CORTE PENALE INTERNAZIONALE



 

Corte Penale Internazionale

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Corte Penale Internazionale
(EN) International Criminal Court
(FR) Cour Pénale Internationale
Corte Penale Internazionale
Bandiera dell'ICC-CPI

Abbreviazione ICC-CPI
Tipo tribunale per crimini internazionali
Fondazione 1º luglio 2002
Sede Bandiera dei Paesi Bassi L'Aia
Area d'operatività 111 Paesi
Presidente Bandiera della Corea del Sud Sang-Hyun Song
Lingue ufficiali inglese, francese
Sito ufficiale

La Corte Penale Internazionale (in inglese: International Criminal Court - ICC) è un tribunale per crimini internazionali che ha sede all'Aia. La competenza del Tribunale è limitata ai crimini più seri che riguardano la comunità internazionale nel suo insieme, come il genocidio, i crimini contro l'umanità i crimini di guerra (cosiddetti crimina iuris gentium) e il crimine di aggressione (art. 5, par. 1).

La Corte ha una competenza complementare a quella dei singoli Stati, dunque può intervenire solo se e solo quando gli Stati non vogliono o non possono agire per punire crimini internazionali.

La giurisdizione della Corte si esercita nel caso di crimini commessi sul territorio di uno Stato parte o da un cittadino di uno Stato parte alla Corte. Ne consegue che quindi anche i crimini commessi sul territorio di uno Stato parte, da parte di un cittadino di uno Stato non parte, rientrano nella giurisdizione della Corte.

Uno Stato non parte non è tenuto ad estradare propri cittadini che abbiano commesso tali crimini in un paese parte ed al giorno d'oggi non esistono mezzi di coercizione internazionali per spingere gli stati non parte a cedere alle richieste della Corte Internazionale.

Indice

Legittimazione e giurisdizione 

Lo Statuto di Roma del Tribunale Penale Internazionale è stato stipulato il 17 luglio del 1998 e definisce in dettaglio la giurisdizione ed il funzionamento dell'ente.

Lo Statuto è entrato in vigore il 1º luglio 2002 alla ratifica dello Statuto di Roma da parte del sessantesimo stato.

Al 1º gennaio 2007 gli stati membri sono 104, poco più della metà dei 192 stati membri dell'ONU. Il primo Procuratore generale della Corte è dal 16 giugno 2003 Luis Moreno-Ocampo.

Cenni storici 

La sede della Corte Penale Internazionale

Le origini della Corte penale internazionale sono da imputare al periodo della seconda guerra mondiale, quando vennero istituiti dei tribunali Militari internazionali. Il primo era quello di Norimberga e il secondo era quello di Tokyo. Come tribunali militari, la loro competenza giurisdizionale si limitava ai crimini di guerra. Il tribunale di Norimberga durante gli anni ha formulato diverse sentenze e ampliò l'ambito dei crimini, inserendo oltre ai crimini di guerra, i crimini contro l'umanità e contro la pace.

La campagna per l'istituzione della Corte Penale Internazionale fu poi ripresa e rilanciata negli anni novanta soprattutto dall'organizzazione Non C'è Pace Senza Giustizia di Emma Bonino e dal Partito Radicale Transnazionale[1].

Contestualmente l'iniziativa dell'ONU e dell'Assemblea Generale varò il progetto di formulare un codice sui crimini e uno Statuto per la Corte penale internazionale. Il 9 dicembre 1994, l’Assemblea generale creava un apposito Comitato preparatorio che riprese il progetto elaborato precedentemente dalla Commissione di diritto internazionale, approfondendone gli aspetti più controversi e sviluppandone i profili più complessi anche alla luce della codificazione dei crimini internazionali avvenuta negli statuti dei primi due Tribunali ad hoc. Le pressioni da parte dell'ONU di terminare il progetto di realizzazione, infatti, si fecero più pesanti durante il 1993-1994, proprio perché erano stati istituiti dei Tribunali ad hoc per la questione di ex-Jugoslavia e Ruanda.

