ri-educazione






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Le due dimensioni della Democrazia Diretta
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Cari Studenti,

per quanto hanno di più caro le persone democratiche, oggi vige ancora questa definizione:

"La democrazia diretta è la forma di democrazia nella quale i cittadini, in quanto popolo sovrano, non sono soltanto elettori che delegano il proprio potere politico ai rappresentanti ma sono anche legislatori aventi il diritto, costituzionalmente garantito, di proporre e votare direttamente le leggi ordinarie e la costituzione attraverso diversi istituti di consultazione popolare e diverse forme di partecipazione popolare ..."

http://it.wikipedia.org/wiki/Democrazia_diretta


Tale definizione si basa con evidenza sull'assunto che la parola DEMOCRAZIA indichi una mera forma di governo. Nulla di più antiquato ed errato. Infatti, alla luce della presente realtà sociale, ben distante da quella vissuta al loro tempo dagli antichi Greci, oggi non possiamo non considerare il termine DEMOCRAZIA come definente una composita FORMA di SOCIETA' in cui tanto il Governo quanto la Funzione Pubblica, tanto le decisioni quanto le mansioni, si realizzano attraverso una partecipazione popolare, diffusa e generale, tesa ad includere e non ad escludere.


Cari Studenti, avete mai riflettuto su quale possa essere il fulcro di una istituzione democratica?

Esso si individua con estrema precisione nella PERIODICA RESTITUZIONE al POPOLO dei ruoli inerenti beni e servizi di pertinenza e proprietà collettiva. Ebbene: tale periodica restituzione al popolo va ottemperata tanto da coloro cui sono stati affidati incarichi di Governo quanto da coloro cui sono state affidate mansioni pubbliche. Restituire periodicamente al POPOLO, all'ENTE SOVRANO che ce l'ha concesso, i poteri decisionali e l'insieme dei ruoli attuativi: in questo consiste e si realizza la DEMOCRAZIA.

Occorre dunque che noi stessi cittadini facciamo un passo avanti ed iniziamo ad occuparci di entrambe le dimensioni, o, se si preferisce, i livelli in cui si esplica la DEMOCRAZIA DIRETTA: Governo e Funzione Pubblica.

Per cui formuliamo:

La DEMOCRAZIA è una FORMA di SOCIETA'
che chiama in causa TUTTE le espressioni
pertinenti la (e della) Collettività.


Ribadiamolo: la democrazia non pertiene soltanto il Governo di un popolo. Questo è ciò che vogliono far credere gli statali, a cominciare dai docenti (assunti a vita nei ruoli pubblici), all'unico scopo di mantenere quell'indebito privilegio. Capiamo bene questo: se soltanto il Governo viene convertito alla democrazia, in capo a poco tempo la restante parte della società rimasta antidemocratica (gli statali) riconduce il Governo in una forma precedente l'avvento della democrazia.

Ciò è proprio quanto sta accadendo e dobbiamo definitivamente scongiurare.


Questo è dunque il salto quantico che deve svilupparsi nelle nostre menti, l'ormai piccolo passo che ci separa da una piena felicità sociale e quindi pure individuale. E tocca compierlo a noi semplici cittadini, coi pochi mezzi che abbiamo, come meglio possiamo e sappiamo, sempre in legalità, pace e civiltà. Non dimentichiamo che mai nessun altro lo farà al posto nostro.

Di sicuro non lo faranno, nelle scuole ed Università e nei tanti convegni in cui ancora vengono immeritatamente invitati, i docenti universitari, gli statali, i quali finora, mancando Internet a dare voce a noi semplici cittadini e persone comuni, ci hanno costretti nella decrepita cultura che faceva loro comodo.


A presto dunque, cari Studenti, leggere Vostri preziosi apporti.

Un caro saluto,


Danilo D'Antonio

Monti della Laga
Appennino Centrale

tel. 339 5014947



http://Societa-Democratica.hyperlinker.org