Telegrammi. 462



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 462 del 10 febbraio 2011

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

 

Sommario di questo numero:

1. Tavola della pace e Movimento Nonviolento: 1961-2011. Cinquantesimo anniversario del Movimento Nonviolento e della Marcia Perugia-Assisi di Aldo Capitini

2. Se non ora, quando? Appello alle donne italiane a partecipare a una giornata di mobilitazione il 13 febbraio

3. Vittoria Longoni: Sulla manifestazione del 13 febbraio

4. Una lettera aperta al Comitato interministeriale per la programmazione economica

5. Per sostenere il Movimento Nonviolento

6. "Azione nonviolenta"

7. Segnalazioni librarie

8. La "Carta" del Movimento Nonviolento

9. Per saperne di piu'

 

1. INIZIATIVE. TAVOLA DELLA PACE E MOVIMENTO NONVIOLENTO: 1961-2001. CINQUANTESIMO ANNIVERSARIO DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO E DELLA MARCIA PERUGIA-ASSISI DI ALDO CAPITINI

[Da Flavio Lotti, coordinatore della Tavola della Pace, e Mao Valpiana, presidente del Movimento Nonviolento, riceviamo e diffondiamo.

Aldo Capitini e' nato a Perugia nel 1899, antifascista e perseguitato, docente universitario, infaticabile promotore di iniziative per la nonviolenza e la pace. E' morto a Perugia nel 1968. E' stato il piu' grande pensatore ed operatore della nonviolenza in Italia. Opere di Aldo Capitini: la miglior antologia degli scritti e' ancora quella a cura di Giovanni Cacioppo e vari collaboratori, Il messaggio di Aldo Capitini, Lacaita, Manduria 1977 (che contiene anche una raccolta di testimonianze ed una pressoche' integrale - ovviamente allo stato delle conoscenze e delle ricerche dell'epoca - bibliografia degli scritti di Capitini); ma notevole ed oggi imprescindibile e' anche la recente antologia degli scritti a cura di Mario Martini, Le ragioni della nonviolenza, Edizioni Ets, Pisa 2004, 2007; delle singole opere capitiniane sono state recentemente ripubblicate: Le tecniche della nonviolenza, Linea d'ombra, Milano 1989, Edizioni dell'asino, Roma 2009; Elementi di un'esperienza religiosa, Cappelli, Bologna 1990; Colloquio corale, L'ancora del Mediterraneo, Napoli 2005; L'atto di educare, Armando Editore, Roma 2010; cfr. inoltre la raccolta di scritti autobiografici Opposizione e liberazione, Linea d'ombra, Milano 1991, L'ancora del Mediterraneo, Napoli 2003; gli scritti sul Liberalsocialismo, Edizioni e/o, Roma 1996; La religione dell'educazione, La Meridiana, Molfetta 2008; segnaliamo anche Nonviolenza dopo la tempesta. Carteggio con Sara Melauri, Edizioni Associate, Roma 1991. Presso la redazione di "Azione nonviolenta" (e-mail: azionenonviolenta at sis.it, sito: www.nonviolenti.org) sono disponibili e possono essere richiesti vari volumi ed opuscoli di Capitini non piu' reperibili in libreria (tra cui Il potere di tutti, 1969). Negli anni '90 e' iniziata la pubblicazione di una edizione di opere scelte: sono fin qui apparsi un volume di Scritti sulla nonviolenza, Protagon, Perugia 1992, e un volume di Scritti filosofici e religiosi, Perugia 1994, seconda edizione ampliata, Fondazione centro studi Aldo Capitini, Perugia 1998. Piu' recente e' la pubblicazione di alcuni carteggi particolarmente rilevanti: Aldo Capitini, Walter Binni, Lettere 1931-1968, Carocci, Roma 2007; Aldo Capitini, Danilo Dolci, Lettere 1952-1968, Carocci, Roma 2008; Aldo Capitini, Guido Calogero, Lettere 1936-1968, Carocci, Roma 2009. Opere su Aldo Capitini: a) per la bibliografia: Fondazione Centro studi Aldo Capitini, Bibliografia di scritti su Aldo Capitini, a cura di Laura Zazzerini, Volumnia Editrice, Perugia 2007; Caterina Foppa Pedretti, Bibliografia primaria e