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Aggiornamenti dall'Ass. Intern. "Noi Ragazzi del Mondo"



AINRAM NEWS

N. 19 – 2OOO

Lettera dell’Associazione Internazionale "Noi Ragazzi del Mondo"

Via Lungro, 3 – 00178 Roma (Italia), Telefono: 06/71289053

C/C postale 17195041 - Email: ainram@tin.it

I T A L I A

Presidente Internazionale, d. Franco Monterubbianesi, Roma: ainram@tin.it

Ufficio Internazionale, Cristiano Morsolin e Teresa Ricci : ainram@tin.it

Gruppo di Roma, Rossano Salvatore: edpjs@tin.it

Gruppo regione Calabria, Emma e Beppe Rozzoni: emma@c-progettosud.it

Gruppo Oratorio Redona (BG), Paola Galimberti e d.Patrizio Moioli: trottalemme@katamail.com

Gruppi regione Marche, Argeo Funari: ainram.mh@libero.it

Gruppo regione Sardegna, Tamara Sanna e Lorenzo: anramsarda@tiscalinet.it

Referente di Trento, Miriam Boglioni: gruppo_78@consolida.it

Referente di Tolmezzo (UD), Elena Matiz : elenakaa@freemail.it

Referente di Milano, Daniela e Ilaria Nava : daniela.nava@tiscalinet.i Referente di Torino, Fausto Sorino: fausto70@yahoo.it

Referente di Padova, frate Mario Mingardi : fratemario@tin.it

E C U A D O R

Vice Presidente Internazionale, Gianni Tarquini: anita@accessinter.net

Gruppi " ASA" e "Confie" – Quito, P. Giorgio De Checchi : gdechecc@uio.satnet.net

Gruppo "Muchachos solidarios" – Quito, Monica Silva e Sulami Ruales: anita@accessinter.net

"Jovenes luchadores x ninez mas justa" – Ibarra, Claudia Idabango: cristodelacalle@yahoo.com

Gruppo "Mano Amiga" – Riobamba, Amelia Jara e Margarida Guevara: marga@laserinter.net

B R A S I L E

Gruppo "Casa do Menor" – Rio de Janeiro, P. Renato Chiera: chiera@abeunet.com.br

"Progetto Luar" – Rio de Janeiro, Rita Serpa: rita_serpa@uol.com.br

Frei Alamiro: freialamiro@uol.com.br

Gruppo "P. Nino Miraldi" – Rio de Janeiro, Regina: regina@mail.ifcs.ufrj.br

G U A T E M A L A

Renè Munoz, Città del Guatemala: congcoop@guate.net

GRUPPI COLLEGATI

BRASILE, Pe. Alfredo Souza "Semente do Amanha", Salvador do Bahia: zumbi@boxmail.com.br

PERU’ : Manthoc , Cecilia Ramirez Flores : manthoc@infoweb.com.pe

CAMEROUN : Comunità "Maranathà" – Yaoundè, Patrizia

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Carissime/i Ragazze/i del Mondo, Roma , 10 ottobre 2000

Ciao! Hola! Hoi! Come va? Spero bene…

La "primavera" di Praga, la liberazione da Milosevic, i "bombardamenti" di notizie positive che ci lanciano le agenzie di stampa alternative di Brasile, Ecuador, Italia ci fanno sentire la passione del mondo, il grido di popoli che denunciano, resistono, lottano. Palpita un’energia vitale che trasmette coraggio, entusiasmo, speranza. Anche Ainram News si propone di aprire una finestra su questo mondo-universo, per respirare quel "cambiamento dal basso" che vede protagonisti tanti Piccoli, tanti Lillipuziani della Terra. Su questa lunghezza d’onda Rossano ha costruito la nuova rete di Noi Ragazzi del Mondo in Brasile grazie all’impegno di Valeria, Deco, Elaine del "Luar", di Regina dell’Ass. "P. Nino Miraldi", di Murialdo e dei ragazzi di "Casa do Menor". Paola e i giovani dell’Oratorio di Redona (BG) hanno organizzato una rassegna sull’infanzia negata in Brasile con video, mostra fotografica, ecc. A Padova si sta attivando anche Frate Mario Mingardi. Degli altri gruppi non abbiamo notizie recentissime e quindi vi sollecitiamo a scriverci per condividere insieme il cammino.

Dall’Ecuador Gianni ci manda un S.O.S per sostenere i progetti "Muchachos Solidarios" di Monica, "Accion Chicas" di Sulami, e "Cristo de la calle" di Claudia. Si è concluso il progetto triennale sostenuto da Capodarco Internazionale (CICa) con la Comunità Europea e quindi dobbiamo provvedere alla loro sopravvivenza. Qui a Roma abbiamo pensato di anticipare fino a dicembre quel milione mensile che consente di continuare i vari progetti con ragazzi/e lavoratrici di strada. Visto che ora i gruppi si stanno impegnando ( o lo faranno!!!) per raccogliere fondi per finanziare il "Giubileo Pachacutik", invitiamo tutti i gruppi a darsi da fare in vista del nuovo anno.

Questo Ainram News n. 19 contiene i seguenti materiali:

  • Aggiornamento ECUADOR
    • SOS lanciato da Gianni
    • Ci scrive Claudia da "Cristo de la calle" – Ibarra
    • Progetto "Muchachos Solidarios" – Quito
    • Progetto "Accion Chicas" – Quito
    • Lettere di Gianni
  • Aggiornamento BRASILE
    • Ci scrive Frei Alamiro
    • Risultato storico per la sinistra alle amministrative
    • Aggiornamento dalle Marche del progetto "Dalla strada al futuro"
  • Finestra sul Mondo
    • Mobilitazione di Praga contro il neoliberalismo
    • Dichiarazione 1° incontro nazionale rete di Lilliput

Vi consiglio di rivedere gli indirizzi e-mail, c’è qualche cambiamento. L’ultima novità è rappresentata dal fatto che l’archivio Ainram News dal n. 15 è presente in internet; siamo ospiti della rete Peacelink, gli indirizzi sono allegati qui in basso. Ad inizio della prossima settimana vi invieremo i materiali per l’incontro nazionale dei partecipanti il viaggio a Rio, che stiamo organizzando per sabato 21 ottobre (alle h. 15.00 del pomeriggio) e domenica 22 (fino a pranzo). Saluti di pace da parte di Cristiano

 

