FARC-EP: LETTERA AL PROFESSOR MONCAYO



FARC-EP: LETTERA AL PROFESSOR GUSTAVO MONCAYO
 
Plaza de Bolívar, Bogotá
 
Dalle montagne, le giunga il nostro rispettoso saluto ed il sentimento di ammirazione per la sua recente prodezza.
 
Abbiamo sentito come, nella misura in cui avanzava la sua marcia, andava crescendo nella coscienza dei colombiani la necessità e l’urgenza dell’interscambio umanitario.
 
Pur prevedendo la risposta del Presidente, mai avremmo pensato che sarebbe stato così offensivo nei confronti del suo sforzo, del suo amore di padre e di quelle manifestazioni di solidarietà scatenatesi al suo passaggio nei paesi e nell’entrata a Bogotá.
 
E’ incredibile che Uribe si rifiuti di smilitarizzare temporaneamente un territorio affinché le parti concordino l’interscambio umanitario, anteponendo considerazioni che sono prive di senso nella misura in cui, dandosi l’interscambio, l’andamento delle istituzioni non peggiorerebbe in alcun modo. Egli non ha voluto nemmeno ascoltare i ragionamenti dell’ex-presidente López Michelsen, che ha passato i suoi ultimi giorni sostenendo questa nobile causa.
 
Osservando quanto successo sulla scalinata del Congresso, molti compatrioti staranno certamente pensando che la battaglia per lo scambio di prigionieri ha bisogno del popolo, e molto: che si riempia permanentemente la Plaza de Bolívar reclamando la smilitarizzazione per l’interscambio, la soluzione politica del conflitto, la fine della “Sicurezza Democratica” che è guerra e repressione contro il popolo, e che ci sia spesa sociale, come chiedevano i manifestanti nell’improvvisata iniziativa.
 
Professore: i tre mesi indicati dal Presidente Uribe basterebbero soltanto a realizzare i primi interscambi di opinioni tra le parti contendenti, perché uno scontro di 43 anni per il superamento di problemi politici, economici, sociali, culturali, ambientali e di sovranità del paese, potrebbe essere risolto esclusivamente se il governo sconfiggesse l’insorgenza o se la guerriglia sconfiggesse il governo. La proposta del Presidente è fatta di demagogia elettorale.
 
Ma tornando alla questione dello scambio, una riflessione finale: quello che è veramente grave e grottesco per l’istituzionalità, è quella sorta di sedizione uribista contro la Corte Suprema di Giustizia in difesa dell’impunità dei suoi soci narco-paramilitari, e non la smilitarizzazione di Pradera e Florida per pochi giorni e per ragioni umanitarie, al fine di facilitare l’accordo.
 
Compatrioti
 
Segretariato dello Stato Maggiore Centrale delle FARC-EP
 
Montagne della Colombia, 8 agosto 2007



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