Ilva di Taranto. Pale meccaniche contro i custodi giudiziari inviati dal Gip Todisco



Stefano Boccardi, sulla Gazzetta del Mezzogiorno online di oggi, riporta fatti inquietanti che stanno accadendo dentro l'Ilva.

FIOM BOICOTTATA

Innanzitutto riferisce che alla Fiom ieri "l’azienda ha negato di riunire i lavoratori in assemblea".
La Fiom non ha più alcuna intenzione di seguire Fim e Uilm «in iniziative che sono dichiaratamente contro la magistratura». 

PALE MECCANICHE CONTRO I CUSTODI GIUDIZIARI

Boccardi racconta: "Surreale, a questo proposito, la situazione che si è determinata a mezzogiorno davanti ai cancelli della Direzione Ilva, dove il presidente Bruno Ferrante aveva convocato i vertici sindacali di Fim, Fiom e Uilm per un incontro preliminare a quelli che si sono poi svolti nel primo pomeriggio a Bari. Ebbene, nonostante la convocazione, i cancelli sono rimasti sbarrati ai rappresentanti sindacali sino alle 12.30. Motivo? Perché nel piazzale interno, situato di fronte ai cancelli, qualcuno (incaricato chissà da chi?) aveva pensato di sistemare delle pale meccaniche. A che scopo? In segno di protesta nei confronti dei custodi giudiziari nominati dalla dottoressa Todisco, i quali sin dal primo mattino si erano recati in fabbrica per prendere visione di tutta la documentazione archiviata proprio negli uffici di Direzione. Un’iniziativa, quest’ultima, che spiega anche i contrasti, ormai evidenti, all’interno dello stesso management, dove più di un dirigente non condivide la «linea morbida» dell’ex prefetto di Milano Ferrante". 

LE PALE MECCANICHE CHI LE HA MESSE?

La Gazzetta continua: "Durissime, in questo senso, le dichiarazioni che in tarda mattinata ha rilasciato alla Gazzetta il segretario provinciale e regionale della Fiom-Cgil, Donato Stefanelli. «Queste persone - ha detto riferendosi a chi ha sistemato le pale meccaniche sul piazzale - devono essere trattate come tutti quegli operai che in questi anni di fronte a una minima infrazione sono stati colpiti da duri provvedimenti disciplinari. La legge sia uguale per tutti. Se in azienda ci sono soggetti che fanno riferimento al vecchio regime, è bene che comprendano che l’impunità è finita, che il rispetto delle regole c’è anche per loro». 

FIM E UILM CONTRO LA MAGISTRATURA

Ancora la Gazzetta: "Ma altrettanto dure, anzi persino più dure, sono le parole che Stefanelli ha pronunciato all’indirizzo dei vertici di Fim e Uilm, sindacati, soprattutto la Uilm, che negli ultimi anni sono diventati largamente maggioritari in Ilva: «Non spetta a noi commentare gli atti della magistratura. Non spetta a noi dire se sono coerenti o quant’altro. Non spetta a noi occuparcene. Lo facciano gli organi competenti: il Csm, il governo, chi lo deve fare. Perché noi rifuggiano dall’utilizzare i lavoratori come testa d’ariete contro la magistratura. Ed è il motivo per il quale ci siamo dissociati da questa iniziativa irresponsabile che stamattina (ieri mattina per chi legge, ndr) Fim e Uilm hanno organizzato. Perchè non ci dimentichiamo che queste cose le ha fatte l’Ilva di ieri. Non ci dimentichiamo del famoso 30 di marzo, quando l’Ilva schierò per le strade di Taranto i lavoratori contro la magistratura nel giorno dell’incidente probatorio. Oggi (ieri) loro hanno fatto la stessa cosa. È un atteggiamento irresponsabile e servile»". 
INQUIETANTI SVILUPPI

Da voci che sono giunte a PeaceLink, la storia delle pale meccaniche non sarebbe finita qui e sembra preannunciare - ci auguriamo di no - inquietanti sviluppi che possono concretizzarsi in un clamoroso braccio di ferro fra uomini dell'azienda e magistratura, senza esclusioni di colpi e di mezzi.

Alessandro Marescotti
www.peacelink.it