Nel 1996, conclusi i lavori della commissione, l'Assemblea delle nazioni unite convocava a Roma una conferenza diplomatica dei plenipotenziari degli Stati per l'istituzione di una corte penale internazionale.

In esecuzione della risoluzione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite 51/207 del 17 dicembre 1996, il progetto finale (la cui redazione si protrasse sino al 3 aprile 1998) fu rimesso ad una Conferenza diplomatica di plenipotenziari, convocati a Roma – nella sede della F.A.O. all’Aventino – dal 15 giugno al 17 luglio 1998. Dopo intense discussioni (cui contribuirono anche molteplici organizzazioni non governative che avevano sostenuto la campagna d’opinione pubblica per la giurisdizione universale sui crimini internazionali), la Conferenza si concludeva con l’approvazione dello Statuto (120 i voti favorevoli, 7 i contrari, 21 gli astenuti) e con la firma dell’Atto finale, aperto a tutte le delegazioni partecipanti (160).

Le progressive ratifiche dello statuto hanno consentito di raggiungere il quorum fissato dall'Art. 126 (60 Ratifiche) quattro anni dopo la conferenza di Roma: in virtù di questa norma il testo è quindi entrato in vigore il 1º luglio del 2002.

Il primo imputato di questa organo giudiziario è stato il congolese Thomas Lubanga il cui processo è iniziato il 26 gennaio del 2009.

C'è la possibilità che in marzo-aprile o nei mesi successivi a questi possano apparire nuovi imputati israeliani e palestinesi legati ad Hamas grazie al Rapporto Goldstone, il quale potrà far crollare quel muro di immunità che hanno i paesi legati agli USA, alla Russia e alla Cina.[senza fonte]

Paesi membri [modifica]

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Paesi che aderiscono allo Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale.

Dal 24 Marzo 2010 i paesi che aderiscono allo Statuto di Roma sono 111. Altri 40 paesi hanno firmato ma non ratificato il trattato. Fra questi, Israele e Stati Uniti hanno dichiarato di non avere intenzione di ratificarlo. Tra i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell'ONU (Francia, Inghilterra, USA, Cina, Russia) Russia e Cina, oltre agli USA, non hanno aderito alla Corte Penale Internazionale.

Gli organi e le loro competenze [modifica]

Gli organi della Corte Penale internazionale sono quattro:

Procedimento 

L'avvio del procedimento è una fase molto delicata potendo essere attuata da tre fonti diverse: il Procuratore, che agisce motu proprio, o un referral che può provenire da uno Stato che ha firmato il Trattato o dal Consiglio di Sicurezza dell'ONU. I referral degli Stati sono molto più liberi, non avendo limiti, mentre il Consiglio di Sicurezza deve far rientrare il suo atto in casi di violazione della pace, minaccia della pace o aggressione. Il Consiglio ha tuttavia un potere molto criticato dalla dottrina di diritto internazionale, ovvero la possibilità di bloccare le indagini del Procuratore per un anno qualora queste rientrino in un quadro complessivo sotto esame nello stesso Consiglio. La sospensione deve essere effettuata con un parere quantomeno non contrario all'unanimità dei membri permanenti del Consiglio.

Inchieste in corso 

La corte ha ricevuto denunce per crimini di sua competenza da 139 diversi paesi. A novembre 2008 il Procuratore ha aperto ufficialmente solo 4 inchieste su: Nord Uganda, Repubblica democratica del Congo, Repubblica centrafricana e Darfur (Sudan).

Di seguito l'elenco dei ricercati e arrestati aggiornato al gennaio del 2009.

Nord Uganda

Repubblica democratica del Congo

Repubblica centrafricana

Darfur, Sudan

Note 

  1. ^ Pagina speciale con la storia della Corte Penale Internazionale (EmmaBonino.it)

Altri progetti 

Bibliografia

Voci correlate 

Giudici e procuratori [modifica]

Collegamenti esterni [modifica]

diritto Porta