Coi piedi per terra. 154



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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Numero 154 del 30 gennaio 2009

In questo numero:
1. Il 6 febbraio un convegno a Vignanello
2. A Reggio Emilia dal 29 gennaio
3. Una lettera agli amici della Filca-Cisl di Viterbo
4. Si e' svolto il 20 gennaio 2009 a Ronciglione il convegno scientifico
promosso dall'Isde sulla situazione del lago di Vico
5. Antonella Litta: Dopo il convegno di Ronciglione
6. Antonella Litta: Una lettera al Presidente della Giunta Regionale del
Lazio
7. Aggiornato ed arricchito il sito www.coipiediperterra.org
8. Manuela Cartosio: Api
9. Luca Fazio: Pesticidi
10. Marina Forti: Buone notizie
11. Fulvio Gioanetto: Batraci da salvare
12. Per contattare il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo

1. INCONTRI. IL 6 FEBBRAIO UN CONVEGNO A VIGNANELLO

Il Centro studi e ricerche "Santa Giacinta Marescotti" presso il Castello
Ruspoli di Vignanello (Vt) venerdi' 6 febbraio 2009 alle ore 17 ospita un
convegno sul tema: "Arte, storia, cultura, ambiente e salute: le ragioni
dell'opposizione all'aeroporto a Viterbo".
Partecipano la dottoressa Antonella Litta, la scrittrice Marinella Correggia
e il professor Alessandro Pizzi.
*
Per informazioni e contatti: e-mail: info at coipiediperterra.org, sito:
www.coipiediperterra.org, per contattare direttamente la portavoce del
comitato, la dottoressa Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail:
antonella.litta at libero.it
*
Profili dei relatori
Antonella Litta e' la portavoce del Comitato che si oppone alla
realizzazione dell'aeroporto a Viterbo; svolge l'attivita' di medico di
medicina generale a Nepi (in provincia di Viterbo). E' specialista in
Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica
presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione
di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani
sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato
sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11,
pp. 41-47, 1993. E' referente locale dell'Associazione italiana medici per
l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia).
Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale
ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni
medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi
africani. E' stata consigliera comunale. E' partecipe e sostenitrice di
programmi di solidarieta' locali ed internazionali. Presidente del Comitato
"Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla pace, alla
legalita', alla nonviolenza e al rispetto dell'ambiente.
*
Marinella Correggia e' nata a Rocca d'Arazzo in provincia di Asti;
scrittrice e giornalista free lance particolarmente attenta ai temi
dell'ambiente, della pace, dei diritti umani, della solidarieta', della
nonviolenza; e' stata in Iraq, Afghanistan, Pakistan, Serbia, Bosnia,
Bangladesh, Nepal, India, Vietnam, Sri Lanka e Burundi; si e' occupata di
campagne animaliste e vegetariane, di assistenza a prigionieri politici e
condannati a morte, di commercio equo e di azioni contro la guerra; si e'
dedicata allo studio delle disuguaglianze e del "sottosviluppo"; ha scritto
molto articoli e dossier sui modelli agroalimentari nel mondo e sull'uso
delle risorse; ha fatto parte del comitato progetti di Ctm (Commercio Equo e
Solidale); e' stata il focal point per l'Italia delle rete "Global Unger
Alliance"; collabora con diverse testate tra cui "il manifesto", e' autrice
di numerosi libri, e' attivista della campagna europea contro l'impatto
climatico e ambientale dell'aviazione. Tra le opere di Marinella Correggia:
Ago e scalpello: artigiani e materie del mondo, Ctm, 1997; Altroartigianato
in Centroamerica, Sonda, 1997; Altroartigianato in Asia, Sonda, 1998;
Manuale pratico di ecologia quotidiana, Mondadori, 2000; Addio alle carni,
Lav, 2001; Cucina vegetariana dal Sud del mondo, Sonda, 2002; Si ferma una
bomba in volo? L'utopia pacifista a Baghdad, Terre di mezzo, 2003; Diventare
come balsami. Per ridurre la sofferenza del mondo: azioni etiche ed
ecologiche nella vita quotidiana, Sonda, 2004; Vita sobria. Scritti
tolstoiani e consigli pratici, Qualevita, 2004; Il balcone
dell'indipendenza. Un infinito minimo, Nuovi Equilibri, 2006; (a cura di),
Cambieresti? La sfida di mille famiglie alla societa' dei consumi, Altra
Economia, 2006; Week Ender 2. Alla scoperta dell'Italia in un fine settimana
di turismo responsabile, Terre di Mezzo, 2007; La rivoluzione dei dettagli,
Feltrinelli, Milano 2007.
*
Alessandro Pizzi, gia' apprezzatissimo sindaco di Soriano nel Cimino (Vt),
citta' in cui il suo rigore morale e la sua competenza amministrativa sono
diventati proverbiali, e' fortemente impegnato in campo educativo e nel
volontariato, ha preso parte a molte iniziative di pace, di solidarieta',
ambientaliste, per i diritti umani e la nonviolenza, tra cui l'azione
diretta nonviolenta in Congo con i "Beati i costruttori di pace"; ha
promosso il corso di educazione alla pace presso il liceo scientifico di
Orte (istituto scolastico in cui ha lungamente insegnato); e' uno dei
principali animatori del comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e
s'impegna per la riduzione del trasporto aereo. Sul tema del trasporto
aereo, del suo impatto sugli ecosistemi locali e sull'ecosistema globale, e
sui modelli di mobilita' in relazione ai modelli di sviluppo e ai diritti
umani, ha tenuto rilevanti relazioni a vari convegni di studio.

