Newsletter n° 8/2008 di Massimo Toschi



Newsletter n° 8/2008 di Massimo Toschi 

Giovedì 25 settembre 2008

 

 
Cooperazione internazionale | perdono e riconciliazione fra i popoli | iniziative per la cooperazione con la riva sud del Mediterraneo | iniziative contro la pena di morte e per la promozione dei diritti umani | iniziative per promuovere il dialogo sull’interdipendenza


 

Editoriale

La pace, frontiera dell’impossibile

Sono stato in Israele dal 18 al 24 luglio, per partecipare al Summer Camp promosso dalla Regione Toscana, insieme con il Centro Peres e una Ong palestinese, che opera a Gaza, a cui hanno partecipato venticinque ragazzi di Sederot e venticinque di Gaza.
Nel febbraio scorso avevo fatto visita alla cittadina israeliana di Sederot, così segnata dalla paura prodotta dai missili hassam. E nel marzo avevo visitato Gaza e i suoi reparti ospedalieri per bambini, pur tra mille difficoltà., cogliendo l’esistenza di due prigioni, quella realizzata da Israele, con il blocco dei valichi,che colpisce la popolazione più povera; e quella astuta e violenta di Hamas, che ha imprigionato il cuore dei cittadini di Gaza, abbandonati dal mondo.
Le due città, nella loro unità e nelle loro differenze, rappresentano la tragedia israelo/palestinese. E proprio queste due visite molto intense e drammatiche mi spinsero a immaginare tre mesi fa questo Summer Camp insieme. Nonostante tutto, insieme. Nonostante i pregiudizi, nonostante le ragioni di ciascuno, insieme. Ostinatamente insieme per sconfiggere la cultura della paura e della violenza e per affermare la possibilità di una convivenza, certo difficile per il peso della storia, ma necessaria per evitare la catastrofe.
Ci siamo trovati in un kibbutz a Kiriat Gal. Un kibbutz bellissimo, nel verde, nel silenzio, nel sole.. Ognuno ha superato muri e barriere per venire. Ciascuno ha scelto di vivere questo tempo di riposo e di dialogo per conoscere l’altro, che troppe volte e’ apparso a lui come il nemico da combattere e non come il fratello, di cui accogliere il dolore e apprezzare le ragioni.
Un Summer Camp vissuto sulla frontiera dell’impossibile. E’ il primo tra ragazzi delle due città- simbolo del conflitto e delle sue sofferenze. E i ragazzi, con più coraggio e lungimiranza della politica, hanno reso l’impossibile possibile. Hanno deciso di vivere insieme una settimana, quando tutto sembrava indicare il contrario.
Si sono riconosciuti, sono diventati amici, hanno discusso e cercato insieme. Insieme hanno nuotato e giocato a pallone. Insieme sono andati a Gerusalemme. Nel vivere con loro, nell’osservare i loro volti straordinari e felici, ho pensato al coraggio dei genitori, che hanno permesso loro di fare questa singolare esperienza. Questi genitori non si sono voltati indietro come la moglie di Lot, rimanendo pietrificati nelle loro paure e nei loro recinti. Hanno guardato avanti. Hanno pensato al futuro. E hanno capito che questo futuro o sarà nella pace, nel dialogo, nell’accordo o semplicemente non sarà. 
Questi ragazzi e questi genitori pongono una domanda alla politica in Israele e in Palestina. E’ una domanda di riconciliazione da fare presto, da fare ora, perchè e’ venuto il tempo di decidere. E questo tempo si e’ fatto breve, prima che riprendano il sopravvento la violenza e i nemici del dialogo.
Questi bambini insieme con i bambini di Gaza mi hanno insegnato che niente di impossibile esiste per chi cerca la pace.E’ la vera saggezza di chi sa anteporre la pace ad ogni interesse di parte, anche a quello delle manovre giudiziarie di una politica troppo convulsa e confusa per essere credibile.

