La scomparsa di Davide Melodia. Il ricordo di Mao Valpiana



E' SCOMPARSO DAVIDE MELODIA

IL RICORDO DI MAO VALPIANA

Ad alcuni mezzi d'informazione
ad alcune persone e associazioni impegnate per la pace e i diritti umani

Gentili signore e signori,
vi inviamo come anticipazione l'editoriale in ricordo di Davide Melodia,
deceduto l'8 marzo 2006, che aprira' il fascicolo di domani del notiziario
telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino".

Il Centro di ricerca per la pace di Viterbo

Viterbo, 9 marzo 2006

Mittente: Centro di ricerca per la pace
strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo
tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

* * *

MAO VALPIANA RICORDA DAVIDE MELODIA

Davide Melodia ha concluso il suo percorso terreno, dopo 85 anni vissuti
intensamente.
E' stato un pioniere della nonviolenza italiana. Con la sua ricca ed estrosa
personalita' ha camminato su tanti sentieri, si e' cimentato in mille
mestieri: pittore, poeta, scrittore, maestro carcerario, guida turistica,
attore, cantante, compositore, traduttore poliglotta, giornalista,
insegnante, pastore evangelico, predicatore.
Con i suoi racconti ti affascinava. Aveva sempre pronto qualche ricordo,
qualche aneddoto, qualche storia della sua vita avventurosa. Grande
narratore, che mescolava umorismo, scherzi, a momenti di commozione vera.
Una persona che ispirava subito simpatia e la cui compagnia era
piacevolissima. Ma cio' che subito emergeva era la sua profonda
religiosita', la sua fede, che l'ha portato ad essere attivissimo negli
ambienti evangelici, fino a diventare pastore battista gia' nel 1948, poi al
suo impegno come predicatore evangelico dal 1979 e quindi attivissimo nei
Quaccheri dal 1984 fino all'ultimo respiro (il suo ultimo libro e' stato
"Introduzione al cristianesimo pacifista" del 2002).
La sua riflessione sulla nonviolenza inizia durante la prigionia dal 1940 al
1946 (quanti episodi, divertenti e tragici su quegli anni...). Ha
approfondito soprattutto la nonviolenza religiosa, ecumenica, ed ha
partecipato ai primi momenti di organizzazione della nonviolenza italiana,
con notevoli frequentazioni anche degli ambienti pacifisti internazionali.
E' stato vicino al Movimento Internazionale per la Riconciliazione,
segretario nazionale del Movimento Nonviolento (dal 1981 al 1983), tra i
fondatori della Lega per il Disarmo Unilaterale, di cui e' stato segretario
dal 1979. Ha sperimentato la nonviolenza in mille campi, anche dentro alle
carceri italiane, in un momento storico difficile (da cui il suo libro
"Carcere riforma fantasma", del 1975, edito da Sugar). Alla nascita del
movimento ecologista italiano, lui che aveva fatto la scelta vegetariana fin
dal 1972, e' in prima fila e viene eletto per due volte consigliere comunale
a Livorno, poi consigliere provinciale a Verbania dove ricopre anche la
carica di presidente dei Verdi fino al 2001.
Mentre scrivo queste poche note per commemorare un caro amico, i ricordi si
rincorrono, ed emergono nitidi ma sovrapposti nel tempo. Chi ha avuto la
fortuna di assistervi non potra' mai dimenticare gli spassosi siparietti che
Davide improvvisava nelle serate libere di un convegno o un congresso
nonviolento. Dategli un palco ed un microfono, ed e' fatta! Poesie, canzoni,
scene teatrali, ed era un maestro nel tenere l'attenzione del pubblico, nel
far cantare in coro ("Oia, oia, oia, questo si' che e' un modo boia! Ahia,
ahia, ahia, sale e scende la mannaia!"); anche se il suo era uno stile
d'altri tempi, i giovani lo apprezzavano per la spontaneita',
improvvisazione, sincerita'. Alle volte sembrava lui stesso un giovanetto,
anche se aveva all'epoca 60-70-80 anni...
Per noi del gruppo veronese del Movimento Nonviolento e' stato un vero
padrino... lui diceva che ci ha tenuto a battesimo. Veniva spesso, quando si
faceva il teatro ambulante per la citta', e quanti trucchi da guitto che ci
ha insegnato. Con il nostro Sergio Salzano ha messo in piedi un vero
sodalizio: Davide componeva i testi, e Sergio la musica, poi accompagnandosi
con la chitarra cantavano e insegnavano canzoni nonviolente (come la
memorabile "Uomo, chi fermera' la tua mano?") alle marce antimilitariste o
ai campi estivi. Da quel sodalizio e' nata  anche l'idea dell'autobiografia
di Davide  a puntate, "Un soldato mediocre": alcuni fogli ciclostilati, a
cadenza mensile, che venivano spediti agli abbonati. Da quei primi anni
l'amicizia con Davide si e' sempre mantenuta e i contatti erano costanti.
Recentemente, con l'avvento delle nuove tecnologie, lui, ormai ottuagenario,
non si e' lasciato scoraggiare, e si e' adeguato, prendendo dimestichezza
con l'e-mail e aprendo anche una sua pagina, che trovate in
http://web.tiscali.it/davidemelodia/ cosi' ha potuto non far mancare mai,
fino a poche settimane fa, il suo punto di vista e le sue poesie, anche se
l'eta' ormai avanzata e vari problemi fisici gli impedivano di fare lunghi
spostamenti.
Nell'ultima telefonata insisteva perche' la parte dedicata alla nonviolenza
del suo ricco archivio di documentazione e bibliotecario, fosse raccolta e
custodita dal Movimento Nonviolento. Ma quello che resta di Davide non sara'
solo in quelle carte che testimoniano l'infaticabile e originale vita di un
amico della nonviolenza. I migliori ricordi di Davide resteranno nella sue
opere. Le poesie sono il frutto del suo spirito libero, ora accolto nella
nonviolenza piena.

