"Perché la dottoressa Chiara Castellani non scrive?"



Cari amici,
mi prendo la libertà di stralciare un brano da una email di Chiara Castellani al MLAL allo scopo di far comprendere le grandi difficoltà in cui opera e quindi anche le ragioni per cui spesso non riesce a scrivere email e a rispondere alla posta elettronica.
Cordiali saluti
Alessandro Marescotti
http://www.kimbau.org


--- Messaggio di Chiara Castellani ---

(...)
Innanzitutto scusa se rispondo con tanto ritardo, e ancora una volta grazie di cuore per il continuo aiuto ed appoggio morale nonostante il mio per voi inspiegabile silenzio! da parte mia vorrei dire a te, ad Emilia, e a tutti voi amici vecchi e nuovi del MLAL di Verona e anche di Modena che non vi ho mai dimenticato, però sto traversando un brutto periodo in cui scrivere mi costa moltissimo: da più di un mese non riesco più ad accendere e far funzionare il gruppo elettrogeno a benzina che farebbe funzionare la radiofonia che farebbe funzionare l'E.Mail. E per farlo riparare si deve spedire fino alla capitale Kinshasa. Per trasportare il gruppo fino a Kinshasa serve un viaggio in camion di più o meno due settimane ma l’ultima volta ci è voluto un mese. In più quando sono a Kimbau riesco ad aprire la mia casella e.mail solo se non ho urgenze che mi forzano a dormire in ospedale. Infatti di solito apro la casella e.Mail la sera prima di andare a dormire: a quell'ora in questo periodo di stagione delle piogge, se non piove (e in questo caso i fulmini sono un pericolo per le apparecchiature radiofoniche e devo disinserire l’antenna) l'atmosfera è comunque pesante e spesso e volontieri non ho connessione radiofonica! Il mio computer portatile infatti invia e riceve messaggi tramite onde radio, ma la radio per funzionare, ha bisogno di quel gruppo elettrogeno che adesso è in panne. Allora sto componendo i messaggi su un computer portatile che funziona con i pannelli solari e con la batteria della macchina, attraverso un adattatore di tensione, e una volta alla settimana chiedo il permesso al parroco di utilizzare il gruppo della Parrocchia (che beve come un disperato) per accendere il modem e spedire i messaggi. Infatti come ben sapete né a Kenge né a Kimbau arriva una regolare fornitura di energia elettrica e proprio per questo a Kimbau si sta costruendo, con il contributo dell'Aifo, una piccola centrale idroelettrica. Con l’aiuto del MLAL (e quindi di tutti voi) Paolo, il volontario pugliese che lavora con me, è riuscito a sdoganare un container per Kenge e per Kimbau che, come forse sapete, porterà a Kenge le apparecchiature per la radiologia e anche qualche pannello solare fotovoltaico. Quindi da qui alla fine dell’anno, sempre se Dio ci aiuta e se non ci saranno disordini prima, durante e dopo le elezioni, fra pannelli e turbina, non avremo più bisogno di ricorrere al gruppo elettrogeno, che per di più fa un rumore diabolico, puzza di benzina e scarica ossido di carbonio. Ma nel frattempo non posso proprio fare a meno del gruppo, e dato che il gruppo è in panne, sono proprio bloccata!
(...)

Chiara