Colombia: a colpi di sentenze riconosciute le coppie di fatto omosessuali



Colombia: a colpi di sentenze riconosciute le coppie di fatto omosessuali
Una sentenza della corte costituzionale di Bogotà mette la Colombia alla testa del continente per i diritti civili delle coppie omosessuali. Resta escluso il matrimonio e l’adozione, ma per il resto le coppie gay e lesbiche sono equiparate in tutto a quelle eterosessuali. Nel resto del continente c’è una situazione a macchia di leopardo ma in evoluzione. La sentenza dimostra una volta di più come il potere giudiziario in Colombia sia il più fermo difensore dei diritti civili e dello stato di diritto in un contesto dove sia il potere esecutivo che quello legislativo (oltre al potere di fatto della Chiesa cattolica) vi si oppongono pervicacemente. E da ora i conservatori in Italia potranno dire: “non vogliamo finire come in Colombia dove i giudici…”.
di Gennaro Carotenuto per Latinoamerica.
A Bogotà questa settimana c’erano due motivi per festeggiare per il mondo omosessuale. La più grossa associazione, “Colombia diversa”, che ha riunito molte realtà più piccole, festeggiava cinque anni di vita nei quali è riuscita a radicarsi in una società ancora conservatrice e con tratti di omofobia. Ma soprattutto si poteva festeggiare la sentenza della corte costituzionale si pronunciava favorevolmente su una sentenza che garantiva che le coppie di fatto omosessuali abbiano nel paese esattamente gli stessi diritti di quelle eterosessuali. Per Marcela Sánchez, dirigente di “Colombia diversa”, è «un fatto storico e un passo deciso verso la conquista del diritto al matrimonio e all’adozione, ma è anche uno strumento importante per lottare contro l’omofobia che persiste nella società colombiana».
In Colombia le coppie di fatto sono state riconosciute dal 2007, sulla base di una sentenza che si basava sull’uguaglianza tra tutti i cittadini garantita dalla Costituzione, ma vi erano ben 42 articoli in 28 leggi diverse approvate in precedenza che rimanevano in vigore e causavano una serie di limitazioni e distinguo che soprattutto impedivano alle coppie omosessuali di godere di tale diritto e che sono state spazzate via dalla sentenza. Da oggi dunque si calcola che almeno 300.000 coppie di fatto colombiane, un paese dove fino al 1980 l’omosessualità era reato, conquistano una serie importante di diritti, tra i quali quello di eredità e quello di trasmettere la nazionalità che completano l’uguaglianza di diritti tra coppie di fatto eterosessuali e coppie di fatto omosessuali.
«In questo momento -sostiene ancora Marcela Sánchez, intervistata da IPS- la legislazione colombiana passa ad essere quella che più pienamente riconosce le coppie di fatto omosessuali, superando quella dell’Uruguay, che fu la prima della regione a riconoscere tale diritto». Altri paesi hanno legislazioni in merito, come l’Argentina, il Messico e il Brasile, ma hanno legislazioni a macchia di leopardo, spesso valide solo a livello locale o solo per alcuni cittadini, come per esempio i funzionari pubblici.