Coi piedi per terra. 32



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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Numero 32 del 29 settembre 2007

In questo numero:
1. Alessandro Pizzi: Una lettera al Ministro dei Beni Culturali
2. Per contattare il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo

1. DOCUMENTI. ALESSANDRO PIZZI: UNA LETTERA AL MINISTRO DEI BENI CULTURALI
[Alessandro Pizzi, gia' apprezzatissimo sindaco di Soriano nel Cimino (Vt),
citta' in cui il suo rigore morale e la sua competenza amministrativa sono
diventati proverbiali, e' fortemente impegnato in campo educativo e nel
volontariato, ha preso parte a molte iniziative di pace, di solidarieta',
ambientaliste, per i diritti umani e la nonviolenza, tra cui l'azione
diretta nonviolenta in Congo con i "Beati i costruttori di pace"; ha
promosso il corso di educazione alla pace presso il liceo scientifico di
Orte (istituto scolastico in cui ha lungamente insegnato); e' uno dei
principali animatori del comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e
s'impegna per la riduzione del trasporto aereo]

Egregio Ministro dei Beni Culturali,
le scriviamo come comitato che si oppone alla realizzazione a Viterbo di un
mega-aeroporto per voli low cost che avrebbe conseguenze devastanti per
rilevanti beni culturali, ambientali, sociali ed economici della citta' e
della provincia di Viterbo.
*
In particolare segnaliamo a lei, nella sua qualita' di Ministro dei Beni
Culturali, che l'aeroporto sarebbe collocato nel cuore dell'area termale di
Viterbo, un'area di rilevante valore naturalistico, storico, culturale,
sociale ed economico, e provocherebbe quindi un danno enorme ad uno dei
principali beni, a duna delle principali risorse del viterbese.
A questo si aggiunge che l'opera provocherebbe un inquinamento atmosferico
ed un inquinamento acustico gravissimi che danneggerebbero consistentemente
i beni ambientali, la salute e la qualita' della vita della popolazione
locale, il termalismo e il turismo nel viterbese.
Inoltre manca del tutto la Valutazione d'impatto ambientale, obbligatoria
per legge.
*
Le segnaliamo anche che le nostre preoccupazioni e il nostro appello sono
condivisi da prestigiose personalita' istituzionali, illustri scienziati e
cattedratici, autorevolissme personalita' della cultura, come ad esempio: il
magistrato Ferdinando Imposimato; scienziati come Angelo Baracca, Virginio
Bettini, Marcello Cini, Giorgio Cortellessa, Giorgio Nebbia; cattedratici
universitari come Rocco Altieri, Anna Bravo, Andrea Canevaro, Andrea Cozzo,
Giovanna Fiume, Domenico Jervolino, Fulvio Cesare Manara, Raffaele
Mantegazza, Arnaldo Nesti, Luigi Piccioni, Giuliano Pontara, Elena Pulcini,
Claudio Riolo, Annamaria Rivera, Sergio Tanzarella, Silvia Vegetti Finzi;
scrittrici e saggiste come Dacia Maraini, Lea Melandri; intellettuali come
Franco Barbero, Augusto Cavadi, Giancarla Codrignani, Francesco De Notaris,
Pasquale Iannamorelli, Daniele Lugli, Attilio Mangano, Enzo Mazzi, Enrico
Peyretti, Tiziana Plebani, Giovanna Providenti, Anna Puglisi, Brunetto
Salvarani, Umberto Santino, Bruno Segre, Renato Solmi, Mao Valpiana,
Marcello Vigli; parlamentari europei come Giovanni Berlinguer, Giulietto
Chiesa, Claudio Fava, Monica Frassoni, Pasqualina Napoletano.
*
Ulteriori elementi di opportuna riflessione abbiamo altresi' proposto in
missive che in questi giorni abbiamo inviato ai suoi colleghi il Ministro
dei Trasporti e il Ministro dell'Ambiente, ad esse la rinviamo, allegandole
per opportuna conoscenza in calce alla presente.
