Coi piedi per terra. 170



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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Numero 170 del 28 marzo 2009

In questo numero:
1. Un esposto al Ministro per i Beni culturali
2. Il Comune confessa: mega-aeroporto impossibile a Viterbo
3. Peppe Sini: Un territorio aggredito
4. Maria G. Di Rienzo: Favola birmana
5. Per contattare il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo

1. DOCUMENTI. UN ESPOSTO AL MINISTRO PER I BENI CULTURALI

Al Ministro per i Beni culturali
Egregio Ministro,
le segnaliamo che nella "tavola 2" allegata dall'Amministrazione Comunale di
Viterbo ad una irragionevole ed illegittima proposta di stravolgimento del
Piano Regolatore Generale della citta' al fine di realizzare un insensato e
fuorilegge mega-aeroporto nell'area termale del Bulicame, emerge come dalla
"Planimetria con vincoli paesaggistici, idrogeologici, archeologici,
termali" presenti nell'area che sarebbe investita dall'opera, risulti che il
mega-aeroporto sorgerebbe letteralmente sopra un'area di interesse
archeologico con presenza di beni archeologici che la legge tutela da
delittuose devastazioni come quella evidentemente costituita dalla
realizzazione dell'opera aeroportuale.
La preghiamo quindi di un immediato intervento, per quanto di sua competenza
e nelle forme previste dall'ordinamento, per impedire, ope legis, qualunque
attivita' deliberativa e realizzativa che avrebbe come effetto la
devastazione dell'area di interesse archeologico e dei beni in essa situati.
Distinti saluti,
la portavoce del Comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna
per la riduzione del trasporto aereo, Antonella Litta
il responsabile del Centro di ricerca per la pace di Viterbo, Peppe Sini
Viterbo, 27 marzo 2009

2. RIVELAZIONI. IL COMUNE CONFESSA: MEGA-AEROPORTO IMPOSSIBILE A VITERBO
[Riproponiamo il seguente comunicato del 26 marzo 2009 del comitato, gia'
pubblicato nelle "Notizie minime della nonviolenza in cammino"]

Proprio la "tavola 2" allegata alla insensata proposta di stravolgimento del
Piano regolatore generale di Viterbo formulata dall'Amministrazione Comunale
rivela definitivamente l'impossibilita' di realizzare l'illegale e folle
mega-aeroporto nell'area termale del Bulicame.
Infatti la tavola, che reca una planimetria con i vincoli paesaggistici,
idrogeologici, archeologici e termali presenti nell'area, mostra come
l'insensata e illecita opera sia del tutto irrealizzabile, poiche' avrebbe
un impatto devastante su beni primari tutelati da specifiche norme di legge.
Un esempio per tutti: l'opera sorgerebbe letteralmente sopra un'area di
interesse archeologico con presenza di beni archeologici che la legge tutela
da devastazioni come quella evidentemente costituita dalla realizzazione del
mega-aeroporto.
Il mega-aeroporto e' quindi irrealizzabile. Gli stessi amministratori
comunali pur complici della lobby politico-affaristica del mega-aeroporto
sono costretti a confermarlo attraverso la documentazione tecnica che non
puo' piu' essere occultata.
*
E' giunta quindi l'ora che si prenda atto della realta' effettuale e che si
traggano tutte le conseguenze dall'emersione della verita'. Il
mega-aeroporto non puo' essere realizzato. Il mega-aeroporto e' un'opera
illegale e irrealizzabile. Proprio come ha sempre sostenuto il nostro
comitato, che da due anni si batte contro il grande imbroglio e la grande
menzogna orchestrati da una lobby speculativa e devastatrice.
*
E' giunta l'ora che gli amministratori pubblici cessino di mentire e di
ingannare i cittadini. Che gli imbroglioni siano smascherati. Che i pubblici
amministratori insipienti si riconoscano come tali, e che i pubblici
amministratori felloni siano denunciati e perseguiti.
E' giunta l'ora che quanti investiti di cariche pubbliche hanno cercato di
ingannare e imbrogliare i cittadini, hanno cercato di violare le leggi,
devastare i beni comuni e le risorse pubbliche, aggredire la salute e la
sicurezza dei cittadini, siano chiamati a rispondere delle loro gravi
responsabilita' dinanzi alle competenti magistrature in sede amministrativa,
civile e penale.
*
Mentre troviamo definitiva conferma alla giustezza della nostra opposizione
al mega-aeroporto a Viterbo, confermiamo la nostra opposizione alla
realizzazione di altri mega-aeroporti altrove; confermiamo il nostro
sostegno ai comitati ed ai cittadini di Ciampino nella richiesta che siano
immediatamente e drasticamente ridotti i voli che avvelenano e mettono in
pericolo quella comunita' - riduzione da effettuare abolendo i voli, non
trasferendoli altrove riproducendo cosi' i medesimi drammatici problemi di
Ciampino su altri territori ed altre comunita' -; confermiamo il nostro
impegno per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute,
dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti; confermiamo l'impegno
nella richiesta del potenziamento delle ferrovie, per la difesa e la
valorizzazione dei beni ambientali e culturali e delle autentiche vocazioni
produttive del nostro territorio, per i diritti di tutti coloro che vi
vivono e delle generazioni future.

