un mondo solare è necessario e possibile



UN MONDO SOLARE E' NECESSARIO E POSSIBILE

di massimo serafini

 

L'impegno del movimento dei movimenti per realizzare un modello energetico rinnovabile ed efficiente

Duè eventi, di straordinaria e drammatica complessità, sollecitano una svolta nelle politiche energetiche mondiali. Il primo riguarda l'emergere del problema della relativa "scarsità" delle risorse energetiche fossili non rinnovabili, è ormai opinione consolidata che, per un mondo che si avvia ad essere abitato, nei prossimi 25 anni, da oltre otto miliardi di persone, le risorse fossili disponibili non basteranno a soddisfare una domanda d'energia in costante crescita, sia per gli usi sempre più dissipativi, che una piccola parte dell'umanità pretende di farne, sia per il legittimo desiderio di miliardi di donne ed uomini di uscire dalla povertà, dalle malattie e dalla sottomissione. L'altro evento, riguarda la drammatica accelerazione del cambiamento climatico. Gran parte delle previsioni del terzo rapporto sul clima dell'IPCC non sono più un futuro incerto, ma una drammatica realtà dei nostri giorni. Le 23 tempeste tropicali di quest'estate, di cui ben sette catastrofiche, dicono che dovremo convivere, se non si ridurranno le concentrazioni di gas serra in atmosfera, con il tragico ripetersi d'uragani e tifoni, cioè con quell'aumento degli eventi estremi previsto dal rapporto sul clima. Altrettanto si può dire per quanto riguarda il previsto scioglimento dei ghiacciai, che quest'estate ha subito un'impressionante conferma in Siberia dove è diventata acqua un territorio ghiacciato, grande come Francia e Germania messe assieme. Infine l'estendersi della desertificazione, che fa prevedere duecento milioni di profughi ambientali. Questi sono, in sintesi, i due eventi con cui ci si deve misurare e che mettono al centro dell'agenda politica la questione energetica. Dobbiamo avere piena consapevolezza che le decisioni sull'energia, che saranno prese nei prossimi anni, influiranno pesantemente sul tipo e la qualità del futuro che ci attende. Se prevarranno, come stanno prevalendo, scelte in continuità con il passato, tese ad incentivare un modello energetico centralizzato e monopolista, alimentato da fonti non rinnovabili come petrolio, carbone, metano o in alternativa a queste lo sviluppo del nucleare, ci dobbiamo preparare ad un futuro di drammatici sconvolgimenti climatici, di guerre e terrorismi, nel quale aumenteranno, per la stragrande maggioranza dell'umanità, povertà e fame e si restringeranno sempre più le libertà, i diritti, a cominciare da quello del lavoro, e la democrazia. Se al contrario, l'azione dei popoli riuscirà ad imporre un modello energetico democratico, partecipato e distribuito sul territorio, alimentato dalle fonti rinnovabili e dalla ricerca del massimo risparmio ed efficienza negli usi dell'energia, sarà possibile creare le premesse e le condizioni per un pianeta più giusto e democratico, non inquinato ed in pace con la natura e nel quale l'accesso ai beni comuni come l'acqua e l'energia potranno essere garantiti a tutti, eliminando così la principale causa di guerra e terrorismo. Sono queste le ragioni forti che hanno spinto, il forum dei movimenti sociali di Porto Allegre, a decidere di affiancare, al contratto mondiale dell'acqua, quello per il clima e l'energia e di considerare una priorità del movimento dei movimenti lo sviluppo su scala globale di conflitti e lotte che facciano prevalere la decisione di far uscire il pianeta dalla dipendenza dai combustibili fossili e dal nucleare, per realizzare un modello energetico rinnovabile ed efficiente. Così recita il documento conclusivo del Forum di Porto Allegre: "Condividiamo l'esigenza di costruire un'alleanza tra movimenti sociali e reti per un contratto mondiale per il clima e l'energia:un mondo solare è necessario e possibile"

Su questa base una vasta rete associativa italiana (Arci, Legambiente, il Forum Ambientalista, Attac, la rete di Lilliput, Punto Rosso, Kyoto dal basso, Cepes-Sole nel Mediterraneo) ha dato vita nei mesi scorsi alla rete italiana del contratto. Stiamo operando per cercare di costruire nel paese un vasto consenso di massa ai contenuti del contratto, cercando di coinvolgere in primo luogo la rete di comitati che in questi anni si è mobilitata per impedire la costruzioni di centrali a carbone, petrolio e anche a metano. Raccoglieremo inoltre le firme a sostegno della legge d'iniziativa popolare sui beni comuni. Una prima e decisiva verifica delle nostre capacità di radicamento sociale è il contributo che sapremo dare alle popolazioni della Val di Susa, che si battono contro la TAV, un'opera inquinante, costosa ed inutile. L'ambizione che coltiviamo è che i contenuti dei due contratti dell'acqua e dell'energia, diventino scelte prioritarie e condivise dell'intero schieramento dell'unione di centro sinistra che sfiderà le destre per il governo del paese. In altre parole vogliamo, che la prossima scadenza elettorale, oltre a liberarci da Berlusconi e dalle destre, liberi il paese dalla loro politica liberista, che ha impoverito il popolo, demolito la coesione e lo stato sociale e devastato le risorse ambientali.