2. INCONTRI. A REGGIO EMILIA DAL 29 GENNAIO
[Da Pasquale Pugliese (per contatti: puglipas at interfree.it) riceviamo e
diffondiamo]

Il Comune di Reggio Emilia e la Scuola di Pace di Reggio Emilia per il III
Compleanno della Scuola di Pace organizzano in collaborazione con il
Coordinamento Locride-Reggio Emilia (Co.Lo.Re) e con Libera di Reggio Emilia
le eguenti iniziative.
*
Giovedi' 29 gennaio ore 18,30, Info-point Pace di Piazza Prampolini:
presentazione del libro di Alberto L'Abate, Per un futuro senza guerre.
Dalle esperienze personali ad una teoria sociologica per la pace (Liguori
Editore), con l'autore e Pasquale Pugliese della Scuola di Pace.
A seguire: aperitivo equo-solidale di inaugurazione dell'Info-point Pace di
Piazza Prampolini.
*
Da giovedi' 29 gennnaio a venerdi' 13 febbraio sara' attivo Info-point Pace
di Piazza Prampolini, in collaborazione con la Pastorale Giovanile, Radio
Dal Basso e Co.Lo.Re., con incontri, immagini e testimonianze.
*
Venerdi' 30 gennaio, ore 9,30, Villa Cougnet, via Adua, sede della Scuola di
Pace: Presentazione regionale del progetto (Cofinanziato dal Ministero
Affari Esteri) Interventi Civili di Pace. Ruolo del volontario nei processi
di prevenzione e contenimento dei conflitti.
Saluto della Presidente della VII Circoscrizione Roberta Pavarini.
Con Alberto L'Abate, Ipri - Rete Corpi Civili di Pace; Maria Carla Biavati,
Berretti Bianchi; Angelica Romano, Un ponte per...; Fulvio Bucci, Pax
Christi; Luca Luccitelli, Operazione Colomba.
Modera Fabiana Bruschi, Scuola di Pace.
*
Venerdi' 30 gennaio, ore 15, Universita' di Reggio Emilia, viale Allegri 9:
Seminario di studi "La nonviolenza nella lotta alle mafie".
Saluto della Preside della Facolta' di Scienze della Formazione Roberta
Cardarello.
Saluti del Sindaco Graziano Delrio.
Introduzione di don Eugenio Morlini, Scuola di Pace.
Presentazione del Coordinamento Locride - Reggio Emilia.
Presentazione del Coordinamento reggiano di Libera.
Ore 16: Gruppi di lavoro con Alberto L'Abate, sociologo Universita' di
Firenze, "La nonviolenza nei conflitti interni"; Angelica Romano, formatrice
di pace, Napoli, "Il lavoro per la pace nei contesti di guerra a bassa
intensita'"; Giuseppe Barone, vicepresidente del Centro "Danilo Dolci", "Una
storia di lotte nonviolente contro la mafia: l'esperienza di Danilo Dolci";
Floriana Di Leonardo, coordinamento di Libera, Palermo, "La riappropriazione
dei territori alla legalita' democratica"; Umberto Santino e Anna Puglisi,
Centro Impastato, Palermo, "Il ruolo della societa' civile nell'impegno
antimafia".
Ore 18: Tavola rotonda con i relatori e con Rita Borsellino (in collegamento
telefonico). Modera l'Assessore alla cultura Giovanni Catellani.
Ore 20: Buffet equo e solidale.
Ore 21: Esito laboratorio teatrale "Sindrome di Crono" a cura della
Cooperativa sociale Cuntrascenzia della Locride.
*
Sabato 31 gennaio, ore 10,30, Aula 6 a della Facolta' di Scienze della
Formazione, viale Allegri, 9: Presentazione del libro Aldo Capitini - Danilo
Dolci, Lettere 1952-1968 (Carocci Edizione), con il curatore Giuseppe Barone
e con Nicola Barbieri, Universita' di Modena e Reggio Emilia, e Pasquale
Pugliese, Scuola di Pace. Sara' presente Alberto L'Abate, collaboratore di
Dolci e Capitini.
*
Domenica primo febbraio, Info-point piazza Prampolini, dalle ore 16:
Presentazione della Manifestazione Nazionale del primo marzo 2009 a Crotone
per l'Alleanza con la Locride e la Calabria, in collaborazione con il
Consorzio Goel di Gioiosa Jonica.
*
I buffet sono a cura della cooperativa sociale "Il Girasole".
*
Per informazioni: tel. 0522456785, e-mail: segscuoladipace at municipio.re.it,
sito: www.comune.re.it/scuoladipace

3. DOCUMENTAZIONE. UNA LETTERA AGLI AMICI DELLA FILCA-CISL DI VITERBO
[Riportiamo questa lettera aperta del 21 gennaio 2009 dal titolo completo
"Agli amici della Filca Cisl di Viterbo che il 22 gennaio incontreranno il
Ministro dei Trasporti", gia' apparsa nelle "Notizie minime della
nonviolenza in cammino"]

