COERENZA ONU



 

UN RELATORE SPECIALE DELL'ONU HA DENUNCIATO....


tradotto da TeleSUR - 27 5 2010


Il relatore speciale dell'ONU per le esecuzioni arbitrarie, Philip Alston, ha presentato lo scorso giovedì un relazione elaborata dopo la sua visita in Colombia del giugno 2009 nella quale afferma che “ l'attuale tasso d'impunità in relazione alle presunte esecuzioni da parte delle forze di sicurezza, che arriva al 98,5%, è decisamente troppo alto”.

Dice inoltre che “ a meno che il Governo non assicuri indagini e processi efficaci per le esecuzioni commesse dai militari, non potrà superare lo scandalo dei “falsi positivi”.

Nel corso delle mie indagini ho potuto riscontrare che in Colombia membri delle forze di sicurezza compiono un numero significativo di esecuzioni extra giudiziarie secondo uno schema che si ripete in tutte le zone del Paese”.


In Colombia le esecuzioni extra giudiziarie vengono chiamate “falsi positivi”, e in pratica sono omicidi di civili compiuti dalla forza pubblica che poi vengono spacciati per uccisioni di guerriglieri svoltasi nel contesto di combattimenti.....


L'esperto ha spiegato nella sua relazione che questo tipo di crimine viene commesso seguendo quasi sempre la medesima prassi: “ le vittime sono attirate con false promesse da un reclutatore e portate in zone remote dove vengono assassinate da soldati, che poi sostengono di averli uccisi durante un combattimento”.


IMPUNITA' PER I PARAMILITARI


Il relatore ONU ha riscontrato anche “ un allarmante livello d'impunità nei confronti degli ex paramilitari”.

Secondo Alston “ la maggioranza dei paramilitari responsabili di violazioni di Diritti Umani sono stati smobilitati senza essere sottoposti a nessuna indagine e altri hanno beneficiato di amnistie”.


Il Governo del presidente Álvaro Uribe ha promosso un decreto conosciuto col nome di “ Ley de Justicia y Paz” (Legge di Giustizia e Pace) , la Legge 975, che fu poi approvata dal Congresso ed entrò in vigore il 25 luglio 2005. Da allora questa legge è stata condannata e criticata da vari settori sociali in quanto impone pene che vanno dai 5 agli 8 anni di carcere per i delitti commessi da paramilitari, delitti anche estremamente gravi come i massacri e i sequestri.

Oggi il fallimento del processo di giustizia e pace risulta evidente dal drammatico aumento degli omicidi commessi da gruppi armati illegali e composti in maggioranza da ex paramilitari”, ha denunciato il relatore ONU nella sua relazione.

Per questo motivo Alston ha sollecitato il Governo colombiano affinché apporti “cambi sostanziali” riguardo alla Ley de Justicia y Paz.


VIOLAZIONI DEI DIRITTI UMANI


Riguardo alle parti di popolazione che in Colombia sono più esposte alla violenza, la relazione di Alston segnala che storicamente e anche attualmente sono vittime di violenza diffusa le comunità indigene e quelle afrodiscendenti, i difensori dei diritti umani, i sindacalisti e altri leader sociali”.


L'11 marzo di quest'anno, l'Alto Commissario delle Nazioni Unite (ONU) per i Diritti Umani, Sra. Navi Pillay, ha denunciato la situazione di pericolo in cui si trovano i difensori dei Diritti Umani in Colombia e ha lamentato la stigmatizzazione che gli si ascrive, anche da parte di membri del Governo Uribe.

Inoltre, una relazione dell'ONU divulgata il 18 maggio 2010, ha rivelato che la nazione del mondo che conta più sfollati interni (desplazados) dopo il Sudan, è proprio la Colombia con 4,9 milioni di persone sfollate.


Un'altra relazione dell'Alto Commissario Aggiunto per i Diritti Umani dell'ONU, Kyung-wta Kang, ha denunciato recentemente che in Colombia sono aumentate le minacce contro vasti gruppi di cittadini, e ha messo in risalto con “particolare preoccupazione” i casi di omicidi, tra gli altri, di sindacalisti e giornalisti.