Ringraziandola fin d'ora per l'attenzione, e certi che vorra' adoperarsi per
difendere i rilevanti beni culturali - e particolarmente l'area termale del
Bulicame - minacciati dalla devastante opera, siamo altresi' a richiederle
un incontro al fine di piu' approfonditamente illustrarle le nostre
preoccupazioni e fornirle tutti gli elementi di informazione ed analisi di
cui avesse bisogno.
Rinviando per ulteriori informazioni al sito del nostro comitato
www.coipiediperterra.org e restando a sua disposizione, voglia gradire
distinti saluti,
professor Alessandro Pizzi
per il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la
riduzione del trasporto aereo
Viterbo, 26 settembre 2007
*
Allegato 1. Lettera al Ministro dei Trasporti
Egregio Ministro dei Trasporti,
le scriviamo come cittadini residenti nel viterbese e come rappresentanti di
movimenti e strutture che si impegnano in difesa dell'ambiente, della
qualita' della vita, della civile convivenza, della legalita', dei diritti
umani di tutti gli esseri umani.
Siamo molto preoccupati della prospettiva che a Viterbo si realizzi un
aeroporto per voli low cost come terzo polo aeroportuale laziale e ci sembra
necessario informarla che l'eventuale realizzazione di questa grande opera
avrebbe conseguenze disastrose.
Ma procediamo per ordine.
*
1. Ridurre e non incrementare il trasporto aereo
Da tempo si sente parlare del progetto di incrementare anziche' ridurre il
trasporto aereo e le basi aeroportuali ad esso intese nel territorio
laziale.
Crediamo che sia un grave errore: il trasporto aereo deve essere ridotto e
non aumentato:
- deve essere ridotto perche' contribuisce notevolmente al surriscaldamento
del clima, la piu' grave emergenza ambientale planetaria che occorre
fronteggiare con urgenti ed energici provvedimenti;
- deve essere ridotto perche' fortemente inquinante e dannoso per la salute,
sia per l'inquinamento provocato dalle emissioni nocive, sia per
l'inquinamento acustico delle aree nelle vicinanze degli aeroporti;
- deve essere ridotto perche' insostenibilmente energivoro,
incomparabilmente piu' di altre forme di mobilita';
- deve essere ridotto perche' antieconomico, ed assai costoso per il
pubblico erario che lo sostiene fortemente sia con finanziamenti diretti sia
concedendo alle compagnie aeree agevolazioni e fin esenzioni fiscali
semplicemente scandalose.
Ricapitolando: deve essere ridotto perche' e' necessario limitare i danni
che provoca alla biosfera, agli ecosistemi locali, alle persone,
all'economia e alle finanze dello stato.
*
2. Un disastro ecologico, sanitario ed economico a Viterbo
La proposta di realizzare a Viterbo un aeroporto per voli low cost per il
turismo "mordi e  fuggi" per Roma e' semplicemente insensata:
- perche' anche se si realizzasse a Viterbo l'infrastruttura a tal fine, poi
da Viterbo per Roma sarebbe necessario un viaggio in treno di due ore - dato
che una classe politica ed amministrativa a dir poco evidentemente
inadeguata si e' nel corso degli anni disinteressata della rete ferroviaria,
col risultato che la linea Civitavecchia-Capranica-Orte e' chiusa, e tanto
quella Viterbo-Orte quanto quella Viterbo-Capranica-Roma hanno tempi di
percorrenza biblici;
- perche' devasterebbe col suo impatto un'area di grande pregio ambientale,
storico, culturale, sociale ed economico: l'area delle terme e del Bulicame
che costituisce per Viterbo un irrinunciabile elemento di identita'
storico-culturale e un fondamentale bene ambientale e socio-economico;
- perche' colpirebbe interi popolosi quartieri della citta' con un
inquinamento acustico gravissimo tale da rendere invivibile la quotidianita'
di decine di migliaia di residenti;
- perche' danneggerebbe irreversibilmente i beni culturali e ambientali e le
vocazioni produttive del viterbese e la qualita' della vita di molti
cittadini che vi abitano;
- perche' provocherebbe un ulteriore aggravamento dell'aggressione al
territorio altolaziale da parte di un devastante modello di sviluppo fondato
sulle servitu' e la speculazione: l'alto Lazio ha gia' subito e subisce le
nocive, pesanti conseguenze di servitu' energetiche e militari, di grandi
opere insensate, di speculazioni edilizie dissennate, di discariche
illegali, della penetrazione dei poteri criminali a questi "affari"
connessa.