secondaria di Aldo Capitini, Vita e Pensiero, Milano 2007; segnaliamo anche che la gia' citata bibliografia essenziale degli scritti di Aldo Capitini pubblicati dal 1926 al 1973, a cura di Aldo Stella, pubblicata in Il messaggio di Aldo Capitini, cit., abbiamo recentemente ripubblicato in "Coi piedi per terra" n. 298 del 20 luglio 2010; b) per la critica e la documentazione: oltre alle introduzioni alle singole sezioni del sopra citato Il messaggio di Aldo Capitini, tra le pubblicazioni recenti si veda almeno: Giacomo Zanga, Aldo Capitini, Bresci, Torino 1988; Clara Cutini (a cura di), Uno schedato politico: Aldo Capitini, Editoriale Umbra, Perugia 1988; Fabrizio Truini, Aldo Capitini, Edizioni cultura della pace, S. Domenico di Fiesole (Fi) 1989; Tiziana Pironi, La pedagogia del nuovo di Aldo Capitini. Tra religione ed etica laica, Clueb, Bologna 1991; Fondazione "Centro studi Aldo Capitini", Elementi dell'esperienza religiosa contemporanea, La Nuova Italia, Scandicci (Fi) 1991; Rocco Altieri, La rivoluzione nonviolenta. Per una biografia intellettuale di Aldo Capitini, Biblioteca Franco Serantini, Pisa 1998, 2003; AA. VV., Aldo Capitini, persuasione e nonviolenza, volume monografico de "Il ponte", anno LIV, n. 10, ottobre 1998; Antonio Vigilante, La realta' liberata. Escatologia e nonviolenza in Capitini, Edizioni del Rosone, Foggia 1999; Mario Martini (a cura di), Aldo Capitini libero religioso rivoluzionario nonviolento. Atti del Convegno, Comune di Perugia - Fondazione Aldo Capitini, Perugia 1999; Pietro Polito, L'eresia di Aldo Capitini, Stylos, Aosta 2001; Gian Biagio Furiozzi (a cura di), Aldo Capitini tra socialismo e liberalismo, Franco Angeli, Milano 2001; Federica Curzi, Vivere la nonviolenza. La filosofia di Aldo Capitini, Cittadella, Assisi 2004; Massimo Pomi, Al servizio dell'impossibile. Un profilo pedagogico di Aldo Capitini, Rcs - La Nuova Italia, Milano-Firenze 2005; Andrea Tortoreto, La filosofia di Aldo Capitini, Clinamen, Firenze 2005; Maurizio Cavicchi, Aldo Capitini. Un itinerario di vita e di pensiero, Lacaita, Manduria 2005; Marco Catarci, Il pensiero disarmato. La pedagogia della nonviolenza di Aldo Capitini, Ega, Torino 2007; Alarico Mariani Marini, Eligio Resta, Marciare per la pace. Il mondo nonviolento di Aldo Capitini, Plus, Pisa 2007; Maura Caracciolo, Aldo Capitini e Giorgio La Pira. Profeti di pace sul sentiero di Isaia, Milella, Lecce 2008; Mario Martini, Franca Bolotti (a cura di), Capitini incontra i giovani, Morlacchi, Perugia 2009; Giuseppe Moscati (a cura di), Il pensiero e le opere di Aldo Capitini nella coscienza delle giovani generazioni, Levante, Bari 2010; cfr. anche il capitolo dedicato a Capitini in Angelo d'Orsi, Intellettuali nel Novecento italiano, Einaudi, Torino 2001; e Amoreno Martellini, Fiori nei cannoni. Nonviolenza e antimilitarismo nell'Italia del Novecento, Donzelli, Roma 2006; c) per una bibliografia della critica cfr. per un avvio il libro di Pietro Polito citato ed i volumi bibliografici segnalati sopra; numerosi utilissimi materiali di e su Aldo Capitini sono nel sito dell'Associazione nazionale amici di Aldo Capitini: www.aldocapitini.it; una assai utile mostra e un altrettanto utile dvd su Aldo Capitini possono essere richiesti scrivendo a Luciano Capitini: capitps at libero.it, o anche a Lanfranco Mencaroni: l.mencaroni at libero.it, o anche al Movimento Nonviolento: tel. 0458009803, fax: 0458009212, e-mail: azionenonviolenta at sis.it o anche redazione at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org

Flavio Lotti e' coordinatore nazionale della Tavola della pace, la principale rete pacifista italiana, organizzatrice della marcia Perugia-Assisi.