ARCHIVIO Ainram News in INTERNET

Ainram News n.15 : http://www.peacelink.it/webgate/latina/msg00306.html

Ainram News n.16: http://www.peacelink.it/webgate/latina/msg00310.html

Ainram News n.17: http://www.peacelink.it/webgate/latina/msg00323.html

Ainram News n.18: http://www.peacelink.it/webgate/latina/msg00330.html

Aggiornamento dall’ ECUADOR

S.O.S lanciato da Gianni

-----Messaggio originale-----
Da: Comunidad Capodarco <
anita@accessinter.net>
A: NOI RAGAZZI DEL MONDO <
ainram@tin.it>
Data: venerdì 6 ottobre 2000 19.08
Caro Cristiano,
in questo momento di gran confusione i gruppi dei ragazzi e delle ragazze sono un punto fermo. Monica e Sulami continuano a seguirli con l'appoggio di Julia, Klever e Walter (visto il particolare momento garantire lo stipendio completo a tutti per me diventa difficile , fatemi sapere se come Noi Ragazzi potete aiutarmi per esempio con Monica e Sulami, la richiesta l'ho già fatta a don Franco). Vanno avanti con piccoli taller (guaipes, cuscini, i soliti biglietti augurali), giovedí si andrà, insieme ai bambini handicap della Scuola diurno, in piscina.

Bellissimo è stato l'incontro tra le ragazze (Acción Chicas) e il nuovo gruppo comunitario di Carcelen: io ho
chiesto alle ragazze di andare ad aiutare il giorno della sistemazione, lo hanno fatto e in più sono diventate amiche di Daniel e Andres cosí ora spesso vanno a passare del tempo con loro.

Bisogna peró trovare il modo di pagare loro le spese per la scuola, cosí non la abbandonano, e creare qualcosa di più stabile per la sussistenza: alcuni ragazzi del Terminal adranno al Taller dei salesiani (TESPA) per imparare falegnameria, peró dopo dovremmo attrezzare loro un taller (con Antonio, Piero e la Cica ci stiamo muovendo, speriamo passino i progetti); dovremmo anche acquistare delle macchine per cucire per le ragazze e mettere su un laboratorio produttivo (anche per questo si sta muovendo soprattutto Nadia...). Se riusciste ad aiutarci si potrebbero mettere su attività che diano loro reddito e permettano di studiare (es. un negozio di affitto di film, un cafè internet), fatemi sapere.

Anche Claudia è in difficoltà e, dopo l'acquisto di un computer con contributo CICa, non abbiamo risorse per darle una mano: per lei potremmo rafforzare il servizio di lavanderia (es. acquistando altre due lavatrici) o
attrezzare il laboratorio per piumoni (già possiedono alcune macchine ne mancherebbero un paio).

Per Rio non abbiamo ancora promesso nulla peró da Ibarra e da Quito le ragazze e i ragazzi sono pronti e gli animatori accompagnatori sono bravi: Claudia potrebbe avere difficoltà a causa dei due bambini, Sulami credo meriti di venire, Margoth, Monica, Klever e Walter sarebbero di grande aiuto. Dei ragazzi: Anita, Jomaira, 2 del Terminal e due di Acción Chicas potrebbero essere sicuri. Di Riobamba non posso dire nulla
visto che non rispondono alle mie richieste. Peró fatemi sapere, e avere, al più presto i soldi perchè per i ragazzi-e bisogna fare tutti i tramiti per il passaporto, che costa ed è lungo.
Un abbraccio Gianni

Ci scrive CLAUDIA da "Cristo de la calle"

Data: 8 Oct 2000 
Da: Claudia Ibadango <cristodelacalle@yahoo.com>
HOLA QUERIDO CRISTIANO,
HE RECIBIDO TUS NOTICIAS, ME A PUESTO MUY CONTENTA SABER QUE CUENTO CON ALGUIEN COMO TU. SABES CRISTIANO AQUI LA LUCHA CON LOS JOVENES SIGUE ADELANTE, AHORA XIOMAIRA ES LA NUEVA PRESIDENTA DEL GRUPO Y JACKSON ES EL VICEPRESIDENTE DEL GRUPO. HEMOS QUEDADO EN REUNIRNOS LOS DIAS SABADOS, PARA HABLAR SOBRE OTROS TEMAS Y ENTRE ESTOS EL TEMA DE PROYECTOS QUE SEAN ELLOS CABEZAS Y ASI PUEDAN SER LIDERES. SABES ESTOY MUY CONTENTA CON LOS JOVENES QUE TENGO HOY PORQUE TODOS NOS DAN FRUTOS EN EL TRABAJO Y
EN EL COLEGIO. ES POR ESTA RAZON QUE QUEREMOS QUE YA HAYA UN PROYECTO QUE SEA EL GRUPO QUE LO DIRIJA. COMO TU SABES ELLOS CRECEN Y NO TODO EL TIEMPÒ ELLOS NO VAN A DEPENDER DE NOSOTROS.
NOSOTROS COMO GRUPO TENEMOS PENSADO SI NOS AYUDAN CON EL FINANCIAMIENTO IMPLEMENTAR UN PROYECTO SOBRE AGRICULTURA Y CRIANZA DE GANADO PORCINO YA QUE ESTOS LE VA A DAR ESTABILIDAD ECONOMICA Y LES VA AYUDAR EN LOS ESTUDIOS Y ASI VAN A SABER QUE NO TODO ES REGALADO Y ASI VAN A PODER AYUDAR A OTROS NIÑOS Y MAS QUE NADA VAN A TRABAJAR ELLOS MISMOS QUE ES LO MAS IMPORTANTE. SABES DENTRO DEL GRUPO HAN FORMADO UN GRUPO DE DANZA ,EN DONDE BAILAN LA MAYORIA DE CHICOS MUSICA FOLKLORICA YA QUE CON EL MISMO SALIERON BAILANDO EN LAS FIESTAS DE IBARRA POR LAS CALLES EN LAS QUE
ESTUVIMOS MUY CONTENTOS PORQUE LA GENTE NOS ÀPLAUDIA. 
MUCHO Y ESO NOS HIZO MUY FELICES ESPECIALMENTE A LOS CHICOS,POR ESO CRISTIANO SI NOS PUEDES AYUDAR DANOS LA MANO Y AYUDANOS A VER SI ALGUIEN NOS FINANCIA UNO DE ESTOS `PROYECTOS PARA QUE ASI LA FUNDACION NO
CAIGA,GRACIAS CRISTIANO POR NO ABANDONARNOS MUCHOS.
SALUDOS DE XIOMAIRA Y TODOS LOS QUE FORMAMOS EL GRUPO.

