Re: [educazione] tutto parte dall'educazione



Io porterei più rispetto per questi "statali" primo perchè non parliamo dei soliti "impiegati", secondo perchè non mi pare che in tutti questi mesi (o anni, dovrei controllare) su Peacelink tu Danilo hai ricevuto chissachè sostegno e solidarietà dagli altri iscritti ma anzi ho letto più che altro critiche ai tuoi interventi.
E non credo che in queste liste ci siano tanti "statali", anzi....

Davide

Il 09/09/2010 8.47, Laboratorio Eudemonia ha scritto:






On 09/09/2010 at 8.29 Giovanna Canavesi wrote:

Che stanchezza! Passo il mio tempo a scuola, con i bambini prima (o poi) e
cercando di far funzionare tutto al meglio, di appianare tensioni, di
ascoltare, aiutare...

Arrivo a casa e mi metto a prepare lavoro per i bambini, per i colleghi,
organizzo spazi e tempi... e trovo questi messaggi!

Ma che il signore che scrive queste parole venga una volta nella scuola! Mi
sembra la Gelmini!





Se ne stia a casa a riposare, allora.

E faccia entrare a lavorare gente meno stanca e con più entusiasmo ed idee di lei.

Da parte mia mi sono prenotato per un anno di servizio di pulizia, da spazzino.


La scuola finto pubblica in mano a questa gente ci ha privato tutti della bellezza e dell'entusiasmo della vita diffondendo una cultura autoritaria e repressiva, immobile ed immobilizzante, che fa dell'esclusione il suo fondamento: gli statali accaparratori del bene comune.

Ecco perché ci ritroviamo i politici che sappiamo.

Perché la cultura per colpa degli statali è rimasta quella di cento anni fa, la cultura in auge ai tempi della dittatura.


GLI STATALI CI HANNO NASCOSTO COSA SIA UNA REPUBBLICA!

E STANNO ANCORA LI' AD AMMAESTRARE I GIOVANI CON I SOLI CONCETTI CHE FANNO LORO COMODO!

E LI PAGHIAMO PURE PER FOTTERCI!


Basta con l'educazione somministrata dagli statali.

Avanti tutta con la libera cultura di cittadini preparati e motivati.


Danilo D'Antonio






"... Nel 2010, non si può continuare a pensare alla pubblica amministrazione come se fossimo all’epoca della nascita degli stati nazionali e al welfare come se la nostra società fosse in qualche modo simile a quella uscita dalla seconda guerra mondiale. Negli ultimi centocinquanta anni, è stato creato un apparato che ha pochissima attenzione ai risultati e al rapporto tra costi e benefici. Lo Stato burocratico eroga prestazioni a cittadini che non vengono mai coinvolti nella fase di progettazione, di produzione o di valutazione dei servizi; elabora regole sempre più dettagliate, procedure di garanzia, controlli che vengono sistematicamente aggirati o derogati ..."

Nicola Mattina  per Valigia Blu
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