 

Notizie

Il documento delle Ong del Forum For Peace Europa/Israele/Palestina


«Pace entro il 2008, per garantire la scelta dei due Stati»


«I leader palestinesi, israeliani e del mondo sono chiamati ad impegnarsi per riuscire a porre fine all’occupazione con un accordo di pace da concludere entro l’anno 2008. Non possono esserci più scuse e non c’è più tempo da perdere. Non raggiungere un accordo al più presto è una vera minaccia alla soluzione dei due Stati e, di conseguenza, può portare ad un pericoloso deterioramento della situazione. E’ ormai giunto il tempo di andare avanti». Con questa parole, approvate all’unanimità, le organizzazioni non governative e le associazioni israeliane, palestinesi ed europee presenti al 2° incontro dell’Alleanza per la Pace Europa/Israele/Palestina, promosso dalla Regione Toscana e dal Forum for Peace a Pisa hanno riaffermato in un documento finale il sostegno al processo di pace e di cooperazione fra Palestina ed Israele. Viene inoltre ribadita la necessità del rafforzamento di una cultura del dialogo, della pace e della
 riconciliazione attraverso il confronto con esperienze di altri paesi e un sempre maggiore coinvolgimento del governo Italiano, di altri governi europei e della Commissione Europea nel sostegno dei progetti di cooperazione trilaterale (Palestina, Israele, Europa). 
E mentre è stato già fissato l’appuntamento per l’anno prossimo, sempre in Toscana, della 3° conferenza dell’Alleanza per la Pace, il Forum delle ONG palestinesi ed israeliane per la Pace esprime la sua gratitudine ed il suo sincero apprezzamento alla Regione Toscana per aver promosso questo incontro e per il costante sostegno e l’impegno per una politica di pace in Medio Oriente. 
Tutti i documenti elaborati nel corso di questa 2° Conferenza saranno inviati al Governo Israeliano, alla Autorità Palestinese, al Governo Italiano, agli altri Governi Europei, al Parlamento Europeo, alla Commissione Europea, al Comitato delle Regioni come contributo della società civile ad una politica di pace in tutta l’area del Medio Oriente.


Comunicato stampa


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Il presidente della Regione alla giornata conclusiva del Forum delle Ong a Pisa

Martini: «La pace per Israeliani e Palestinesi è possibile. Avanti celermente sui progetti condivisi»

“La pace è possibile. Non solo: la pace è l’unica opzione possibile per israeliani e palestinesi. Una pace che deve essere fatta da e per i due popoli e per la quale l’elemento cruciale è la ricostruzione di un clima di fiducia reciproca.” Queste le parole del presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, intervenuto questo pomeriggio al Forum delle Ong per la pace, che si è tenuto a Pisa, nelle sale del My One Hotel. Martini ha tenuto a ringraziare tutti i presenti, i rappresentanti del Ministero degli Esteri e la vicepresidente del Parlamento Europeo, Luisa Morgantini, ma soprattutto ha espresso un caloroso ringraziamento a Saman Koury e Ron Pundak, i due capidelegazione, con i quali – ha detto “abbiamo lavorato molto per far nascere questa esperienza”. Il presidente della Regione ha ricordato come la Toscana sia impegnata in tutto il mondo con progetti di cooperazione, per l’affermazione e il rispetto dei diritti, per
 l’impegno nel creare condizioni di riconciliazione e pace fra i popoli. “È il risultato – ha proseguito - di un impegno di oltre 30 anni di attività della Regione, degli Enti locali e di tutto il tessuto sociale della Toscana, fatto di associazioni, di volontariato, di Ong, di Università e di scuole, di banche e imprese, di istituzioni religiose, di cittadini.” 
Il presidente ha ribadito che la Regione toscana ritiene prioritaria l’area del Medio Oriente, insieme ai Balcani e al Magreb, e che solo in Medio oriente vengono investiti 2,5 milioni euro di risorse regionali in progetti di cooperazione. Fra i principali progetti che riguardano il Medio Oriente Martini ha ricordato “Saving Children”, che ha permesso finora di curare in ospedali israeliani oltre 5.000 bambini palestinesi malati o feriti a causa della guerra e che non si potevano altrimenti curare e .Med Cooperation, svolto in collaborazione con le istituzioni locali israeliane e palestinesi, e che punta allo sviluppo economico e alla valorizzazione delle risorse del territorio della Palestina.
“Obiettivi prioritari dell’azione di cooperazione per la pace della Toscana per il Mediterraneo e il Medio Oriente – ha concluso Martini - sono rafforzare il dialogo con i Governi locali e la società civile, lavorando insieme a progetti dal basso nel nome della concretezza e della rapidità di azione. Colgo qui un grande senso di fiducia – ha detto infine il presidente - noi dobbiamo fare sì che questo lavoro e questi progetti che sono stati messi a punto vadano avanti celermente e che presto le popolazioni interessate possano sentirne i benefici.”