Mao (Massimo) Valpiana e' una delle figure piu' belle e autorevoli della nonviolenza in Italia; e' nato nel 1955 a Verona dove vive e ha lavorato come assistente sociale e giornalista; fin da giovanissimo si e' impegnato nel Movimento Nonviolento (si e' diplomato con una tesi su "La nonviolenza come metodo innovativo di intervento nel sociale"), e' segretario nazionale del Movimento Nonviolento, responsabile della Casa della nonviolenza di Verona e direttore della rivista mensile "Azione Nonviolenta", fondata nel 1964 da Aldo Capitini. Obiettore di coscienza al servizio e alle spese militari ha partecipato tra l'altro nel 1972 alla campagna per il riconoscimento dell'obiezione di coscienza e alla fondazione della Lega obiettori di coscienza (Loc), di cui e' stato segretario nazionale; durante la prima guerra del Golfo ha partecipato ad un'azione diretta nonviolenta per fermare un treno carico di armi (processato per "blocco ferroviario", e' stato assolto); e' inoltre membro del consiglio direttivo della Fondazione Alexander Langer, ha fatto parte del Consiglio della War Resisters International e del Beoc (Ufficio Europeo dell'Obiezione di Coscienza); e' stato anche tra i promotori del "Verona Forum" (comitato di sostegno alle forze ed iniziative di pace nei Balcani) e della marcia per la pace da Trieste a Belgrado nel 1991; nel giugno 2005 ha promosso il digiuno di solidarieta' con Clementina Cantoni, la volontaria italiana rapita in Afghanistan e poi liberata. Con Michele Boato e Maria G. Di Rienzo ha promosso l'appello "Crisi politica. Cosa possiamo fare come donne e uomini ecologisti e amici della nonviolenza?" da cui e' scaturita l'assemblea di Bologna del 2 marzo 2008 e quindi il manifesto "Una rete di donne e uomini per l'ecologia, il femminismo e la nonviolenza". Un suo profilo autobiografico, scritto con grande gentilezza e generosita' su nostra richiesta, e' nel n. 435 del 4 dicembre 2002 de "La nonviolenza e' in cammino"; una sua ampia intervista e' nelle "Minime" n. 255 del 27 ottobre 2007; un'altra recente ampia intervista e' in "Coi piedi per terra" n. 295 del 17 luglio 2010]

 

1961-2011: cinquantesimo anniversario del Movimento Nonviolento e della Marcia Perugia-Assisi di Aldo Capitini

La celebrazione del cinquantesimo anniversario della Marcia per la pace Perugia-Assisi e' una grande occasione per riflettere su quella straordinaria iniziativa e sull'energia che ha generato e per riscoprire la figura e il messaggio di Aldo Capitini.

Nonviolenza e' la prima delle sette parole che abbiamo posto al centro del percorso che ci portera' alla Marcia Perugia-Assisi del 25 settembre 2011. Una parola e un valore che abbiamo bisogno di riscoprire, rivalutare e ricollocare nella nostra vita come nella societa'.

"La nonviolenza e' il punto della tensione piu' profonda tesa al sovvertimento di una societa' inadeguata" (Aldo Capitini).

Con questo spirito, la Tavola della pace e il Movimento Nonviolento lavoreranno insieme per organizzare la prossima Marcia Perugia-Assisi per la pace e la fratellanza dei popoli, per fare in modo che possa essere la piu' larga, popolare e aperta a tutti e per riproporre la straordinaria attualita' e urgenza della nonviolenza.

