Quanta competenza in coloro che...



QUANTA COMPETENZA IN COLORO CHE ….

In occasione delle elezioni ci accorgiamo di quanta gente comune è disposta ai limiti estremi, alcuni persino a prostituirsi per andare ad occupare una poltrona sotto al sole dei benefici sottratti ai contribuenti. Ma quanta onestà e capacità sono riscontrabili in queste persone in vetrina  ?? E’ una incognita che si aggancia a tante promesse. 

Per convincere maggiormente c’è chi tenta con i segni cardinali: destra, sinistra, centro, estrema destra o estrema sinistra; c’è chi sventola i colori inebrianti: rosso, blu, verde; chi propone un mondo vegetale: quercie, garofani e margherite, ed invece chi prova con le armi della filosofia: Comunismo, Imperialismo, Capitalismo, per finire all’ultimo ritrovato dell‘arte del potere politico <le grandi  e ferree Democrazie>. 

La Russia di Stalin si definiva una Repubblica Democratica (con 20 milioni di crimini). Hitler era un Democratico per eccellenza (con 6 milioni di crimini), e l’Italia si è sempre definita Democratica anche al tempo della Monarchia o del Fascismo (con qualche milione di crimini). I Generali Italiani in Africa, sparavano anche sulle capre.
L’Inghilterra, la madre di tutte le Democrazie, ex padrona del mondo conquistato democraticamente, ha il fascino di saper nascondere molto bene i propri delitti che addebita sempre agli altri.

Nella realtà, la Democrazia è soltanto una interpretazione filosofica variegata senza reale significato, paragonabile ad un gelato multicolore ben presentato, giusto il tempo di capire che gusto ha durante la campagna elettorale e non appena finite le elezioni si è sciolto, non c’è più. 
Essa è prevalentemente formata da gruppi di clientelismi politici con il risultato di una profonda metamorfosi dei candidati eletti, i quali una volta insediati nelle poltrone del potere, guidati dai partiti di appartenenza, possono spogliare un paese e far sentire l’effetto del Potere. Imposizioni errate, manganelli e lacrimogeni a suffragio del totalitarismo democratico, mentre la indiscutibile soluzione di tutti i mali politici fu già risolta da Buddah e da Confucio 2500 anni or sono: <Non fare agli altri quello che non vuoi sia fatto a te stesso>. 

Il punto di forza della Demoniocrazia è di commettere i crimini più efferrati con il dolce consenso di più persone, tutte intoccabili e non perseguibili, insediate nei punti chiave, nei posti di comando. Essi possono uccidere, rubare, imbrogliare, disinformare e fare buon viso, coadiuvati dalla carta stampata e dai media di poco spirito umano, mentre per il bene dell’umanità tutta l’informazione dovrebbe ridurre sensibilmente le pagine destinate alla propaganda politica di parte, e creare <la pagina del cittadino>, dove apparirebbero in tempo reale, le sofferenze, le speculazioni, e i grandi furti organizzati dalle Istituzioni dello Stato a discapito delle famiglie e della comunità.

Per Governare un Paese, non occorre un concorso di filosofi dal pensiero Froidiano, ma una sola persona onesta, qualificata, capace di comandare, ed una persona al di sopra delle parti, (entrambe nominate dal popolo) che segua l’operato del Governo, della Giustizia e della opposizione.
Su queste tre persone peserebbe l’organizzazione e le scelte dei collaboratori più qualificati, a guidare il destino di una Nazione. 

A giudicare da come vanno le cose nel nostro paese da poi la nascita della Repubblica, sarebbe più logico richiedere maggiori garanzie scritte da ciascun candidato prima delle elezioni.
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Allo stato attuale, non soltanto siamo il paese dove il costo della vita, soprattutto dei servizi di prima necessità è il più caro al mondo (ritenendo come unità di valore lo stipendio di un lavoratore), dove l’inflazione reale galoppa per un corso diverso da quello ufficiale, ma siamo anche il paese dove si pagano più tasse, contributi e multe ingiuste, non proporzionali ad un onesto comportamento fra il Cittadino e l’Autorità. 

Totalitarismo, Monarchia o Democrazia all’Italiana, non cambia nulla, l’autorità ha sempre ragione. Il potere è padrone.
Padrone di ordinare, sottomettere, prelevare, spendere o sperperare la ricchezza nazionale a suo insindacabile piacere.