Comunicato stampa


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Messaggio del ministro Frattini di forte apprezzamento

Toschi: «Toscana sede riconosciuta di confronto»

«Un’occasione di incontro che al secondo appuntamento è ormai divenuta un momento accreditato di confronto per individuare percorsi costruttivi per giungere alla pace tra il popolo israeliano e quello palestinese». Così l’assessore regionale alla cooperazione internazionale, Massimo Toschi, ha presentato ai giornalisti la seconda conferenza internazionale israelo-palestinese dedicata al ruolo dell’Europa nella soluzione del conflitto in medio oriente. «La Regione Toscana può affermare con orgoglio di non essere più una sede occasionale di incontro, ma, anche grazie alle politiche di cooperazione portate avanti, il riferimento di un lavoro costante tra i rappresentanti dei due popoli che mirano con più forza alla pace tra loro e più fanno pressione sui rispettivi governi. Un ruolo – ha aggiunto Toschi – riconosciuto sia dal governo Prodi che da quello attuale, attraverso l’impegno del ministro per gli affari esteri Franco Frattini».
Dell’apprezzamento del ministro è stato latore il direttore della cooperazione decentrata del Ministero degli esteri, Stefano Cacciaguerra. Nel suo messaggio Frattini conferma l’impegno italiano per interventi di cooperazione a sostegno dei territori palestinesi e l’interesse per l’azione degli enti territoriali, al cui contributo il Ministero guarda con attenzione per il contributo portato alla politica estera del nostro Paese. 
L’assessore Toschi ha infine sottolineato la presenza quest’anno di testimonianze da altre aree di crisi (Sudafrica, Irlanda, Darfur), che hanno confermato la possibilità di individuare soluzioni pacifiche attraverso un forte confronto. 

Comunicato stampa



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La vicepresidente dell’assemblea europea al Forum delle Ong di Pisa

«Il Parlamento Ue fa incontrare giovani palestinesi e israeliani»

«Il Parlamento Europeo crede nella diplomazia. In questo ambito l’iniziativa della Regione Toscana è fondamentale. Anche il Parlamento Europeo ha adottato iniziative simili, facendo incontrare giovani palestinesi, giovani israeliani, giovani europei». Così Luisa Morgantini, vicepresidente del Parlamento Europeo, durante la conferenza stampa tenuta al My One Hotel di Pisa, dove si è tenuto il Forum delle Ong per la pace in Medioriente. 
«Dobbiamo dare valore a questi popoli – ha continuato Morgantini – e in questo ambito il lavoro della Toscana è straordinario, perché non solo costruisce relazioni ma anche progetti». Morgantini ha criticato l’”asimmetria” che esiste fra i due popoli, uno dei quali – ha detto – «è sotto occupazione militare» , mentre l’altro «continua a costruire insediamenti» e ha ribadito la sua convinzione «che l’unica strada per la salvezza di Israele è quella della pace che si sta percorrendo anche qui». Rispondendo ad una domanda sulla necessità di una maggiore incisività dell’azione dell’Unione Europea, Morgantini ha detto di «essere pienamente d’accordo» ed ha ribadito la sua «totale sintonia con la risoluzione del Parlamento Ue che chiede la liberazione dei 370 ragazzi palestinesi detenuti nelle carceri israeliane». Morgantini ha infine dichiarato di essere contraria agli aiuti “a pioggia” da parte della Ue e ha
 ribadito la sua convinzione che «un’azione non incisiva dell’Europa in questa area, come in altre zone dove ci viene richiesto di intervenire, in realtà rende più debole quella parte della popolazione che vuole la pace». 