*

Un breve profilo di Davide Melodia

Davide Melodia, amico della nonviolenza, infaticabile costruttore di pace,
era nato a Messina nel 1920, figlio di un pastore evangelico socialista e
pacifista; fratello di Giovanni Melodia (1915-2003, antifascista, deportato
a Dachau, segretario nazionale dell'Aned, testimone e studioso della Shoah);
prigioniero di guerra nel 1940-'46; maestro elementare, pastore evangelico
battista, maestro carcerario, traduttore al quotidiano "Il Giorno", pittore,
consigliere comunale e provinciale, dirigente dei Verdi; pacifista
nonviolento, segretario del Movimento Nonviolento (1981-'83), segretario
della Lega per il Disarmo Unilaterale (1979-'83), membro del Movimento
Internazionale della Riconciliazione, vegetariano, predicatore evangelico,
dal 1984 quacchero. Ma questa mera elencazione di alcune sue scelte ed
esperienze non ne rende adeguatamente la personalita', vivacissima e
generosa. E' deceduto a Verbania l'8 marzo 2006. L'ultima  delle opere di
Davide Melodia e' Introduzione al cristianesimo pacifista, Costruttori di
pace, Luino (Va) 2002

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Un breve profilo di Mao Valpiana

Mao (Massimo) Valpiana (per contatti: mao at sis.it, e anche presso la
redazione di "Azione nonviolenta", via Spagna 8, 37123 Verona, tel.
0458009803, fax  0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito:
www.nonviolenti.org) e' una delle figure piu' belle e autorevoli della
nonviolenza in Italia; e' nato nel 1955 a Verona dove vive ed opera come
assistente sociale e giornalista; fin da giovanissimo si e' impegnato nel
Movimento Nonviolento (si e' diplomato con una tesi su "La nonviolenza come
metodo innovativo di intervento nel sociale"), e' membro del comitato di
coordinamento nazionale del Movimento Nonviolento, responsabile della Casa
della nonviolenza di Verona e direttore della rivista mensile "Azione
Nonviolenta", fondata nel 1964 da Aldo Capitini. Obiettore di coscienza al
servizio e alle spese militari ha partecipato tra l'altro nel 1972 alla
campagna per il riconoscimento dell'obiezione di coscienza e alla fondazione
della Lega obiettori di coscienza (Loc), di cui e' stato segretario
nazionale; durante la prima guerra del Golfo ha partecipato ad un'azione
diretta nonviolenta per fermare un treno carico di armi (processato per
"blocco ferroviario", e' stato assolto); e' inoltre membro del consiglio
direttivo della Fondazione Alexander Langer, ha fatto parte del Consiglio
della War Resisters International e del Beoc (Ufficio Europeo dell'Obiezione
di Coscienza); e' stato anche tra i promotori del "Verona Forum" (comitato
di sostegno alle forze ed iniziative di pace nei Balcani) e della marcia per
la pace da Trieste a Belgrado nel 1991; nel giugno 2005 ha promosso il
digiuno di solidarieta' con Clementina Cantoni, la volontaria italiana
rapita in Afghanistan e poi liberata. Un suo profilo autobiografico, scritto
con grande gentilezza e generosita' su nostra richiesta, e' nel n. 435 del 4
dicembre 2002 di questo notiziario.

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