"La nonviolenza e' per l'Italia e per tutti via di uscita dalla difesa di posizioni insufficienti, strumento di liberazione, prova suprema di amore, varco a uomo, societa' e realta' migliori" (Aldo Capitini).

Tavola della pace, Movimento Nonviolento

*

Per ulteriori informazioni e contatti:

- Tavola della Pace, via della viola 1 (06122) Perugia, tel. 0755736890, fax 0755739337, e-mail segreteria at perlapace.it, sito: www.perlapace.it

- Movimento Nonviolento, via Spagna 8 (37123) Verona, tel. 0458009803, fax 045/8009212, e-mail an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org

 

2. APPELLI. SE NON ORA, QUANDO? APPELLO ALLE DONNE ITALIANE A PARTECIPARE A UNA GIORNATA DI MOBILITAZIONE IL 13 FEBBRAIO

[Riproponiamo ancora il seguente appello]

 

In Italia la maggioranza delle donne lavora fuori o dentro casa, crea ricchezza, cerca un lavoro (e una su due non ci riesce), studia, si sacrifica per affermarsi nella professione che si e' scelta, si prende cura delle relazioni affettive e familiari, occupandosi di figli, mariti, genitori anziani.

Tante sono impegnate nella vita pubblica, in tutti i partiti, nei sindacati, nelle imprese, nelle associazioni e nel volontariato allo scopo di rendere piu' civile, piu' ricca e accogliente la societa' in cui vivono. Hanno considerazione e rispetto di se', della liberta' e della dignita' femminile ottenute con il contributo di tante generazioni di donne che - va ricordato nel 150esimo dell'unita' d'Italia - hanno costruito la nazione democratica.

Questa ricca e varia esperienza di vita e' cancellata dalla ripetuta, indecente, ostentata rappresentazione delle donne come nudo oggetto di scambio sessuale, offerta da giornali, televisioni, pubblicita'. E cio' non e' piu' tollerabile.

Una cultura diffusa propone alle giovani generazioni di raggiungere mete scintillanti e facili guadagni offrendo bellezza e intelligenza al potente di turno, disposto a sua volta a scambiarle con risorse e ruoli pubblici.

Questa mentalita' e i comportamenti che ne derivano stanno inquinando la convivenza sociale e l'immagine in cui dovrebbe rispecchiarsi la coscienza civile, etica e religiosa della nazione. Cosi', senza quasi rendercene conto, abbiamo superato la soglia della decenza.

Il modello di relazione tra donne e uomini, ostentato da una delle massime cariche dello Stato, incide profondamente negli stili di vita e nella cultura nazionale, legittimando comportamenti lesivi della dignita' delle donne e delle istituzioni. Chi vuole continuare a tacere, sostenere, giustificare, ridurre a vicende private il presente stato di cose, lo faccia assumendosene la pesante responsabilita', anche di fronte alla comunita' internazionale.

Noi chiediamo a tutte le donne, senza alcuna distinzione, di difendere il valore della loro, della nostra dignita' e diciamo agli uomini: se non ora, quando? e' il tempo di dimostrare amicizia verso le donne.

L'appuntamento e' per il 13 febbraio in ogni grande citta' italiana.

*

Prime firmatarie: Rosellina Archinto, Gae Aulenti, Silvia Avallone, Maria Bonafede, Suor Eugenia Bonetti, Giulia Bongiorno, Margherita Buy, Susanna Camusso, Licia Colo', Cristina Comencini, Silvia Costa, Titti Di Salvo, Emma Fattorini, Tiziana Ferrario, Angela Finocchiaro, Inge Feltrinelli, Anna Finocchiaro, Donata Francescato, Rosetta Loy, Laura Morante, Claudia Mori, Michela Murgia, Flavia Nardelli, Valeria Parrella, Flavia Perina, Marinella Perrone, Amanda Sandrelli, Lunetta Savino, Clara Sereni, Gabriella Stramaccione, Patrizia Toja, Livia Turco, Lorella Zanardo, Natalia Aspesi, Letizia Battaglia, Associazione Dinuovo...