Carissimi amici,
come sapete a molti di voi mi lega una stima e un affetto di lunga data, che
risale ai tempi della nostra comune gioventu' e del nostro comune impegno
per tante buone cause, per la dignita' e i diritti di tutti gli esseri
umani, per la difesa e la promozione del nostro territorio, per
l'emancipazione di tutti i lavoratori e la costruzione di una societa'
giusta e solidale.
Vedo che il 22 gennaio incontrerete il Ministro dei Trasporti in un convegno
che avete promosso a San Martino al Cimino. E che l'oggetto dell'incontro e'
il mega-aeroporto di Viterbo.
Credo sappiate che io sono di quelli che tenacemente si oppongono alla
realizzazione di quest'opera. E mi oppongo ad essa per i seguenti motivi:
1. il mega-aeroporto provochera' un disastro ambientale e devastera'
irreversibilmente l'area termale del Bulicame, ovvero una risorsa
fondamentale per la nostra terra;
2. il mega-aeroporto provochera' un danno enorme alla salute, alla sicurezza
e alla qualita' della vita dei cittadini viterbesi;
3. il mega-aeroporto costituira' un colossale sperpero di soldi pubblici per
realizzare un'opera nociva e distruttiva, mentre quei soldi pubblici
potrebbero e dovrebbero essere utilizzati a vantaggio - e non a danno -
della popolazione di Viterbo e dell'Alto Lazio;
4. il mega-aeroporto sara' un'ennesima servitu' speculativa e inquinante che
danneggera' il nostro territorio, la nostra economia e i nostri diritti: e
sarebbe ora che Viterbo smettesse di essere considerata terra di conquista,
colonia da sfruttare e devastare con opere che altri territori ed altre
comunita' giustamente rifiutano (vedi Ciampino);
5. il mega-aeroporto contribuira' all'incremento del trasporto aereo, che
invece va urgentemente e drasticamente ridotto essendo fortemente
corresponsabile dell'inquinamento globale del pianeta ed in particolare di
quell'"effetto serra" che costituisce oggi la maggior emergenza ambientale
globale che l'umanita' deve fronteggiare;
6. il mega-aeroporto viola fondamentali normative europee ed italiane; la
procedura decisionale fin qui seguita e' stata giustamente denunciata come
scandalosamente irregolare; e' stato dimostrato che a rigor di legge si
tratta di un'opera irrealizzabile. E' quindi un'opera illecita oltre che
irragionevole.
In anni passati, voi lo ricordate, ci siamo battuti insieme in difesa dei
diritti dei lavoratori e dei cittadini contro operazioni speculative e
poteri criminali.
Mi piacerebbe che anche in questa vicenda noi si possa lottare insieme
ancora una volta contro un'opera avvelenatrice ed illegale, in difesa dei
diritti di tutti, per la nostra terra e per la nostra gente.
Un cordiale saluto dal vostro
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo
Viterbo, 21 gennaio 2009

4. INIZIATIVE. SI E' SVOLTO IL 20 GENNAIO 2009 A RONCIGLIONE IL CONVEGNO
SCIENTIFICO PROMOSSO DALL'ISDE SULLA SITUAZIONE DEL LAGO DI VICO
[Nuovamente diffondiamo il seguente comunicato (gia' apparso anche nelle
"Notizie minime della nonviolenza in cammino") dell'Associazione Italiana
medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the
Environment - Italia), sezione di Viterbo. Per contatti: dottoressa
Antonella Litta, referente per Viterbo dell'Associazione italiana medici per
l'ambiente - Isde, tel. 3383810091, e-mail: isde.viterbo at libero.it, sito:
www.coipiediperterra.org (dalla home page cliccare su "Isde di Viterbo")]

