guerre che purtroppo, ancora oggi, stanno affliggendo il pianeta, facendo convergere diverse realta' associazionistiche, di movimento, di partito e di singoli individui e socializzando le diverse pratiche della nonviolenza.

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- "La nonviolenza e' in cammino": E cosa caratterizzera' maggiormente la marcia che si terra' il 25 settembre di quest'anno?

- Massimo Gatti: Viviamo in giorni estremamente violenti. Mai come oggi siamo sull'orlo di un big bang. La tagliola finanziaria si abbatte sui ceti piu' deboli. Si riaffacciano nuove forme di colonialismo che, nel segno di un liberismo sfrenato, mirano al controllo e allo sfruttamento di ricchezze e risorse naturali. Oltre le guerre cosidette "umanitarie" combattute con le armi, ci sono anche le tante guerre combattute per i diritti che vengono negati con una violenza che non e' solo quella della armi. La violenza irresponsabile di speculatori che chiudono siti produttivi lasciando per strada migliaia di lavoratrici e lavoratori con le rispettive famiglie, oppure la violenza di chi vorrebbe privatizzare, per il beneficio di pochi, patrimoni pubblici e beni comuni a partire dall'acqua. Ecco, in questo clima, il significato della marcia del prossimo 25 settembre e' proprio quello di riaffermare ancora una volta che un altro mondo e possibile ed e' conquistabile senza l'utilizzo delle armi, provando a risolvere diplomaticamente i conflitti politici e sociali in atto, grazie a una consapevole e continuativa mobilitazione popolare. Ribadiamo il nostro no a qualsiasi forma di guerra, cosi' come sancito dalla nostra Costituzione.

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- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' lo "stato dell'arte" della nonviolenza oggi in Italia?

- Massimo Gatti: Occorre dar voce e sostenere le grandi lotte di massa, incentivare al massimo la partecipazione dei cittadini alle scelte decisive e diffondere le pratiche di disobbedienza civile come strumento per agire la nonviolenza a livello organizzato. Il virus del neo-liberismo ha profondamente contagiato il tessuto sociale diffondendo i suoi "valori" fuorvianti quali egoismo, edonismo e opportunismo. Occorre un'analisi attenta sul perche' il mondo sia precipitato nella spirale di violenza e di aumento delle diseguaglianze nella quale si trova, per comprendere ed ipotizzare possibili vie d'uscita che influenzino i grandi processi internazionali unendo gli sforzi di tutte e tutti dall'associazionismo ai partiti.

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- "La nonviolenza e' in cammino": Quale ruolo puo' svolgere il Movimento Nonviolento fondato da Aldo Capitini, e gli altri movimenti, associazioni e gruppi nonviolenti presenti in Italia?

- Massimo Gatti: Sicuramente quello di fare da collante, non solo tra le varie realta' che si dichiarano nonviolente e contro la guerra, ma anche tra i singoli e gli studenti che si indignano innanzi alle tante ingiustizie che colpiscono l'umanita'. Fornendo una cassetta degli attrezzi fatta di buone pratiche, esperienza di lotta, valori ed idee, ma anche promuovendo dibattiti e momenti di formazione e approfondimento. Fare capire che i problemi posti dalla crisi non possono essere risolti ed affrontati dai governi unicamente come problemi di ordine pubblico.

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- "La nonviolenza e' in cammino": Quali i fatti piu' significativi degli ultimi mesi in Italia e nel mondo dal punto di vista della nonviolenza?

- Massimo Gatti: A livello internazionale, sicuramente la grande primavera araba che ha visto milioni di persone scendere in piazza pacificamente per rivendicare per i loro paesi giustizia e democrazia. Venendo al nostro Paese, il movimento che ha portato all'esito straordinario dei referendum del giugno scorso. Una grande e meravigliosa lezione di democrazia e partecipazione della quale mi auguro, soprattutto tra i partiti della sinistra, tutti facciano tesoro. Poi i grandi movimenti per la dignita' delle donne e delle persone, per affermare il diritto al lavoro e alla buona occupazione contrastando il precariato, e per rilanciare la centralita' della scuola pubblica. Infine rappresentano una speranza il movimento No-Tav in Val Susa e le tante esperienze che si sono organizzate contro opere faraoniche inutili e dannose coinvolgendo migliaia di persone di tutte le eta' che chiedono "buone pratiche" e la repressione di sprechi e corruzione.

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- "La nonviolenza e' in cammino": Su quali iniziative concentrare maggiormente l'impegno nei prossimi mesi?