CLAUDIA, CHAO ENVIANOS NOTICIAS LO MAS PRONTO POSIBLE.

PROYECTO "MUCHACHOS SOLIDARIOS" - QUITO

ANTECEDENTES.

La situación económica por la que atraviesa el país, cada vez más deficiente coadyuva a la proliferación de trabajadores informales que rompiendo el primer núcleo social que es la familia, han tenido que emigrar a las ciudades donde esperan mejorar sus condiciones de Vida.

Efecto que no se concreta puesto que al abandonar sus campos, abandonan con ellos su cultura, idiosincrasia, enfrentándose a una sociedad marginadora, explotadora que no permite su integración social.

La realidad del grupo social campesino es crítica, pues en la gran ciudad tienen que cubrir gastos que hasta entonces eran desconocidos como: arriendo alimentación, salud y transporte.

Los menores en su afán de colaborar con su familia, desarrollan actividades que bloquean su desarrollo personal trabajando como: betuneros, voceadores de periódico, vendedores ambulantes, ayudantes de panadería, albañiles y ayudantes de carpintería.

Un aspecto particular importante en el trabajo prematuro es la intensidad laboral medida por las horas de trabajo semanales. Tanto en las zonas urbanas como en las marginales más del 70% de menores que trabajan lo hacen alrededor de 30 horas por semana. Esto demuestra que para la mayoría, sus actividades son incompatibles con el estudio, con la capacitación presencial que les ofrece el sistema educativo, con la recreación y con el tiempo para "ser niños", factor que incide en el abandono escolar y eleva la taza de analfabetismo.

En estudios realizados se demuestra que la mayoría de emigrantes que forman parte de los vendedores informales oscilan entre 6 y 18 años de edad, trabajo que lo realizan para cubrir en algo sus necesidades básicas.

Actualmente la canasta familiar básica oscila alrededor de los 4000.000 de sucres (160$), valor muy elevado para este grupo social, bajando su nivel alimenticio dando lugar a la desnutrición infantil.

Su vida en general es un duro vivir en un medio donde solo su valor y fuerza les permite sobrevivir.

JUSTIFICACION.

Con este claro panorama de nuestro país, en Julio de 1999, la CICa bajo la Dirección del Dr. Gianni Tarquini propone un proyecto con menores trabajadores del centro de la ciudad.

Se inicia este sueño de solidaridad humana abrièndose a 60 menores y jóvenes que van de 2 a 22 años de edad. El grupo de los más pequeños comprende a hijos de los prematuros padres.

En un inicio fue la idea de compartir con ellos parte de lo nuestro, de atender o palear en parte sus necesidades, actualmente han pasado a formar parte de nuestra responsabilidad, parte de nuestro vivir diario, en el que nosotros somos su única esperanza.

Se denominan MUCHACHOS SOLIDARIOS y son el equipo de los Noi Ragazzi del Mondo - Quito. Han entendido su labor y han unido sus necesidades para juntos salir adelante.

La población que atendemos en su mayoría indígena, emigrantes de la Provincia del Chimborazo de la comunidad, San Francisco de la Providencia, Colta, Cebollar alto, y de Latacunga, han buscado mejores días en la ciudad enfrentándose a una realidad completamente diferente.

Usted visita su lugar natal y realmente rompe toda su fuerza, porque el dolor y la miseria les obliga a vivir como dopos en sus agujeros rompiendo el corazón del más fuerte. Solo hasta entonces entendí que realmente nosotros somos su única esperanza.

Para aglutinar el grupo se inició con actividades recreativas que surgieron su efecto. Poco a poco fuimos descubriendo sus valores internos y se prosiguió en un proceso de redescubrimiento de su personalidad, motivándolos a que sean los protagonistas del cambio.

Junto con ellos se realizo los trámites para lograr un local en el Terminal Terrestre de Quito, el mismo que se lo ha solicitado para desarrollar un proceso de capacitación laboral a los beneficios del Proyecto durante 10 años

Se los ha integrado en actividades culturales que la sociedad ofrece. Han disfrutado de espectáculos como Jacchigua y hemos visitado algunos lugares turísticos.

Hemos participado en encuentros nacionales que la organización ha efectuado en otras ciudades como: Chone y Riobamba.

A partir de Noviembre de 1999 armamos un taller de tarjetería española impartida en el Terminal Terrestre. Participaron el 80% de los socios del proyecto.

Parte de ésta muestra la hemos compartido con ustedes que generosamente supieron valorar el esfuerzo realizado por los jóvenes, motivando su capacidad productiva.

Realizamos un chequeo médico a todos los participantes, brindándoles la atención necesaria a sus particularidades.

Su desnutrición asoma a la vista y debido a la falta de recursos compartimos con ellos una colaziòn que a lo mejor será su único alimento diario, durante las jornadas de capacitación.

El taller es permanente y cada día que pasa creamos artículos de mejor calidad, trabajando para cada uno de los hechos celebres de nuestro país.

A este grupo se han integrado algunas madres de los participantes, que dejando su actividad diaria (vendedoras ambulantes), han dedicado parte de su tiempo a los tejidos confeccionando bolsos que ayudaràn a mejorar su ingreso económico y por ende su condición de vida.

En el área educativa hemos apoyado la compra de sus libros. Algunos de los beneficiarios han logrado salir adelante pero otros por su doble actividad y su falta de concentración, se han visto obligados a dejar sus estudios.

En las actividades diarias hemos enfocado la deserción escolar motivándoles al estudio, creando en ellos el coraje para avanzar y su compromiso a continuar sus estudios en el siguiente año escolar.

Los fines de semana estamos trabajando sobre nuestro realidad social, contando nuestras experiencias, analizando el problema económico que vivímos, sacamos conclusiones, nos valoramos y creemos firmemente que nosotros somos la fuerza del cambio.

Actualmente contamos con un grupo de niñas asentadas en las calles ubicadas entre la Amazonas y Naciones Unidas. Su actividad: vendedoras de caramelos, banderas y banderines para nuestros deportistas, limpiadores de vidrios, etc.

