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Ordine del giorno della Camera a favore delle Telestreet



Comunicato Stampa Telestreet ( e in allegato l'odg approvato alla Camera 
dei deputati) 2 ottobre 2003

La voce del padrone aveva dato ordine ai parlamentari di approvare tutti 
gli articoli di una legge totalitaria. Ma alcuni di loro si sono vergognati 
di tanto servilismo e nel segreto del'urna per due volte hanno mandato in 
minoranza il governo.

Ora tutto e' in questione, ed e' impossibile prevedere quel che accadra' 
nei mesi che ci separano dal 31 dicembre. Alla fine ce la faranno a portare 
a conclusione l'iter di approvazione della ripugnante legge Gasparri?

Ce la faranno a far ingoiare al Presidente della Repubblica questo insulto 
al pluralismo, ed alla liberta' di pensiero e di informazione?

Non lo sappiamo, ma una cosa la sappiamo bene: mentre il potere si affanna 
a mettere al sicuro lo strapotere di Mediaset, mentre cerca affannosamente 
di concludere prima del 31 dicembre, quando una rete del padrone dovrebbe 
trasformarsi in satellite, mentre lavorano al consolidamento di un edificio 
totalitario che vuole dominare interamente la mente collettiva, proliferano 
le unita' mobili, minuscole, intelligenti e libere che si chiamano 
Televisioni di strada.

Ieri, nel bailamme della discussione, e' passato un ordine del giorno 
proposto da un gruppo di parlamentari che avvia una moratoria sulla 
presunta illegalita' delle televisioni di strada, ed apre la possibilita' 
della loro legalizzazione.

Sia ben chiaro, il network telestreet non accetta di essere usato come 
foglia di fico ne' si accontenta dell'idea di diventare un'isola minuscola 
diliberta', in un mare di indegnita' e di comunicazione totalitaria. 
Altre  Iniziative ci attendono.

Ma anche questo passaggio e' importante, come e' importantissima la crisi 
sempre piu' evidente di un governo che si fonda sul cinismo, sul 
servilismo, e su un conformismo dilagante.

Coordinamento Telestreet

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La Camera,
premesso che:

la comunicazione partecipata rappresenta la nuova frontiera per una 
compiuta liberta' di informazione;

e' una comunicazione che parte dal basso e che ha nelle "televisioni di 
strada" uno strumento innovativo e imprescindibile per la microinformazione 
nel nostro Paese; le "televisioni di strada" svolgono un servizio per 
piccole comunita', quartieri, collettivita' peculiari e sono 
tecnologicamente alla portata di tutti;

esse sono la risposta ad un sistema sempre piu' dominato dai grandi gruppi 
e sempre piu' lontano dalle esigenze dei singoli e delle piccole realta';

le "televisioni di strada" sfruttano i coni d'ombra delle frequenze e 
quindi non creano alcun disturbo alla corretta ricezione dei canali 
"tradizionali";

un settore tanto vivo ed effervescente necessita di una regolamentazione,

impegna il Governo:

ad attivarsi in tempi brevi affinche' le porzioni di frequenze libere in 
ambito locale risultanti dalle zone d'ombra nell'irradiazione dei segnali 
televisivi possano essere utilizzate, su base non interferenziale, per 
attivita' di comunicazione; a non procedere alla chiusura delle 
"televisioni di strada" in mancanza dei risultati di un'indagine che 
consentano una specifica normativa in materia.

9/310-B/4. Grignaffini, Giacco, Duca, Abbondanzieri.