Re: [educazione] RISPOSTA SUL TEMA DELL'OLOCAUSTO



Cari amici,
In effetti bisognerebbe ricordare TUTTE le Shoah. Non solo quella citata, ma anche quella dei rom, degli omossessuali, dei Testimoni di Geova (ne sono morti 12.000 nei campi), degli anarchici e via dicendo. Non solo bisognerebbe ricordare, per rimanere al solo '900, la strage degli Armeni, quella delle popolozioni colpite dal colonialismo (quanti sono, ad esempio, gli Algerini assassinati in 100 e passa anni di dominio francese?), chi ricorda l'autogenocidio cambogiano? E i caduti nelle innumerevoli guerre del secolo? Quanti sono quelli deceduti nei gulag staliniani? nell'industrializzazione forzata? Quanti sono i caduti delle multinazionali delle medicine e della criminale diffusione dell'HIV/AIDS? Quanti sono i morti dovuti all'iper sfruttamento occidentale nei paesi del cosiddetto terzo e quarto mondo (ricordiamoci di Bophal, una Seveso all'ennesima potenza). Temo che l'elenco sia lungo (e incompleto il mio). Sono i crimini di guerra e di pace del capitalismo e dell'autoritarismo occidentale e della follia disumana del potere...
Giuliano
http://giulianofalco.blogspot.com
Il giorno 26 gennaio 2012 20:44, Don Romano <rcnico at tin.it> ha scritto:

Caro Peppe Sini, io sono nato nel 1940, quando la guerra mi è passata sopra la testa con 76.000 bombe cadute sul mio paesino di 1200 abitanti. So cosa sia la guerra.

 Tuttavia ti chiedo di aiutare i nostri  fratelli ebrei a compiere una svolta epocale: quando parlano di genocidi, persecuzioni ecc. ricorda  loro che aggiungano SEMPRE quanto hanno dovuto soffrire anche gli zingari, gli omosessuali, i polacchi (8 milioni di morti). A forza di parlare di sofferenze solo degli ebrei viene fuori pian piano un senso di nausea per cui, lentamente, accade che rimonti la avversione nei loro confronti. Se io venissi da te e parlassi solo di Rimini ( o meglio : di bombe cadute a Rimini ) dopo un po’ tu mi faresti tacere e ti stancheresti di me. Dillo agli amici ebrei : "Quando parlate delle vostre sofferenze (tutte indiscutibili) abbiate la grandezza d'animo di citare anche quelle degli altri." Se poi mi dai il recapito di uno di loro, gli parlerò io direttamente.

Nicolini Romano

C/O ISTITUTO VALLONI

Via di Mezzo, 1

47923 RIMINI

Tel. 0541 71 88 46

Cell. 339 84 12 017

Cell. 331 90 36 331

E-mail: rcnico at tin.it

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-----Messaggio originale-----
Da: educazione-request at peacelink.it [mailto:educazione-request at peacelink.it] Per conto di Alessandro Marescotti
Inviato: giovedì 26 gennaio 2012 20.26
A: Mailing List Educazione; news at peacelink.it
Oggetto: [educazione] 27 gennaio. Giorno della memoria dell'Olocausto

www.peacelink.it

-----Original Message-----

From: Centro di ricerca per la pace Centro di ricerca per la pace <centropacevt at gmail.com>

Date: Thu, 26 Jan 2012 11:28:00

Subject: * Nel giorno della memoria della Shoah

NEL GIORNO DELLA MEMORIA DELLA SHOAH

Il 27 gennaio - anniversario dell'abbattimento delle recinzioni e

della liberazione dei superstiti del campo di sterminio di Auschwitz

nel 1945 - ricorre il giorno della memoria della Shoah.

Nel giorno della memoria quattro impegni s'impongono ad ogni persona

che voglia sentirsi decente e fedele all'umanita'.

Opporsi alla guerra che sempre consiste dell'uccisione di esseri umani.

Opporsi al razzismo che sempre consiste della persecuzione di esseri umani.

Opporsi alla devastazione della biosfera, casa comune e bene comune

dell'umanita' intera.

Riconoscere a tutti gli esseri umani tutti i diritti umani, recare

soccorso a chiunque ne abbia bisogno, ed approntare e difendere e

valorizzare gli strumenti adeguati ad inverare quei diritti comuni e

inalienabili, a tutti recando la solidarieta' che e' costitutiva della

civilta', della convivenza, del riconoscimento di umana dignita'.

*

Nel giorno della memoria della Shoah opponiamoci ancora a tutte le

guerre, agli eserciti e alle armi.

Nel giorno della memoria della Shoah opponiamoci ancora alle misure,

alle strutture e alle pratiche razziste che in Italia ancor oggi

negano i fondamentali diritti umani a tanti esseri umani nel nostro

paese giunti in fuga da guerre, dittature e fame, esseri umani cui la

Costituzione della Repubblica Italiana - legge fondamentale del nostro

ordinamento giuridico - riconosce il pieno diritto all'accoglienza e

all'assistenza nel nostro paese.

Nel giorno della memoria della Shoah opponiamoci ancora alle opere

speculative che distruggono l'ambiente e con cio' mettono a rischio la

salute, la qualita' della vita individuale e associata, la dignita' ed

infine l'esistenza stessa delle persone.

Nel giorno della memoria della Shoah affermiamo ancora la solidarieta'

che tutti gli esseri umani congiunge, sosteniamo quanti si trovano

nella sofferenza e nel bisogno, aiutiamo le lotte in difesa del

diritto di tutti all'accoglienza, all'assistenza, alla salute, alla

solidarieta', ad esempio a Viterbo sostenendo la lotta generosa e

luminosa dell'associazione dei sofferenti psichici e dei loro

familiari e sostenitori.

Vi e' una sola umanita'. Nel ricordo delle vittime della Shoah ogni

persona di retto sentire, ogni esperienza collettiva intesa alla

civile convivenza, ogni istituzione democratica si impegni per il

rispetto e la promozione dei diritti umani di tutti gli esseri umani.

E che questo impegno continui per tutti i giorni avvenire.

Peppe Sini

responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

Viterbo, 26 gennaio 2012

Mittente: "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo

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