- Massimo Gatti: La difesa dei beni comuni deve essere messa al primo posto. Partendo dalla realta' della Provincia di Milano, una grande iniziativa che sicuramente e' da mettere in campo e' quello della difesa del territorio dalle brame degli speculatori che vorrebbero devastarlo, come nel caso della Tem (Tangenziale Est esterna Milano), per la quale il Cipe ha dato il via libera lo scorso agosto, che squarcerebbe il Parco Sud Milano, con enormi danni alla salute pubblica e all'agricoltura, senza investire un euro per il trasporto pubblico. Allargando l'orizzonte, occorre rinnovare i nostri sforzi per far cessare tutte le guerre in corso, da quella in Iraq a quella in Afghanistan, e per far si' che la primavera araba sfoci in vere democrazie. Meno spese militari, contrasto alle mafie e all'evasione fiscale, nuova scala gerarchica dei lavori pubblici, non sono solo parole d'ordine, ma valori ed idee da realizzare.

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- "La nonviolenza e' in cammino": Se una persona del tutto ignara le chiedesse "Cosa e' la nonviolenza, e come accostarsi ad essa?", cosa risponderebbe?

- Massimo Gatti: La nonviolenza e' un'idea e allo stesso tempo una prassi. E' un esercizio della critica e una pratica di lotta contro la guerra e le sopraffazioni, le discriminazioni, norme e leggi ingiuste, che, nonostante l'oscuramento mediatico, si puo' esercitare attraverso differenti mezzi, come, ad esempio, la disobbedienza civile. E' un prassi efficace per combattere un potere caratterizzato dal suo volto repressivo e che punta a trasformare la questione sociale in questione di ordine pubblico. In questo senso, nell'epoca della globalizzazione neoliberista, la pratica disubbidiente della nonviolenza si puo' intendere anche come ubbidienza ai valori piu' radicali della democrazia e della fratellanza. Per accostarsi ai concetti della nonviolenza consiglierei sicuramente di partire dalla lettura di Gandhi, Martin Luther King e Aldo Capitini.

 

3. VERSO LA MARCIA PERUGIA-ASSISI. SETTE DOMANDE A MARIO MARTINI

[Ringraziamo Mario Martini (per contatti: martini.fil at alice.it) per questa intervista.

Mario Martini, gia' docente di Filosofia morale nell'Universita' di Perugia, ha al suo attivo pubblicazioni su pensatori quali Kant, Nietzsche, Sartre, Adorno, Habermas, Bonhoeffer. Membro della Fondazione Centro studi Aldo Capitini, ne dirige il comitato scientifico. Come ideatore e responsabile del progetto di edizione dell'epistolario capitiniano, ha pubblicato: Aldo Capitini - Walter Binni, Lettere 1931-1968, a cura di L. Binni e L. Giuliani, Carocci, Roma 2007; Aldo Capitini - Danilo Dolci, Lettere 1952-1968, a cura di G. Barone e S. Mazzi, Carocci, Roma 2008; A. Capitini - G. Calogero, Lettere 1936-1968, a cura di Th. Casadei e G. Moscati, Carocci, Roma 2009; e, in occasione della prossima  Marcia, A. Capitini - E. Marcucci, Lettere 1941-1963, a cura di A. Martellini, Carocci, Roma 2011, uscito in questi giorni. Di e su Capitini ha pubblicato tra l'altro: A. Capitini, Scritti filosofici e religiosi, Protagon, Perugia 1994, 1998; A. Capitini, Le ragioni della nonviolenza (Antologia degli scritti), Ets, Pisa 2004, 2007; L'etica della nonviolenza e l'aggiunta religiosa, in "Il Ponte", n. 10 (1998); Religiosita', ateismo e laicita': la religione aperta, in D. Tessore (a cura di), L'evoluzione della religiosita' nell'Italia multiculturale, Roma 2003;  La nonviolenza e il pensiero di Aldo Capitini, in AA. VV., La filosofia della nonviolenza, Cittadella, Assisi 2006; Lo stato attuale degli studi capitiniani, in "Rivista di storia della filosofia", n. 4 (2008);  Capitini oltre il quarantennio della sua scomparsa. Una rassegna, in "Diomede" , n. 2 (2011);  Capitini, maestro di rigore intellettuale e politico, in "Il Ponte", nn. 7-8 (2011);  in libreria dalla scorsa settimana: A. Capitini, Religione aperta, prefazione di G. Fofi, intr. e cura di M. Martini, Laterza, Roma-Bari 2011]

 

- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' stato il significato piu' rilevante della marcia Perugia-Assisi in questi cinquanta anni?

- Mario Martini: Il significato di una manifestazione come la Marcia e' nel suo alto valore simbolico: essa mima la marcia militare cambiandola di segno, indica che la nonviolenza e' in cammino, e' "il" cammino ben proporzionato al fine. Il nonviolento non sta seduto, indifferente e rassegnato a cio' che succede, ma si mette in moto, si "mobilita" per il raggiungimento di uno scopo: precisamente il superamento della situazione, prima quella degli altri e poi sua, ingiusta. In questi cinquant'anni la marcia e' stata fattore di una progressiva presa di coscienza dei problemi da parte della societa' civile.

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- "La nonviolenza e' in cammino": E cosa caratterizzera' maggiormente la marcia che si terra' il 25 settembre di quest'anno?