3. EDITORIALE. PEPPE SINI: UN TERRITORIO AGGREDITO

Martellante e' ripresa da tempo l'aggressione all'Alto Lazio: la
riconversione a carbone della centrale di Tor Valdaliga Nord; il
mega-aeroporto a Viterbo; l'autostrada Livorno-Civitavecchia; il ritorno del
nucleare a Montalto.
Mentre persistono e continuano le servitu' militari, le operazioni
speculative, le discariche fuorilegge, l'inquinamento dei suoli, delle acque
e dell'aria, l'avvelenamento del territorio e delle persone che ci vivono.
Occorre un impegno corale e persuaso delle comunita' locali per contrastare
questa devastazione.
Occorre un impegno sincero e puntuale delle istituzioni per far valere la
legalita'.
Occorre contrastare l'assalto dei barbari speculatori con la forza della
verita'.
*
E occorre affermare con chiarezza che:
a) in riferimento alla mobilita': nuovi mega-aeroporti e nuove autostrade
sono un disastro e un delitto; occorre invece potenziare subito il trasporto
ferroviario;
b) in riferimento all'approvvigionamento energetico: nuove centrali a
carbone o peggio ancora nucleari sono un crimine e una follia; occorre
invece valorizzare e potenziare fonti rinnovabili e risparmio energetico;
c) in riferimento alla vivibilita' del territorio: occorre opporsi alle
servitu' e alle speculazioni, ai poteri criminali e all'inquinamento
dell'unica casa comune che abbiamo; e invece difendere e valorizzare i beni
ambientali e culturali e le autentiche vocazioni produttive del territorio;
d) in riferimento all'utilizzo delle risorse pubbliche: occorre opporsi agli
sperperi e alle ruberie; e invece tutelare i beni comuni, ed utilizzare le
pubbliche risorse per promuovere la salute, la sicurezza e i diritti delle
persone oggi presenti nel territorio e delle generazioni future;
e) in riferimento ai criteri amministrativi: occorre avere un punto di vista
globale anche nella piu' minuta delle scelte locali; ed occorre seguire
quell'aureo "principio responsabilita'" una cui adeguata formulazione suona
"In dubio, contra projectum": ovvero meglio non fare quelle cose di cui
potremmo doverci amaramente pentire quando ormai sarebbe troppo tardi per
porvi rimedio.

4. EDITORIALE. MARIA G. DI RIENZO: FAVOLA BIRMANA
[Ringraziamo Maria G. Di Rienzo (per contatti: sheela59 at libero.it) per
questo intervento]

Questa storia e' antichissima, per cui non se ne conosce l'autore o
l'autrice, ma viene ancora raccontata. Nella grande giungla di Maha Myaing
c'era una tigre la cui esistenza era consumata dal desiderio di potere. Un
giorno decise di proclamarsi re di Maha Myaing e chiese la sottomissione di
tutti gli altri esseri viventi. Molti animali, spaventati, acconsentirono ma
non l'aquila, il pitone, l'elefante, il cinghiale, il coccodrillo, il toro,
la pantera nera e lo scorpione. Al che la tigre li sfido' ad uno ad uno, con
la clausola che se avessero perso lo scontro avrebbero dovuto riconoscerla
come re. Per farla breve, ad ogni scontro la tigre viene ferita, dichiara
che la partita e' finita in parita' e da' il titolo di "re del cielo"
all'aquila, di "re della terra verde" all'elefante, di "re del fiume" al
coccodrillo e cosi' via. Ma alla fine la tigre e' semiparalizzata dal veleno
del cobra e dello scorpione, ha perso molto sangue, e ha le costole rotte.
Solo i suoi occhi velati si muovono ancora. Provando compassione per la
tigre, in silenzio la scimmia e il vecchio gufo la curano, la nutrono, e
l'aiutano a riprendersi sino alla completa guarigione. Solo a questo punto
il gufo parla alla tigre: "Ogni animale in questa grande giungla e' unico,
ed ogni animale ha un ruolo preciso e proprio. Dipendiamo tutti gli uni
dagli altri per sopravvivere: questa e' la legge della natura. Quando tu
dichiari guerra alla natura ed agli altri esseri viventi, dichiari guerra a
te stessa". La tigre capi', e la grande giungla di Maha Myaing conobbe di
nuovo la pace.
All'umanita' occorrono ancora molto veleno, molto sangue e molte ossa rotte
per capire?

5. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE ALL'AEROPORTO DI
VITERBO

Per informazioni e contatti: Comitato contro l'aeroporto di Viterbo e per la
riduzione del trasporto aereo: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito:
www.coipiediperterra.org
Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa
Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it
Per ricevere questo notiziario: nbawac at tin.it

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Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Numero 170 del 28 marzo 2009

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