Comunicato stampa


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Gli appelli dei presidenti del Forum palestinese e israeliano delle Ong

Saman Khoury e Ron Pundak: «Dalla società civile una voce che chiede la pace»

La grande maggioranza dei popoli palestinese e israeliano vuole la pace. Occorre che la società civile riesca a far salire la sua voce unitaria perché questa richiesta, sempre più condivisa, possa spingere i vertici politici verso l’atteso accordo. E’ questo in sintesi il comune auspicio al centro degli interventi con cui i due presidenti del Forum israelo-palestinese delle Ong Saman Khoury (palestinese) e Ron Pundak (israeliano) hanno aperto la seconda conferenza annuale del forum, in corso a Pisa.
Entrambi hanno evidenziato anche il valore dell’azione di sostegno che possa venire dall’Europa e dai suoi cittadini. «Per un lungo periodo – ha spiegato Khoury – i cittadini europei hanno ritenuto che il loro ruolo nella questione mediorientale fosse di schierarsi, con una parte o con l’altra. Ma oggi questo atteggiamento deve essere superato: le forze contrapposte sono infatti rappresentate da chi opera “per la pace” sia in campo palestinese che israeliano e chi opera “contro” la pace, in entrambi i lati. Occorre stare dalla parte della pace e della vita, contro la forza fine a se stessa e generatrice di morte”. Fondamentale, per realizzare questo obiettivo, è secondo Khoury il lavoro “sul campo”, la realizzazione di progetti concreti che coinvolgano cittadini sia israeliani che palestinesi. Progetti capace di coinvolgere la comunità internazionale, in particolare l’Europa e i suoi cittadini. 
Ron Pundak ha evidenziato come l’Europa possa rappresentare per quest’area del Medio Oriente un esempio della capacità di riconciliazione dai conflitti: dall’esempio del Vecchio continente che, dopo le profonde ferite della seconda guerra mondiale, seppe trovare le strade di una pacificazione, Israele e la Palestina possono trarre utili insegnamenti. L’azione della società civile per seminare progetti che favoriscano l’incontro e la condivisione è, anche per Ron Pundak, basilare per velocizzare il processo di pace: «Quest’estate i 50 bambini palestinesi e israeliani di Gaza e di Sederot che hanno vissuto l’esperienza di un campus insieme è bastata un’ora per far cadere ogni barriera e per diventare amici. Questi bambini ci insegnano che la pace è possibile, e che se anche ci sono delle difficoltà, l’obiettivo per cui ci stiamo impegnando è comunque più grande. E l’obiettivo, con la pace, è anche quello di creare un futuro
 migliore per i giovani di entrambi i lati».
Ai saluti introduttivi dei due presidenti del Forum si è aggiunto quello di Anne Ludvigsson, parlamentare svedese, membro del consiglio di amministrazione del centro internazionale Olaf Palme. Nell’annunciare il sostegno del Centro intitolato alla memoria del premier svedese alle iniziative e ai progetti del Forum Ong, la Ludvigsson ha voluto evidenziare il ruolo della donna nel percorso di pace («lo dice anche la risoluzione 1325 dell’Onu, che definisce le donne “agenti di pace e di stabilità’”) e ha chiuso il suo intervento ricordando la frase di una celebre donna, Eleanore Roosevelt: “Non basta parlare di pace, bisogna crederci, e non basta credere nella pace, ma lavorare per realizzarla”. 