Su estructura social es diferente a la de los menores trabajadores. Son niñas de escasos recursos económicos que trabajan junto con sus padres, los mismos que los explotan haciéndoles laboral sin darles la oportunidad de ser ninos.

La mayoría habita en áreas urbano marginales de Quito denominada la Róldos y su vivienda, al igual que los otros jóvenes carece de todo lo necesario para tener una vida digna.

Ahora hemos logrado una mayor organización de los grupos a los que hemos llegado y tenemos previstos muchas actividades que enriquecieran su valorización personal.

SITUACION ACTUAL DE LOS MENORES

En ciertas provincias del país que representan más del 60% de la población, trabajan menores comprendidos entre 6 y 11 años. La taza específica de participación del grupo que trabaja o busca trabajo es del 2,6.

De acuerdo al Instituto Nacional de empleo en 1989, que fue el último estudio realizado en las áreas urbanas 33.198 menores entre 12 y 14 años y 193.942 entre 15 y 19 años trabajan. La taza específica de participación en el 1er grupo es de 8,8 en tanto que para el segundo es de 29.2. Los ingresos del 1er grupo representan el 19% de los ingresos familiares totales, de manera que su salida inmediata del mercado de trabajo, incidiría significativamente en el ingreso familiar total. La taza específico de participación del grupo de edad de 12 a 14 años es, significativamente, más alta en el sector rural que en el urbano.

En los áreas urbanas, el sector informal de la economía ocupa el 58,7% de los menores entre 12 y 14 años. Se observa diferencias por género, así, entre los hombres, el trabajo es informal en el 66,4% de casos, las mujeres en el sector informal en el 43.1% de casos, le sigue su importancia el servicio doméstico con un 34,9%.

El 47% de menores entre 12 y 14 años trabajan como asalariados, y el 26,5% como trabajador familiar no remunerado, si a esto se añade a lo que trabajan en servicio doméstico se concluye que más del 80% de menores trabajan en condiciones de explotación, sin respetar sus derechos. Un 19,7% de los menores trabajan en la calle, y el 36,1% en talleres, en la vivienda o anexos a la misma, el 15,6% en talleres independientes y un 37% en otros tipos de establecimiento.*

La población que el Proyecto atiende va de 10 a 22 años de edad sin contar con el grupo infantil que trabaja y está junto a sus madres y va de 2 a 7 años (comprende hijos de los trabajadores).

En este grupo tenemos:

De 10 a 12 años 8 menores trabajadores

De 23 a 15 años 24 menores trabajadores

De 16 a 18 años 10 menores trabajadores

De 18 a 22 años 9 jóvenes trabajadores

Los trabajos que realizan son:

Betuneros 33 menores

Vendedor periódico 1 niña

Vendedor legumbres y frutas 4 menores

Ayudantes panadería 1

Ayudantes jardinería 1

Albañiles 7

Ayudantes carpintería 1

Pintor 2

*Por los niños ahora, Plan Nacional de Acción para la supervivencia, la protección y el desarrollo del niño en el milenio del 90.*

NIVEL DE ESCOLARIDAD:

Primaria 10 (que están estudiando)

Acabados de primaria 20

Acabados de secundaria 5 (que están estudiando)

Les gustaría estudiar 6

La población descrita habita en áreas urbanas marginales de la ciudad, rentando cuartos precarios que carecen de los servicios básicos por los cuales tienen que pagar alrededor de 150.000 sucres por cada uno. En este habitan de 3 a 5 personas.

Las madres de algunos de los menores que han emigrado a la ciudad, ganan 15.000 sucres diarios por desgranar productos como: habas, arvejas, fréjol, no contando ni siquiera con su manutención diaria.

En el país no existen programas sociales que acojan esta población desierta, por este motivo nos proyectamos con actividades que levanten su estima personal y permitan mejorar sus ingresos.

OBJETIVO GENERAL

Cubrir en el 70% sus necesidades básicas en: salud, educación, capacitación artesanal, nutrición y recreación que mejoraran su calidad de vida.

OBJETIVOS ESPECIFICOS

  • Conforman un grupo piloto que desarrollan actividades en beneficio propio.

  • Evaluar la estima personal con incentivos que valoren el esfuerzo realizado.

  • Participación social a diferentes actos culturales fuera y dentro de la ciudad.

  • Capacitarlos en el aprendizaje de actividades manuales que permitan un mejor desempeño laboral.

  • Coordinar con talleres artesanales que importan sus conocimientos con los beneficiarios directos del proyecto.

  • Implementar un taller de producción en carpintería

  • Implementar un taller de producción en Corte y Confección.

  • Compartir charlas formativas sobre diferentes temas.

  • Realizar jornadas recreativas de integración.

  • Colaborar con los menores que estudian en la adquisición de útiles para su actividad.

  • Brindar un servicio médico y de alimentación adecuada a su edad.

MEDIDAS PREVISTAS PARA LOGRAR LOS OBJETIVOS:

  • Control Médico Periódico

  • Control Alimenticio Periódico

  • Exposición y venta de artículos artesanales efectuados en talleres

  • Seguimiento escolar

  • Inserción laboral

  • Jornadas recreativas mensuales

  • Producción artesanal de talleres

LUGAR DE FUNCIONAMIENTO

Local 353 del Terminal Terrestre de Quito

COMODATO

Logrado con el Municipio de Quito para 10 años.

T.M. MONICA SILVA - Responsable del Proyecto

PROGETTO "ACCION CHICAS" – QUITO

Querido Cristiano, Quito, 5/9/2000

Te envio con Giulia este documento esperando que sea de utilidad. Quiero saber como la estas pasando, que actividad estas desarrollando. Aqui estamos con mucha pena en vista de que se termina el proyecto lo que repercute en nuestra economia y falta de trabajo; estoy muy triste y no hay nada que me alegre. Ojalà que nosostros podemos continuar con el grupo de menores trabajadores sobre todo mi ideal es apoyar a la capacitacion tecnica que no es lo maximo pero en algo cambiaria su modus vivendi y su modus operandi. Hay mucho que hacer però con ayda de Uds. Se llevarà a cabo y se veran cambio.

En primera instancia quiero obtener becas de estudio e implantar un taller de produccion de artesanias. Sin mas novedades me despido esperando que me envies noticias favorables. Te extrano muchiisimo por favor no nos olvides. Te llevamos en el corazon.