*

Per adesioni e informazioni: e-mail: mobilitazione.nazionale.donne at gmail.com ; sito: http://senonoraquando13febbraio2011.wordpress.com/

 

3. RIFLESSIONE: VITTORIA LONGONI: SULLA MANIFESTAZIONE DEL 13 FEBBRAIO

[Dal sito della "Libera universita' delle donne" di Milano riprendiamo il seguente intervento dal titolo originale "Domande varie sulla manifestazione del 13 febbraio".

Vittoria Longoni, docente al liceo Parini di Milano, collabora con la Libera Universita' delle donne e con la Societa' italiana delle storiche, ha partecipato negli anni Settanta ai movimenti della nuova sinistra; ha pubblicato traduzioni e commenti, tra cui Plutarco, Sull'amore, Adelphi, Milano 1986. Tra le opere di Vittoria Longoni. L'immaginario epico, La Nuova Italia, Scandicci (Firenze) varie riedizioni]

 

Sulla politica. Ida Dominijanni, citando Luisa Muraro, scrive sul "Manifesto" del 4 febbraio che noi (donne) "non amiamo... chi conta di usarci come truppe ausiliarie di una politica inefficace" (l'attuale opposizione di sinistra e il Pd in particolare). Mi chiedo: non sarebbe il caso di provare a proporre noi forme di politica efficace? E, a questo proposito, ci bastano le varie forme quotidiane di pratica politica delle donne o vogliamo anche provare a misurarci con lo spazio pubblico della piazza?

Sulla frequente accusa di moralismo che serpeggia, rivolta alle donne di sinistra. Proporrei (pur mantenendo ovviamente distinta la morale dalla politica) di distinguere il moralismo dalla morale. Nel '68 e dintorni la critica rivolta alla morale corrente aveva lo scopo molto importante di mettere in crisi una morale imposta, fatta di dogmi e di obblighi autoritari, tanto piu' in campo sessuale e rispetto alle donne. Ma questo ci deve condurre oggi ad archiviare qualsiasi morale, o a fondarla solo su un'indistinta "polimorfia del desiderio"? Personalmente oggi preferisco lavorare a una morale basata  sulla liberta' e sulla responsabilita'. In questo senso, per esempio, mi trovo abbastanza in sintonia con le riflessioni filosofiche di Roberta de Monticelli (in particolare, in "La novita' di ognuno"). Naturalmente, una riflessione di tipo etico non porta a elaborare giudizi su singole persone, ma a identificare e discutere valori.

Sempre sul moralismo. C'e' una zona intermedia, tra la morale e la politica, che riguarda la definizione di valori fondanti della convivenza civica. E' lo spazio delle costituzioni, dei valori e dei modelli pubblici. E' la ragione per cui Gustavo Zagrebelsky ha scritto giustamente che le notti di Arcore rischiano di essere la notte della Repubblica. Non sarebbe interessante provare a riflettere su tutto questo come donne?

Sulla prostituzione. Puo' essere praticata in tantissime forme, che varrebbe la pena di analizzare meglio. In generale, pero', penso che la prostituzione sia uno scambio in cui la propria sessualita' viene scambiata con qualcosa d'altro; che e' sempre una cessione di disponibilita' del proprio corpo, che l'altro ripaga con denaro o con favori. Ci sono senz'altro donne che praticano questo scambio con una certa dose di indipendenza. Ma quando si cede a un altro, sia pure entro certi limiti, la disponibilita' di se', ci si espone a varie forme di subordinazione. Continuo a pensare che la relazione sessuale migliore consista in una piena reciprocita' di piacere, gratificazione ed eventuali progetti procreativi, che non ha bisogno di nessun compenso, perche' e' basata sulla liberta' reciproca. Penso che la forma peggiore di prostituzione (anche qui, senza giudicare singole donne) sia la cessione simultanea della disponibilita' del proprio corpo, della propria mente e della propria autonomia individuale e politica, in cambio di denaro o favori che oltretutto si qualificano come corruzione pubblica.

Corollario. Ho sottoscritto l'appello per la manifestazione del 13 e vorrei che la Libera Universita' delle Donne ne facesse un'occasione anche pubblica di dibattito, di creativita' e di presenza politica.