Si e' svolto martedi' 20 gennaio 2009 a Ronciglione, coordinato e presieduto
dalla dottoressa Antonella Litta, l'incontro promosso dall'Associazione
italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the
Environment - Italia) sulle problematiche generali dell'ecosistema del lago
di Vico in relazione alla potabilita' e salubrita' delle sue acque.
*
Una straordinaria partecipazione popolare
L'incontro scientifico ha visto un uditorio composto da tantissimi cittadini
di Ronciglione, Caprarola e di altri comuni della provincia di Viterbo,
uditorio che ha seguito con grande attenzione e partecipazione tutte le
relazioni scientifiche che hanno mostrato le complesse criticita' sofferte
dal lago, le particolari caratteristiche delle sue acque dovute anche alla
sua origine vulcanica che le rendono ricche di arsenico, i fattori che ne
alterano la qualita' dovuti a inidonee pratiche agricole e impropri usi
civici, e come tutto cio' determini danno e minaccia all'intero ecosistema.
*
Le relazioni scientifiche sulla situazione del lago
Relatori al convegno scientifico sulla specifica situazione lacuale sono
stati la dottoressa Milena Bruno dell'Istituto Superiore di Sanita'; il
professor Giuseppe Capelli e il professor Roberto Mazza del dipartimento di
Scienze Geologiche dell'Universita' degli Studi "Roma Tre"; il professor
Giuseppe Nascetti, ordinario di Ecologia dell'Universita' della Tuscia; la
dottoressa Elisabetta Preziosi, ricercatrice dell'Istituto di Ricerca sulle
Acque (Irsa-Cnr).
I relatori hanno illustrato le ricerche e gli studi scientifici sullo stato
attuale e pregresso del lago di Vico, fauna e flora compresi, e indicato
concrete soluzioni d'intervento per il pieno recupero del suo ecosistema
consistenti nel monitoraggio continuo dello stato delle acque, della flora e
della fauna, il corretto ed appropriato uso dei potabilizzatori degli
acquedotti comunali che devono essere dotati di filtri adatti ai diversi e
possibili inquinanti, come l'arsenico e la tossina prodotta dell'alga rossa,
e le piu' corrette pratiche agricole che prevedono la riduzione sostanziale
dell'uso di fertilizzanti e fitofarmaci.
I relatori hanno evidenziato l'urgenza di dare subito seguito a queste
indicazioni in modo da portare in breve termine al risanamento
dell'ecosistema del lago come gia' avvenuto in situazioni analoghe per altri
laghi italiani.
*
La relazione del dottor Mauro Mocci
Il dottor Mauro Mocci, del Coordinamento dell'Alto Lazio dell'Isde, ha
presentato una interessante relazione sugli altri fattori d'inquinamento
ambientale che gravano sul nostro territorio richiamando soprattutto
l'attenzione sulla presenza del piu' grande polo energetico d'Europa, quello
costituito dalle centrali di Civitavecchia e Montalto di Castro, e come, se
il progetto di riconversione a carbone della centrale di Torvaldaliga Nord a
Civitavecchia dovesse realizzarsi, questo costituirebbe un ulteriore ed
enorme danno per l'ambiente e la salute delle persone anche nella nostra
provincia.
*
Gli interventi del dottor Luciano Sordini e del professor Osvaldo Ercoli
Hanno partecipato all'incontro e portato il proprio saluto anche il dottor
Luciano Sordini, segretario provinciale della F.I.M.M.G. (Federazione
Italiana dei Medici di Medicina Generale); e il professor Osvaldo Ercoli,
prestigiosa figura di riferimento dell'impegno per la tutela dell'ambiente
nell'Alto Lazio.
*
Il saluto delle istituzioni e delle associazioni
In rappresentanza delle istituzioni hanno portato il relativo saluto: il
vicesindaco del Comune di Caprarola Arcangelo Giorgi; il presidente del
Consiglio comunale di Ronciglione Domenico Bigi; l'ingegner Flaminia Tosini
per l'Assessorato all'ambiente della Provincia di Viterbo; il direttore
della Riserva naturale del lago di Vico Felice Simmi.
Il sindaco di Ronciglione, non potendo essere presente, ha inviato un
messaggio di saluto.
All'incontro sono intervenuti anche i rappresentati delle associazioni
ecologiste Italia Nostra, Accademia Kronos, Aduc, Aics e Legambiente.
*
Un impegno per il futuro
L'incontro si e' concluso con l'impegno per una piu' forte collaborazione
tra mondo scientifico, istituzioni e societa' civile per avviare un
immediato risanamento del lago di Vico e conseguentemente una maggiore
tutela della salute delle persone.

5. INIZIATIVE. ANTONELLA LITTA: DOPO IL CONVEGNO DI RONCIGLIONE
[Nuovamente riportiamo il seguente comunicato di Antonella Litta (per
contatti: cell. 3383810091, tel. e fax: 0761559413, e-mail:
isde.viterbo at libero.it, antonella.litta at libero.it) dal titolo "Dal convegno
scientifico promosso dai Medici per l'ambiente le soluzioni per il
risanamento del lago di Vico", gia' apparso nelle "Notizie minime della
nonviolenza in cammino"]

L'Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of
Doctors for the Environment - Italia), sezione di Viterbo, vuole esprimere
pubblicamente il proprio sentito e doveroso ringraziamento ai relatori
intervenuti al convegno, svoltosi il 20 gennaio 2009 a Ronciglione, sul tema
"Le problematiche generali dell'ecosistema del lago di Vico in relazione
alla potabilita' e salubrita' delle sue acque". Gli studi e le relazioni
presentate dalla dottoressa Milena Bruno dell'Istituto Superiore di Sanita',
dai professori Giuseppe Capelli e Roberto Mazza del dipartimento di Scienze
Geologiche dell'Universita' degli Studi "Roma Tre"; dal professor Giuseppe
Nascetti, ordinario di Ecologia dell'Universita' della Tuscia; dalla
dottoressa Elisabetta Preziosi, ricercatrice dell'Istituto di Ricerca sulle
Acque (Irsa-Cnr) e dal dottor Mauro Mocci del Coordinamento dell'Alto Lazio
dell'Isde, hanno permesso di conoscere  meglio le emergenze ambientali e
sanitarie della nostra provincia e in dettaglio le complesse criticita'
ambientali sofferte dal lago di Vico.
Le acque del lago, infatti, a causa della sua origine vulcanica sono ricche
di arsenico, un elemento classificato come cancerogeno dalla Agenzia
Internazionale di Ricerca sul Cancro (I.A.R.C.) e presentano periodiche
fioriture di un'alga denominata Plankthotrix rubescens, produttrice di una
microcistina dannosa per la salute delle persone ma anche per la flora e la
fauna ittica lacustre. I relatori hanno indicato le soluzioni piu' idonee
per un rapido  risanamento del lago e per meglio tutelare la qualita' delle
sue acque, che alimentano gli acquedotti comunali di Ronciglione e
Caprarola. Queste soluzioni consistono: nel monitoraggio  piu' intenso e
costante dello stato delle acque, della flora e della fauna, nel piu'
corretto ed appropriato uso dei potabilizzatori degli acquedotti comunali,
che devono essere dotati di filtri adatti ai diversi e possibili inquinanti,
come l'arsenico, i pesticidi e la tossina prodotta dell'alga rossa, l'avvio
immediato delle piu' corrette pratiche agricole che prevedono la riduzione
sostanziale dell'uso di fertilizzanti e fitofarmaci e l'eliminazione di
eventuali  scarichi fognari abusivi.
L'Isde di Viterbo esprime quindi grande soddisfazione per questo evento che
oltre ad aver rappresentato un momento di importante e qualificato
approfondimento scientifico ha saputo fornire concrete metodologie di
lavoro.
Un ulteriore ringraziamento va inoltre a tutti i cittadini, ai
rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni ambientaliste che con
la loro presenza hanno voluto testimoniare liattenzione, la preoccupazione e
anche liimpegno per trovare soluzioni rapide, efficaci e condivise allo
stato attuale dell'ecosistema del lago.
L'Isde di Viterbo coglie questa occasione per annunciare che nei prossimi
mesi promuovera' altri convegni di studio per favorire una sempre piu' forte
collaborazione tra mondo scientifico, istituzioni e societa' civile.