Atentamente. Sulami Ruales

P R O Y E C T O

Justificacion

Por razones de tipo socio-economico causadas por falta de trabajo, el alto costo de la vida, y la profunda crisis en la quale los gobiernos de turno nos han sumido, es razon preponderante para que vayan en aumento los casos de maltrato fisico, emocional, sexual. Y sobre todo de explotacion por parte de los padres que son factores que contribuyen para que exista el alcoholismo, drogadiccion, baja autoestima y sobre todo la violencia contra los ninos.

Los ninos, ninas y adolescentes explotados y rechazados, aumentan los cinturones de miseria y pauperismo debido a la realidad por la que atravesamos, hace que en el interior de las familias se produzca una serie de situaciones conflictivas resultando los mas afectados las ninas ya que se ven privados del acceso a la educacion, salud, alimentacion, vestido y sin contar con el maltrato fisico y emocional que estan sujetos este tipo de chicas.

Objectivo general

Fortalecer el desarrollo integral de las ninas y jovenes mediante la autonomia e independencia para que puedan enfrentar el futuro con seguridad y decision. Desarrollando y creando potencialidades, habilidades y destrezas existentes en ellas mediante cursos de capacitacion y becas que motivaran en su formacion laboral y educativa.

Objectivos especificos

  1. Desarrollar y promover su calidad de vida mediante la capacitacion de acuerdo sus potencialidades y destrezas.
  2. Desarrollar talleres artesanales y comercializar sus productos mediante exposiciones y ferias.
  3. Apoyo psicologico a la familia para que mejore las relaciones interpersonales padre-hijo.
  4. Seguimiento social a las ninas y jovenes que reciban nuestra atencion.
  5. Realizar evaluaciones medicas, psicologicas y social, para ayudar en su formacion integral.
  6. Buscar alternativas de solucion en casos de desnutricion, desercion escolar y otros problemas que afecten el normal desarollo de las ninas y jovenes.

Meta

Identificar la diversidad de problemas que aquejan a cada una de las chicas beneficiarias y buscando sus posibles soluciones trabajando con los familiares con la finalidad de velar por el derecho de las menores a vivir en un entorno familiar adecuado y estable. Para poder arrancar con el projecto, se necessita un espacio fisico como centro de referencia en donde reunir a las menores e impartir los talleres, dar chiarlas educativas entre otras actividades. Exponer y comercializar los trabajos realizados por las chicas en los talleres a traves de exposiciones y casas abiertas que se realizaran durante todo el ano.

Localizacion

Este proyecto se desarrollarà en la Ciudad de Quito, sector nord-occidental

Metodologia

  1. Investigacion de los casos
  2. Ubicacion de las menores en su medio barrial y de familia
  3. Ubicacion de las menores en su medio laboral
  4. Reinsercion escolar de las menores si el caso lo requiere a traves de becas
  5. Fortalecimiento del autoestima y autonomia
  6. Seguimiento medico y educativo
  7. Mantener documentacion actualizada de las beneficiarias
  8. Mantener a los menore con todos sus documentos de filiacion tales como: partida de nacimento, cedula de identidad y carnet de la Cica

Actividades

Taller de capacitacion de:

Manualidades

Tarjeteria

Pelucheria

Recursos humanos

Psicologa

Terapista ocupacional

Trabajadora social

Instructora de manualidades

Tribunal de Menores

Registro Civil

Menores beneficiarias

Familia

Recursos Materiales

Tecnicas e instrunentos de Trabajo Social

Material para tarjeteria

Material para pelucheria

Material para manualidades

Transporte

A C T I V I D A D E S

Desde el mes de Diciembre de 1999 se ha realizado los primeros contactos con las menores trabajadoras prematuras ubicadas en las Av. Naciones Unidas y Amazonas sitio en donde ellas trabajan limpiando parabrisas y en ventas ambulantes, luego de asistir a clases, en total son 20 menores y con hermanos y hermanas de 0 a 8 anos llegan a 50 ninos.

Se las invitò a una funcion de circo asistiendo un grupo de 10 ninas.

En enero de 2000 se realiza un acercamiento con los padres de familia para darles a conocer la finalidad de creacion del grupo, se realizò la visita al lugar de residencia de las ninas y jovenes que se encuentra ubicado en la Roldos, un barrio periferico de la ciudad de Quito. Se realizò actividades de recreacion para mejorar relaciones entre padres e hijos en las instalaciones de Cica, estas actividades a la vez han servido como medios de relacion con otros menores de la misma Ong.

Estas menores trabajan limpiando parabrisas de los autos y comercializando productos de consumo masivo. Se ha realizado gestiones con el proposito de conseguir un espacio fisico el mismo que seria centro de referencia para realizar reuniones, impartir talleres, brindar charlas educativas. Se ha realizado contactos con otras instituciones con la finalidad de conseguir becas para un curso de computacion con la finalidad de insertar a 5 chicas.

Dentro de las actividades que tenemos programadas para con las menores estan la siguientes:

  • Recreacion junto a menores de otros proyectos de Ong
  • Paseos a centro turistico
  • Talleres de formacion y capacitacion
  • Charles sobre el respecto y cuidado de su persona
  • Orientacion a los padres sobre el manejo de sus hijos
  • Terapias asertivas para mejorar su autoestima

Se han detectado problemas de los cuales se destacan:

  • Desercion escolar
  • Desnutricion
  • Calamidad domestica

Lettere di GIANNI

-----Messaggio originale-----
Da: Comunidad Capodarco <
anita@accessinter.net>
A: NOI RAGAZZI DEL MONDO <
ainram@tin.it>
Data: lunedì 9 ottobre 2000 17.27
Caro cristiano,

mi sembra che vada bene ció che scrivi, aggiungi qualcosa di Cristo de la Calle, anche loro avrebbero bisogno di un appoggio più sistematico e la fine del Progetto CICa mi impedisce di aiutarli come meriterebbero. Grazie ancora, un abbraccio fraterno.

Purtroppo il tentativo della CONAIE di impedire misure liberiste e svendere il Paese (es. la costruzione di un nuovo oleodotto per aumentaRE L'estrazione di petrolio che sarà costruito e poi gestito da multinazionali legate alle imprese petrolifere) questa volta è fallito.

