Re[4]: [educazione] Acculturazione di massa





On 26/04/2011 at 9.47 monaca gianfranco wrote:

>Gli "statali" e i "cittadini" sono categorie di pensiero su cui ciascuno 
>lavora a seconsa delle proprie esperienze. Un problema di linguaggio è 
>sempre un problema culturale e quindi mentale.
>Ci sono, ad esempio, scuole statali e scuole private, e si vede subito che 
>il problema non è così semplice.
>Gian Monaca




Concordo con quanto dici, anche perché non sarebbe giusto dimenticare nella critica le scuole private.

Tuttavia dobbiamo notare che il settore privato è costretto a seguire il settore statale.

Gli insegnanti delle scuole private non possono diffondere una cultura diversa, magari più moderna e democratica, perché l'intero mondo è costretto a seguire le leggi che vengono fatte rispettare dagli statali, ed un'altra cultura sarebbe impossibile da affermare. E così ci tocca tenerci le leggi ingiuste e mal fatte, il più delle volte commissionate dalle lobby, che i politici si possono permettere di scrivere solo perché si circondano con la cortina di ferro formata dagli statali, una barriera nata e sviluppatasi in epoca monarchica prima e fascista più tardi.

In una democrazia non possono esservi assunti a vita in un ruolo pubblico. Senza gli statali intorno, i politici da operetta se ne andrebbero e si affermerebbero persone per bene e davvero competenti. Ecco perché siamo, sì, tutti esseri umani, ma un conto è essere un cittadino, una persona che non s'è impossessato a vita di un bene comune, ed un conto è essere uno statale, una persona che invece l'ha fatto eccome.


Permettimi di porgere un saluto ed un gran ringraziamento a Tempi di Fraternità. Al momento la fraternità sembra quanto di più difficile da raggiungere vi sia. Eppure, se solo ci accorgiamo del fondamentale ruolo che la figura istituzionale dello statale ha nell'affermare quest'ordine ingiusto, spesso criminale, in cui ognuno cerca di prendere all'altro, in cui tutti sono contro tutti, la fraternità, come un'intera messe di altri doni universali, non ci appare più così impossibile.

Basta rendere democratica la Funzione Pubblica.


V'abbraccio tutti.


Danilo D'Antonio