Comunicato stampa


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Toschi: «Dopo Annapolis il più grande appuntamento che coinvolge la società civile»

Napolitano: «Prezioso il ruolo delle Ong per la pace»

«L’apporto delle Ong, sia con il generoso impegno sul campo, sia attraverso l’attività di sensibilizzazione e riavvicinamento delle opinioni pubbliche, favorisce soluzioni pacifiche ai conflitti. Questa azione preziosa merita di essere sostenuta.» Così il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel suo messaggio inviato al presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, in occasione del Forum delle Ong per la pace. Il messaggio è stato letto stamani a Pisa, nella sala del My One Hotel, dall’assessore Massimo Toschi in apertura del meeting che vede la partecipazione di 50 Ong palestinesi, 50 Ong israeliane ed altrettante italiane ed europee, al lavoro per due giorni sul tema della pace in Medioriente. 
«E’ incoraggiante al riguardo – continua il messaggio del Capo dello Stato – la crescente consapevolezza che si fa strada nell’Unione Europea e nel mediterraneo sull’opportunità di intensificare la cooperazione sociale e culturale e, soprattutto, i contatti fra i giovani». Il messaggio del Capo dello Stato si conclude così: «Nell’esprimere vivo apprezzamento per l’iniziativa odierna, che approfondirà ulteriormente dialogo e comprensione reciproca e fornirà un contributo concreto in favore del processo di pace, rivolgo alle autorità presenti, agli organizzatori del convegno e a tutti i partecipanti i miei più calorosi auguri di buon lavoro».
Temi quelli toccati dal Capo dello Stato nel suo messaggio che sono stati sottolineati dall’assessore Toschi nella sua relazione introduttiva. Richiamando il lavoro compiuto lo scorso anno a Montecatini e a Firenze, in occasione della prima edizione del Forum, Toschi ha sottolineato l’importanza del documento di impegni firmato dai due capidelegazione, Saman Koury, per i palestinesi, e Ron Pundak per gli israeliani, e da lui medesimo, e i 5 progetti messi a punto insieme e sui quali si costruisce “una pace concreta”, progetti che sono rivolti soprattutto ai giovani e riguardano temi importanti come i diritti umani, la sanità, l’ambiente, l’informazione, una nuova cultura di governo e di pace. «Questi progetti – ha ribadito Toschi – che sono frutto di un unico disegno politico, rappresentano questioni centrali per società che escono da situazioni di conflitto e iniziano ad entrare in situazioni di pace». L’assessore alla cooperazione
 internazionale alla pace e alla riconciliazione della Regione Toscana ha ricordato come la conferenza delle Ong per la pace che si è tenuta a Pisa sia il primo appuntamento di rilievo che coinvolge la società civile in un’ottica di cooperazione trilaterale Israelo-Palestinese-Europea, dopo la conferenza di Annapolis e l’incontro di Parigi dei Paesi Donatori. «Il forum rappresenta dunque un momento particolarmente significativo – ha concluso Toschi – e questo viene riconosciuto sia dai Palestinesi e dagli Israeliani, sia dal Governo Italiano e dall’Unione Europea». 

Comunicato stampa


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Toschi: «5 progetti concreti fatti insieme per costruire la pace»

«A Pisa per confrontarsi dopo un anno di lavoro»