6. DOCUMENTI. ANTONELLA LITTA: UNA LETTERA AL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
REGIONALE DEL LAZIO
[Nuovamente riportiamo il seguente comunicato di Antonella Litta, gia'
apparso nelle "Notizie minime della nonviolenza in cammino"]

Al Presidente della Giunta Regionale del Lazio, al Ministro della Salute,
all'Assessore all'ambiente della Regione Lazio, all'Assessore alla sanita'
della Regione Lazio, ai responsabili dell'Ato 1 di Viterbo, e per opportuna
conoscenza: al Prefetto di Viterbo, al Presidente dell'Ordine dei medici e
chirurghi di Viterbo, al Presidente della Provincia di Viterbo, al Direttore
generale della Asl di Viterbo, al Direttore sanitario della Asl di Viterbo,
all'Assessore all'ambiente della Provincia di Viterbo, al Dipartimento di
prevenzione - Servizio igiene e sanita' pubblica Asl Viterbo, all'Arpa
Lazio - sezione di Viterbo
Oggetto: richiesta della documentazione relativa ai piani per il rientro nei
parametri indicati dal Decreto Legislativo del 2 febbraio 2001 n. 31 per le
acque destinate a consumo umano, erogate nei comuni appartenenti all'Ato 1
di Viterbo, nei periodi di deroga relativi agli anni 2008  e 2009.
L'Associazione Italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society
of Doctors for the Environment - Italia), sezione di Viterbo, chiede di
conoscere quali interventi siano stati effettuati presso gli acquedotti e il
sistema idrico della provincia di Viterbo per assicurare alle acque
destinate a consumo umano, i parametri indicati dal Decreto Legislativo del
2 febbraio 2001 n. 31 "Attuazione della direttiva 98/83/CE relativa alla
qualita' delle acque destinate al consumo umano" in particolare per gli
elementi quali: arsenico (classificato come cancerogeno di classe 1 dalla
Agenzia internazionale di ricerca sul cancro - Iarc), vanadio, fluoro e
selenio, dannosi per la salute delle persone e in particolare per quella di
bambini, donne in gravidanza e malati.
I periodi di deroga sono infatti concessi perche' i gestori presentino ed
attuino piani di rientro mediante idonee tecnologie di trattamento delle
acque captate e/o individuando nuove risorse idriche sostitutive che
permettano di assicurare acque salubri e pulite.
L'Associazione chiede anche di conoscere se siano state disposte ed
effettuate misurazioni per valutare l'eventuale radioattivita' delle acque,
come previsto sempre dal Decreto Legislativo del 2 febbraio 2001 n. 31 e
dalla Raccomandazione della Commissione Europea del 20 dicembre 2001 sulla
tutela della popolazione contro l'esposizione al radon nell'acqua potabile,
anche  in considerazione delle peculiari caratteristiche del territorio
viterbese il cui sottosuolo e' ricco del gas radioattivo radon, e se sono
state avviate tempestive campagne d'informazione  rivolte alle popolazioni
interessate dai provvedimenti di deroga, come previsto  all'art. 13 del gia'
citato Decreto Legislativo.
In attesa di un cortese riscontro, si inviano distinti saluti,
dottoressa Antonella Litta, referente per Viterbo dell'Associazione italiana
medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the
Environment-Italia)
Viterbo, 26 gennaio 2009

7. STRUMENTI. AGGIORNATO ED ARRICCHITO IL SITO www.coipiediperterra.org

www.coipiediperterra.org - il sito del comitato che si oppone all'aeroporto
di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della
salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti - e' stato
nuovamente aggiornato ed arricchito di ulteriori materiali di informazione,
documentazione, riflessione.
Nel sito sono stati inseriti gli ultimi fascicoli e sono disponibili tutti
quelli fin qui usciti (oltre centocinquanta) del notiziario "Coi piedi per
terra": notiziario su cui sono apparsi anche numerosissimi interventi di
illustri personalita' del dibattito scientifico e culturale e approfonditi
materiali di documentazione.
*
Il sito contiene sezioni di testi in italiano e in inglese.
Sono presenti nel sito sezioni specifiche che presentano comunicati,
relazioni, interviste, bibliografie e sitografie, una documentazione
fotografica di alcune iniziative del comitato.
E ancora: link utili e siti amici, e un'ampia cronologia.
In evidenza nella home page vi sono alcune comunicazioni intercorse tra il
comitato e varie autorita' istituzionali.
Il sito ospita anche uno spazio dell'Isde di Viterbo (l'Isde e' la
prestigiosa Associazione italiana medici per l'ambiente - International
Society of Doctors for the Environment Italia) che reca anche vari materiali
in ricordo dell'illustre scienziato Lorenzo Tomatis.
Di particolare interesse un'ampia sezione di testi di studio, che presenta
anche opere integrali di Gunther Anders, Piero Calamandrei, Aldo Capitini,
Susan George, Martin Luther King, Alexander Langer, Primo Levi, Giulio A.
Maccacaro, Jean-Marie Muller, Vandana Shiva, ed ancora altre autrici ed
altri autori.
*
Il sito www.coipiediperterra.org e' uno strumento di informazione e
documentazione a disposizione di tutte le persone interessate all'impegno in
difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti.

