Adolescenza in stand by: convegno nazionale



edizioni la meridiana

Facciamo senso… in un convegno sull’adolescenza

Per i nostri 20 anni, il nostro primo appuntamento nazionale infatti apre a
un riflessione sull’adolescenza… in un convegno per educatori, genitori,
insegnanti, psicologi, operatori sociali, psicoterapeuti… Di cosa parliamo?
Di

Stand by adolescenza
Giovani e scelte di vita
Milano 12 maggio 2007
Istituto Salesiano S. Ambrogio Opere Don Bosco- Via Copernico, 9

ü      Con chi ne parliamo?
Dalle 9 alle 18,30 Paola Scalari, Fulvio Scaparro, Diego Miscioscia,
Alberto Terzi, Nicoletta Franzoni, Franco Giori, Monica Pistolato, Giulia
Sala, Filippo Rapisarda, Claudia Bruni , Paola Scalvi, Paola Sartori,
Nicola Iannaccone, Elena Buccoliero, Paola Misesti, Francesca Di Mari,
Patrizia Rizzotti, Marco Pietripaoli, Giuliana Franchini, Monica
Provantini, si alterneranno in un momento ampio e articolato di confronto e
in workshop tematici.
ü      Da quale idea siamo partiti?
Dall’idea che l’adolescenza sia l’ètà del passaggio, dei bivi e delle
scelte. L’età fragile delle crisi che fanno crescere.
ü      Di fatto però
La fanciullezza è un’età oggi sempre più da “area protetta” mentre i
giovani restano appesi a un presente che muta rapidamente e un futuro
sempre più incerto. Le crisi si allungano, le scelte non arrivano. E il
passaggio rischia di non esserci. Di non accadere.
ü      Cosa accade invece?
Che si resta adolescenti per un pezzo più lungo della propria esistenza. Si
dilaziona il tempo del contatto col mondo e con le responsabilità sociali,
nel quale la persona matura la propria identità. Di fatto le svolte che
mutano la prospettiva con la quale i ragazzi si legano alla realtà e alle
persone divenendo adulti, scivolano a un tempo indefinito.
L’adolescenza sembra reclusa nelle sue convenzioni e nei suoi stereotipi,
mentre al suo esterno gli adulti fanno fatica a rivestire credibili
funzioni educative: le relazioni familiari si frantumano, la società sempre
più chiusa e inospitale, invecchia.
ü      Sembra che
il tempo occorra agli adulti perché né sanno cosa dirgli né sanno che ruolo
sociale offrirgli.
L’adolescenza insomma come un lungo stand by che occorre agli adulti per
prendere tempo.
ü      E allora?
Indagare l’adolescente e il suo mondo di relazioni cambiato in questo
comune e rapido passaggio del nostro tempo, vuol dire in fondo mettersi in
gioco come adulti. Guardare ai nostri modelli e a noi come modelli, ai
nostri legami per ricominciare tutti ad affrontare il bivio, a darsi una
prospettiva.
Mettersi in gioco come adulti, innanzitutto. E mettere in gioco anche la
società che abbiamo costruito. Per dar modo a loro di pensarla e di viverla.
ü      Come?
A partire da una giornata di approfondimento e studio in un convegno
promosso e organizzato dalle edizioni la meridiana dal titolo
<http://www.lameridiana.it/contenuto.asp?pagina=esperienza18>Stand by
adolescenza
ü      Allora? Ci pensate? Anzi ci pensiamo e ci incontriamo?

Per richiedere il programma e iscriversi al convegno inviate una mail a
<mailto:informazione at lameridiana.it>informazione at lameridiana.it


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