*
3. Per Viterbo
Viterbo ha bisogno di ben altro:
- ha bisogno di un deciso potenziamento delle ferrovie per i pendolari e per
il commercio: affinche' sia finalmente garantito un adeguato collegamento
tra Viterbo e Civitavecchia, Viterbo e Orte, Viterbo e Roma;
- ha bisogno della difesa e valorizzazione dei beni ambientali e culturali;
- ha bisogno di sostegno alle sue reali vocazioni produttive: l'agricoltura
di qualita', il turismo di qualita', il termalismo sociale, l'alta
formazione e la ricerca in campo agrario, forestale, ambientale,
archeologico, storico e artistico.
*
4. Ma anche per Frosinone e per Latina
Ma non sono accettabili neanche le ipotesi di realizzare a Frosinone o a
Latina il cosiddetto "terzo polo aeroportuale del Lazio" per il turismo low
cost "mordi e fuggi" diretto a Roma.
In ambedue i siti indicati da proponenti avventati e' evidente infatti che
sussistono rilevanti elementi ostativi che naturalmente non e' questa la
sede per illustrare, sia pur riassuntivamente.
*
5. Per Ciampino
E' necessario e urgente dal nostro punto di vista ridurre il trasporto
aereo, anche ed in primo luogo per rendere meno invivibile la situazione di
gravissimo danno che tuttora subisce la popolazione di Ciampino e delle aree
limitrofe: una situazione inammissibile, ampiamente documentata sotto ogni
profilo; ed ai cittadini di Campino va naturalmente la nostra piena
solidarieta', e il nostro pieno sostegno alle loro legittime richieste.
*
6. Rinunciare al terzo polo aeroportuale laziale
Si tratta quindi, a nostro parere, di rinunciare ad inseguire il sogno di
una proliferazione di aeroporti; di rinunciare a incentivare un turismo
"mordi e fuggi" consumista, antieducativo e dagli effetti distruttivi; e di
promuovere invece una mobilita' adeguata, un turismo consapevole e
responsabile, accessibile a tutti, coerente con le finalita' di apprezzare i
beni culturali e ambientali e di fare esperienze umane significative.
*
7. Tutelare i lavoratori
Non solo: le segnaliamo anche che - come e' ampiamente documentato - le
compagnie low cost sovente hanno condotte antisindacali, e che quindi deve
essere preoccupazione dei pubblici poteri tutelare i diritti dei lavoratori
e garantire l'osservanza delle leggi.
La condotta antisindacale di talune compagnie low cost rivela anche come
esse non promuovano occupazione stabile e qualificata, ma forme di
precariato e di lavoro sottoposto a meccanismi di pressione ai limiti del
ricatto.
*
8. Rispettare la legge
Le chiediamo di impedire che si realizzi un mega-aeroporto in assenza del
pieno espletamento della Valutazione d'impatto ambientale cosi' come
previsto dalla legislazione vigente.
Non e' stata fin qui mai resa di pubblico dominio una progettualita'
adeguata, complessiva, ostensibile, sulla quale potesse esercitarsi quella
procedura che la normativa sulla Valutazione d'impatto ambientale
esplicitamente prevede.
Non vorremmo che in questa vicenda si procedesse a colpi di "fatti compiuti"
o col classico squallido metodo di eludere un esame complessivo fingendo che
si procede solo a parziali interventi che nell'insieme configurano una
grande opera ma che singola realizzazione per singola realizzazione possono
apparire come opere non rilevanti e quindi non rientranti nei vincoli
legislativi che alle grandi opere sono posti.
Le chiediamo di far rispettare le leggi a tutela dell'ambiente, dei beni
culturali, della salute e dei diritti dei cittadini; le procedure
amministrative e i vincoli urbanistici e territoriali; la normativa locale,
nazionale ed europea.
Le chiediamo di vigilare e di essere inflessibile nel far valere l'obbligo
del pieno rispetto della legge e nel contrastare ogni eventuale illecito
affarismo e ogni eventuale operazione speculativa che possa essersi data o
essere in divenire.