Se venisse approvata anche in Italia le legge del taglione, (cosa molto improbabile) sicuramente saremmo amministrati da molte persone senza una mano e tantissime altre senza mani e piedi.

Qualcuno sicuramente sosterrà il contrario, affermando che siamo un paese libero e democratico, dove il popolo è sovrano. 

Beh, la nostra grande libertà democratica si limita nella scelta esclusiva del Presidente del Consiglio, il quale a sua volta è sottomesso agli intrecci politici dei partiti che compongono il Governo e pretendono l’amministrazione di uno o più dicasteri, in cambio di ricatti o eventuali appoggi al Governo del paese.

Nelle precedenti elezioni la maggioranza degli Italiani, avevano dato piena fiducia all’attuale Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per l’effettiva dimostrazione di grandi capacità Amministrative nella conduzione del Suo gruppo di imprese, dove lavorano felicemente migliaia di dipendenti molti dei quali capi famiglia, con l’auspicio di poter estendere tali benefici ad un più ampio raggio economico/politico di questo paese in perenne delirio Istituzionale.
									
Purtroppo, l’andare ad aprire armadi con scheletri passati e recenti ben custoditi, e scoperchiare pentole altamente redditizie gestite da furboni di parte, hanno generato continue dispute da parte del folto numero di oppositori di interessi politici contrapposti, i quali certamente non per il bene del paese hanno macchinato ogni sorta di Macchiavelismo, frenando i programmi e riducendo considerevolmente i tempi positivi a disposizione del Governo. 

A questo inconveniente si aggiungono una dozzina di politici di derivazione astratta, facenti parte della presente formazione, i quali è ben chiaro: mirano maggiormente ai propri interessi. 

Oggi, prossimi alle elezioni Politiche 2006, queste stesse persone si presentano candidate per la guida del paese, pur sapendo di non avere i requisiti e le capacità per un compito così arduo.

Nella bagarre politica che è nella tradizione della Nazione Italia, per il momento il Presidente Silvio Berlusconi è sicuramente l’unico, il più qualificato ed anche il più affidabile fra la quantità numerica di candidati alla Presidenza del Consiglio. 
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Ebbene, cari amici, sembrerebbe che siamo giunti al bivio dove è richiesta una seria meditazione che metta in risalto la maturità di questo popolo di cui una parte è profondamente cosciente che i quattro anni di Governo, considerando gli avvenimenti Internazionali non prevvisti, richiedono maggiore tempo per compiere quel cambiamento tanto auspicato dal quale dipenderanno le sorti del nostro paese martoriato da gravissimi errori del passato, non risolvibili in così poco tempo. 

Oltre 50 anni di gerarchie monopolistiche industriali economiche giuridiche costellate da scandali giudiziari, crac finanziari, voragini contabili negative che hanno indotto alla chiusura di molte industrie, allo sfascio del sistema economico e giuridico ed alla infelicità di tantissime famiglie, affollando Case di Cura e Penitenziari di poveri malcapitati a causa di errati concetti che ancor oggi gravano sul nostro paese, soprattutto sulle famiglie. 

*	Per ricordare soltanto alcuni scandali che molti fingono di dimenticare, 	iniziando da:- Sindona, Calvi del Banco Ambrosiano, la P 2, Cagliari dell’Eni, Gardini della Montedison, l’Alfa Romeo, l’Alitalia, la Maserati, i Partiti Politici finiti a Marachesh, i Monopoli di Stato, la Cassa del Mezzogiorno, Bond Argentini, Telecom Serbia, Enel Italia e Oman, Tanzi, Cirio, Parmalat, Case Popolari, le squadre di calcio, Banche, il famoso gruppo di furbetti, Istituzioni, ed a tantissimi fattacci felicemente soppressi con l’aiuto dell’informazione amica.

*	A questi inconvenienti si aggiungono l’effetto addizionale dell’Euro (che oggi è scambiato per mille lire) e della Globalizzazione, la quale per varie ragioni ha ridotto le attività industriali del paese,  squalificandoci dalle competizioni tecnologiche per interessi di parte, intaccando la produzione industriale dei nostri prodotti per l’alto costo della vita.

