Il Ministro dell'Ambiente: "Sui rigassificatori ci vuole un piano e un confronto"



Energia: Pecoraro Scanio, Subito Il Piano Nazionale

(ASCA) - San Rossore (Pi), 20 lug - ''C'e' bisogno del Piano energetico nazionale. Il nostro programma si basa decisamente sulle fonti rinnovabili, sull'efficienza energetica, il risparmio, la lotta agli sprechi. Per la prima volta nel Dpef c'e' scritto basta all'aumento della domanda di energia. Questo significa che siamo di fronte a una svolta di principio, perche' non e' vero che a un maggior consumo energetico corrisponda una migliore qualita' della vita e uno sviluppo dell'economia''. Lo ha detto il ministro dell'ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, intervenuto oggi a San Rossore al meeting organizzato dalla Regione Toscana e incentrato, quest'anno, sull'energia. ''Anche per quanto riguarda i rigassificatori - ha proseguito il ministro - ci vogliono un piano e un confronto. Ho apprezzato il piano energetico della Toscana, ma e' paradossale che le Regioni facciano i loro piani energetici senza un quadro nazionale''. Per quanto riguarda gli inceneritori (uno dovrebbe essere realizzato, tra l'altro, vicino a Firenze) il ministro ha affermato che sulle nanopolveri ''serve uno studio europeo e la direttiva europea sui rifiuti attesa per fine anno. La mia non e' opposizione ideologica, ma sara' utile un tavolo di confronto, per trovare una intesa almeno sul metodo di analisi e sulle ricadute sulla salute, un approccio scientifico, chiaro, rigoroso, trasparente che abbia come priorita' la salute pubblica e del pianeta''. Ai giornalisti che gli chiedevano un commento su quanto affermato da Pecoraro Scanio, il presidente della Regione Toscana Claudio Martini ha poi spiegato che ''il ministro non ha detto che gli inceneritori non rispettano le direttive dell'Unione europea ma che pongono dei problemi, come del resto qualunque emissione, rispetto al protocollo di Kyoto. Questo e' evidente, ma noi abbiamo anche la necessita' di risolvere i problemi, usando via via le tecnologie piu' avanzate e cercando di elevare il livello della discussione e della ricerca scientifica. Noi non vogliamo, e in Toscana non c'e', un proliferare di inceneritori, tanto piu' di grandi dimensioni, ma siamo consapevoli che una soluzione, per evitare l'emergenza, va data. Questo problema esiste in quasi tutte le regioni italiane''.

Fonte: http://it.biz.yahoo.com/20072006/26/energia-pecoraro-scanio-piano-nazionale.html


Ambiente. Pecoraro: necessari piani nazionali di valutazione ambientale strategica
 
Basta con i singoli progetti, ''l'Italia ha bisogno di piani nazionali di valutazione ambientale strategica su porti, rigassificatori, energia e trasporti''. Cosi' il ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, che in un forum all'Ansa ha toccato alcuni temi chiave in materia di ambiente e tutela del territorio e del mare. In tal senso il Dpef, ha sottolineato Pecoraro Scanio, ''per la prima volta ha una forte valenza ambientale''. ''Dobbiamo essere molto espliciti: l'Italia non e' una piattaforma logistica, l'Italia - ha detto il ministro - e' un grande Paese turistico che ha anche grande valenza nei settori dell'agricoltura, dell'industria e dell'artigianato di qualita'. Non puo' diventare semplicemente una piattaforma di cemento nel Mediterraneo''. Questo sarebbe ''la negazione di tutti i progetti dell'Italia e dell'Ue'', ha affermato Pecoraro Scanio sottolineando l'importanza in tal senso ''di rilanciare la tutela della biodiversita' come valore della qualita' della vita e valore economico, perche' la biodiversita' e' un valore economico incommensurabile''. Accanto alla salvaguardia, lo sviluppo. Opere si', dice Pecoraro al forum dell'Ansa, cui hanno partecipato il presidente dell'Agenzia di stampa, Boris Biancheri, l'amministratore delegato, Mario Rosso, e il direttore, Pierluigi Magnaschi, ma solo sulla base di piani seri e chiari che devono riguardare l' intera penisola e non le singole realta' territoriali. ''E questo - ha detto Pecoraro - nel Dpef c'e'''. ''Nel documento di programmazione economica - ha riferito il ministro - e' stata data grande attenzione alla Valutazione ambientale strategica. Basta con l'analizzare i singoli progetti, dobbiamo avere una grande valutazione per esempio sul piano dei trasporti di questo Paese e quindi capire cosa serve di piu' per spostare la merce davvero dalla strada alla ferrovia al mare. Bisogna avere un piano serio di valutazione ambientale strategica sull'energia e se dobbiamo fare dei rigassificatori va bene, ma allora dobbiamo sapere quanti e dove. Non e' possibile che ogni singola regione inventa un giorno che vuole un rigassificatore''. ''Abbiamo bisogno - ha aggiunto Pecoraro - di un grande piano sui porti che rimetta in sicurezza e rafforzi i porti che abbiamo ma senza disseminare di porti il Paese''. Altro tema caldo, l'energia. ''Nel Dpef si e' posto l' obiettivo di non fare piu' aumentare la domanda nel nostro Paese. Questo significa - ha sottolineato il ministro dell' Ambiente - investire fortemente su innovazione ed efficienza. Basta con lo spreco dell'energia che ci porta a costruire impianti molto spesso inquinanti che creano problemi ma al contrario sviluppiamo le migliori tecnologie italiane perche' nell'efficienza energetica noi siamo leader. Nel dover produrre energia con fonti non rinnovabili rischiamo di aumentare il deficit della nostra bilancia commerciale''. Sul tema, Pecoraro Scanio ha annunciato di essere a lavoro per un ddl sulla promozione delle fonti rinnovabili. ''Dobbiamo diventare leader di tecnologie nel solare'', ha affermato. E insieme all'energia il Dpef ''riserva una grande attenzione - ha rilevato Pecoraro Scanio - anche al mare che per la prima volta entra nel documento di programmazione economico finanziaria e che e' finalmente anche nel nome del mio ministero che diventa anche di tutela del mare''. Sul tavolo anche una delle sfide piu' imminenti: gli obeittivi fissati dal Protocollo di Kyoto. ''Noi - ha detto il ministro dell'Ambiente - dobbiamo ridurre le emissioni di Co2. E' un dovere planetario ribadito tra l'altro al G8 in particolare con la dichiarazione comune di Prodi, Chirac, Merkel e Blair che, addirittura, dicono che al 2050 bisogna arrivare a tagliare le emissioni di Co2 del 60-80 per cento. Non possiamo distruggere il Pianeta con le nostre emissioni. Gia' abbiamo un cambiamento climatico in atto, gia' assisteremo all'aumento del livello dei mari. Dobbiamo fare in modo che questo non diventi una catastrofe per l'umanita'''. ''Abbiamo un dovere nei confronti di noi stessi e del futuro. Per fare questo le emissioni di Co2 le deve ridurre non solo l'industria ma anche i trasporti e le civili abitazioni. Il piano sull'industria prevede che ci sia un taglio di emissioni. Tutti i Paesi stanno facendo una politica di tagli e anche l'Italia dovra' farlo salvaguardando ovviamente i livelli di competitivita' delle imprese che diventano, pero', competitive con l'innovazione e non con trucchi per evitare i tagli. I tagli delle emissioni ci devono essere''. (Ansa)

Fonte: http://www.verdi.it/apps/econews.php?id=10447