Hasta la proxima,

Gianni

-----Messaggio originale-----
Da: Comunidad Capodarco <
anita@accessinter.net>
A: NOI RAGAZZI DEL MONDO <
ainram@tin.it>
Data: martedì 10 ottobre 2000 0.46
Carissimi,

veramente grazie per gli sforzi. Un milione al mese (450 dollari) qui sono una vera salvezza. Potrebbero essere cosí suddivisi : 150 stipendio Monica ( 50 li rimedierei io), 150 Sulami (50 CICa), 50 attività gruppi Quito (la CICa potrebbe mettere altro), 100- 150 Ibarra. Per tre mesi sarebbero 3 milioni, circa 1400 dollari. Vi consiglio di fare una unica spedizione altrimenti ci sarebbero più tasse.

Per i biglietti: io farei venire 6-7 ragazzi più 4-5 accompagnatori. Ragazzi : 2-3 di Ibarra, 1 o 2 del TerminaL, 2 di Acción Chicas, 1(?) di Riobamba, 1 (?) di ASA; accompagnatori: sicuramente uno da Ibarra (Claudia se potrà altrimenti chi sceglieranno loro), Sulami, Monica (è già stata in Italia, se ci saranno pochi biglietti siamo d'accordo che darà l'opportunità ad altri), Amelia(?), sarà peró importante un uomo per motivi intuibili e per questo Walter , il nuovo dottore, di Ambato, volontario con noi e che ha seguito i ragazzi portatori di handicap per poi coinvolgersi con i gruppi minori facendo loro i check up, consigliando diete, partecipando a varie attività, tra l'altro parla un po quichua e con questa lingua è entrato subito in sintonia con i ragazzi del Terminal, lui ha studiato anche a Cuba e in Amazzonia, tutte le settimane va sul paramo di Ambato per seguire 4 comunità indigene e per tentare di concretizzarte con loro un progetto di prevenzione e salute formando ragazze infermiere e utilizzando, in parte, la medicina naturale (sarebbe bello poter appoggiare quersto progetto), Klever, terapista occupazionale, ha aiutato molto Sulami con le ragazze e lavora nel diurno con i ragazzi handicap, non si è mai tirato indietro e potrebbe essere molto utile. Anche julia, psicologa, ci sta aiutando con i gruppi minori peró forse sarebbe più utile una sua visita ai diurni che abbiamo in Italia, quando sarà possibile, perchè coordina il progetto Scuola Speciale. Per il Manthoc: i candidati erano appunto una animatrice ex ragazza venditrice e un ragazzo sui 16-17 anni già leader.

Fatemi sapere cosa ne pensate e quanti fondi abbiamo a disposizione: ricordatevi che avremo anche le spese per passaporti, documenti ecc. Io non so se potró partecipare anche se ne ho una gran voglia: dovró raccogliere dati per un progetto la cui scadenza è l'8 gennaio, vediamo se riusciró a farcela prima; anche per Nadia il suo attuale impegno durerà fino a febbraio, non so se potrà lasciarlo anche se si tratta del periodo festivo.

UN ABBRACCIO, GIANNI

Aggiornamenti dal BRASILE

Ci scrive Frei Alamiro

Pace e bene!

Sono contento che tu abbia incontrato già Rossano. Il suo compito è stato ed è molto difficile. Coordinare un incontro internazionale è molto difficile, ancor più quando questo si realizza in un altro paese. La difficoltà delle lingue differenti (italiano, portoghese, spagnolo, francese); la difficoltà di persone molto differenti; la difficoltà che siano i ragazzi i veri protagonisti; la difficoltà finanziaria, la difficoltà che l’incontro si svolgerà in diversi luoghi (Rio, Nova Iguaçu, Duque de Caxias, Guarantinguetà, Aparecida)…infine esistono un buon numero di difficoltà che esigeranno da tutti/e un grande entusiasmo per superarle e così vincere. Se Dio vuole, ed è ciò che succederà: riusciremo superare tutto e vincere!

Mi sono preso la responsabilità di preparare la messa della notte di Natale. Il messaggio centrale sarà la frase degli angeli: "Gloria a Dio e Pace agli uomini e donne di buona volontà!" – Il presepio sarà lavorato e costruito, come un quadro de maggior armonia ecologica: il Creatore e le Creature che convivono in una grande armonia. E’ il progetto del Nuovo Millennio.

Voi italiani già potete incominciare a pensare su questo argomento della notte di Natale. Quali elementi tipici della cultura italiana possono essere messi in questo presepio? Sarebbe bene chiederlo pure all’ Ecuador, Perù, Guatemala, Cameroum) perché pure loro portassero a Rio cose tipiche della loro cultura del Natale e così costruiremo un presepio ben pluralista.

Qui a Sao Paulo avremo il secondo turno delle elezioni per sindaco il 29 ottobre. Sarà fantastico: Petismo contro Malufismo. Marta Suplicy, con tutta la sua simpatia e bellezza, comanda la campagna elettorale. Al primo turno ha guadagnato 38,1% (cioè 2.500.000 voti. Erundina, è arrivata in 3° posto, immediatamente ha raccomandato ai suoi elettori di votare per Marta, ma desidera pure discutere con il PT il programma del governo. Mi sembra giusto. Non può essere un appoggio incondizionato. Chi è responsabile ha pure delle esigenze, non di pesi, ma di principi e programmi amministrativi. E’ ciò che Erundina e il suo partito (Partito Socialista Brasiliano, presieduto da Pedro Dallari) stanno facendo.

Le opposizioni (PT, PSB, PPS, PcdoB) sono cresciute molto in queste elezioni municipali in tutto il Brasile. Hanno eletto molti sindaci, pure in città importanti, come pure molti consiglieri nel potere Legislativo dei comuni. Il PT è il 4° partito del Brasile per il numero di voti che ha ricevuto. In tutto il paese ne ha ricevuti 12 milioni e 500mila.

D’altra parte il PT non è più un partito degli operai di fabbrica ect. E’ un partito di lavoratori liberali, di professori, di medici, della classe media. Sta crescendo in quantità, ma ha una leggera alterazione della qualità. Non è più quel giovane ribelle, indio selvaggio, ma adulto ben educato. Il diamante lo stanno levigando, e così perde la ruvidezza iniziale, Così il PT lascia di essere un partito profetico per diventare un partito politico. Ciò che mi preoccupa maggiormente è l’ avvicinamento del PT al potere. Può succedere come già è successo al PMDB. Che durante il regime militare è stato leader dell’opposizione politica, ma quando prese il potere ha perduto le sue caratteristiche rivoluzionarie. "IL potere corrompe"!!