Le chiediamo altresi' una verifica sugli atti gia' compiuti dagli enti
locali, sui finanziamenti eventualmente gia' stanziati, o anche erogati, o
addirittura utilizzati per opere connesse alla realizzazione di un aeroporto
per voli low cost per il quale a tutt'oggi manca finanche un'adeguata
progettazione e un'adeguata verifica di compatibilita' con quanto dalle
leggi disposto.
*
9. Significative adesioni al nostro appello
Le segnaliamo infine che all'appello promosso dal Comitato che si oppone
all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo
sono gia' pervenute numerosissime dichiarazioni di attenzione, sostegno e
adesione, tra cui quelle graditissime del magistrato Ferdinando Imposimato;
di scienziati come Angelo Baracca, Virginio Bettini, Giorgio Cortellessa,
Marcello Cini, Giorgio Nebbia; di altri cattedratici universitari come Rocco
Altieri, Andrea Canevaro, Domenico Jervolino, Raffaele Mantegazza, Arnaldo
Nesti, Luigi Piccioni, Giuliano Pontara, Elena Pulcini, Silvia Vegetti
Finzi; di scrittrici e saggiste come Dacia Maraini e Lea Melandri; di
intellettuali come Giancarla Codrignani, Enrico Peyretti, Bruno Segre,
Renato Solmi; di personalita' della vita civile e dell'impegno sociale ed
educativo come Marinella Correggia, Pasquale Iannamorelli, Daniele Lugli,
Luigi Malabarba, Anna Puglisi, Umberto Santino, Mao Valpiana, e ancora di
vari parlamentari europei, senatori e deputati al parlamento italiano,
consiglieri regionali del Lazio.
*
10. Una richiesta di incontro
Siamo infine a chiederle un incontro per poterle meglio illustrare quanto
succintamente descritto nella presente lettera.
*
Restiamo a sua disposizione per ogni ulteriore chiarimento e confidiamo
nella possibilita' di incontrarla al piu' presto.
Ringraziandola per l'attenzione, voglia gradire cordiali saluti ed auguri di
buon lavoro,
Viterbo, 8 settembre 2007
*
Allegato 2. Lettera al Ministro dell'Ambiente
Egregio Ministro dell'Ambiente,
le scriviamo a nome di molti cittadini e del Comitato che si oppone alla
realizzazione a Viterbo di un mega-aeroporto per voli low cost, opera che
avrebbe un devastante impatto sull'ambiente, sulla salute delle persone, su
fondamentali beni culturali e sociali, su rilevanti elementi dell'economia
locale.
Peraltro nel suo intervento alla recente Conferenza nazionale sui mutamenti
climatici svoltasi presso la Fao a Roma lei ha riconosciuto la gravita' del
fenomeno del surriscaldamento del clima e come ad esso contribuiscano
fortemente gli effetti di particolari attivita' umane, ed ha messo in
evidenza l'assoluta necessita' di interventi urgenti, concreti, drastici.
Tra questi interventi non puo' non esserci la riduzione del trasporto aereo,
che contribuisce all'effetto serra in misura considerevole.
Le segnaliamo quindi le questioni di cui ci stiamo occupando come cittadini,
associazioni e comitato che si oppone sia all'aeroporto di Viterbo, sia piu'
in generale all'ipotesi di un terzo polo aeroportuale nel Lazio (quale che
sia la sua collocazione geografica), e che si impegna per una immediata
drastica riduzione del trasporto aereo, ed in particolare per l'immediata
diminuzione dei voli afferenti allo scalo di Ciampino; questioni su cui
chiediamo un suo autorevole, energico, tempestivo intervento; questioni che
per piu' versi chiamano in causa specifiche competenze che afferiscono anche
al suo ministero.
*
1. Ridurre il trasporto aereo, non aumentare gli aeroporti
In primo luogo evidenziamo come la riduzione del trasporto aereo sia una
urgente necessita'. Lei dispone di tutti i dati che lo dimostrano
inoppugnabilmente, dati che quindi non e' necessario ripetere qui.