- Mario Martini: Spero che essa possa essere caratterizzata da una maggiore coesione e consapevolezza sociale; questo farebbe da argine alla frammentazione e privatizzazione indotte dalla propaganda dei poteri usurpativi che ci governano.

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- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' lo "stato dell'arte" della nonviolenza oggi in Italia?

- Mario Martini: La nonviolenza oggi e' ancora minoritaria, proprio perche' i poteri che prima ho nominato hanno la meglio. La sua voce e' forte, ma ho l'impressione che gridi nel deserto.

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- "La nonviolenza e' in cammino": Quale ruolo puo' svolgere il Movimento Nonviolento fondato da Aldo Capitini, e gli altri movimenti, associazioni e gruppi nonviolenti presenti in Italia?

- Mario Martini: Il Movimento Nonviolento fondato da Aldo Capitini e tutto l'associazionismo, il volontariato ed altro, ampiamente meritorio per quello che fa, deve riuscire ad agire di piu' sulle scelte dei vertici. Deve farsi ascoltare dalle forze di opposizione per scoraggiare e ridurre la mentalita', la cultura di guerra: le guerre presentate come "interventi e presenze necessari". Questo da una parte attraverso la via politica, dall'altra attraverso quella dell'informazione.

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- "La nonviolenza e' in cammino": Quali i fatti piu' significativi degli ultimi mesi in Italia e nel mondo dal punto di vista della nonviolenza?

- Mario Martini: In Italia ricorderei la vittoria degli ultimi referendum, e nel mondo le rivolte nel Maghreb e nel mondo arabo, che spero giungano a compimento, cosi' come in Cina il movimento sotterraneo contro il "comunismo capitalista".

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- "La nonviolenza e' in cammino": Su quali iniziative concentrare maggiormente l'impegno nei prossimi mesi?

- Mario Martini: Non essendo molto addentro ai movimenti attivi (al momento sono impegnato con Liberta' e giustizia a diffondere la conoscenza della Costituzione nelle scuole), demando a loro la decisione delle iniziative prioritarie. Trovo inoltre improprio, oltre che difficile, rispondere a queste domande in breve.

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- "La nonviolenza e' in cammino": Se una persona del tutto ignara le chiedesse "Cosa e' la nonviolenza, e come accostarsi ad essa?", cosa risponderebbe?

- Mario Martini: Rimando alla prima risposta, anche perche' ritengo che la nonviolenza sia un fatto intuitivo di adesione, di impegno. Per iniziarsi, per accostarsi ad essa non trovo niente di meglio che gli scritti di Capitini, a cominciare da uno qualsiasi di essi, dalle pagine centrali di Religione aperta a Le tecniche della nonviolenza, oggi tradotto persino in catalano.

 

4. VERSO LA MARCIA PERUGIA-ASSISI. SETTE DOMANDE AD ANNA PIZZO

[Ringraziamo Anna Pizzo (per contatti: pizzo.carta at gmail.com) per questa intervista.

Su Anna Pizzo riportiamo la seguente scheda di quache tempo fa: "Anna Pizzo, giornalista, e' stata consigliera alla Regione Lazio. E' nata a Roma. E' laureata in filosofia e ha insegnato come precaria per circa dieci anni in numerose scuole di Roma e provincia. Successivamente lavora a Radio Citta' Futura, una delle prime emittenti libere d'Italia. Poi e' assunta dal quotidiano "Il manifesto" dove rimane dal 1979 al 1999 occupandosi di tossicodipendenze, scuola, sanita', carceri, salute mentale. E' coordinatrice di redazione di "Nautilus", inserto mensile di Psichiatria democratica del quotidiano romano, poi, con Rossana Rossanda, coordina "Antigone, la rivista dell'emergenza". E' caposervizio del sociale, caporedattore, coordinatrice de "Il manifesto mese" e di "Extra". Insieme ad altri due colleghi de "il manifesto" nel 1999 da' vita a "Carta", prima mensile allegato al quotidiano romano, poi mensile autonomo e, dal giugno 2001, settimanale. Le ragioni di questa scelta stanno nella percezione dei nascenti movimenti (Seattle) e del movimento dei movimenti a Genova durante il G8. In quella occasione e' responsabile del media center e, per il Comune e la Provincia di Genova, delle scuole Diaz e Pertini. Da allora l'attivita' politica, sociale e giornalistica non si e' mai fermata sia nel movimento per la pace sia nel gruppo di continuita' del Forum sociale"]

 

- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' stato il significato piu' rilevante della marcia Perugia-Assisi in questi cinquanta anni?

- Anna Pizzo: Forse perche' mi occupo di comunicazione, e quindi ho una visione "di parte", ritengo che una delle maggiori acquisizioni della Marcia sia essere riuscita in modo assai rilevante a diffondere i temi del pacifismo ben al di la' dell'ambito di coloro che per scelta e per vocazione sono "naturalmente" ben disposti. Cosi', il "clima" delle marce, la loro capacita' di coinvolgimento di persone le piu' diverse, l'attrattivita' che hanno sempre avuto nei confronti dei giovani, hanno contribuito a riverberare i contenuti che, nell'arco del tempo, hanno sedimentato una vera cultura di pace. E, vi assicuro, che in ambiti del tutto "insospettabili" anche delle sinistre che si sono succedute, non era per nulla scontato.

