Spese militari, il Movimento Nonviolento scrive alla CGIL



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From: Movimento Nonviolento <mao at sis.it>
Date: Mon, 29 Aug 2011 17:46:05 
Reply-To: azionenonviolenta at sis.it
Subject: Il Movimento Nonviolento scrive alla CGIL

con preghiera di pubblicazione e diffusione.

Lettera aperta a Susanna Camusso
Segretaria generale della CGIL

Il Movimento Nonviolento alla CGIL su sciopero, spese militari, guerra.

Gentile Susanna Camusso,
     mentre prepariamo la “Marcia per la pace e la fratellanza  dei 
popoli”, il 25 settembre da Perugia ad Assisi nel cinquantesimo 
anniversario della prima del 1961, noi che ci diciamo "amici della 
nonviolenza", secondo la definizione che volle dare Aldo Capitini, 
fondatore del nostro Movimento Nonviolento, saremo nelle piazze d'Italia 
anche il 6 settembre insieme ai  lavoratori italiani.
     Saremo in piazza con voi per sottolineare con forza che, mentre con 
il pretesto della crisi internazionale si taglia tutto ciò che ancora 
rimanda ad un'idea di Stato come patto solidale tra i cittadini voluto 
dalla Costituzione, non si opera nessun taglio alle spese militari che 
sono invece già di per sè una rottura in atto e permanente della stessa 
Costituzione, in quanto preparano lo “strumento guerra” che essa 
ripudia, sottraendo preziose e ingenti risorse al bilancio dello Stato.
     Mentre l’economia del nostro Paese scivola sempre più in basso, è 
invece stabilmente all'ottavo posto tra i paesi che spendono di più per 
spesa pubblica militare, come ci ricorda tutti gli anni l'autorevole 
osservatorio del Sipri di Stoccolma. E mantiene questa posizione non 
solo non operando tagli in questo settore, ma aumentando – anno dopo 
anno – l'investimento pubblico nelle spese per la guerra. La cifra 
astronomica di 25 miliardi di euro, ormai raggiunta dalla spesa bellica, 
è il valore di un'intera finanziaria di lacrime e sangue per i cittadini 
e i ceti popolari!
     Il Parlamento ha recentemente confermato l'acquisto di 131 
cacciabombardieri nucleari F35, per un costo complessivo di ulteriori 16 
miliardi di euro, senza considerare le successive spese di manutenzione. 
Con il costo di uno solo di questi orrendi mostri, portatori di morte, 
si possono aprire 300 asili nido o pagare l'indennità di disoccupazione 
per 15.000 cassintegrati.
Se poi si vanno a vedere gli impegni per i programmi pluriennali dei 
sistemi d’arma, si scopre che dal 2011 al 2019, per nuovi bombardieri, 
elicotteri, portaerei, fregate, sommergibili e veicoli blindati, il 
Governo ha impegnato una spesa di 46 miliardi e mezzo, ossia 
l'equivalente di un’altra enorme finanziaria!
     Noi del Movimento Nonviolento saremo a fianco della CGIL nello 
sciopero generale ed invitiamo Lei ad essere al nostro fianco alla 
Marcia Perugia-Assisi, ma chiediamo anche che il più grande sindacato 
italiano, faccia suo l'appello del Presidente Pertini: "si svuotino gli 
arsenali, strumenti di morte, e si colmino i granai, strumenti di vita". 
Chiediamo che nelle piazze dei lavoratori si dica, chiaro e forte, che 
il primo principio di equità, di civiltà e di costituzionalità è il 
taglio drastico delle spese militari e la loro riconversione in spese 
civili e sociali.
     Come insegnava don Lorenzo Milani ai ragazzi di Barbiana, due sono 
le leve per cambiare le  leggi ingiuste degli uomini, il voto e lo 
sciopero. E poiché in questo momento  ci è impedito lo strumento 
democratico del voto, condividiamo la scelta del più  grande sindacato 
italiano di usare il più importante strumento di lotta  nonviolenta di 
cui il movimento sindacale è custode: lo sciopero generale.

MOVIMENTO NONVIOLENTO
Mao Valpiana, presidente
Raffaella Mendolia, segretaria
Pasquale Pugliese, segretario

Verona, 29 agosto 2011
-- 
_____________________
Movimento Nonviolento
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37123 Verona

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