*
2. Liberare Ciampino senza creare altre Ciampino
E' possibile, doveroso, necessario ed urgente liberare la popolazione di
Ciampino almeno da una parte - a suo tempo autorevoli rappresentanti
istituzionali si impegnarono per un terzo - dell'ingente e assai nocivo
traffico aereo che li' fa scalo: semplicemente riducendo i voli. E' una
richiesta alla quale ci associamo con piena convinzione.
Al contempo segnaliamo quanto sarebbe assurdo se invece di ridurre i voli
per liberare Ciampino da un volume di traffico semplicemente intollerabile,
si intendesse creare altre Ciampino per favorire un ulteriore incremento del
volume del trasporto aereo: con questa logica si andrebbe verso una sicura
catastrofe generalizzata.
Occorre imporre una drastica riduzione dei voli, ed occorre innanzitutto
cessare di finanziare con ingenti fondi pubblici le compagnie aeree.
*
3. La dissennata proposta di un mega-aeroporto a Viterbo
La proposta, sostenuta da una lobby che in sede locale fa capo all'estrema
destra viterbese, di realizzare a Viterbo un mega-aeroporto per voli low
cost finalizzati al turismo "mordi e fuggi" diretto a Roma, se trovasse
realizzazione avrebbe conseguenze nefaste per Viterbo e l'alto Lazio.
Vediamone alcune in dettaglio - sia pure elencandole solo per titoli:
3.1. Il sedime aeroportuale che si vorrebbe ingigantire quanto a dimensioni
e a volume di traffico per realizzare il mega-aeroporto si trova
praticamente nell'area termale del Bulicame, una delle principali risorse
ambientali, storiche, culturali, sociali ed economiche di Viterbo: la
realizzazione del mega-aeroporto implicherebbe il disastro dell'area
termale, del termalismo, della fruizione del fondamentale bene
storico-culturale e terapeutico-sociale del Bulicame.
3.2. L'inquinamento atmosferico, con particolar riferimento alle polveri
sottili, colpirebbe una vasta zona, producendo un danno ambientale,
sanitario ed economico ingente, considerando anche il particolar valore ed
uso dell'area termale che piu' gravemente ne sarebbe investita e la
prossimita' della citta'.
3.3. Interi quartieri della citta' sarebbero devastati dall'inquinamento
acustico degli aerei in fase di manovra a bassa quota: migliaia e migliaia
di persone subirebbero un'aggressione violentissima alla loro salute, al
loro riposo, al loro benessere.
3.4. Ne conseguirebbe altresi' un forte deprezzamento di immobili ed
esercizi, ovvero gravi danni all'economia locale.
3.5. Entrerebbe altresi' in crisi l'intero sistema infrastrutturale della
viabilita' del viterbese, gia' inadeguata all'attuale volume di traffico
ferroviario e stradale, con conseguenze prevedibilmente gravissime.
3.6. Trattandosi di un'opera al servizio del turismo per Roma, per il
viterbese sarebbe un'ennesima penalizzazione, un'ennesima servitu' nociva,
un'ennesima denegazione dei legittimi interessi locali, un'ennesima "grande
opera" che ostacola la possibilita' di un sviluppo autocentrato con
tecnologie appropriate, e che quindi impoverirebbe ancor piu' l'alto Lazio.
3.7. Manca del tutto la Valutazione d'impatto ambientale. E da parte di
alcuni fautori dell'opera a piu' riprese si e' esplicitamente protervamente
dichiarato che si intenderebbe addirittura non tener conto di questo obbligo
di legge.
3.8. Studiosi da molti anni impegnati nella denuncia dell'economia illegale
e della politica corrotta segnalano la possibilita' che si sia in presenza
di possibili intrecci politico-affaristici non trasparenti.
3.9. L'Alto Lazio e' gia' gravato dalle emissioni inquinanti del polo
energetico Civitavecchia-Montalto: un ulteriore pesantissimo aggravamento
dell'inquinamento atmosferico (come quello provocato da un mega-aeroporto
come quello prospettato) e' del tutto inammissibile.