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- "La nonviolenza e' in cammino": E cosa caratterizzera' maggiormente la marcia che si terra' il 25 settembre di quest'anno?

- Anna Pizzo: A mia memoria ci sono state marce grandiose e marce sottotono, naturalmente in relazione con le mobilitazioni sociali che questo paese e' stato, nei decenni, in grado di esprimere. Quest'anno credo che le ragioni della marcia siano forti e ben presenti, soprattutto alla luce delle vicende internazionali. voglio pero' ricordare a tutte e tutti noi che quel che e' successo sull'altra sponda del Mediterraneo nonche' quel che e' ancora in corso in Europa (gli indignados) non rivelano affatto una tendenza a forme nuove di violenza ma, al contrario, tutte si dichiarano per la pace e usano e praticano modelli nonviolenti. Il che non significa che non esprimano conflitti anche aspri, ma, come ci insegna la storia, le due cose - pace e conflitto - possono convivere e, anzi, possono reciprocamente alimentarsi.

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- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' lo "stato dell'arte" della nonviolenza oggi in Italia?

- Anna Pizzo: Purtroppo il mio giudizio non e' positivo. forse perche' sono appena uscita da una riunione dell'affollato coordinamento per il 15 ottobre e in quella sede ho di nuovo sentito piu' di una voce ripetere la vecchia e logora storia ricca di pregiudizi nei confronti di chi vorrebbe costruire una grande giornata internazionale ed europea all'insegna della nonviolenza. Credo che continuare, anche da parte di chi si ritiene fuori dal gioco politico, a riperpetuare il vecchio gioco degli schieramenti tra le diverse "anime" dei cosiddetti movimenti, quelle piu' "morbide" e quelle piu' "intransigenti", sia logoro almeno quanto lo e' la politica dei partiti, siano essi di destra, di centro o di sinitra. Sono davvero stanca di sentirmi costretta a schierarmi e credo che richieste di questo tipo non solo siano fuori corso legale ma dannose per chi ha intenzione di ragionare in modo nuovo sulla possibilita' di forme "radicali" di nuova politica, di autorappresentanza e di democrazia "a chilomentro zero".

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- "La nonviolenza e' in cammino": Quale ruolo puo' svolgere il Movimento Nonviolento fondato da Aldo Capitini, e gli altri movimenti, associazioni e gruppi nonviolenti presenti in Italia?

- Anna Pizzo: Un ruolo storico e uno al tempo stesso molto "moderno" che e' quello di produrre, non solo in teoria ma nelle pratiche, nuove forme della politica e dell'agire collettivo.

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- "La nonviolenza e' in cammino": Quali i fatti piu' significativi degli ultimi mesi in Italia e nel mondo dal punto di vista della nonviolenza?

- Anna Pizzo: Penso, come dicevo, che le vicende del Maghreb e quelle degli "indignati" stiano a testinomiare di una necessita' di declinare in forme nuove la nonviolenza. Che, in questi casi come in altri, e' diventata una necessita' perche' si lega strettamente con le nuove culture che si stanno formando e con le esigenze di dar vita a forme di autorappresentazione dei bisogni delle comunita' "insorgenti" come testinomiano le lotte della Val di Susa.

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- "La nonviolenza e' in cammino": Su quali iniziative concentrare maggiormente l'impegno nei prossimi mesi?

- Anna Pizzo: Penso che la crisi economica e sociale nella quale siamo totalmente immersi e che, nonostante le dichiarazioni degli economisti, e' strutturale e non contingente e quindi e' destinata a cambiare la faccia delle societa', sia il segnale piu' pericoloso ma anche piu' evidente del crollo delle forme della politica tradizionale cosi' come l'abbiamo conosciuta e praticata nel secolo scorso. Oggi il mondo e' costretto ad affacciarsi su un nuovo panorama che richiede non solo parole nuove ma pratiche di rottura profonde e la "laicizzazione" delle vecchie liturgie della politica basate sulla rappresentanza e sul tacito consenso. Ecco dunque che la storia e la cultura della nonviolenza diventano fondamentali perche' partono dalla relazione, dal rispetto dell'altro, dalla dignita' di ciascuno e dalla necessita' di uscire fuori dai dogmi. Dunque, non so se la giornata del 15 ottobre potra' essere una occasione, ma so per certo che, ad esempio, cio' che stanno cercando di costruire i cittadini della Val di Susa contro una economia di rapina, una politica di malaffare e una cultura drogata basata sul grande inganno della "crescita infinita", e' un esempio concreto.

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- "La nonviolenza e' in cammino": Se una persona del tutto ignara le chiedesse "Cosa e' la nonviolenza, e come accostarsi ad essa?", cosa risponderebbe?

