Sit-in sotto l'ENI per denunciare l'inquinamento in Nigeria e per la liberazione dei tecnici rapiti



SIT-IN sotto l'ENI  23 GENNAIO


Si è tenuto ieri a Roma, sotto la sede dell'Eni, un presidio per denunciare la gravissima situazione che vede coinvolta l'impresa di Stato Eni in Nigeria.

Presenti i rappresentanti delle associazioni A Sud, Attac, Casa delle Culture, Confederazione Cobas, RdB Energia, Crbm, PeaceLink, Internet network for peace, Geologia senza Frontiere, Ass. Alternativamente, Ass. Cult. Aurum Il divenire, Ass. Grano di Sale, Amisnet, Altre Mappe, Sud Pontino Social Forum, Centro Culturale la Pietra Vivente, Coordinamento Nord/Sud del Mondo, Casa della cultura Antiatomica.

Le organizzazioni promotrici chiedono al governo italiano e all'Eni:

· un maggior impegno per garantire il rilascio dei lavoratori italiani e un' equa soluzione della controversia

·         il risarcimento per i danni ambientali e sociali provocati

·         una bonifica ambientale

· l'applicazione di politiche rispettose dei diritti umani, ambientali, economici e sociali che consentano un'equa redistribuzione dei proventi dell'attività petrolifera

Chiedono inoltre ai capigruppo di camera e senato delle forze politiche dell'Unione un incontro urgente per affrontare e cercare una risoluzione alle questioni che il sequestro degli italiani e le attività dell'Eni pongono sul piano della politica estera, della politica energetica e ambientale del nostro paese.