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Londra: 400.000 no alla guerra




Londra, 28/9/2002

Si e' svolta oggi pomeriggio a Londra la manifestazione nazionale 
contro la guerra all'Iraq e in solidarieta' con il popolo 
palestinese.
Organizzata da Stop the War Coalition e dalla Muslim Association of 
Britain, ha raccolto l'adesione di partiti, associazioni pacifiste ed 

ecologiste, comunita' di immigrati, sindacati e decine di 
parlamentari. 
Secondo gli organizzatori piu' di 400.00 persone hanno partecipato a 
quella che rappresenta, con questi numeri, la piu' grande 
manifestazione nella storia del Regno Unito.
Un fiume di gente si e' riversato per le strade del centro di Londra, 

passando davanti al Parlamento e a Downing Street fino a raccogliersi 

a Hyde Park, e ha praticamente bloccato il centro della capitale per 
un pomeriggio intero; quando la testa del corteo stava prendendo 
posto a Hyde Park e gli oratori cominciavano a parlare, la coda del 
corteo doveva ancora partire da Embankment, punto iniziale di 
ritrovo.

La marcia era stata indetta da parecchio tempo per manifestare, in 
concomitanza con l'anniversario della seconda intifada, solidarieta' 
al popolo palestinese. Visti i recenti eventi e le intenzioni 
bellicose di Bush e Blair, la giornata ha assunto poi un particolare 
significato per esprimere la contrarieta' del popolo britannico a 
un'ennesima guerra sanguinaria nel nome degli interessi 
militari/economici/energetici statunitensi e britannici.
D'altronde i due temi (la guerra in Iraq e il conflitto 
arabo/israeliano) sono intimamente legati nel complesso scenario 
medio-orientale e storicamente la Gran Bretagna ha parecchie 
responsabilita' nell'area: la colonizzazione, lo sfruttamento delle 
risorse energetiche, la dichiarazione di Balfour, l'appoggio militare 

ed economico al regime iniziale di Saddam, la vendita di armi ad 
Israele, la partecipazione alle guerre nel golfo, gli attuali 
quotidiani bombardamenti in Iraq...

Inoltre proprio pochi giorni fa Blair ha presentato in parlamento il 
dossier sull'Iraq, atteso come prova determinante e dimostratosi in 
realta' ben poco consistente; in quell'occasione 56 membri del 
partito laburista hanno espresso la loro contrarieta' alla guerra.

Oggi era attesa la risposta della gente, ed e' stata ben chiara negli 

slogan e nei cartelli dei 400.000 manifestanti, accompagnati anche da 

una sorprendente giornata di sole (per Londra in questo periodo 
dell'anno e' abbastanza raro...).

Straordinaria anche la composizione multietnica dei partecipanti: 
oltre a tutte le principali comunita' di immigrati (iracheni, 
palestinesi, libanesi, iraniani, algerini, arabi, afgani, pakistani, 
indiani, ecc ecc) e' stata particolarmente significativa la presenza 
dei cittadini britannici, che evidentemente non si sentono 
rappresentati dal governo attuale e sentono il dovere di prendere 
posizione contro la guerra.
Altrettanto importante la caratteristica pacifica e nonviolenta della 

manifestazione (non e' stato segnalato 
nessun incidente) e la varieta' generazionale: famiglie intere, 
anziani e bambini (anche se cio' ha creato 
qualche imprevisto problema per gli organizzatori e per la polizia, 
che hanno avuto parecchio da fare per 
rimettere insieme i bambini e i genitori che si erano persi a 
vicenda...)

Gli oratori hanno parlato per piu' di due ore sul palco in Hyde Park; 

molto attesi (ed applauditi) gli interventi 
del sindaco di Londra Ken Linvingstone, dell'ex-parlamentare Tony 
Benn, dell'ex-ispettore dell'ONU Scott Ritter e dei rappresentanti 
della comunita' palestinese.

I prossimi appuntamenti sono le manifestazioni di fronte alle basi 
militari statunitensi coinvolte nell'eventuale guerra, Lakenheath (6 
ottobre) e Menwith Hill (12 ottobre), e un'altra manifestazione 
nazionale il 31 ottobre.

ciao
francesco


francesco iannuzzelli   francesco@href.org
associazione peacelink - sez. disarmo
http://www.peacelink.it/tematiche/disarmo
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He aha te nui mea o te ao?
He tangata, he tangata, he tangata
(detto Maori)