- Anna Pizzo: In poche parole direi che la nonviolenza e' la capacita' di impegnarsi nella costruzione di una relazione o di una politica senza cedere alla tentazione di praticare scorciatoie. Se poi mi chiedessero come accostarsi, direi che non c'e' bisogno che di pochi passi perche' la strada migliore e' quella "a chilometro zero", quella che rispetta e agisce per gli interessi della comunita', del proprio vicino, del luogo di appartenenza e da li' riesce a guardare lontano e a pensare "globale".

 

5. VERSO LA MARCIA PERUGIA-ASSISI. SETTE DOMANDE AD ANDREA ZANONI

[Ringraziamo Andrea Zanoni (per contatti: andrea.zanoni at europarl.europa.eu) per questa intervista.

 

Andrea Zanoni e' parlamentare europeo dell'Italia dei Valori. Dal sito www.andreazanoni.it riprendiamo la seguente scheda: "E' nato a Treviso il 26 agosto 1965 e risiede a Paese, comune di 22.000 abitanti, in provincia di Treviso. E' sposato ed e' papa' di una bambina di cinque anni. Diplomato geometra nel 1985. Nel 1986 ha svolto il servizio militare presso l'arma dei Carabinieri. Occupazione: da 20 anni lavora con soddisfazione professionale in un'importante azienda tessile in veste di responsabile di gestione di impianti tecnologici ed ambiente, sia in Italia sia all'estero. Incarichi nell'ambito del volontariato: guardia giurata volontaria ecologica, venatoria e ittica dal 1991. E' stato responsabile del Settore Conservazione del WWF Veneto e Coordinatore Regionale delle Guardie volontarie del WWF fino al 1997. Attualmente è presidente della Lega per l'Abolizione della Caccia del Veneto (www.lacveneto.it) e dell'associazione Paeseambiente (www.paeseambiente.org). E' uno dei fondatori e sostenitori del Cpv Coordinamento Protezionista Veneto (www.faunalibera.it) che ha promosso una petizione sottoscritta da oltre 72.000 cittadini veneti per limitare la caccia e proteggere gli habitat naturali del Veneto. E' stato membro della Commissione Tecnica Regionale e di quella Provinciale di Treviso per la Pianificazione Faunistico Venatoria. E' stato membro della Commissione Esaminatrice per Aspiranti Guardie Venatorie della provincia di Pordenone. Associazionismo: e' socio di Lipu Lega Italiana Protezione Uccelli, Enpa Ente Nazionale Protezione Animali, Lav Lega Antivivisezione, Animalisti Italiani, WWF, Movimento per la Decrescita felice, Conacem Comitato Nazionale per la difesa dai Campi Elettromagnetici, Amnesty International. Nel 2001 ha ricevuto un attestato di riconoscimento dal presidente del WWF Italia Fulco Pratesi per l'attivita' svolta nella tutela della fauna selvatica. Nel 2004 ha fondato l'associazione Paeseambiente con la quale ha condotto importanti battaglie per la difesa dei residui territori agricoli e delle ultime aree verdi minacciate dalla realizzazione di una nuova inutile tangenziale a Paese (Tv), contro la realizzazione della piu' grande discarica di amianto d'Europa risultata illegale, contro la proroga di nuove escavazioni di ghiaia e la realizzazione di nuove cave previste dal nuovo Piano Regionale Attivita' di Cava del Veneto. Dal 2004 e' socio di una importante cooperativa trevigiana che si dedica al commercio equo e solidale. Ha collaborato attivamente con il Comitato Veneto per l'Acqua ed ha promosso alcuni esposti contro deturpamenti del fiume Sile e lo sfruttamento delle falde acquifere a fini di lucro. Dal 2007 e' membro dei Comitati Riuniti Rifiuti Zero (per il riciclo e riutilizzo dei rifiuti) che si occupa di un'attivita' di informazione per contrastare la realizzazione di due inutili impianti di incenerimento di rifiuti industriali previsti nei comuni di Mogliano e Silea. Nel 2008 e' stato tra i fondatori dell'Ecoforum di Treviso che ha organizzato numerose iniziative locali, come la realizzazione di un importante monitoraggio dei programmi dei candidati a sindaco del comune di Treviso e la realizzazione di una importante conferenza tecnica sulla dannosita' degli inquinanti presenti nell'aria che respiriamo. E' uno dei fondatori dell'Animalforum di Treviso. Attivita' didattica e di studio: ha tenuto, in veste di direttore, un corso per Guardie volontarie del WWF. Nel 1995 ha tenuto alcune lezioni sulle normative venatorie e leggi sui parchi in veste di relatore ad un corso di aggiornamento per agenti del Corpo Forestale dello Stato a Vincheto di Cellarda (Bl). Ha realizzato diversi "vademecum" sulla caccia e su alcune leggi regionali, nonche' prontuari e dispense per gli addetti alla vigilanza volontaria ambientale. Periodicamente tiene lezioni agli alunni di classi elementari sulla vita degli animali e la loro tutela e li accompagna in escursioni didattico-ambientali. Ha collaborato e collabora con l'Infs Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica (ora Ispra) per lo studio delle migrazioni degli uccelli ed il loro monitoraggio scientifico. Nel 2009 ha organizzato una serie di incontri e conferenze sul fenomeno della moria delle api a causa dei pesticidi e sul grave problema dei veleni che dall'agricoltura veicolano sulle nostre tavole, sulle nostre terre e sulle nostre falde acquifere, con la presenza di docenti universitari (dott. Girolami della Facolta' di Agraria di Padova), responsabili regionali del WWF, apicoltori locali, responsabili delle locali Asl, ecologisti. Attivita' di denuncia: ha partecipato ad un centinaio di processi come denunciante, ovvero come teste dell'accusa, dopo aver segnalato all'autorita' giudiziaria bracconieri, cacciatori, cementificatori abusivi di aree protette, inquinatori, ecc., ottenendo importanti pronunciamenti giuridici poi utilizzati anche in tutta