Comunicato del Consejo Autonomo Regional de la Zona Costa de Chiapas



   Costa de Chiapas, 3  Marzo  2011


Alla società civile del Messico e del mondo

Al degno popolo del Chiapas

Alle nostre sorelle e ai nostri fratelli zapatisti

Alle nostre sorelle e ai nostri fratelli del Ejido San Sebastiàn Bachajòn e della comunità di Mitzitòn

Alle compagne e ai compagni della Otra Campaňa e della Zezta Internacional

A tutti quelli e quelle che lottano per un altro mondo

Alle organizzazioni per i Diritti Umani non governative statali e nazionali

Alle organizzazioni sociali, politiche, reti nazionali e internazionali

Al gruppo di appoggio alla Zona Costa GAZC


Il giorno 2 Marzo, alle 21.15 nel CERSS numero 14 di El Amate, i compagni difensori dei diritti umani Nataniel Hernández Núñez, José María Martínez Cruz y Eduardo Alonso Martínez Silvas, sequestrati dal Governo del Chiapas lo scorso 22 Febbraio, hanno firmato la loro liberazione, un atto di formale libertà con le riserve prescritte dalla legge, a significare che l'indagine rimane aperta e soggetta al capriccio del governo presieduto da Juan Sabines Guerrero, in altre parole una minaccia malcelata. E non è tutto, resta pure in piedi una verifica federale contro il compagno Nataniel Hernández Núñez cominciata nell'Agosto 2010, non dimenticando il costante pericolo di apertura di ordini di cattura o di attacchi personali verso gli integranti del Consejo Autónomo Regional de la Zona Costa de Chiapas.


Qualsiasi organo giuridico lavora sotto le consegne dei cattivi governanti per controllare, intimidire e generare il panico fra il popolo in lotta, strategia che sembra presa da un capitolo del manuale di controinsurrezione e sicurezza nazionale. Ma l'informazione libera, le mobilitazioni, la solidarietà, aiutano sempre a scrollarci di dosso la paura per continuare a lavorare senza sosta.


Il governo dello stato del Chiapas ha intensificato le aggressioni contro i nostri fratelli e le nostre sorelle che lottano e resistono in difesa della terra, della costa, i mezzi di sussistenza e una vita degna nelle comunità, villaggi, colonie, quartieri. Il governo della stato criminalizza la lotta sociale attraverso le carceri, la violenza, mentre la propaganda mediatica mantiene il silenzio sulle organizzazioni che rendono visibile questa guerra contro il popolo. Le foto e le dichiarazioni del governo di Juan Sabines sono da leggere alla rovescia, ciò significa che quando dice che non succede niente, che si respira la pace sociale e che si rispettano i diritti umani, in realtà significa che succedono molte cose, che si sta reprimendo, minacciando, arrestando e aggredendo il popolo.


Non è questo un fatto isolato, c'è solo un cambio di nomi, se invece del governo del Chiapas prendiamo il governo federale, possiamo ritrovare la stessa guerra di sterminio, da Ciudad Juàrez fino a Cancun, da Tonalà a Tijuana. A Oaxaca, Guerrero, DF, la gente umile e semplice che si organizza per dire YA BASTA!, si trova di fronte sempre lo stesso sistema e gli stessi interessi che si comprano il mondo: il sistema capitalista e le grandi multinazionali che in tutto il pianeta rubano e dichiarano guerra, uccidono e reprimono chi si oppone.


Noi abbiamo imparato ad apprendere la storia da los de abajo, abbiamo imparato dalla diegna lotta del EZLN, del Frente Civico Tonalteco, dalla lotta di tanta gente che non si è mai arresa, che non si è mai lasciata ingannare dal cattivo governo, che ha capito che ciò che fanno los de arriba è mentire, mentire e ancora mentire (oltre a rubare, rubare e ancora rubare).


Di fronte a questa situazione, noi cittadini dei paesi e dei quartieri che formano il Consejo Autónomo Regional de la Zona Costa de Chiapas rivendichiamo il nostro diritto a organizzarci, a esprimerci e a costruire una vita migliore: NON CI ARRENDIAMO, non usiamo la via dello scontro, ne della violenza per esigere i nostri diritti come popolo. Sappiamo che chi sta al potere sono le marionette e i prestanomi dei grandi interessi economici e mediatici, nonostante ciò non siamo disposti a farci calpestare nuovamente.


La responsabilità di quello che potrà succedere in questa lotta che porteremo avanti è di tutti i livelli di governo: federale (Felipe Calderòn Hinojosa), statale (Juan Sabines Guerrero e il suo segretario di governo Noè Castaňòn Leòn) e municipale (David Aguilar Solis per Tonalà e Josè Cinco Ley per Pijijiapan oltre al sottosegretario del governo per la zona costa Saìn Cruz Trinidad, conosciuto per far sparire fondi municipali).


Non abbiamo niente da negoziare, vogliamo che sia chiaro che le nostre mobilitazioni sono per una libera determinazione del popoli verso l'autonomia, la liberazione dei prigionieri politici (come i compagni di Bachajòn e Mitzitòn) e dei prigionieri di coscienza dello stato del Chiapas, il rispetto e la cessazione delle aggressioni verso gli aderenti alla Otra Campaňa e le comunità zapatiste.


Infine, da quaggiù mandiamo, in forma molto sentita, un grazie per l'appoggio mostrato da tanta gente umile in tutto il mondo e nella nazione, gente che in questi giorni si è girata a guardare verso questo piccolo angolo della costa del Pacifico. Alle organizzazioni e collettivi nostri fratelli, che ci hanno aiutato e che sappiamo ci seguono e camminano con noi verso la costruzione di nuovi modi di creare una vita degna, libera e autonoma.


¡¡¡¡Libertad inmediata a todos los presos políticos en Chiapas.¡¡¡¡¡

¡¡¡¡Cese a la represión del gobierno de Chiapas en contra de los Defensores de Derechos Humanos¡¡¡¡¡
¡¡¡Respeto a las comunidades zapatistas!!!
¡¡¡¡Juicio a los Paramilitares de Mitzitón¡¡¡

¡¡¡¡ Respeto a los pueblos de Bachajón¡¡¡¡

¡¡¡Respeto a la libre determinación de los pueblos y a la Autonomía¡¡¡¡¡