Tre soggetti economici pubblici






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Diritto alla Repubblica
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Salve!

Di recente ho osato esprimere questo concetto:


Il primo requisito di un intervento pubblico democratico,
ciò che rende impossibile l'instaurarsi di un regime,
è che il potere non si serva di STATALI nè di operatori PRIVATI,
bensì di CITTADINI preparati alternantisi nei pubblici ruoli.


Individuiamo ora la QUALITA' SPECIFICA che crea la DIFFERENZA tra queste tre diverse opzioni che possono operare nella Funzione Pubblica:

a) statali,
b) privati,
c) cittadini.

Ciò che distingue a) e b) da c) è precisamente la PROPRIETA'. Sia nel caso degli statali che degli operatori privati, la proprietà non appartiene ad essi bensì costoro sono nè più nè meno che dei MERCENARI assoldati da un sistema in cui la sovranità appartiene, per iscritto o nei fatti, al monarca/tiranno.

Nel caso di CITTADINI CHE SI ALTERNINO, si concretizza invece quel fondamentale principio della Costituzione che vuole che la SOVRANITA' appartenga al POPOLO. I CITTADINI detengono la proprietà della RES PUBLICA e la gestiscono essi stessi.

Tanto gli statali quanto i privati curano gli interessi dei politici che li pagano, i quali possono così tranquillamente emettere leggi sotto dettatura delle varie lobby di potere che convergono i voti su di loro. Cittadini che si alternano curano invece i loro propri interessi. I politici sono costretti a comportarsi correttamente, al fine di un reale bene collettivo.


Riesco a spiegare questo semplice concetto? Di sicuro una persona da sola non può spiegare le cose quanto lo possono molte altre persone insieme, soprattutto quando c'è da cambiare una intera visione del nostro MONDO SOCIETARIO. Ed allora, vista la naturale difficoltà a trasmettere così pregni concetti, non perdiamo tempo, impegnamoci personalmente e non facciamoci incantare più da nessuno, non accettiamo oltre di essere succubi di titoli quali "professore", "emerito", "docente", "presidente", "eccellentissimo", etc. etc. Attualmente non c'è convegno, seminario, incontro, evento che non sia occupato da gente ultra pomposa che finge di fare gli interessi della collettività mentre sta solo sviandoci da ciò che più conta per confermare il loro indebito STATUS.

Ciò che manca oggi di più importante non è un mondo politico onesto quanto un popolo che conosca e sappia capire i vari innumerevoli modi in cui viene preso in giro. Se il popolo si risveglia, non c'è più politico disonesto in grado di fregarlo. Badate che pure quelli che ci chiedono il voto basandosi ad esempio sul nostro interesse per l'ambiente, per l'energia verde, etc. NON sanno nulla di tutto ciò ed anzi ne ostacolano la divulgazione: perché anch'essi vogliono il potere, nient'altro che il potere! Quelli che attualmente hanno la spudoratezza di cercare di acquisire il potere servendosi di contrapposizioni come nucleare/solare è gente che oscilla anch'essa, come la loro controparte, tra una condizione di grande disonestà ed una di profonda ignoranza, o tutte e due le condizioni messe assieme. Altrimenti la differenza tra statali/privati e cittadini la avrebbero rivelata loro. Ne hanno avuto di tempo per farlo.


Facciamo dunque ATTENZIONE!

Tutti quelli che chiedono voti, anche dalla "nostra parte", ci nascondono accuratamente tutto ciò per il motivo che essi vogliono conservare gli STATALI o circondarsi di PRIVATI in modo da continuare a fare il PROCIO di ulissea memoria COMODO LORO. Coi cittadini d'attorno dovrebbero rigare diritto ed a questo continuo esame loro NON sono affatto abituati e figuriamoci se lo vogliono.

Cerchiamo allora di acquisire per bene questo nuovo concetto:


UNA PERSONA REALMENTE DEMOCRATICA
NON CHIEDE MAI IL POTERE PER SÈ STESSO
MA SI IMPEGNA AFFINCHÉ IL POPOLO MATURI
DI MODO CHE OGNI CITTADINO AUTONOMAMENTE
POSSA FARE LA SUA PICCOLA COSA GIUSTA.


Se ci chiedono voti, NON sono democratici. Fanno solo finta.
Ci abbindolano con l'ambiente per arraffare il potere insito in ognuno di noi.

Non fidiamoci dunque di altri ma solo di noi stessi, di noi che siamo esseri umani e null'altro, e per essere certi di far bene riflettiamo in prima persona a lungo su tutto, senza dare più nulla per scontato.


Ora riassumiamo quanto sopra:

1) Statali e privati assunti nella Funzione Pubblica mantengono i cittadini succubi e sudditi.
2) Cittadini che si alternino nella Funzione Pubblica esercitano il legittimo diritto di PROPRIETA' della loro RES PUBLICA.


Che vogliamo fare: rimanere servi, sudditi,
come ai tempi delle dittature, od esercitare
il ruolo di COMPROPRIETARI della RES PUBLICA
secondo il magico, moderno disegno di una
DEMOCRAZIA PIENAMENTE REALIZZATA?


Un caro fraterno saluto agli esseri umani qui presenti tutti, fatemi avere vostre riflessioni, brevi pensieri, interi saggi, canzoni, disegni, quel che volete, ciao,


danilo d'antonio

laico, letteralmente: uno del popolo
null'altro che un semplice cittadino


Il primo requisito di un intervento pubblico democratico
http://www.hyperlinker.com/ars/primo_requisito.htm