8. MONDO. MANUELA CARTOSIO: API
[Dal quotidiano "Il manifesto" del 23 gennaio 2009 col titolo "L'ape e la
goccia killer"]

"Basta far politica sulle api!", tuona Agrofarma. A mandare su tutte le
furie l'associazione delle imprese produttrici di fitofarmaci e' la
"guttazione". E' la spiegazione, parzialmente inedita, del perche' un po' in
tutto il mondo le api stanno morendo a sciami. L'hanno presentata alcuni
ricercatori dell'Universita' di Padova al Congresso degli apicoltori, in
corso a Sorrento.
La responsabilita' degli insetticidi neonicotinoidi nella moria degli api e'
gia' sufficientemente acclarata. Tant'e' vero che persino in Italia ne e'
stato sospeso l'impiego (anche se solo temporaneamente, in attesa di
raccogliere ulteriori prove scientifiche). I neonicotinoidi sono usati per
"conciare" i semi del mais, prima della semina. Finora si pensava che gli
effetti micidiali sulle api derivassero dalla dispersione dei neonicotinoidi
al momento della semina. O dall'inquinamento di polline e nettare da essi
causato. I ricercatori di Padova aggiungono una terza via di trasmissione:
le "gutte", le gocce d'acqua essudate sulla punta delle foglie dalle
piantine di mais. In quelle gocce il Dipartimentio di chimica patavino ha
rinvenuto una concentrazione di neonicotinoidi di una decina di milligrammi
per litro. Ne basta molto meno per ammazzare un'ape. Se beve l'acqua
contaminata muore entro 2-10 minuti, dice il professor Vincenzo Girolami. Se
si limita a sfiorarla con la ligula (la lingua a proboscide), ci vogliono
20-40 minuti ma il risultato e' lo stesso.
Questa scoperta, commenta Francesco Panella, presidente degli apicoltori, fa
ancor piu' risaltare la superficialita' con cui sono state concesse le
autorizzazioni all'uso di molecole a effetto neurologico sistemico, "che
trasformano le piante tal quali in insetticidi perenni". Inoltre, se il
veleno viaggia anche attraverso le gocce di linfa, ne consegue che il
problema non si risolve modificando le seminatrici e migliorando le tecniche
di concia.
Agrofarma definisce la guttazione "un'ipotesi improbabile". Il mais,
argomenta l'associazione, non produce nettare, quindi e' "curioso" che le
api per dissetarsi ricorrano a una pianta per loro "cosi' poco attrattiva".
"Colpisce la natura tutta politica delle accuse lanciate dagli apicoltori".
Questi ultimi, secondo Agrofarma, continuano "ad alzare la posta",
alimentano "una deriva ideologica che non trova mai fine". Anche la faccia
tosta di Agrofarma e' infinita. Nella sua nota sostiene che "al momento non
esistono evidenze scientifiche che dimostrino un nesso causa effetto tra
l'impiego di agrofarmaci e lo spopolamento degli alveari". E' vero che sul
banco degli imputati ci sono anche le onde elettromagnetiche e le scie
chimiche e biologiche rilasciate nell'aria (da metalli, batteri, virus). Ma
i fitofarmaci sono i maggiori indiziati.
Contro i nuovi insetticidi puntano il dito gli apicoltori giunti a Sorrento
da mezza Europa: "sono incompatibili con la natura e con la vita". Per
Manuel Izquierdo, del sindacato agricolo Coag, il crollo nel 2008 della
produzione di miele in Spagna ha una causa "inequivocabile": l'impatto
sempre piu' massiccio e deleterio degli insetticiti sulle campagne spagnole.
L'associazione degli apicoltori italiani stima che la scorsa primavera nella
sola Pianura Padana siano state spopolate 40-50.000 arnie.
La moria delle api, oltre a far diminuire la produzione di miele, mette a
rischio l'impollinazione delle principali colture alimentari. Di tutto
questo si parla domani nella tenuta di San Rossore al convegno "Dove non
volano le api", organizzato dalla Regione Toscana.

