L'ECONOMIA IN GINOCCHIO.



L’ECONOMIA IN GINOCCHIO.

Sin dall’era della schiavitù, l’economia è sempre stata una funzione centrale 
e dominante per imporre i diritti del più forte sulle proprie prede.

Con il passare del tempo furono escogitate varie forme di dominio economico 
militare e con il Totalitarismo il quale fu assaporato indistintamente da tutte 
le Nazioni a livello planetario, fu raggiunto l’obiettivo di massimo controllo 
economico militare allargato oltre i confini, alla ricerca di maggiori introiti 
economici finanziari soggiogando interi popoli e Nazioni.

Non soltanto Roma, ma tutti i grandi e piccoli Imperi dell’intero pianeta, 
furono colpevoli di ingiustizie, sciacallaggio e crimini verso l’umanità, in 
onore dell’economia. 

Dal Totalitarismo che si rifaceva maggiormente sulla repressione con l’
impiego delle armi, generando guerre infinite con inutili decessi di massa 
senza vincitori ne vinti, fortunatamente il progresso sociale per merito delle 
varie credenze religiose le quali riuscirono ad ammorbidire il comportamento 
belligerante innato dell’uomo, nasce così una apparente nuova forma di dominio 
di gruppo dal quale prende forma la Democrazia. 

Quindi, l’uomo non è più assoggettato al rigore unitario di un despota, ma 
obbligato a rispondere ai doveri forse più rigorosi imposti dal gruppo di 
Governo, il quale in sostanza è raffigurato da tante teste che comandano sotto 
le direttive del Presidente del Consiglio, l’unico cervello decisionale, 
coadiuvato da grandi parlatori e informatori che vantano la fine delle 
repressioni militari di un sistema Totalitario e l’inizio di eventuali 
sconfinamenti di conquista anche armati, ma in nome della libertà Democratica, 
uccidere e morire sotto l’egida della Democrazia, mentre l’ammontare delle 
richieste economiche per i tributi dovuti a Cesare o allo Stato si fanno sempre 
più esosi, rispetto al passato.

In effetti, la Democrazia come forma di Governo, in alcuni paesi come l’
Italia, riscuote gradualmente grandi approvazioni specie per effetto del 
libertarismo del Potere allargato a più persone, le quali si dividono per primi 
ed abbondantemente il frutto del lavoro Nazionale e trovano nella Democrazia la 
soluzione migliore del loro successo, che si accentua sempre più attraverso la 
libertà del Potere sempre più corrotto senza nessuna forma di controllo, sino a 
promuovere continue speculazioni e scandali finanziari in date prestabilite, 
senza dover rispondere giuridicamente.

Esattamente come quando si imbocca un’autostrada, dove inizialmente si 
osserva scrupolosamente la segnaletica stradale e man mano si accelera sino 
mantenere i 200 all’ora. Improvvisamente dobbiamo rallentare e fermarci a causa 
di un incidente mortale che addrizza i capelli, ma non appena riprendiamo la 
marcia e ci si allontana dal luogo dell’incidente, riprendiamo la nostra corsa 
alla velocità iniziale.

In verità lo scopo principale di tutte le ideologie Politiche è sempre stato 
nel trovare forme di imposizione economico finanziaria, con il fine di 
prevalere sugli altri, lavorare meno e produrre utili aggiuntivi che si 
manifestano in modo più incisivo con lo sviluppo del materialismo attraverso l’
ideologia consumistica.

Comprate gente, comprate, comprate soprattutto un automobile, così possiamo 
arrotondare le entrate Comunali con le multe. Comprate il frigorifero, la 
lavatrice, l’asciuga panni, il forno elettrico ed il piano cucina a gas, 
comprate lo scalda acqua e la caldaia per il riscaldamento, comprate anche il 
condizionatore per l’aria fresca, comprate soprattutto accessori che consumano 
corrente elettrica, così possiamo inviarvi le nostre bollette gonfiate. 

In supporto delle tentazioni per accrescere lo sviluppo del consumismo, prese 
piede irrefrenabile la Pubblicità che era ed è presentata come un risparmio, 
mentre nella realtà accresce il costo dei prodotti e la spesa delle famiglie di 
parecchi miliardi aggiuntivi, che vanno ad ingrassare le entrate di provetti 
ingannatori a discapito dei budget famigliari, con una buona parte che 
arricchisce le entrate aggiuntive dello Stato.