Italia. Ha partecipato attivamente a campi antibracconaggio ad Ischia (Na) e sullo Stretto di Messina denunciando decine di bracconieri poi processati e condannati. Negli anni ha partecipato, in veste di ausiliario di polizia giudiziaria nominato dal Corpo Forestale dello Stato e dall'Arma dei Carabinieri, a decine di perquisizioni domiciliari nei confronti di bracconieri, commercianti di fauna selvatica, detentori illegali di armi, in qualita' di tecnico per il riconoscimento delle specie selvatiche e dei mezzi di cattura proibiti. Attivita' legale: ha promosso e sottoscritto importanti ricorsi contro normative regionali che violavano le Direttive comunitarie di tutela della fauna selvatica e delle aree protette. Ha ottenuto la bocciatura della prima legge che il governatore del Veneto, Giancarlo Galan, aveva emanato sui richiami vivi utilizzati nella caccia - legge allora approvata dal Consiglio regionale del Veneto - grazie al ricorso presentato dallo stesso Zanoni al Commissario di Governo. Successivamente ha ottenuto la bocciatura anche di altre leggi del consiglio regionale. Ha condotto numerose battaglie legali tramite ricorsi ai Tribunali Amministrativi Regionali: contro le cacce in deroga, la caccia ai cuccioli di capriolo, i regolamenti provinciali che limitano l'operativita' delle guardie volontarie, il maltrattamento di animali, i calendari venatori illegali, per la tutela dei Siti di Importanza Comunitaria e le Zone di Protezione Speciale. E' consulente di alcuni studi legali delle principali associazioni ambientaliste ed animaliste in merito alle normative ed alla giurisprudenza nel settore della tutela ambientale ed animale. Dal 1993 promuove diversi ricorsi al Tar del Veneto ottenendo l'annullamento di provvedimenti che consentivano la cattura di fauna selvatica, l'edificazione in aree protette, la caccia in forma vietata in violazione delle Direttive Comunitarie. Attivita' normativa: ha scritto alcuni progetti di legge regionali e nazionali sulla tutela della fauna selvatica e sulla tutela degli habitat per diversi gruppi politici. Ha preparato migliaia di emendamenti per alcuni gruppi di opposizione in consiglio regionale contro alcune leggi che peggioravano la tutela degli habitat e della biodiversita', che prevedevano inutili nuovi istituti mangiasoldi come quello regionale fotocopia dell'Infs Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica. Ha proposto ad alcuni comuni l'adozione di specifici strumenti normativi per la tutela delle siepi campestri e del verde pubblico, la tutela degli animali, la tutela dei nidi di rondine, la messa al bando delle coltivazioni Ogm dal territorio comunale, l'adozione della carta di Roma per il diritto all'acqua. Attivita' sul territorio: con diverse associazioni trevigiane ha promosso una petizione sottoscritta da 14.000 cittadini per tutelare gli habitat naturali della provincia di Treviso istituendovi delle oasi. Nel 2003 ha lanciato la prima campagna locale per il salvataggio degli anfibi durante il periodo di migrazione (operazione Bufo Bufo) ottenendo negli anni importanti risultati come la realizzazione di "tunnel salva-rospi". Nel 2005 ha condotto una campagna contro l'autorizzazione della piu' grande discarica d'amianto d'Europa, raccogliendo con Paeseambiente 2.500 firme per chiedere al sindaco di impugnare l'autorizzazione della provincia di Treviso al Tar del Veneto. Successivamente il Consiglio di Stato con la sentenza del 20 marzo del 2007, n.1329, ha stabilito l'illegalita' dell'autorizzazione decretando chiusa la questione discarica. Con Paeseambiente nel 2006 ha promosso una petizione sottoscritta da oltre 2000 cittadini per la tutela del territorio agricolo del suo comune dalla realizzazione dei capannoni industriali delle serre dei florovivaisti. Nel 2009 la controversia tra comune e florovivaisti si e' conclusa con un'intesa per la limitazione delle aree da cementificare. Nel 2007 e 2008, con l'associazione Paeseambiente, ha promosso una petizione sottoscritta da oltre 2.200 cittadini per chiedere un'indagine epidemiologica nel proprio comune dove viene registrato un morto di cancro ogni settimana e dove esistono 29 cave, 11 discariche, 4 discariche di amianto, quattro discariche che stanno inquinando le falde acquifere, una industria insalubre di prima classe, 100.000 metri quadri di serre dove vengono utilizzati diversi pesticidi, un corridoio aereo dei jet militari del vicino aeroporto di Istrana, quattro elettrodotti ad alta tensione, ecc. Nel 2008 ha presentato alla Commissione Via della Regione Veneto innumerevoli osservazioni contro un progetto di approfondimento sotto falda acquifera della Cava Morganella richiedendo una indagine pubblica. Ha condotto una costante battaglia per la bonifica di alcune discariche del trevigiano dove giacciono ancora oggi diversi rifiuti depositati illegalmente e dove in una di esse sono depositati illegalmente oltre 20.000 tonnellate di rifiuti speciali, tossiconocivi, di amianto, abbandonati a se stessi. Ha promosso e realizzato numerose manifestazioni regionali e nazionali per la tutela degli habitat naturali del Veneto, per la tutela della fauna selvatica, contro le discariche illegali, contro le fiere degli uccelli, contro il maltrattamento degli animali, contro i roccoli, centri di cattura di uccelli selvatici per mezzo delle reti da uccellagione vietate dalla Direttiva 409/79/Cee. E' stato promotore e relatore di numerose conferenze sul tema della caccia, tutela habitat, protezione fauna selvatica, danni da campi elettromagnetici, moria e scomparsa delle api a causa dei nuovi