Programma transnazionale per una trasformazione economica radicale







Molto gentilmente prego i Presenti in Lista ECONOMIA di prendere visione di questo "programma transnazionale per una trasformazione economica radicale":

http://www.unimondo.org/article/view/159607/1/


Come potete vedere, vi sono esposti una miriade di sconnessi obiettivi, frutto di una visione settoriale, specialistica, spezzettata della società. Pur essendo più che giusti, nella pratica, se dovessimo perseguire uno ad uno tali obiettivi, passerebbero mille anni e NON avremmo ancora risolto il problema che prevalentemente è alla base di tutti loro: l'ordinamento, risalente ad epoca pre-democratica e pre-repubblicana, del pubblico impiego assegnato a vita lavorativa alla persona.

E' essenzialmente per il carattere oligarchico di una parte così consistente ed importante dello Stato, la PA, da cui spesso provengono pure, grazie ad audience e clientele appunto pubbliche, molti membri dei vari governi che si avvicendano, che si vengono a creare i vari problemi e squilibri sociali, non solo nel nostro ma anche in qualsiasi altro Paese del mondo.


Se, invece di cedere alla settorialità seguendo una qualche propria specializzazione, si fa ricorso ad una visione sociale quanto più completa sia possibile, scorgendo pure le a volte sottili connessioni che legano le varie parti considerate, se si ricorre quindi ad un approccio sistemico, organico, olistico, si scorgeranno non solo i mille singoli problemi e le mille singole méte da perseguire ma soprattutto, cosa molto più decisiva, risolutiva, il complessivo DISEGNO SOCIALE che è bene realizzare affinché non vi sia più necessità di lotta politica alcuna:


PUBBLICO IMPIEGO A ROTAZIONE
COMPRENDENTE ATTIVITÀ ECONOMICHE
PER UNA METÀ DELL'INTERO.


Si tratta di un PROGETTO che, con un UNIVOCO ed ONNICOMPRENSIVO, chiaro e ben delineato DISEGNO è in grado di realizzare, con naturalezza, quasi automaticamente, senza plurimi disperdenti e quindi massacranti impegni, buona parte se non tutti gli ideali giustamente espressi nel complesso programma citato sopra.

Si rimarca che, se un numero consistente di attività economiche è fuggito fuori dal settore pubblico, lo si deve innanzitutto proprio alla corruzione ed inadeguatezza della PA (l'inadeguatezza è cosa diversa e peggiore dell'inefficienza). Se la PA divenisse finalmente un istituto democratico grazie alla rotazione, molte attività economiche potrebbero tornare pubbliche, possibilmente fino a bilanciare le attività private. In questo modo, l'introduzione della rotazione non condurrebbe a dei licenziamenti bensì a continue riassunzioni! Si raccoglierebbe un sufficiente serbatoio di lavoro e reddito da poter garantire un lavoro minimo ad ogni cittadino, assistito nei brevi periodi tra una assegnazione e l'altra dal più tradizionale reddito da cittadinanza.


Mi si permetta di mostrare brevissimamente anche un'altro importante aspetto del complessivo DISEGNO e PROGETTO. Oggi si va ancora a votare leader e partiti col risultato evidente a tutti. Immaginiamo invece che all'interno della PA i migliori dipendenti e quelli più rispondenti alle necessità sociali vengano selezionati, non più con un insignificante voto in sede e tempo di votazione, bensì durante il normale svolgimento del loro lavoro anche da parte degli stessi cittadini/utenti tramite opportune procedure. Ebbene i prescelti potranno al momento debito andare a formare il nuovo governo grazie a valutazioni e con risultati certo ben più significativi che non gli attuali!


Nel ringraziarvi, molto, per l'attenzione, vi prego di non meravigliarvi per il fatto che quanto sopra non parta da, o non si sentano ancora esprimersi in proposito, i numerosi professori e professoresse che si definiscono "progressisti" e che tanto paiono impegnarsi per l'evoluzione sociale. Non vi sia affatto meraviglia in questo. Trovandosi essi inseriti profondamente all'interno del sistema non possono godere di quel distacco, di quella prospettiva, di quell'ampia visione che sorge invece naturale in chi se ne è saputo tenere al di fuori per via delle tante sue spropositate magagne.

Professori e professoresse, ed altri dignitari di corte, che volessero dimostrare il loro genuino desiderio di un altro ben miglior mondo, hanno un'unica strada: quella di studiare a fondo, criticarlo quanto vogliono a fin di miglioramento, ma infine dichiararsi favorevoli ad un processo di DEMOCRATIZZAZIONE della PUBBLICA AMMINISTRAZIONE:

HTTP://EQUO-IMPIEGO-PUBBLICO-A-ROTAZIONE.HYPERLINKER.ORG


Cari Presenti ed amici, si tratta di una rivoluzione. Una pacificissima rivoluzione. Ed è una fortuna per noi tutti esser qui davanti ai suoi primi passi.


Vi ringrazio e saluto caramente,

Danilo D'Antonio

Laboratorio Eudemonia
Piazza del Municipio
64010 Rocca S. M.
TE - Abruzzo

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