La pubblicità è sempre esistita ma era gratuita e si faceva per tramite del 
cliente soddisfatto, la maggioranza delle persone abitava in affitto, il pane 
si faceva in casa, le poche auto in circolazione si conservavano per venti o 
trenta anni, la spesa si faceva maggiormente nelle fattorie e negli orti, le 
scarpe ed il vestiario si acquistavano dagli amici artigiani a prezzi molto 
accessibili dove si era creato un giro di lavoro, rispetto ed onore nell’ambito 
nazionale di ciascuno Stato.

In seguito, assistiamo ad un crescente cambiamento dei sistemi di vita, le 
case in affitto scarseggiano a meno che sei disposto a pagare di più, se vuoi 
una casa te la devi comprare alle condizioni che ti impone il mercato, 
altrimenti sei costretto a trasferirti fuori città, ma non basta, sei 
condizionato all’acquisto di un auto per muoverti liberamente e non puoi 
tenerla più di 10 anni, altrimenti vai incontro a gravose sanzioni. Il costo 
della vita continua a salire ed i Governi si vedono raddoppiare le entrate 
fiscali per effetto dell’inflazione senza aumentare le tasse.

Mentre l’inflazione corre riducendo sempre più le disponibilità finanziarie 
delle famiglie, i Governi tendono a ritardare il rinnovo dei contratti di 
lavoro. 
L’adeguamento delle pensioni viene fatto su fantomatici listini che non 
tengono conto dell’inflazione reale. 
Spesso trascorrono diversi anni fra la data di un contratto di lavoro ed il 
rinnovo, ed i responsabili coadiuvati dai Sindacati nazionali di categoria, 
diretti da persone presumibilmente accondiscendenti e forse anche gratificate 
per chiudere un occhio e qualche volta tutti e due, per agevolare le condizioni 
imposte dal Potere. 
I Sindacati, per dimostrare la loro indiscussa serietà, nel peggiore dei casi 
organizzano scioperi in opposizione alle imposizioni del Potere e francamente a 
conti fatti, in questo modo puniscono ulteriormente sia i lavoratori come pure 
l’intera comunità. 

I governanti dei paesi industrializzati sono soliti incontrarsi in tempi 
diversi, a volte segretamente ed a volte supportati dalla fanfara dell’
informazione, per discutere maggiormente sulle politiche economiche da 
adottare, e questi incontri prendono il nome di (G 4 - G 8 - G 20) ed oltre, 
secondo il numero di partecipanti, per tentare di risolvere interessi 
capitalistici mondiali, con convinzioni Politiche economiche a volte 
fantasiose, alla ricerca di nuove soluzioni per un maggiore controllo della 
finanza ed attirare i capitali verso sviluppi Nazionali con concessioni 
particolari.

Nelle diverse sedute gia trascorse, ognuno dei presenti proponeva soluzioni a 
tutela dei propri interessi. 
In una riunione molto seguita da parte del Pubblico Internazionale, i G 8 
avevano deciso per unanime approvazione che per bilanciare il Potere in modo 
più sociale ed umano, bisognava dare più libertà al Capitalismo, alla 
concorrenza, e all’Inflazione, caratterizzata dalla libera domanda e 
disponibilità dei mercati sulle materie prime, sulle capacità produttive e 
sulle disponibilità finanziarie, considerando che i capitali vanno dove trovano 
sicurezza e maggiore interesse, dando vita ad un nuovo sistema fondato sulla 
Globalizzazione.

Ossia uno o più gruppi multinazionali vanno a piantare fabbriche in paesi 
dove il costo del lavoro è sotto alle scarpe, e forniscono il mondo intero, a 
prezzi più accessibili, incoraggiati dal fatto che il sistema produttivo in 
molti paesi occidentali, in considerazione dell’elevato costo del lavoro, 
dovuto sostanzialmente al peso delle tasse, imposte ed imprevisti vari, non 
riflette più i criteri di convenienza produttiva.

Qualcuno aveva capito sulle conseguenze spinose con lo sviluppo del nuovo 
sistema Globalizzato, ma sostenendo la propria obiezione all’introduzione del 
nuovo raggiro, veniva praticamente colpito da manganellate, il che dimostra il 
Totalitarismo spigoloso esiste anche nella Democrazia, mentre i vari Governi 
erano favorevoli al cambiamento per il fatto che accrescevano le entrate 
fiscali attraverso le imposte doganali. 