pesticidi della famiglia dei neonicotinoidi. Ha attuato delle campagne di denuncia, monitoraggio, informazione contro il fenomeno dei bocconi ed esche avvelenate, distribuiti da loschi figuri nelle campagne per sterminare gli animali selvatici carnivori, bocconi che troppo spesso sono causa di avvelenamento anche di cani e gatti di ignari cittadini a passeggio. Tra il 2007 ed il 2008 con Paeseambiente ha condotto una importante battaglia di informazione per il contenimento del piu' grande Piruea (Piano integrato di recupero urbanistico ed ambientale) del nordest che prevede la realizzazione di circa 700.000 mc di nuove costruzioni. Nel 2008 ha condotto un'indagine sull'attivita' di alcune industrie insalubri di prima classe operanti in provincia di Treviso portando alla luce alcune irregolarita' e la mancanza di importanti autorizzazioni. Nel 2008 ha promosso una conferenza sull'attivita' di cava nella regione Veneto dove sono intervenuti autorevoli rappresentanti di Italia Nostra. Negli anno 2008 e 2009 con i locali Meetup di Beppe Grillo ha partecipato attivamente alla raccolta di firme per il V-day per un parlamento pulito; inoltre ha operato attivamente alla raccolta di firme contro il Lodo Alfano. Sta combattendo un'importante battaglia contro il progetto di un inutile elettrodotto da 380.000 volt che interessa i territori dei comuni del trevigiano e del veneziano (Venezia, Scorze', Martellago, Zero Branco, Morgano, Paese, Quinto di Treviso, Trevignano e Volpago del Montello) utile solo al trasporto di energia elettrica prodotta da combustibili fossili (petrolio ed uranio), proponendo in alternativa il federalismo dell'energia con la realizzazione di impianti fotovoltaici, eolici, idroelettrici per la produzione locale di energia elettrica utile ai residenti del posto. Ha svolto recentemente numerose conferenze pubbliche, con la partecipazione di migliaia di cittadini e con importanti relatori del Conacem (Coordinamento Nazionale per la tutela dai Campi Elettro Magnetici), associazione alla quale fa parte (www.conacem.it), per informare le popolazioni sui rischi per la salute derivati dall'esposizione dei campi elettromagnetici prodotti dagli elettrodotti da 380.000 volt. Tempo libero: nel 1992 e nel 1997 ha acquistato due ettari di terreno dove ha realizzato due biotopi con oltre 3.000 piante autoctone, due stagni, installando oltre 100 cassette nido per uccelli selvatici, aree dove nidificano anche il Picchio Verde, il Picchio rosso maggiore, il Rigogolo, la Civetta, il Gufo comune ed il Gheppio. Ha realizzato numerose mangiatoie invernali per l'alimentazione degli uccelli selvatici nei periodi di carenza alimentare. Attivita' politica: candidato come indipendente alle elezioni europee del giugno 2009 nella lista di Italia dei Valori ha ottenuto 11.283 preferenze diventando il primo dei non eletti della circoscrizione Nord Est. E' diventato europarlamentare del Gruppo europeo dei Liberali e Democratici Adle dopo l'elezione a sindaco di Napoli di Luigi de Magistris nel giugno 2011. Eletto consigliere comunale alle elezioni amministrative di Paese (Tv) nel giugno 2009 nella lista di Italia dei Valori, lista nella quale risulta il candidato piu' votato. Candidato al Consiglio Regionale del Veneto alle amministrative 2010, raccoglie 4.773 preferenze nel collegio di Treviso. Consegue il miglior risultato a livello regionale fra tutti i 48 candidati di Italia dei Valori in Veneto e raggiunge il maggior numero di preferenze tra i 203 candidati di Italia dei Valori in tutto il Nord Italia (Veneto, Lombardia, Piemonte, Liguria ed Emilia Romagna). Nel 2005 e' stato candidato alle elezioni regionali del Veneto come indipendente, in rappresentanza del mondo dell'associazionismo ambientalista, nella lista dei Verdi del Sole che ride, nei collegi di Treviso e Vicenza. In questa occasione ha ottenuto 2.600 preferenze nel collegio di Treviso e 1.200 preferenze nel collegio di Vicenza, posizionandosi al primo posto per numero di preferenze in entrambi i collegi senza pero' essere eletto, ha ottenuto molte piu' preferenze di quelle di quattro consiglieri regionali eletti pero' in altri collegi. Europa: nell'ottobre del 2005 ha promosso un importante incontro a Bruxelles, dove si e' recato con una delegazione di attivisti di WWF, Lipu, Lac, Lav, Lega Ambiente, per essere ascoltato dai funzionari della Direzione Ambiente della Commissione Europea, in merito a gravi violazioni della Direttiva Europea sulla tutela della fauna selvatica commesse dalla Regione del Veneto e da molte altre regioni italiane con leggi regionali. Nel 2007 e 2008 ha ottenuto, tramite dei propri ricorsi indirizzati alla Commissione Europea, il deferimento dell'Italia alla Corte di Giustizia Europea per gravi violazioni della Regione del Veneto della Direttiva 409/79/CEE sulla tutela della fauna selvatica. Parlamento: il 10 gennaio del 2008 ha partecipato a Roma ad un'audizione della XIII commissione Ambiente del Senato per essere sentito dai senatori commissari sull'attivita' di cava nella Regione del Veneto, attivita' che negli anni ha deturpato importanti territori ed il paesaggio di molte province del Veneto. Ha relazionato sull'attivita' di cava in Veneto, sugli abusi riscontrati in molte cave con lo sforamento dei limiti di profondita' scavabile, sull'estrazione di ghiaia sotto falda, sullo smaltimento di rifiuti tossiconocivi effettuato tramite l'immissione degli stessi nei bacini delle falde affioranti delle cave, sul rischio che corrono le falde acquifere a causa dell'attivita' di cava e dello smaltimento illecito dei rifiuti"]