*
4. L'Alto Lazio ha bisogno di ben altro
Quanto alla mobilita' l'Alto Lazio ha bisogno innanzitutto di un reale
potenziamento delle ferrovie: della riapertura della linea
Civitavecchia-Capranica-Orte (da decenni assurdamente dismessa), del
potenziamento della Viterbo-Orte e del raddoppio della Viterbo-Roma (due
tratte che hanno attualmente tempi di percorrenza incredibili).
Quanto al modello di sviluppo l'Alto Lazio ha bisogno della difesa e della
valorizzazione dei beni ambientali e culturali di cui e' ricco, e del
sostegno alle sue reali vocazioni produttive: dall'agricoltura di qualita'
al turismo di qualita', dal termalismo all'alta formazione.
*
5. Cessare di finanziare con i soldi pubblici le compagnie aeree
Occorre altresi' che cessi il grande inganno sul trasporto aereo: occorre
che si sappia quanto esso sia energivoro ed antieconomico, occorre che si
conoscano le esatte dimensioni dell'effettivo danno pubblico da esso
prodotto in termini di denaro, diritti, salute.
Lei sicuramente gia' conoscera' una importante proposta che viene dalla
Provincia di Bolzano: per iniziativa di cittadini sensibili e preoccupati si
svolgera' cola' un referendum non solo contro l'ampliamento dell'aeroporto
ma anche affinche' gli enti pubblici cessino di finanziare le imprese che
sul trasporto aereo speculano ricavando ingenti profitti dal gigantesco
esborso di fondi pubblici a loro esclusivo vantaggio.
Le pubbliche risorse, i fondi dell'erario, siano usati a beneficio di tutti
i cittadini e non di ristrette oligarchie che provocano gravi danni ai beni
comuni, al pubblico interesse, ai diritti di tutti.
*
6. Questioni globali
La ragionevole richiesta di ridurre il trasporto aereo si fonda su una
corretta valutazione della necessita' e dell'urgenza di difendere la
biosfera, di riconoscere e tutelare fondamentali diritti umani, di
promuovere la democrazia, di adottare nelle decisioni che tutti riguardano
il principio di responsabilita'.
Sono temi su cui lei si e' soffermato ampiamente nella sua relazione alla
Conferenza nazionale sui mutamenti climatici di non molti giorni fa e quindi
non occorre ripeterne qui le profonde e decisive implicazioni, bastera'
averli ricordati.
*
7. Prestigiosi sostegni alla nostra iniziativa
Alla nostra iniziativa contro il terzo polo aeroportuale, per la riduzione
del trasporto aereo e in difesa dell'ambiente, della salute dei cittadini,
dei reali beni e delle reali vocazioni del territorio sono gia' pervenute
molte autorevolissime adesioni e sostegni.
Bastera' ricordare la solidarieta' di una illustre figura delle istituzioni
come il magistrato Ferdinando Imposimato; la solidarieta' di scienziati dal
prestigio internazionale come Angelo Baracca, Virginio Bettini, Marcello
Cini, Giorgio Cortellessa, Giorgio Nebbia; la solidarieta' di dieci
parlamentari europei: Vittorio Agnoletto, Vincenzo Aita, Giovanni
Berlinguer, Giusto Catania, Giulietto Chiesa, Claudio Fava, Monica Frassoni,
Sepp Kusstatscher, Roberto Musacchio, Pasqualina Napoletano; la solidarieta'
di illustri personalita' della cultura e della vita civile come i
cattedratici universitari Rocco Altieri, Anna Bravo, Andrea Canevaro, Andrea
Cozzo, Giovanna Fiume, Domenico Jervolino, Fulvio Cesare Manara, Raffaele
Mantegazza, Arnaldo Nesti, Luigi Piccioni, Giuliano Pontara, Elena Pulcini,
Claudio Riolo, Annamaria Rivera, Sergio Tanzarella, Silvia Vegetti Finzi; e
di scrittrici e saggiste come Dacia Maraini, Lea Melandri; di intellettuali
come Maria D'Asaro, Franco Barbero, Valeria Borgia, Augusto Cavadi, Chiara
Cavallaro, Giancarla Codrignani, Paola Del Zoppo, Francesco De Notaris,
Maria G. Di Rienzo, Daniele Gallo, Pupa Garribba, Giorgio Giannini, Angela
