L'importanza di essere una Repubblica






Gentilissimi Presenti in Lista Educazione,

vi presento i miei migliori riguardi.

Mi rivolgo a voi, che dell'educazione siete i mentori, pregandovi di prendere in considerazione quella che potrebbe essere non solo una scoperta in campo educativo/socio/politico di tutto rispetto ma anche una strategia di rinnovamento del nostro Paese avente buone speranze di successo.


Vi prego, permettetemi la seguente sintesi:

1) Lo Stato italiano, sarebbe a dire l'accentramento di potere nelle mani di una immutabile ed inamovibile Elite monarchica, è stato sostituito 63 anni fa dalla Repubblica. Riformulo: lo Stato italiano non esiste più da quando è stata dichiarata la Repubblica. La parola Stato è da tempo fuori luogo per indicare la nostra Repubblica. Per Stato s'intende infatti il governo di una statica Elite autoritaria. Per Repubblica s'intende al contrario una dinamica gestione collettiva del complessivo Bene Comune. Stato e Repubblica sono di fatto organizzazioni politiche agli antipodi.

2) Pur sopraggiunta la Repubblica, sono però rimasti gli statali. Come niente fosse.


Vi prego, concedetemi di ampliare un momento la visione. Nell'antichità, quando non vi era alcuna sviluppata organizzazione pubblica, il concetto di Repubblica poteva pure limitarsi ad una mera forma di governo, i cui ruoli venivano democraticamente periodicamente redistribuiti. Con il sorgere dell'imponente Funzione Pubblica moderna, il concetto di Repubblica non avrebbe, però, più dovuto prescindere dalla periodica redistribuzione dei suoi stessi ruoli (i quali sono una proprietà collettiva, una autentica res publica) tra la popolazione avente i necessari requisiti e desiderosa di ricoprirli.

Senonché gli unici ufficialmente autorizzati a, perché con poteri tali da, far avanzare la società innanzitutto culturalmente, sarebbe a dire la dottorale compagine di ricerca umanista universitaria (filosofica, sociologica, giuridica, politica, storica, etc.) s'è guardata bene dal concepire e sviluppare queste idee. Innumerevoli "baroni", come sono comunemente definiti per il carattere feudale che contraddistingue il loro ambiente, essendo essi per primi degli statali, si sono fatti esclusivamente i fatti propri, al fine di mantenere il "loro" posto fisso e gli indebiti privilegi connessi.


Ecco: umilmente son qui a presentare l'ipotesi che, chiarendo cosa sia una Repubblica e ricordando che l'Italia lo è, si possa finalmente entrare in un periodo più evoluto della nostra storia. Come già avviene per i ruoli di governo, anche i ruoli della Funzione Pubblica devono essere rimessi al popolo dopo un certo periodo di tempo. Solo in questo modo può avvenire una reale partecipazione popolare e realizzarsi una vera democrazia.

Di vivo cuore vi prego dunque di aiutare quest'idea a diffondersi ed a divenire concreta realtà.

Per un'Italia ed un mondo finalmente liberi dagli statali.

Per delle Repubbliche popolate da liberi cittadini.

Per dei giovani che sappiano finalmente cosa è una REPUBBLICA.

Nonostante i loro professori (statali) gliel'abbiano nascosto per così tanto tempo.


Buonissime cose,

Danilo D'Antonio

Monti della Laga
Appennino Centrale

tel. 339 5014947




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