L’idea fu senz’altro vincente per quelle multinazionali che hanno riscosso 
grandi profitti e che sicuramente hanno arricchito anche qualche politico per 
convincere ad abbindolare i grandi economisti locali, non sapendo che con la 
Globalizzazione, alla fine avrebbero messo in crisi l’operatività dell’intero 
pianeta.

Naturalmente, la Globalizzazione fu introdotta molto prima della sua 
manifestazione ufficiale e molte ditte dovettero gradualmente trasferirsi per 
sopravvivere o chiudere completamente i battenti. Fu un periodo dove molte 
ditte prendevano fuoco senza una vera causa pur di chiudere, contrariati da 
decisioni prese dall’alto contro gli interessi del paese.

La disoccupazione patì in silenzio le conseguenze di una disinformazione 
mercenaria che non osava trattare l’argomento. 
Le Banche dovettero studiare nuove forme di sopravvivenza in seguito alla 
riduzione produttiva locale, e corsero ai ripari con lo sviluppo 
inflazionistico nel settore edilizio e relative conseguenze sul sistema 
creditizio prestiti e mutui.

Il sistema economico è stato categoricamente rivoluzionato al negativo, ed 
alcuni Paesi come l’Italia, dove vigeva ancora il sistema degli aiuti di Stato 
alle ditte con parziale o totale partecipazione dello Stato, incapaci di 
Amministrare il proprio operato, andarono in contro a gravi conseguenze come 
quelle riscontrate nella Compagnia Aerea Alitalia. 

Il risultato di tale politica ha toccato il fondo in quasi tutti i paesi che 
avevano promosso e sviluppato il concetto di Globalizzazione e nella situazione 
attuale di recessione, i vari Governi cercano di rattoppare le conseguenze 
disastrose con soluzioni astratte che sicuramente non eviteranno ulteriori 
dolorose conseguenze, anziché attuare politiche economiche atte a rimettere in 
moto il sistema produttivo, diminuire il terziario che si fonda sulla 
manipolazione ripetitiva dei prodotti maggiormente di importazione, a discapito 
del costo della vita e dell’occupazione. 

Chi occupa posizioni di comando, riversa tutte le colpe delle proprie 
riserve, difendendosi: “tutto il mondo è in crisi per recessione” nessuno 
escluso e non c’è altro da fare che attendere che la sorte rilanci l’economia 
mondiale. 
Scrutando nel pensiero dei nostri tanto amati e preparati Governanti, mi 
sembra di capire che questi signori sperano che un giorno arriverà un marziano 
o la cicogna in abito da sera tutta profumata, portando con se la ripresa 
economica del paese da rimettere nelle mani dell’Onorevole Responsabile del 
Dicastero dell’Economia.

In casi complicati e molto seri come quello attuale, dove si prevede lo 
sviluppo di una crisi duratura di notevole entità, il meno che si possa fare è 
di sbirciare nel giardino più fiorito del pianeta: scientificamente, 
tecnologicamente e finanziariamente, e benché gli spropositi sostenuti da 
alcune persone, gli States rappresentano la Nazione più progredita e più ricca 
del pianeta. 

Generalmente, dinnanzi ai problemi, gli Americani sono soliti spingere l’
acceleratore per una rapida soluzione degli inconvenienti.
In questa occasione mi è sembrato che l’acceleratore è rimasto nella 
posizione di stallo, e penso salvo errore, che l’Amministrazione Americana 
potrebbe avere interessi a trascinare una parte del mondo per un periodo 
imprevisto di recessione, suppongo per inginocchiare alcune economie, (1) vuoi 
per il non adeguato supporto militare dell’Europa nei problemi Iraq, 
Afganistan, Darfur, Somalia, Israele, (2) in conseguenza di uno sviluppo 
economico maggiore del previsto verso il medio ed estremo Oriente, che genera 
un decadimento della produttività assegnata per aree, (3) un improprio sviluppo 
speculativo globale che non poteva andare oltre.

Un semplice esempio. Basti pensare al costo di un appartamento di 80 metri 
quadri che in Italia negli anni 1970 si comperava per tre massimo cinque 
milioni di lire, è arrivato alla spaventosa pretesa di 260 mila Euro con una 
inflazione di oltre 11.000% (undici mila per cento) in 38 anni, contribuendo 
alla distruzione di molte famiglie, per arricchire le Banche e lo Stato, e pare 
alquanto impossibile che senza una crisi piuttosto sostenuta, il costo delle 
case si possa livellare con una realtà più consona di 1000 Euro per metro 
quadro, naturalmente mi riferisco alle costruzioni standard.