«Dal giugno dell'anno scorso molte cose sono accadute in Medio Oriente. In questi mesi abbiamo lavorato insieme e abbiamo prodotto 5 progetti, nati dal confronto di Montecatini e che, nella loro articolazione, rappresentano una vera politica.« Massimo Toschi, l'assessore toscano alla cooperazione internazionale, pace e riconciliazione fra i popoli, ha accolto con queste parole, sottolineando che “la pace non è una parola vuota”, i rappresentanti delle 150 ONG palestinesi, israeliane e italiane ed europee che da domani si ritroveranno a Pisa per il secondo appuntamento del Forum delle Ong per la pace. Il Forum, che si svolge sotto il patronato del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano e con la partecipazione dell'Unione Europea, è il più importante appuntamento internazionale che coinvolge la società civile di Palestina ed Israele e quella di paesi dell'Unione europea. Significativo il titolo: “il ruolo dell'Europa nella risoluzione
 del conflitto Israelo-Palestinese”. L'obiettivo comune è quello di “costruire” un terreno di pace. I progetti comuni, uno dei temi più importanti del confronto di Pisa, riguardano i diritti umani e la sanità, l'ambiente, l'informazione, una nuova cultura di pace. Dopo i saluti del sindaco di Pisa, Marco Filippeschi e quelli del presidente della provincia, Andrea Pieroni, i lavori sono entrati nel vivo con la relazione dell'assessore Massimo Toschi e con gli interventi di Saman Khoury, capo delegazione delle Ong Palestinesi, e di Ron Pundak, capo delegazione delle Ong Isareliane. A seguire l'intervento di Anne Ludvigsson, parlamentare svedese e rappresentante del Centro Olof Palme. 

Comunicato stampa



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Si lavora ad una nuova iniziativa congiunta. La sede sarà il castello di Terrarossa

Toscana ed Emilia alleate per i discendenti degli emigranti

«Se c’è una parola d’ordine di queste giornate è “grazie”. Grazie di quello che fate, per il vostro lavoro e per il vostro impegno, per il tempo che dedicate alle iniziative dei Toscani nel mondo, conciliandolo con gli impegni familiari e di lavoro. Mi auguro che questo impegno continui e mi rivolgo soprattutto ai giovani, perché oggi il testimone tocca a loro ed essere oggi Toscani nel mondo, in un mondo globalizzato, è molto diverso che 50 anni fa». Con queste parole il presidente Claudio Martini ha concluso il suo intervento davanti all’assemblea dei Toscani all’estero, riunita a Villa Guinigi (Capannori). Accanto a lui l’assessore alla cooperazione internazionale, Massimo Toschi, che in precedenza aveva portato il suo saluto. Martini, che è anche il presidente del Consiglio dei Toscani all’estero, aveva ricordato in apertura del suo discorso come la Lucchesia sia la capitale dell'emigrazione toscana, e «come sia perciò
 particolarmente significativo ritrovarci qui oggi a Capannori». 
La tre giorni dedicata all'emigrazione si è conclusa il 7 settembre in piazza Aldo Moro a Capannori con la V Giornata dei Toscani all'estero. Un'occasione nella quale si festeggia anche il 40° anniversario dell'Associazione dei Lucchesi nel mondo e il 30° della Consulta dell'Emigrazione. Nata nel 1978 per iniziativa di personaggi come Mario Olla, già sindaco di San Marcello pistoiese, uomo di spicco nel panorama politico della zona, sensibile ai problemi dell'emigrazione, e con il contributo di altri personaggi, come Valerio Cecchetti, presidente dell'Associazione Lucchesi nel mondo, la “Crete” ha seguito negli anni le esigenze e le mutazioni del mondo dell'emigrazione. 


Comunicato stampa


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Festival “Armonia fra i popoli”, ecco la 3a edizione