RISULTATO "STORICO" PER LA SINISTRA ALLE AMMINISTRATIVE

Sono stati resi noti i risultati ufficiali della prima tornata delle elezioni amministrative svoltesi domenica 1 ottobre in Brasile. Le urne hanno consacrato il Partito dei Lavoratori (PT) come la maggiore forza politica di sinistra del Paese, con il 14,33 per cento dei voti ottenuto sul territorio nazionale. Le elezioni , che erano per il rinnovo delle amministrazioni locali, hanno assegnato al Pt ben 185 città a fronte delle 113 della passata consultazione. Una vittoria schiacciante quella registrata nella metropoli di San Paolo ( la più grande del brasile e il luogo di nascita del Pt durante al dittatura militare), dove la candidata Marta Suplicy ha ottenuto il 40 per cento dei voti senza contare le preferenze riscosse dal partito socialista che si attestano sul 10 per cento. Cinque milioni sono i voti andati al partito dei lavoratori nelle maggiori città brasiliane, il doppio di quelli riscossi dal Partito della socialdemocrazia brasiliana (Psdb) del presidente Fernando Henrique Cardoso. Di esito "storico" ha parlato ieri la dirigenza del partito, sottolineando però la necessità per il futuro di ampliare la politica delle alleanze per poter sperare di concorrere al seggio presidenziale. Il secondo turno per le città in cui nessun candidato ha raggiunto la maggioranza assoluta dei voti è fissato per il 29 ottobre prossimo.

Fonte : Misna, 4 ottobre 2000 – www.misna.org

AGGIORNAMENTO DALLE MARCHE DEL PROGETTO "DALLA STRADA AL FUTURO" DI p. RENATO CHIERA

Il Comune di Falerone, nella seduta del Consiglio tenuta il 29 settembre u.s., ha approvato all'unanimità il finanziamento al progetto di cooperazione decentrata "Dalla Strada al Futuro" proposto dall’Associazione Internazionale Noi Ragazzi del Mondo (AINRaM), che nelle Marche ha una sede a Santa Vittoria in Matenano ed alcuni gruppi molto attivi come quelli di Grottazzolina e Piane di Falerone. E come già il Comune di Grottazzolina anche Falerone ha stanziato 3 milioni di lire che serviranno a sostenere l'avvio al lavoro di un ragazzo che, tolto dalla strada grazie all'opera di Padre Renato Chiera e della sua Casa do Menor, deve affrontare la fase di sgancio per una piena emancipazione.I ragazzi con alle spalle una storia di strada trovano difficoltà aggiuntive rispetto a quelle che può incontrare chiunque.

Padre Renato così descrive la situazione: "La Casa do Menor San Michele Arcangelo è situata a Nova Iguaçu nella Baixada Fluminense, grande periferia di Rio de Janeiro, regione caratterizzata dalla miseria e dalla violenza.

La maggioranza dei 6 milioni di abitanti guadagna da 1 a 3 salari minimi (70 dollari circa = 1 salario) e sopravvive grazie al sott’impiego.

Le più marcate caratteristiche di questa regione sono l’abbandono e la violenza, ora aggravata dall’invasione del traffico di droga, che è stato allontanato da Rio e qui recluta i nostri giovani, come un grande esercito di "mano d’opera" economica.

Negli ultimi anni il numero degli adolescenti coinvolti nella criminalità, principalmente nel traffico di droga, è aumentato spaventosamente.

Nel 1998 la percentuale di adolescenti arrestati è stata del 30%, aumentando i giovani assassinati.

Dal 1996 al 1998, sono stati assassinati 6.033 adolescenti a Rio de Janeiro.

La media di entrata di assassinati, nel 1998, nell’Istituto Medico Legale di Nova Iguaçu è stata di 30 corpi al mese, tutti di età tra i 15 e i 25 anni.

Di fronte a questo fatto i giovani con età tra i 17 e i 18 anni restano senza prospettive di vita e non riuscendo ad entrare nel mercato del lavoro ritornano al traffico di droga.

Il lavoro di recupero già realizzato con questi giovani è totalmente perso in quanto non c’è una proposta intermedia che li accompagni in questo periodo di transizione (periodo in cui raggiungono la maggiore età) e non sono collegati alle organizzazioni che li assistono."

Questi sono i motivi della necessità assoluta di intervenire con un progetto ad hoc come "Dalla Strada al Futuro", che in Brasile è stato ribattezzato con un nome ancora più incisivo: "Dalla Strada alla Vera Cittadinanza", perché è solo affermando il diritto alla piena cittadinanza dei giovani provenienti dalla strada che si può garantire loro un futuro autentico.

Il progetto prevede 4 fasi:

nella prima fase si realizzano incontri settimanali con l’appoggio di educatori ed équipe tecnica, per la riflessione su temi specifici, per favorire la mutua conoscenza con la finalità di aiutarli nell’inserimento nella società e nel mercato del lavoro e prepararli alla vita comunitaria.

Nella seconda fase ci si occupa della riqualificazione professionale e della scolarizzazione. I ragazzi ricevono anche nozioni di amministrazione e contabilità, propaganda e marketing. Seguono quindi uno stage formativo nei laboratori professionali della Casa do Menor.

La terza fase prevede l’inserimento nel mondo del lavoro.

La quarta fase prevede invece la formazione di moltiplicatori di coscienza. Non è opportuno, infatti, favorire una semplice integrazione dei giovani nella società quando questa stessa società li ha abbandonati a sé stessi nel momento più delicato, che è quello dei primi anni della loro vita. Si fa allora in modo che questi giovani siano capaci di avere una coscienza critica nei confronti di una società che produce l’abbandono minorile e propone gli squadroni della morte quale soluzione del problema.

La quota di 3 milioni è quanto serve per seguire un singolo giovane per un anno di questo cammino. Si prevede che la fase di sgancio duri almeno un paio d’anni.

Nell’aprile scorso l’Assessore Provinciale Dott.ssa Patrizia Rossini aveva consegnato a Padre Chiera, in visita in Italia, 6 milioni ricavati dall’Asta di Solidarietà promossa dalla Consulta Provinciale sui temi della Pace ("Aiutiamo la Pace" è il titolo dell’iniziativa che si svolge ogni anno).

L’AINRaM, dal canto suo, ha raccolto e devoluto al progetto una cifra complessiva di 3 milioni e mezzo, oltre ad altre provvidenze che singoli soggetti hanno inviato autonomamente.