 

- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' stato il significato piu' rilevante della marcia Perugia-Assisi in questi cinquanta anni?

- Andrea Zanoni: La Perugia-Assisi e' un atto simbolico importante per dimostrare la volonta' di camminare insieme verso un mondo senza guerra ne' violenza.

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- "La nonviolenza e' in cammino": E cosa caratterizzera' maggiormente la marcia che si terra' il 25 settembre di quest'anno?

- Andrea Zanoni: Io vorrei che questa edizione vedesse anche l'impegno per la pace con il mondo animale.

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- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' lo "stato dell'arte" della nonviolenza oggi in Italia?

- Andrea Zanoni: Ritengo che ci sia ancora molto da lavorare per migliorare la situazione attuale.

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- "La nonviolenza e' in cammino": Quale ruolo puo' svolgere il Movimento Nonviolento fondato da Aldo Capitini, e gli altri movimenti, associazioni e gruppi nonviolenti presenti in Italia?

- Andrea Zanoni: Il movimento fondato da Capitini ha il ruolo fondamentale di sensibilizzare le coscienze alla cultura della nonviolenza, purtroppo non ancora sufficientemente diffusa.

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- "La nonviolenza e' in cammino": Quali i fatti piu' significativi degli ultimi mesi in Italia e nel mondo dal punto di vista della nonviolenza?

- Andrea Zanoni: Mi ha colpito molto la reazione pacifica e composta dei familiari delle vittime di Utoya.

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- "La nonviolenza e' in cammino": Su quali iniziative concentrare maggiormente l'impegno nei prossimi mesi?

- Andrea Zanoni: Bisogna esercitare pressione sui governi affinche' siano evitate ulteriori missioni di guerra mascherate da missioni di pace.

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- "La nonviolenza e' in cammino": Se una persona del tutto ignara le chiedesse "Cosa e' la nonviolenza, e come accostarsi ad essa?", cosa risponderebbe?

- Andrea Zanoni: Nonviolenza significa cultura della tolleranza. E' la volonta' di evitare la violenza come mezzo per risolvere controversie grandi e piccole.

 

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VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

Numero 430 del 22 settembre 2011

 

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