Giustamente come asserisce l’Onorevole Tremonti, chi ha sbagliato pagherà i 
propri errori, ma l’Onorevole Tremonti nel bene o nel male del paese continuerà 
a percepire il Suo mensile insieme a tutti i componenti del Governo, come tutti 
i responsabili delle malefatte dei Governi precedenti.

Dall’altra parte non dimentichiamo che siamo in guerra, non vediamo i cannoni 
sparare e la prendiamo alla leggera, ma la guerra c’è e va avanti, iniziata 
molto prima dell’11 Settembre del 2001, data memorabile che ricorda il crollo 
dei due grattaceli di Manhattan a New York. 
Da allora siamo continuamente bersagliati da sistemi di guerriglia che 
tendono ad affondare la nostra economica da parte degli Arabi e più 
precisamente da parte del mondo Musulmano alla ricerca del ripristino di quella 
giustizia ingiusta che la razza bianca, soprattutto l’Europa non ha saputo 
bilanciare, facendosi molti nemici in casa propria e fuori casa.

In America hanno raggiunto la Presidenza con grande rispetto, in Francia 
qualche Ministero, in Italia ed in Europa per il momento pensano a moltiplicare 
le presenze.

Il nostro paese straripante di ricordi negativi, di ingiustizie, di 
speculazioni che richiamano rappresaglie terroristiche, gli unici Politici che 
contano: l'Onorevole Veltroni non ha idee ed occupa il suo tempo mortificando 
il paese, l'Onorevole Berlusconi continua a viaggiare con la speranza di 
ricoprire la massima carica nel Palazzo di vetro, come futuro Presidente dell’
ONU.

Si fa troppo chiasso sulla scuola, che aveva raggiunto livelli di 
intolleranza libertaria non più sostenibile, ma nessuno si preoccupa dell’
Economia Italiana in ginocchio da un bel po’ di tempo.
Il paese stà scivolando verso l’incognito, aggravato dalla presenza della 
mafia nelle Istituzioni dello Stato.

Il mio personale suggerimento di uomo saggio con lunga esperienza attraverso 
il mondo, sarebbe da organizzare concorsi che riducono il costo della vita e 
producono lavoro, eliminare tante Istituzioni inutili che gravano sulle spese 
dello Stato a discapito dei lavoratori, avanzare soluzioni che permettano di 
ripristinare uno stato produttivo concorrenziale e ridurre le importazioni di 
quei prodotti importati di pari costo nazionale

Nel paese vi sono importanti progetti che riducono dell’80% - 85% il costo 
dell’energia elettrica, mentre lo stato si è incaponito nello sviluppo delle 
Centrali Nucleari dove il rifornimento della materia prima tende a diminuire e 
fra l’altro è soggetto a continui aumenti. 
Il problema delle scorie attive non trova adeguate soluzione di sicurezza 
nello stoccaggio e non sembra preoccupare la politica economica del Paese 
abbandonato al suo destino di unificazione con il terzo mondo.

Una informazione recentissima, conferma lo stato avanzato dei debiti lasciati 
dalla Compagnia Aerea Alitalia che ammontano a 3 Miliardi di Euro ed il Potere 
ingiusto pretende di addebitare agli Italiani.

Vorrei sperare che questo sopruso non avvenga, poiché il debito della 
Compagnia risale sin dall’epoca della sua formazione ed i Governi precedenti 
avevano il dovere di provvedere alla chiusura di questa fallimentare 
Organizzazione tanti anni fa. 

Mi permetto di avanzare una mia personale idea e penso che in questo caso i 
debiti di Alitalia dovrebbero essere onorati dai membri dei vari Partiti che 
presero parte nei Governi del paese, i quali avrebbero dovuto seguire più 
attentamente i problemi causati dalla Compagnia di Bandiera.

E’ da tener presente che oltre al gigantesco buco economico lasciato da 
Alitalia, vi sono una infinità di disservizi gravosi che hanno attirato la 
maledizione dei clienti più affezionati oltre alla maledizione degli Dei.

Distinti saluti

Anthony Ceresa.