A fine anno alcune decine di soci dell’AINRaM si recheranno in Brasile per un progetto di scambio. Risiederanno proprio alla Baixada Fluminense e potranno toccare con mano la dura realtà locale. Sarà un’occasione in cui potranno verificare anche i frutti del progetto in atto.

 

FINESTRA SUL MONDO : LA MOBILITAZIONE DI PRAGA CONTRO IL NEOLIBERALISMO

Praga: primavera in autunno, di Luis Hernández Navarro

E’ la guerra delle pulci. Come avevano già fatto a Seattle, a Bangkok, a Washington, Davos e Melbourne, migliaia di attivisti si sono radunati a Praga per bloccare la cinquantacinquesima riunione annuale della Banca mondiale e del Fondo monetario internazionale. Il loro obiettivo principale è protestare contro il Consenso di Washington e delle istituzioni di Bretton Woods. A differenza di altre mobilitazioni, quella che è al centro delle rivendicazioni del 26 settembre non riguarda solo la globalizzazione neoliberista. Nonostante la relativa assenza di organizzazioni sindacali, la attuale offensiva contro le agenzie finanziarie multilaterali ha un marcato carattere anticapitalista. Promotori ne sono una variopinta coalizione di giovani, ecologisti, piccoli agricoltori, femministe, membri di Chiese progressiste, disoccupati, occupanti di case, sindacalisti radicali, autonomi, punk, Ong, anarchici, comunisti, organizzati a partire da gruppi di affinità che rifiutano tanto l’Europa di Maastricht che il "pensiero unico".

Benché abbiano creato reti di azione comune sono più un movimento culturale che una piattaforma politica. Nei loro piani hanno organizzato iniziative come Attac (movimento che promuove la lotta per l’approvazione della Tobin Tax, un’imposta sul capitale finanziario speculativo transnazionale), le Marce europee contro la disoccupazione, azioni dirette per opporsi alle imprese che producono alimenti geneticamente modificati, il movimento dei sans papiers in Francia e i centri sociali in Italia. Sono militanti attivi nella difesa dei migranti e per la globalizzazione dei diritti, e contro il potere delle grandi compagnie transnazionali, così come contro la discriminazione razziale e patriarcale. Sono stati in prima linea conto le organizzazioni fasciste. Al di là delle loro differenze, promuovono un progetto di trasformazione sociale basato sull’autogestione, la democrazia di base, i poteri locali, la cittadinanza multiculturale, la difesa dell’ambiente e l’eguaglianza. Condividono il disincanto nei confronti dei grandi partiti socialdemocratici. Il loro tradizionale rifiuto della politica istituzionale si è modificato gradualmente. In alcuni paesi collaborano con frazioni parlamentari verdi o radicali, e partecipano anche a governi locali. Rivendicano l’azione diretta, la resistenza civile pacifica e la mobilitazione di massa.

Molti di loro nutrono grandi simpatie per lo zapatismo, al punto di considerarsi parte dell’espressione internazionale di questo movimento.

Questo articolo è stato pubblicato su La Jornada di Città del Messico di martedì 26 settembre.

PER APPROFONDIMENTI : www.sbancalabanca.org/praga/

www.carta.org

 

Dichiarazione del primo incontro nazionale della Rete di Lilliput

Marina di Massa – 6, 7, 8 ottobre 2000

Nel momento in cui le leggi del profitto pretendono di dominare ogni ambito del vivere umano distruggendo la base naturale su cui si fonda la vita sul Pianeta e la politica è incapace di contrastare lo strapotere dell’ economia dominante,

noi oltre mille tra semplici cittadini, associazioni e gruppi

riuniti a Marina di Massa per il primo incontro della Rete di Lilliput rivendichiamo il diritto di riappropriarci della facoltà di decidere sul nostro futuro e ci sentiamo parte integrante di una nuova forma di cittadinanza sociale che sta prendendo corpo nel Pianeta e che ha avuto una sua prima manifestazione a Seattle.

Nel contempo affermiamo che non basta battersi contro le principali storture del sistema, ma che dobbiamo ricercare delle alternative eque e sostenibili a questo assetto economico che genera esclusione, ingiustizie e distruzione del Pianeta.

I tratti fondamentali dell’alternativa che noi ci impegniamo a costruire si basano sulla sobrietà, la riduzione dell’impronta ecologica e sociale, l’esaltazione dell’economia locale ed il riconoscimento che i bisogni fondamentali sono diritti da garantire a tutti gli abitanti del Pianeta.

Noi ci impegniamo fin d’oggi a costruire questa prospettiva organizzando gruppi di lavoro e campagne:

  • per riaffermare la dignità del lavoro e la democrazia economica, costringendo le

multinazionali, alla trasparenza ed alla responsabilità sociale ed ambientale

  • per ottenere una radicale riforma dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, della Banca Mondiale, del Fondo Monetario Internazionale che fino ad oggi hanno generato disuguaglianze e oppressione sociale
  • per l’annullamento del debito e il riconoscimento del Debito ecologico dei paesi del Nord verso quelli del Sud
  • per ridurre l’impronta ecologica e sociale dell’Italia proponendo alle famiglie un diverso modo di consumare, e spingendo gli enti locali e le istituzioni nazionali alla costruzione di filiere produttive alternative
  • per promuovere la conversione dell’industria bellica, per spingere le banche a non finanziare i traffici di armi, per promuovere la tutela e diritti dei migranti

Sul piano della vita interna della Rete vogliamo costruire dei rapporti che esaltino la partecipazione, l’identità dei gruppi locali ed il loro radicamento sul territorio, la costruzione di campagne comuni proponibili da tutti i punti della Rete, la costruzione di una struttura leggera di riferimento nazionale con compiti di informazione e di servizio.

Sappiamo che la nostra Rete costituisce una sfida per tutti perché è una novità assoluta che rompe con gli schemi del passato. Per questo ci impegniamo ad avviare un approfondimento interno a tutti i livelli per individuare forme ottimali di aggregazione e di azione.

Un segnale importante che va in questa direzione è la nascita di gruppi tematici emersi durante lo svolgimento dell’assemblea.

Il primo passo di questo cammino è la costituzione di un gruppo di lavoro composto dal Nodo locale genovese ed dal Tavolo Intercampagne per organizzare la nostra opposizione alle politiche del G8 che si riunirà a Genova nel 2001.


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