Vorrei aggiungere una proposta concreta: aderire alla manifestazione, ma portando, al posto della sciarpa bianca, ciascuna di noi una bella sciarpa colorata (non necessariamente la sciarpa arcobaleno). Spiegare che il bianco potrebbe essere inteso da qualcuno, anziche' come un segno di lutto, come un segno di illibatezza, e che mentre il 29 gennaio faceva molto freddo ora si sente aria di primavera: percio' facciamo rifrangere il bianco in una molteplicita' di colori, e ciascuna porti quelli che preferisce.

 

4. DOCUMENTI. UNA LETTERA APERTA AL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

[Riceviamo e diffondiamo]

 

Al Comitato interministeriale per la programmazione economica

e per opportuna conoscenza: al presidente della Repubblica Italiana, al presidente della Commissione Europea, ai capigruppo parlamentari della Camera dei Deputati, ai capigruppo parlamentari del Senato della Repubblica, ai capigruppo parlamentari del Parlamento Europeo, al prefetto di Viterbo, al sindaco del Comune di Viterbo, al presidente della Provincia di Viterbo, alla Presidente della Regione Lazio, all'assessore all'ambiente del Comune di Viterbo, a tutti i consiglieri del Comune di Viterbo, all'assessore all'ambiente della Provincia di Viterbo, a tutti i consiglieri della Provincia di Viterbo, all'assessore all'ambiente della Regione Lazio, a tutti i consiglieri della Regione Lazio, al ministro della Difesa, al ministro dell'Economia, ai mezzi d'informazione locali e nazionali

Oggetto: Segnalazione ed appello contro la realizzazione e l'acquisto da parte del governo italiano di 131 cacciabombardieri F-35, in palese contrasto con l'impegno per la pace, il disarmo, la promozione dei diritti sociali ed umani, l'oculata gestione delle risorse economiche e del bilancio dello stato

*

Gentili signori,

la decisione del governo italiano di sperperare miliardi di euro del pubblico erario per acquistare 131 cacciabombardieri F-35 costituisce un crimine e una follia.

Le armi servono a uccidere. La guerra e' nemica dell'umanita'.

Quei miliardi di euro possono e devono essere utilizzati invece per promuovere la vita, i diritti, il benessere dei cittadini.

Con la presente chiediamo un impegno di tutte le istituzioni affinche' quella decisione insensata e scellerata sia immediatamente e definitivamente revocata.

Restando a disposizione per ogni ulteriore informazione, distinti saluti,

*

le persone partecipanti all'incontro di formazione alla nonviolenza svoltosi domenica 6 febbraio 2011 presso il centro sociale "Valle Faul" di Viterbo

Viterbo, 9 febbraio 2011

Per comunicazioni: partecipanti agli incontri di formazione alla nonviolenza presso il centro sociale "Valle Faul", strada Castel d'Asso snc, 01100 Viterbo, e-mail: viterbooltreilmuro at gmail.com

 

5. APPELLI. PER SOSTENERE IL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Sostenere economicamente la segreteria nazionale del Movimento Nonviolento e' un buon modo per aiutare la nonviolenza in Italia.

Per informazioni e contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org

 

6. STRUMENTI. "AZIONE NONVIOLENTA"

 

"Azione nonviolenta" e' la rivista del Movimento Nonviolento, fondata da Aldo Capitini nel 1964, mensile di formazione, informazione e dibattito sulle tematiche della nonviolenza in Italia e nel mondo.

Redazione, direzione, amministrazione: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org

Per abbonarsi ad "Azione nonviolenta" inviare 30 euro sul ccp n. 10250363 intestato ad Azione nonviolenta, via Spagna 8, 37123 Verona.

E' possibile chiedere una copia omaggio, inviando una e-mail all'indirizzo an at nonviolenti.org scrivendo nell'oggetto "copia di 'Azione nonviolenta'".

 

7. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Letture

- Tzvetan Todorov, La bellezza salvera' il mondo. Wilde, Rilke, Cvetaeva, Garzanti, Milano 2010, pp. 288, euro 18.

 

8. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

9. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 462 del 10 febbraio 2011

 

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

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