Giuffrida, Letizia Lanza, Elena Liotta, Paola Mancinelli, Attilio Mangano,
Enzo Mazzi, Sara Michieletto, Elena Monguzzi, Daniela Musumeci, Diana
Napoli, Nadia Neri, Helene Paraskeva', Sergio Paronetto, Francesco
Pistolato, Enrico Peyretti, Tiziana Plebani, Giovanna Providenti, Elio
Rindone, Brunetto Salvarani, Bruno Segre, Paola Sessa, Renato Solmi,
Giuseppe Tacconi; di personalita' dell'impegno civile, sociale ed educativo
come Normanna Albertini, Giacomo Alessandroni, Alessandro Ambrosin, Luciano
Benini, Norma Bertullacelli, Carla Biavati, Liliana Boranga, Adriana
Bottini, Elena Buccoliero, Paolo Buffoni, Giuseppe Burgio, Elisabetta
Caravati, Tiziano Cardosi, Giovanni Colombo, Marinella Correggia, Leila Lisa
D'Angelo, Riccardo Dello Sbarba, Emilio De Paolis, Gabriele De Veris,
Osvaldo Ercoli, Giuliano Falco, Carlo Ferraris, Agnese Ginocchio, Dario
Giocondi, Carlo Gubitosa, Pasquale Iannamorelli, Floriana Lipparini,
Francesco Lo Cascio, Daniele Lugli, Luigi Malabarba, Giovanni Mandorino,
Nello Margiotta, Carla Mariani, Gian Marco Martignoni, Luca Martinelli,
Raffaella Mendolia, Michele Meomartino, Carmine Miccoli, Maddalena Micotti,
Luisa Mondo, Adriano Moratto, Beppe Pavan, Paola Pavese, Strato Petrucci,
Enzo Piffer, Luciano Polverari, Anna Puglisi, Piercarlo Racca, Fabio
Ragaini, Silvana Sacchi, Luca Salvi, Antonia Sani, Umberto Santino, Giovanni
Sarubbi, Eugenio Scardaccione, Anna Schgraffer, Silvano Tartarini, Amedeo
Tosi, Mao Valpiana, Claudio Vedovelli, Marcello Vigli, Giulio Vittorangeli.
del sottosegretario Paolo Cento; di senatori e deputati al parlamento
italiano come Maurizio Acerbo, Paolo Cacciari, Giovanna Capelli, Haidi
Giuliani, Lidia Menapace, Gianpaolo Silvestri, Gino Sperandio, Tiziana
Valpiana; di consiglieri regionali del Lazio come Roberto Alagna, Anna
Pizzo; di numerosissime persone del viterbese, tra cui autorevolissime
figure delle istituzioni e della vita civile locale.
*
8. Agire subito
Occorre agire subito per impedire questo ennesimo dissennato scempio. La
minaccia e' grave e incombente.
*
9. Cosa le chiediamo
Egregio Ministro dell'Ambiente,
Alcuni degli interventi opportuni e necessari sono anche di sua competenza.
Confidiamo che lei prendera' in seria considerazione questa segnalazione e
vorra' impegnarsi al fine di difendere l'ambiente, la salute delle persone,
il territorio, i diritti di tutti e la legalita' minacciati da un'opera
sciagurata e insensata.
La preghiamo di voler esercitare il suo ruolo di titolare del dicastero
preposto alla difesa dell'ambiente e di vigilare afffinche' non si violino
le leggi a tutela dell'ambiente e della salute.
*
10. Una richiesta d'incontro
Egregio Ministro,
le saremmo altresi' grati di un cenno di riscontro alla presente e della
disponibilita' ad un incontro per poterle illustrare in modo piu'
approfondito quanto in questa lettera soltanto enunciato.
Voglia gradire distinti saluti,
Viterbo, 22 settembre 2007

2. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE ALL'AEROPORTO DI
VITERBO

Per informazioni e contatti: Comitato contro l'aeroporto di Viterbo e per la
riduzione del trasporto aereo: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito:
www.coipiediperterra.org
Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa
Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it
Per ricevere questo notiziario: nbawac at tin.it

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COI PIEDI PER TERRA
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Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Numero 32 del 29 settembre 2007

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