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Ecco come potremmo non farcela
Gentili Presenti in Lista,
apprezzo molto il vostro costante impegno civile, e per questo motivo oggi mi
permetto di restituirvi questo feedback.
Ricorderete che ai tempi dell'antica Roma c'era un vecchio senatore che
concludeva ogni sua orazione in Senato con una frase ricorrente: Cartago
delenda est. Con questo intendendo mettere l'accento in continuazione sul fatto
che Cartagine a quel tempo rappresentava una seria minaccia per Roma.
Anche più recentemente, nel Parlamento inglese, Winston Churchill trascorse
molti anni nell'impegno di far notare come i tedeschi stessero armandosi per
procedere velocemente a vie di fatto contro la stessa Inghilterra.
Signore, signori, come vi dicevo, apprezzo molto il vostro desiderio di
realizzare un nuovo mondo, un mondo decisamente migliore di quello attuale. Se
me lo permetteste, vorrei quindi augurarvi per l'anno in arrivo, con ancor più
gran piacere, quello stesso, più che onorevole, ruolo che fu di Catone e di
Churchill, e stavolta non per distruggere bensì per costruire.
Certamente è bene, perchè necessario, occuparsi di volta in volta dei vari temi
all'ordine del giorno. Vi sono delle questioni però, che per loro importanza,
per la grandezza degli obiettivi che vi vengono posti, non possono nè essere
affrontati in una sola volta nè una sola volta. Si tratta di temi fondamentali
che per il loro carattere straordinario abbisognano di essere trattati
pressochè quotidianamente e continuamente fintantochè non siano divenuti
realtà, un vero stato di fatto.
Vi sono buoni e più che sufficienti motivi per ritenere che in questo periodo
storico due sono i fondamentali che più attendono di essere presi in seria
considerazione dalla società, e quindi da voi stessi per primi:
- l'introduzione metodica della rotazione nella gestione della cosa pubblica (a
partire dal nostro Paese ma già col desiderio di vederla estesa globalmente,
perchè di un problema globale realmente si tratta), per permettere una
partecipazione diffusa alla vita civile del nostro ed altrui Paese, per evitare
la corruzione interna che nasce dal ristagno creato dall'attuale ordinamento a
vita (tanto nella sua componente macroscopica, sotto gli occhi di tutti, quanto
nella sua componente più minuta, più difficile da cogliere ma diffusa ovunque),
e per evitare che coloro che ricoprono pubblici incarichi siano facilmente
ricattabili e divengano quindi docile supporto a governi di malaffare;
- l'istituzione di patti internazionali di autocontenimento allo sviluppo
demografico, economico, tecnologico, per evitare di dover continuare una
drammatica crescita ad oltranza dei Paesi allo scopo di perseguire un precario,
costantemente attaccato, equilibrio con le altre nazioni, per creare invece una
condizione di vera, stabile, inespugnabile pace, non solo militare ma più ampia
e generalizzata, quindi una pace demografica, una pace economica, una pace
tecnologica, per favorire, se non proprio per permettere, la soddisfazione
delle reali necessità del nostro malridotto mondo, a cominciare da un processo
di revisione dell'intera nostra organizzazione e finalità economica.
Signore, signori, la maggior parte delle questioni possono tranquillamente
passare, scorrer via, senza troppi danni; ma altre, le più importanti, anche
perchè indubbiamente contenenti grandi difficoltà, hanno il pieno diritto di
restare fisse nelle nostre menti fino al loro totale compimento. Tra l'altro:
sono proprio queste mete a poter trasformare una qualsiasi vita nello strumento
più significativo e determinante a disposizione della società.
Permettetemi dunque di augurarvi, ed in verità sta solo a voi l'assumerlo, un
ruolo davvero importante nell'attuale processo evolutivo della nostra società,
e che trascorriate quindi un felice, lieto, sereno nuovo anno, concedendovi il
tempo necessario ad adoprarvi per questi fini così importanti.
Questo mio augurio è tanto sincero quanto profondamente sentito, e potete anche
immaginare perchè: senza un coinvolgimento comune, repentino e massiccio,
affinchè da uno stato chiuso in mano a pochi si passi ad uno Stato aperto
all'intera società, ed affinchè i Paesi del mondo dichiarino e realizzino una
pace reale, sincera, autentica e completa, non più solo militare ma anche
demografica, economica e tecnologica, potremmo dir di sapere, già ora, perchè
non ce l'avremo fatta.
Non sempre infatti le cose vanno per il verso giusto, dovrebbe esser inutile
ricordarlo. Nonostante l'intervento costante di un grande saggio, filosofo ed
educatore quale fu Confucio, e di altri suoi contemporanei e pari, i quali
trascorsero gran parte della loro vita a mettere in guardia la loro società dal
decadimento dei costumi ed a propugnare l'affermazione dei valori umani, secoli
di guerre ed incredibili sofferenze seguirono nelle loro terre.
Non possiamo non trarre una lezione da accadimenti come questi. Solo attuando
una buona strategia, solo perseguendo di concerto pochi, pochissimi importanti
obiettivi, individuati con estrema precisione, cosa che allora come altre volte
non è stato invece fatto, sacrificando le cose più irrisorie e potendo così
rivolgerci in modo rilevante verso tali grandi mete, potremo avere una qualche
speranza di farcela.
Si esaminino allora, si analizzino, si critichino, perfino spietatamente ove
necessario, si integrino e si sviluppino le due ipotesi di lavoro qui proposte,
iniziando con l'osservare, altrettanto onestamente, come esse possano
risolvere, alla radice e stabilmente, i singoli problemi che più ci stanno a
cuore e di cui finora ci siamo occupati nel modo classico, affrontandoli cioè
direttamente, a testa bassa. Verifichiamo inoltre, con pari forza di logica ed
immaginazione, come tali problemi, siano essi pertinenti la pace, od il campo
dei diritti umani, o la distribuzione del lavoro, o la difesa dell’ambiente, o
che altro, continueranno a manifestarsi ogni giorno sempre più gravemente senza
l'applicazione delle riforme qui auspicate.
Quindi, ognuno con parole e percezioni proprie, per ottenere una necessaria
ricchezza propositiva, ed ognuno coi propri mezzi, invochiamo e chiediamo,
chiediamo ed invochiamo: rotazione ed autocontenimento, rotazione ed
autocontenimento, rotazione ed autocontenimento.
Col mio miglior saluto, vi rinnovo l'augurio per un buon nuovo anno: che sia
per voi tutti davvero speciale.
Danilo D'Antonio
Laboratorio Eudemonia
Via Fonte Regina, 23
64100 Teramo - Italy
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Per patti di autocontenimento
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