G8: ci ridono in faccia



G8: ci ridono in faccia

Ridono George Bush e il suo famiglio Tony Blair. Praticamente si sganasciano e poche volte una foto rappresenta meglio la realtà del G8 che si sta tenendo a Heiligendamm in Germania.
di Gennaro Carotenuto

Cos'avranno da ridere è presto detto. Ieri Bush aveva detto NIET a qualunque controllo delle emissioni di anidride carbonica. Come un baro al tavolo del poker stava bleffando. In realtà aveva una generosissima offerta da fare al mondo (come fosse un marziano e l'ambiente del pianeta Terra non lo riguardasse).

Per comunicare al mondo la sua generosissima offerta ha usato Tony Blair, da anni uno dei suoi migliori portavoce, quasi un ventriloquo. Tony è al suo ultimo G8. Gli mancherà! E così George ha voluto dare proprio a Tony la grande soddisfazione dell'annuncio trionfale: "Tagli sostanziali alle emissioni di gas". Mentre lo diceva, la foto forse lo testimonia, gli scappava da ridere come a Colin Powell all'ONU quando fece la sceneggiata con la provetta prima di incenerire decine di migliaia di iracheni.

"Tagli sostanziali alle emissioni di gas", ha detto proprio così Tony Blair.

L'ho convinto io George, ha aggiunto. Come tutti sanno George è un uomo prudente e un uomo dalla profonda fede. E lui crede profondamente alla mano invisibile del mercato. E pensa che sarà la mano invisibile del mercato a regolare il clima di domani. Sposterà una nuvola in qua, con un enorme innaffiatoio eviterà la desertificazione... Dobbiamo pertanto essere molto grati a George per tanta generosità, conclude Tony, mentre oramai si rotola per terra dalle risate.

Seduta stante la notizia, ovviamente, fa il giro del mondo: "Tagli sostanziali alle emissioni di gas" ribattono tutte le agenzie e tutti i tg e sarà il titolo di tutti i giornali del mondo. L'ha detto Tony Blair e gli anglosassoni si sa, sono gente seria. E tagli sostanziali saranno, e prestissimo! Addirittura già nel 2050! Se non saremo tutti già fritti è appena dopodomani, del resto si sa che presto e bene non vanno insieme. Ah, e a patto che non ci sia alcun obbiettivo vincolante: "che diamine, ho detto che saranno sostanziali (tra 43 anni), volete mettere in dubbio la mia parola?" ha chiuso George Bush oramai alle lacrime dalle risate!

Ma non bisogna dare tutte le colpe agli anglosassoni. Qualunque persona onesta di fronte a tale irricevibile non proposta farebbe saltare il tavolo. Ma non ci sono persone oneste tra i grandi della terra. Angela Merkel, colei che fino a ieri giurava e spergiurava che era indispensabile fissare obbiettivi vincolanti oggi salta giuliva: "E' stato un grande successo!". Degli obbiettivi vincolanti si è già dimenticata. E Romano Prodi: "è un documento che si impegna ad assumere un'azione forte e rapida per contrastare i cambiamenti climatici". Forte e rapida?

Il G8 si sa è in crisi nera. Ai grandi della terra tocca dire ogni anno un sacco di balle per far credere al mondo che attraverso il liberismo economico, si risolveranno la fame e la sete, l'aids e le guerre, la povertà, l'analfabetismo, e pure il cambio climatico. A partire dal 2050 ovviamente.

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