9. MONDO. LUCA FAZIO: PESTICIDI
[Dal quotidiano "Il manifesto" del 14 gennaio 2009 col titolo "Pesticidi
colposi"]

Il parlamento europeo, con 624 voti a favore, 13 contro e 10 astenuti, ieri
ha vietato l'uso di 22 pesticidi tossici (erbicidi, fungicidi e insetticidi)
considerati a tutti gli effetti cancerogeni o "perturbatori" del sistema
endocrino e riproduttivo. Un passo in avanti, se si considera che si e'
arrivati a votare il testo e a stilare la lista nera delle sostanze proibite
dopo una lunga battaglia contro giganti dell'agrochimica come Bayer e Basf.
"Gli ambientalisti hanno saputo resistere collettivamente a pressioni
enormi", spiega Monica Frassoni, copresidente dei Verdi al parlamento
europeo. Ma ancora insufficiente, poiche' si tratta di appena 22 sostanze su
500 (meno del 5%), mentre gli industriali del settore fitosanitario avevano
promesso la sospensione del 40% delle sostanze ritenute tossiche.
Due fungicidi in particolare saranno vietati a partire da quest'anno, il
Carbendazim e il Dinocap, in quanto esistono prove sufficienti per stabilire
un nesso causale tra l'esposizione umana alla sostanza e lo sviluppo di
tumori o di alterazioni genetiche, oppure il calo della fertilita' (in
Italia sono proibiti dal 2005); ma le autorizzazioni per certi prodotti
perturbatori del sistema endocrino non scadranno prima del 2018.
In Francia, il Movimento per il diritto e il rispetto delle generazioni
future (Mdrgf) si e' detto dispiaciuto per il fatto che siano state
ammorbidite certe restrizioni iniziali nei confronti di alcuni pesticidi
responsabili di "conseguenze neurologiche e immunologiche gravi per lo
sviluppo prenatale". Altro aspetto negativo, secondo il Mdrgf, l'assenza di
misure forti per proteggere i cittadini che risiedono nei pressi delle zone
agricole sottoposte alla polverizzazione dei pesticidi.
Di piccolo passo utile parla anche Francesco Ferrante, responsabile di
Legambiente. "Questa scelta - spiega - fa ben sperare per il futuro di un
settore importante come l'agricoltura biologica, ora pero' e' necessario
compiere un ulteriore passo avanti e rivedere sia le procedure autorizzative
delle sostanze permesse che la normativa, attualmente inesistente, sul
multiresiduo, cioe' sulle sinergie legate alla presenza contemporanea di
diversi principi attivi su uno stesso prodotto".
In ogni caso, ce n'e' di che far infuriare Agrofarma, secondo cui la
decisione del parlamento europeo e' "inutilmente penalizzante" e portera' al
"calo della produzione agricola italiana favorendo l'importazione di
prodotti agricoli extrauropei". Agrofarma non mette in dubbio la
pericolosita' "in astratto" delle sostanze ma sostiene che il rischio per il
consumatore vada valutato in base al livello massimo di residuo che "puo'
essere eventualmente ingerito assieme ai prodotti agricoli consumati nel
corso di una normale dieta".
Intanto, la "madre" di tutti gli erbicidi, il Roundup della Monsanto, e'
stato messo sotto accusa da un nuovo studio di Gilles-Eric Seralini e Nora
Benachour dell'universita' di Caen. Secondo gli scienziati, il glifosfato,
principio attivo del Roundup, induce necrosi, asfissie e degradazioni del
Dna nelle cellule neonatali tratte dal sangue del cordone ombellicale e
nelle cellule della placenta. Per questo Seralini ha chiesto la
pubblicazione degli esami del sangue di "ogni mammifero che abbia ricevuto
l'erbicida al di fuori dai test regolamentari prima dell'autorizzazione
commerciale".

10. MONDO. MARINA FORTI: BUONE NOTIZIE
[Dal quotidiano "Il manifesto" del 24 gennaio 2009 col titolo "Buone notizie
dall'India"]

E' cosi' inusuale, un magazine pieno solo di buone notizie, che ci vuole un
editoriale per spiegarlo. "Down to earth", quindicinale fondato nel 1992 dal
Centre for Science and Ecology di New Delhi, ha pubblicato il suo
quattrocentesimo numero con il titolo, appunto, "Good News", buone notizie.
Un editoriale parla di com'e' cambiato il giornale - e com'e' cambiata
l'India - in questi anni, di un mercato editoriale sempre piu' competitivo,
della necessita' di cambiare linguaggi mantenendo spirito e intenti
originali: "riempire un gap d'informazione" sui temi dell'ambiente e della
giustizia sociale. Gap ancora attuale, si spiega, anche se l'ambiente e'
diventato un tema legittimo anche nelle redazioni convenzionali. Fa
l'esempio dell'economia rurale: "Se volete informazioni accurate
sull'agricoltura la miglior cosa e' guardare le pagine sul corso delle
materie prime nei giornali finanziari - scritti per coloro che cercano
investimenti redditizi". Ma non certo per chi voglia sapere come
sopravvivono le persone, le trasformazioni della vita rurale...
Cosa che fa invece il quindicinale ambientalista (che i lettori di questa
rubrica hanno sentito citare piu' volte, non a caso), raccontando disastri
ambientali e battaglie sociali, e anche la ricerca di alternative. Il
quattrocentesimo numero dunque, il primo del 2009, e' pieno solo di "buone
notizie" - dal caso di un villaggio del Gujarat che ha trovato un modo
semplice ed economico per depurare le acque di scarico al consorzio di
agricoltori che ha costruito e gestisce un quartiere suburbano modello non
lontano da Hyderabad: forse metterle in fila vuol suggerire che ci sono
alternative possibili.
Emblematico in questo senso e' il servizio sull'Andhra Pradesh, grande stato
dell'India meridionale arrivato alle cronache mondiali per l'impressionante
tasso di suicidi tra gli agricoltori impoveriti e indebitati. Nei sei
distretti descritti da "Down to Earth" pero' il tenore di vita degli
agricoltori e' notevolmente migliorato da quando si e' diffusa la
coltivazione di ortaggi senza pesticidi chimici. Hanno cominciato alcuni
contadini di un villaggio a una cinquantina di chilometri dalla capitale
statale Hyderabad; i pesticidi insieme ai fertilizzanti sono la voce
principale delle spese, e tagliarli era in se' un risparmio. Gli ortaggi
senza prodotti chimici erano molto apprezzati sui mercati di Hyderabad, dove
la piccola borghesia e' disposta a spendere qualche rupia in piu' per
pomodori e verdure piu' sane (e saporite, pare). Locali venditori di
prodotti chimici per l'agricoltura si sono riconvertiti ai bio-insetticidi a
base di neem o le trappole ai ferormoni; gruppi di donne hanno comincato a
produrre compost e insetticidi naturali - e a mettere i bambini in buone
scuole. La "Societa' per l'eliminazione della poverta' rurale", ente dello
stato, ha aiutato a diffondere simili coltivazioni nei 23 distretti statali.
In un distretto, 300 agricoltori (con 240 ettari totali) hanno formato una
cooperativa per commercializzare i loro prodotti. Decine di mercati anche in
piccole citta' ormai propongono ortaggi senza pesticidi, che vano a ruba.
L'articolo spiega che i casi di malattie alla pelle, intossicazione e
allergie prima frequenti, legati all'uso di sostanze chimiche, sono
crollati. E che alcune organizzazioni stanno studiando un sistema di
certificazione per il mercato locale: ma non vogliono mettersi in lizza per
le certificazioni internazionali "per non tornare dipendenti da grandi
compagnie". Tra parentesi, in quei villaggi non si registrano piu' suicidi
tra i contadini.

