Libia , nessuna complicità italiana con il massacro. Roma: p residio davanti a Montecitorio giovedì 24 febbraio ore 16



APPELLO URGENTE

Primi firmatari: Andrea Camilleri, Luigi Ciotti, Margherita Hack, Dacia
Maraini, Moni Ovadia, Igiaba Scego

FIRMA, FAI FIRMARE, ADERISCI, PARTECIPA
Primo appuntamento a Roma: presidio davanti a Montecitorio giovedì 24
febbraio ore 16.00

per adesioni: gelsomini2011 at gmail.com

FERMIAMO IL MASSACRO IN LIBIA
Pane, lavoro, democrazia, accoglienza
IL MEDITERRANEO DEI GELSOMINI

C’è una Italia che si riconosce nella lezione di coraggio e dignità che
arriva dal mondo arabo.

Il profumo dei gelsomini arriva anche nel nostro paese, anche nelle barche
piene di giovani con la loro domanda di futuro.

Il messaggio che porta con sé ci dice che non è obbligatorio subire il
furto di futuro, il sequestro della democrazia, né la fame di pane, lavoro
e libertà. Ci conferma che è possibile riprendere in mano il proprio
destino, e scrivere insieme una nuova storia per il proprio paese e per il
mondo intero.

Dimostra che il vento del cambiamento si può alzare anche dove sembra più
difficile. Oggi soffia da una regione rapinata dai colonialismi vecchi e
nuovi, oppressa da dirigenti corrotti e venduti, violentata da guerre e
terrorismi, troppo spesso contesa, divisa, umiliata.

Alzare la testa si può, anche quando costa immensamente caro, come il
prezzo che il popolo libico sta pagando in queste ore per aver sfidato il
dittatore.

Siamo tutti coinvolti da ciò che accade aldilà del mare. Le speranze e i
timori, i successi e le tragedie delle sollevazioni arabe disegnano anche
il nostro futuro. Viviamo conficcati in mezzo al Mediterraneo ed è da qui
che è sempre venuta gran parte della nostra storia.

Non possiamo restare in silenzio, mentre il Governo italiano tace,
preoccupato solo di impedire l’arrivo di migranti sulle nostre coste, e
ancora difende il colonnello Gheddafi.

Uniamo le nostre voci per chiedere la fine della repressione in Libia e in
tutti gli altri paesi coinvolti dalla rivolta dei gelsomini, dallo Yemen
al Bahrein fino alla lontana Cina.
Per sostenere i processi democratici in Tunisia e in Egitto e lo
smantellamento dei vecchi regimi.
Per rafforzare le società civili democratiche che escono da anni di
clandestinità e di esilio.
Per politiche di vero dialogo tra culture e per promuovere i “diritti
culturali” delle popolazioni coinvolte.
Per la revisione degli accordi ineguali e ingiusti imposti dalle nostre
economie ai vecchi regimi.
Per la fine delle occupazioni e delle guerre in tutta la regione.
Per chiudere la stagione dei respingimenti e di esternalizzazione delle
frontiere, la stagione della guerra ai migranti.

Chiediamo che ai migranti della sponda sud sia, in questo frangente
eccezionale, concesso immediatamente lo status di protezione temporanea.
Non possiamo tollerare che la reazione italiana ed europea alle
rivoluzioni democratiche del mondo arabo sia la costruzione di un muro di
navi militari in mezzo al mare.

Ai morti nelle piazze stanno aggiungendo in questi giorni ancora tanti,
troppi, morti in mare. È arrivato il momento di dire basta!

Chiediamo a tutti e tutte di firmare questo appello, di farlo girare, di
farsi sentire.

Primo appuntamento a Roma, giovedì 24 febbraio, alle ore 16.00 davanti a
Montecitorio.


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Alessandro Marescotti
http://www.peacelink.it
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(TA)