E a gennaio un campus di danza per israeliani, palestinesi ed europei

E' giunto alla terza edizione il Festival Internazionale “Armonia fra i popoli”. Organizzato dall'associazione culturale Dancelab Armonia, il festival ha il patrocinio ed il sostegno della Regione Toscana, oltre che della provincia di Pistoia e dei Comuni di Montecatini e Monsummano. Sottotitolo dell'iniziativa quest'anno è “il doloro nei popoli”. Inoltre, come nelle precedenti edizioni, la danza è lo strumento destinato ad unire nell'arte popoli diversi, anche popoli che vivono situazioni di conflitto come quello palestinese e quello israeliano. Fra le iniziative del festival che si è tenuto alle terme Excelsior di Montecatini, un dibattito con la presenza dell'assessore regionale alla cooperazione internazionale, Massimo Toschi. Il tema èstato : “L'economia e il dolore”. Un'appendice importante del festival sarà, anche quest'anno, il campus internazionale di perfezionamento della danza che si terrà dal 1 all'11 gennaio. Al campus
 parteciperanno ragazzi israeliani, palestinesi, francesi, spagnoli e italiani.
L'assessore regionale Massimo Toschi ha sottolineato come “questo festival sia particolarmente significativo, perchè coinvolge le persone ed in particolare i giovani, di diverse nazionalità e culture, e li unisce attraverso l'arte ed in particolare la danza. 

Comunicato stampa


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Lettera dell’assessore Toschi al presidente algerino Abdelaziz Bouteflika

«Il vostro paese non può aver paura delle chiese»

Poche righe per manifestare la propria solidarietà nei confronti dei rappresentanti della chiesa cattolica che vivono in Algeria, recentemente vittime di episodi di repressione. Ma anche per intercedere nei confronti del presidente algerino Abdelaziz Bouteflika, affinché la situazione torni alla normalità. L’assessore alla cooperazione internazionale Massimo Toschi ha inviato oggi una lettera al presidente del paese nordafricano. Questo il testo integrale.
«Caro Presidente sono stato all’inizio del mese di luglio ad Algeri ed ho avuto l’onore di incontrare l’arcivescovo di Algeri, il monsignor Teissier. É noto a tutti quanto la chiesa algerina abbiamo condiviso le sofferenze del popolo algerino durante gli anni del terrorismo, fino all’uccisione di diciannove suoi figli e figlie. Questa chiesa non ha chiesto per sè privilegi ma ha solamente servito il popolo algerino, nel dialogo della fraternità con i figli dell’Islam». «Sono rimasto addolorato – ha proseguito Toschi - del fatto che una legislazione restrittiva della libertà religiosa abbia portato ad atteggiamenti repressivi del suo governo, in particolare del ministero degli interni nei confronti della chiesa. A più riprese sono stati sequestrati libri di preghiere e sono stati fermati credenti, con l’accusa di fare proselitismo. Un grande paese come l’Algeria non può avere paura di una chiesa che ha servito con il sangue il
 popolo a cui era stata inviata. Anzi queste misure rappresentano una offesa grave alla stima che questa chiesa si è conquistata nel popolo algerino. Io penso che ciò che lei disse nel primo discorso di investitura, a riguardo delle grandi tradizioni religiose presenti nel paese, abbia ancora valore. L’islam, come le altre religioni del libro, non si difende con le leggi ma si testimonia con la vita. E ogni provvedimento che diminuisce la libertà religiosa impoverisce anche l’islam«. «Sono grande amico dell’Algeria – ha concluso l’assessore - fin dagli anni del terrorismo. In Toscana sono stati curati molti ragazzi algerini amputati dalla violenza. A Medea è stato realizzato da Emergency un centro protesico di grande valore. Sono a chiederle di intervenire perchè certi episodi non si ripetano più. Mi affido alla sua illuminata saggezza per trovare le soluzioni operative che garantiscano per la chiesa di Algeria e per tutti il pieno
 dispiegamento della libertà religiosa».

