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Un organo nuovo tra partiti e popolo



Prendendo atto dell'inerzia di molti politici e dell'accanimento perverso 
di molti governi, occorre, io credo, che il Movimento per un Mondo Migliore 
faccia un passo avanti e si proponga come associazione unitaria portatrice 
di interessi e valori comuni e universali, per i cittadini italiani come di 
ogni paese del mondo, di fronte allo stesso quadro politico, in forme piu' 
organizzate, riconosciute e referenti.
Da ogni parte si richiede chiarezza e operativita', non vorremmo solo 
partiti diversi e piu' interattivi con gli elettori, ma anche gruppi di 
rappresentanza popolare, a meta' tra la gente e le rappresentanze 
istituzionali, che come i sindacati e le associazioni di categoria, 
permettano al popolo dei movimenti, dei girotondi e dei comitati di 
esprimersi nelle sue esigenze fondamentali e di essere ascoltato dai 
vertici del paese a tavoli comuni. Il mondo e' maturo per una nuova forma 
di rappresentanza non piu' per ideologie o interessi ma per valori. Non ha 
senso che parte della popolazione sia asservita da una tv idiota di parte, 
mentre i partiti sembrano essi stessi succubi della manipolazione mediatica 
o dagli esercizi del potere, incapaci di un vero ascolto popolare, spesso 
ignorando quello che per i loro elettori e' materia di convinzione profonda 
e di richiesta immediata.
Se i movimenti, i comitati e le associazioni si uniscono con una 
piattaforma comune, possono costituire un nuovo tipo di organo democratico 
che difenda presso il potere partitico il nuovo pensiero mondiale.
L'attesa di una nuova sensibilizzazione di tutte le forze politiche dura 
ormai da troppo tempo  per aspettare ancora, e  la' dove il progresso del 
mondo rischia di arrestarsi si devono trovare nuove forme operative.
Che esista un pensiero mondiale che ormai surclassa qualunque ideologia 
partitica e' ormai un dato innegabile, ma questo non basta: il nuovo 
pensiero deve esprimersi in forme rappresentative riconosciute e non essere 
considerato solo un dato folkolristico di cui dimenticarsi quando una 
manifestazione finisce.
Sulla pace, ricordiamo che Rutelli non e' stato fischiato, e che i Verdi e 
Rifondazione e Comunisti italiani e lista Occhetto-Di Pietro si stanno 
esprimendo con molta chiarezza ma occorre che gli intenti siano fermi e 
precisi, senza ombra di tentennamento o collusione (e questo lo dico 
soprattutto per la Margherita e per l'Ulivo) e che vi siano forme di 
verifica suppletiva perche' generiche dichiarazioni di intenti ormai  non 
bastano piu'.
Non si puo' strumentalizzare la colomba della pace e fargli impugnare un 
bazooka. Cio' non e' piu' credibile. In tutto il mondo e' passato il 
messaggio che chi ha mentito strumentalizzando parole come democrazia e 
terrorismo non ha piu' l'autorita' per governare. A nessuno piace essere 
imbrogliato, l'informazione chiarissima che e' passata 'a livello mondiale' 
e' che chi  mente non governa. Gli stessi spot televisivi a senso unico 
stanno diventando insopportabili e cresce l'insofferenza per la 
manipolazione indegna che ci viene imposta ogni giorno. Questa linea non e' 
piu' difendibile!
Lula e Zapatero sono diventati due icone per i movimenti del mondo. 
Speriamo solo che non facciano troppe scelte sbagliate. Non sono eroi, sono 
uomini e il movimento mondiale deve fare a meno di eroi. Nessuno deve 
essere responsabile delle scelte di un altro, ma solo delle proprie. I 
portatori di un mondo migliore siamo noi. Ognuno deve riferire a se stesso. 
C'e' una reponsabilita' universale di ognuno verso la salvezza del mondo e 
c'e' una responsabilita' d'anima di ognuno davanti alle proprie scelte 
personali.
La manifestazione di ieri era l'anniversario dalla prima manifestazione 
mondiale per la pace, ci dobbiamo rendere pienamente conto dell'enormita' 
dell'evento, questa e' la seconda manifestazione mondiale in senso assoluto 
di tutta la storia del mondo, ma, per fatalita', e' venuta subito dopo i 
tragici fatti di Madrid e il fatto che sia addirittura cresciuta sottolinea 
come le stragi terroriste non abbiano riportato milioni di persone a 
posizioni conservatrici o retrive di difesa bellica ma questi milioni sono 
ancor piu' convinti che la pace e' piu' forte della guerra e che non ci 
sono alibi  o collusioni che tengano. La pace si conoiuga con la giustizia 
sociale. Non ci puo' essere pace se si continua a perpetuare la fame, la 
miseria, la distruzione dei diritti fondamentali, la prevaricazione e la 
rapina.
O scegliamo strumenti di pace per tutti o periremo tutti. O operiamo per un 
mondo migliore o non avremo futuro.


Viviana
vivianavivarelli@aliceposta.it