11. MONDO. FULVIO GIOANETTO: BATRACI DA SALVARE
[Dal quotidiano "Il manifesto" del 27 gennaio 2009 col titolo "Rane, rospi e
foreste"]

Rane, rospi, e altre specie di anfibi sono considerati un "bioindicatore":
la salute di queste popolazioni dice molto sullo stato di salute generale
degli ecosistemi, naturali e coltivati. Ma sono popolazioni a rischio, come
sottolineano diverse organizzazioni per la conservazione della natura, che
parlano di un incombente rischio di estinzione di massa, E infatti il 2008
era stato decretato "anno degli anfibi" dalle organizzazioni ambientaliste
internazionali, che chiedevano a governi e istituzioni di appoggiare un
piano globale e programmi conservazionisti locali capaci di rallentare la
decimazione accelerata di rane e altro.
Gli anfibi sono gravemente minacciati a causa del cambiamento climatico,
dell'inquinamento sempre piu' diffuso negli ambienti in cui vivono, della
perdita di ecosistemi umidi e dall'uso di pesticidi. Senza dimenticare la
mortale malattia diffusa dal fungo Chytrid che sta devastando le popolazioni
di anfibi in tutto il mondo, ne' l'introduzione di specie invasore e dalla
commercializzazione incontrollata delle rane come animali da compagnia. Un
futuro fosco e con poche soluzioni realistiche.
In Colombia, il secondo paese al mondo per diversita' di specie di batraci
minacciate, sono state decretate due nuove riserve per la protezione di
anfibi. La prima, piu' publicizzata dalla stampa e dai siti web, e' nella
zona andina a 1.600 metri di altezza, nella regione di Tolima, nelle
montagne di Falan. Qui, alla fine del 2007, due ricercatori avevano
annunciato la sorprendente scoperta di due sconosciute variopinte specie di
rane velenose, la Ranitomeya doriswainsonae e la Ranitomeya tolimense.
L'hanno battezzata "Reserva de anfibios Ranita dorata", e' il risultato di
uno sforzo congiunto dell'associazione conservazionista colombiana Pro Aves,
vari gruppi di protezione degli anfibi affiliate all'Unione mondiale per la
conservazione della natura (Uicn), di Conservation International e della
Netherland Postcode Lottery, la lotteria nazionale privata olandese.
Nella zona esistono sicuramente altre specie di anfibi rare ed endemiche,
giacche' coesistono distinti microclimi tropicali propizi in quelle macchie
di foresta subtropicale umida che hanno potuto resistere al taglio
sconsiderato e all'espansione delle piantagioni di caffe'. Dichiarava alla
stampa colombiana il biologo Alonso Quevedo: "le rane velenose sono
suscettibili all'attivita' umana, con quello che consegue. Nel commercio
illegale una piccola rana velenosa puo' essere venduta ai collezionisti per
somme fino a 4.000 dollari, ed e' per questo che era necessario creare
un'area per la loro conservazione".
A qualche chilometro della costa caribica della Colombia, nel paradiso
naturale del massiccio montagnoso della Sierra di Santa Marta, c'e' l'altra
riserva naturalistica e oasi di biodiversita' per uccelli, farfalle e anfibi
minacciati: la Cuchilla de San Lorenzo. Qui un'associazione ha acquistato
terreni per un totale di 700 ettari con l'aiuto di Uicn Colombia e della
American Bird Association e ha infine dato vita al santuario naturalistico
"el Dorado", dove vivono una decina di specie di anfibi endemici minacciati
e una trentina di uccelli unici. Il modello protezionistico qui e' diverso:
ci sono delle zone nucleo inviolabili, ma attorno a queste esiste un centro
ecoturistico e spazi didattici per visitatori. Con coinvolgimento e gestione
partecipativa anche dei pochi abitanti locali.

12. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE ALL'AEROPORTO DI
VITERBO

Per informazioni e contatti: Comitato contro l'aeroporto di Viterbo e per la
riduzione del trasporto aereo: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito:
www.coipiediperterra.org
Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa
Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it
Per ricevere questo notiziario: nbawac at tin.it

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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Numero 154 del 30 gennaio 2009

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