Comunicato stampa



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Firmato il terzo protocollo d’intesa fra la Toscana e la Fondazione

Cooperazione, Regione e Monte Paschi rafforzano l’alleanza

Regione Toscana e Fondazione Monte dei Paschi di Siena rafforzano la loro alleanza per la cooperazione internazionale e fanno sistema con la creazione di un gruppo di lavoro comune che valuterà i progetti e deciderà priorità e finanziamenti. E’ stato firmato nella sala Pegaso di Palazzo Sacrati Strozzi, il nuovo protocollo d’intesa, il terzo della serie (dopo quelli del dicembre 2004 e del gennaio 2006) che fino ad oggi ha permesso di impegnare in cooperazione circa 3 milioni e mezzo provenienti da Rocca Salimbeni. La firma sul protocollo è stata apposta dal presidente della Regione, Claudio Martini, e dal presidente della Fondazione Monte dei Paschi, Gabriello Mancini. Presente anche l’assessore regionale alla cooperazione internazionale, Massimo Toschi. 
Soddisfazione per la firma del protocollo è stata espressa sia da Martini sia da Mancini. «Questo protocollo – ha detto il presidente della Regione – rinnova e sviluppa le fruttuose relazioni già esistenti. Siamo alla fine di un triennio e ci accingiamo a programmare i progetti per i prossimi tre anni, ma questo protocollo segna un significativo passo avanti con la creazione di un gruppo di lavoro comune che ci permetterà di fare sistema con i tavoli della cooperazione che già la Regione ha istituito per le varie aree geografiche e che comprendono il sistema degli enti locali dell’associazionismo e delle Ong. Il fatto che lo stesso Governo abbia manifestato recentemente il proprio interesse al nostro lavoro ci spinge a guardare al futuro con ancora maggiore impegno e ottimismo.» 

Comunicato stampa

 

Opportunità e scadenze

Il 30 settembre scade il termine per i progetti di cooperazione

Scade il 30 settembre il termine per la presentazione dei Progetti esecutivi dei Tavoli regionali di coordinamento relativi al “Piano regionale per la cooperazione internazionale (l.r. 17/99)” per l’anno 2008.

Per un errore materiale i formulari e le linee guida dei progetti da presentare da parte dei Tavoli non indicano l'obbligo di allegare le lettere di partenariato. Confermiamo che le lettere di partenariato devono essere allegate al progetto. In considerazione della scadenza ormai prossima, le lettere di partenariato che i soggetti non riescono ad allegare al progetto, saranno richieste successivamente dalla Regione Toscana in fase di esame del progetto.

Il formulario, il budget e le linee guida



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Riunione Tavolo Asia


Il 26 settembre alle 10.00 presso la sede della Presidenza della Giunta Regionale Toscana, piazza Duomo 10, Firenze, Sala "Sonno di Endimione", si svolgerà la riunione del Tavolo Asia.

Convocazione e ordine del giorno


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Riunione Tavolo Mediterraneo

Il 29 settembre 2008, alle 14.30, presso Palazzo Bastogi, via Cavour 18, Firenze, si svolgerà la riunione del Tavolo Mediterraneo/Medio Oriente.

Convocazione e ordine del giorno


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Riunione Tavolo Europa

Il 29 settembre alle 15,30 presso la Sala Pegaso (piano terra), Palazzo Sacrati Strozzi, piazza Duomo 10, Firenze, è convocato il Tavolo Regionale di Coordinamento Europa.

Convocazione e ordine del giorno


 

Appuntamenti


Venerdì 26 settembre 

Ore 18.00, Venezia, Palazzo Ducale
Primo incontro Euro Nablus, rete di Enti Locali cooperanti con la città di Nablus, Palestina

 

Sabato 27 settembre

Ore 16.00, Torino, Porte Palatine

Dialogo fra Fabio Mini e Massimo Toschi su 'Le Speranze dell'individuo'
 

Approfondimenti

Alcune novità del nuovo sito:

Le pagine dell'assessore Massimo Toschi

Le pagine dei comunicati

L'archivio delle newsletter

Le pagine sulla Cooperazione internazionale

Le pagine sulla Cooperazione sanitaria 

Le pagine su Diritti umani e pena di morte

Le pegine su Pace e conflitti


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Per ulteriori approfondimenti sull’attività di cooperazione internazionale e di cooperazione per la pace è utile consultare il sito internet: http://cdt.iao.florence.it/ 



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