Comunicato Partito Umanista su Emilio Riva (ILVA) che querela PeaceLink, Uil e Comitato contro il rigassificatore di Taranto



-------------------------- Messaggio originale ---------------------------
Oggetto: Fwd: [PckNews] Emilio Riva (ILVA) querela PeaceLink, Uil e
Comitato contro il rigassificatore di Taranto
Da:      "Help To Change" <info at helptochange.org>
Data:    Ven, 29 Giugno 2007 1:00 am
A:       a.marescotti at peacelink.it
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Ciao,

in allegato la posizione del Partito Umanista in merito alla querela.

Vito Correddu



Partito Umanista                                                          
                    Roma, 21 giugno 2007
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Solidarietà per chi denuncia
il disastro ambientale di Taranto

Il 31 maggio scorso si tiene una conferenza stampa in cui viene denunciato
un caso di scempio dell’ambiente. Il luogo è Taranto, la vittima diretta è
il mare, le vittime indirette sono tutte le persone che hanno a che fare
col mare di Taranto, dai cittadini che basano il loro reddito familiare
dal mare, come i pescatori, a coloro che mangiano i pesci pescati in quel
mare. Praticamente tutti.
L’arma del delitto è il mercurio. Il presunto colpevole è l’Ilva di
Taranto che, secondo i dati snocciolati nella conferenza stampa,
disperderebbe nel mare e nell’atmosfera la bellezza di due tonnellate
all’anno di mercurio. Il mercurio versato solo nel mare di Taranto è
passato dai 118 chili del 2002 ai 665 chili stimati per il 2005. Con tale
aumento l'Ilva di Taranto si aggiudica la maglia nera a livello nazionale
con il 62,5% di tutto il mercurio stimato per la grande industria.
Gli accusatori sono Alessandro Marescotti (presidente di PeaceLink),
Francesco Sorrentino (segretario della Uil di Taranto) e Giulio Farella
(Comitato contro il rigassificatore di Taranto).

Apprendiamo dal presidente di PeaceLink che il padrone dell’Ilva, Emilio
Riva, li ha querelati per "diffusione di notizie false e tendenziose e
procurato allarme".
Secondo l’industriale i dati presentati sono «il fuorviante frutto di una
ricerca effettuata su parametri fittizi costituiti da limiti di
rilevabilità mai superati dall’azienda ed in particolare effettuando una
mera stima delle emissioni di sostanza inquinante».

La dichiarazione di Riva verrebbe però smentita dal fatto che, come si può
anche leggere su www.tarantosociale.org dove esiste un vero e proprio
dossier sull’argomento, i dati resi pubblici durante la conferenza stampa
sono il frutto di una ricerca mirata sul mercurio negli archivi del sito
dell’agenzia governativa APAT (Agenzia per la protezione dell’ambiente e
per i servizi tecnici). Il database INES (Inventario Nazionale delle
Emissioni e loro Sorgenti) stima una dispersione in atmosfera per la
grande industria italiana di 2821 chilogrammi di mercurio, di cui il 49%
proviene da Taranto.
La reazione del padrone dell’Ilva rende ancora più probabile il fatto che
i dati resi pubblici da Marescotti, Sorrentino e Farella corrispondano
effettivamente alla verità.
Emilio Riva, proprio in questi giorni, è stato assolto dall’accusa di
omicidio colposo per la morte, avvenuta nello stabilimento siderurgico di
Taranto nel 2002, di un giovane allievo in corso di formazione, messo a
svolgere un’attività ispettiva vicino ad un grosso macchinario in una zona
non a norma di sicurezza, senza cintura di sicurezza e caduto da una
camminata senza parapetto su un nastro trasportatore, da cui non è
riuscito a svincolarsi perché aveva una gamba incastrata negli ingranaggi.
Riuscirà a sfuggire anche alle accuse per questo disastro ambientale?

Il Partito Umanista esprime tutta la sua solidarietà nei confronti di
Marescotti, Sorrentino e Farella, che coraggiosamente hanno reso nota una
situazione non più sostenibile, affrontando, con le mani nude della
denuncia non-violenta, la violenza ambientale di personaggi resi potenti
anche da ben nascoste connivenze politiche.

Carlo Olivieri – Partito Umanista

Ciao,
 
in allegato la posizione del Partito Umanista in merito alla querela.
 
Vito Correddu
 
Allegato Rimosso