*	Uno sguardo veloce sul mercato interno, conferma che due prodotti su tre, sono di importazione a causa dei nostri alti costi della vita. Un possibile risanamento industriale del paese, richiederebbe una maggiore professionalità soprattutto nei sistemi energetici e dei trasporti, che gravano sui costi dei prodotti per oltre il 35%. 

Alla data attuale bisogna riconoscere all’attuale Governo Berlusconi una lodevole personale capacità in politica estera, dove l’Italia ha riacquistato una certa onorabilità internazionale a discapito della situazione interna lasciata alla mercè dei tradizionali Gerarchi Istituzionali, liberi di gestire negativamente i veri grandi problemi del paese. 

*	Si rende necessario quanto prima, esaminare attentamente alcune poltrone possedute dalle Giunte, dai Garanti e da alcuni Dicasteri Pubblici, incluso quella dei Ministeri dell’Industria, dell’Energia, dei Traspoti, della Giustizia, con l’auspicio che passi a persone più sensibili al reale problema interno del paese, affinchè si compia quel miracolo Italiano auspicato da noi tutti.

Fra le opportunità per migliorare il paese, è da tener presente alla grande disponibilità di proprietà intelettuali (scoperte ed invenzioni), che senz’altro potrebbero ridare respiro al paese sopraffatto dai risultati negativi che hanno creato il malcontento generale e al peso della Globalizzazione, la quale ci ha trovati impreparati, determinando una situazione aggiuntiva agli alti costi interni della vita, che si ripercuotono sui costi finali dei nostri prodotti. 
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Un progetto sommario sulla utilizzazione di una nuova energia naturale, pura, continuativa e gratuita per produrre Energia Elettrica, la quale ridurrebbe di circa 80% il costo delle nostre bollette energetiche, è stato inviato al Governo e da quest’ultimo girato con sollecitudine per competenza al Ministero dell’Industria (sicuramente non gestito da Forza Italia), dove si è arrenato senza risposta, finito in qualche fondo di cassetto per favorire altre soluzioni astratte non condivise dalla comunità.

Ma non è tutto, per impedirmi la realizzazione del progetto sia in Italia come pure all’estero, nell’anno 1996 Governato dal Centro/Sinistra, fui tirato dentro ad una macchinazione con la complicità della giustizia, la quale decretò il ritiro del passaporto. Il fatto eclatante è che il Giudice si è espresso in nome di tutti gli Italiani, che a Suo personale parere prediligono pagare le bollette energetiche attuali. Il Presidente della Repubblica fu informato sull’accaduto, ma non ritenne opportuno intervenire per far trionfare la giustizia.

Quanto oscurantismo informale e quante realtà nascoste ai danni del paese, mentre gli  Italiani si vantano di essere informati da quei quattro giornalacci che ritengono tutte le rivendicazioni causate dalle ingiustizie ricorrenti, come normali atti di terrorismo, ignari che alcuni Giudici ed alcune Autorità del paese, commettono personali ingiustizie facendo ricadere le responsabilità sul popolo Italiano, il quale giustamente si rende compartecipe dei crimini attraverso le scelte politiche che poi seminano ingiustizie e rivendicazioni.

Un caso recentissimo apparso sui gionali del mese di Gennaio 2006: la Banca D’Italia rilascia una informazione sconvolgente, <dal 1993 al 2005 il costo delle abitazioni in Italia è salito del 76%>, mentre nella sacrosanta realtà il costo delle abitazioni dal 1970 al 2005 ha subito un impatto inflazionistico dell’11500%. E’ da notare come Istituzioni le quali  dovrebbero mantenersi su equilibri di verità, ricorrono agli strumenti del mestiere per confondere gli stolti. 

Il grande contrasto di pensiero, di coscienza e di fede che regna nella civiltà occidentale è piuttosto scoraggiante, ed è evidente che la grande macchina del potere speculativo si stà arrenando, trascinando dietro a se anche la Chiesa Cristiana.
Da questo fatto non trascurabile, si spiegano i vari interventi del Cardinale Ruini.

