LATINOAMERICA - occupata la sede di Acea



Giovedì 13 marzo attivisti delle associazioni Action ed ASud hanno occupato
la sede centrale di Acea in Piazzale Ostiense a Roma manifestando contro le
scelte fatte dall’azienda in questi ultimi anni.

Una municipalizzata che dovrebbe avere come sua principale funzione
garantire il diritto all’acqua ai cittadini ed alle cittadine di Roma
preferisce invece costruire il prossimo inceneritore ad Albano, dopo quelli
di Terni e San Vittore, causando le dure proteste delle popolazioni locali,
piuttosto che garantire qualità e investimenti nel servizio idrico
integrato. Negli ultimi mesi infatti tre depuratori di ACEA –
Castelnuovo,Monterotondo e Fonte Nuova – sono stati chiusi dal Corpo
Forestale per inquinamento da arsenico, i cui livelli superavano di 6 volte
i limiti consentiti per legge mettendo a repentaglio la salute pubblica.

Esiste inoltre il rischio di collasso dell’ecosistema della valle
dell’Aniene, denunciato più volte dai cittadini, causato dall’eccessivo
sfruttamento da parte di ACEA dell’acquedotto del Simbrivio. Così come sono
mancati in questi anni investimenti importanti di manutenzione della rete
idrica cittadina mentre molti sono stati i lavoratori licenziati o
esternalizzati. Il processo di privatizzazione iniziato nel 1998 ha poi
permesso alla multinazionale Suez di controllare l’8,6% di ACEA, al
presidente della ACEA di sedere nel Cda della multinazionale francese ed ad
un membro del comitato esecutivo di Suez di sedere nel Cda di ACEA.

La Suez, secondo gestore mondiale di servizi idrici, con la sua politica
punta a trasformare il diritto all’acqua in una merce come le altre ed è
accusata in numerosi paesi del mondo di precludere l’accesso all’acqua a
milioni di persone e di causare gravissimi danni all’ambiente.

Politica che anche ACEA ormai porta avanti in Armenia, Perù e in Honduras,
dove dal 2004 la popolazione locale si oppone alla privatizzazione
dell’acqua imposta dall’impresa.

Mentre in città i candidati Sindaci discutono su quanto ancora privatizzare
quella che era la più importante impresa capitolina, l’azione simbolica di
questa mattina afferma come il più grande investimento per la città, la
sicurezza e la salute dei cittadini sia ripubblicizzare ACEA riportandone
il controllo nelle mani dei cittadini.

Questa iniziativa vuole essere il contributo delle Ass. Action ed A Sud
alla tre giorni per la difesa dei beni comuni promossa dai movimenti nel
Lazio.

Per informazioni, contatti e interviste: 3486861204



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