Possiamo già notare le grandi sofferenze provocate dal sistema economico e giudiziario.
Alludo all’alto costo della vita che ci esclude dalle competizioni commerciali ed industriali per non concorrenzialità della nostra produzione. L’alto costo della vita che distrugge le famiglie, cancellando nei giovani quei valori di giustizia, di speranze e di fede per un futuro degno di rispettabilità.

Una politica viziosa programmata e sviluppata progressivamente intorno agli anni 60, che ha dato il via alle speculazioni del potere in un crescendo, toccando quasi tutti i settori sociali senza l’ombra dei controlli ad alto livello dello Stato e senza la volontà di riparare nei conseguenti cambi del Potere Politico.

In conseguenza di ciò, si è fermato gradualmente quel ciclo naturale di unità della famiglia, il controllo dei figli, dei risparmi e degli investimenti necessari a far girare la macchina produttiva, modificando l’eco sistema economico, biologico, intellettuale del paese, avvalorando maggiormente il consumismo ed il materialismo proveniente dall’estero.
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L’Onorevole Lucio Stanca, Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, (che non è parente del Presidente Berlusconi), si vanta di aver sviluppato nel paese l’innovazione tecnologica dell’informazione digitale. Caro Signor Ministro, il paese La ringrazia per lo sforzo compiuto in favore dei computer Made in China, ma francamente non facevano  parte delle priorità del paese.

L’Onorevole Pier Ferdinando Casini, (che non è parente del Presidente Berlusconi), attende la fine della sua funzione alla Presidenza della Camera per illudere gli Italiani <la casa, un bene inestimabile, un diritto di tutti, divenuto un mezzo di speculazione delle Giunte>.
Egregio Presidente Casini, la ringraziamo dell’eccellente pensiero, ma le case gestite dallo ex IACP/ALER sono già state pagate  diverse volte all’Amministrazione di Centro/Sinistra.
Chiediamo soltanto l’atto di proprietà delle nostre case, eliminando dal paese quelle Istituzioni mal organizzate di Centro/Sinistra che operano con tanta disinvoltura ai danni delle famiglie.

All’Onorevole Castelli, Ministro di Grazia e Giustizia, (che non è parente del Presidente Berlusconi) chiediamo di interessarsi delle Giunte che Governano le Politiche Regionali, Provincali, Comunali, unitamente alla Politica dei Vigili Urbani nelle speculazioni sulle vetture parcheggiate: <qui non ci puoi stare, è pericoloso, intralcia il traffico, ma se paghi puoi stare quanto ti pare>.

Bisognerebbe creare una pagella per tutti i componenti del Governo e dei Funzionari di tutte le funzioni pubbliche, da compilare ad ogni fine legislatura, con il diniego di presentarsi nelle seguenti elezioni, per chi venisse bocciato dalla Comunità.

Purtroppo, gli Italiani, soprattutto le famiglie sono allarmate dal costo sproporzionato della vita, il costo dei servizi di prima necessità, il costo degli affitti, il numero degli sfratti, le speculazioni Istituzionalizzate, la Giustizia, il futuro dei nostri figli. 

Per tutti coloro che credono nelle Democrazie allusive come la soluzione dei mali del mondo,  sappiano che molte Democrazie sono peggiori di certi Totalitarismi che riscuotono i meriti dei popoli assogettati, mentre alcune Democrazie atipiche come l’Italia, dove il Presidente della Repubblica viene eletto dai politici per avere la certezza del supporto politico, nelle contradizioni fra il pensiero del popolo sovrano e l’Autorità di Potere. 

Il nostro auspicio che proviene dal più profondo del cuore, dare tutto il supporto necessario al Presidente Silvio Berlusconi, affinche possa realizzare la Sua opera riformatrice: anti Monopolistica, anti Gerarchica, anti Fascista, e anti Imperialista <Capitalistica e Comunista> che ha distrutto un paese che dovrebbe primeggiare nel mondo per il reale valore del suo popolo.

Se fossi chiamato a dirigere questo grande transatlantico Italia, nella posizione più alta dello Stato, per prima cosa costituerei un tribunale militare per restituire al paese tutti i soldi sottratti alla Nazione dai precedenti Governi, inoltre, costituerei un Ente per il controllo delle speculazioni provocate dalle Istituzioni e non mi farei chiamare Presidente, ma padre degli Italiani.

Anthony  CERESA –