traffico rifiuti arrestato un industriale di spezia



dal secoloxix di venerdi 30 settembre 2005

 L'INDUSTRIALE TOGNARI
Traffico di rifiuti arrestato uno spezzino

La Spezia L'industriale Giuseppe Tognari, ex dirigente dello Spezia calcio, è stato arrestato per traffico illecito di rifiuti nell'ambito dell'operazione "Cagliostro" dei carabinieri di Treviso che ha portato all'arresto di altre 11 persone in tutta Italia. Tognari, 63 anni, residente a Follo, avrebbe svolto il ruolo di intermediario. 
Ai domiciliari Giuseppe Tognari, ex dirigente dello Spezia.
 L’inchiesta è partita da Verona
 
Traffico illegale di rifiuti
agli arresti anche uno spezzino
Non è la prima volta che
Giuseppe Tognari si ritrova
coinvolto in una vicenda
giudiziaria. Qualche
anno fa, infatti, rimase implicato
nella bancarotta per
il crac dell’hotel Tirreno, in
qualità di direttore di Polindustria,
la società che rilevò
la struttura alberghiera
dai fratelli Della Croce. Per
quell’episodio venne condannato
in primo grado a 4
anni, ridotti in appello a
due anni e 4 mesi e adesso
attende ancora il processo
in Cassazione. Ma
Tognari è stato anche protagonista
nel mondo del
calcio. Nei primi anni Ottanta,
infatti, il presidente
dello Spezia, il fiorentino
Ottorino Belli lo volle con
sé nello staff dirigenziale
per affidargli incarichi di rilievo.
 
IL PERSONAGGIO
Coinvolto nel crac
dell’Hotel Tirreno
Arrestato l’ex dirigente dello
Spezia Calcio Giuseppe Tognari
per traffico illecito di rifiuti.
Ieri mattina, poco prima
dell’alba, i carabinieri lo hanno
prelevato dalla sua abitazione
di Massa e accompagnato in
caserma per notificargli la misura
della custodia cautelare
degli arresti domiciliari nell’ambito
di una vasta inchiesta
sulle discariche partita da Verona.
L’operazione, denominata
"Cagliostro" e condotta dal nucleo
ecologico dei carabinieri di
Treviso, ha portato all’arresto
di 12 persone, alla denuncia di
altre 29 persone e a centinaia
di perquisizioni in aziende del
nord Italia, tra cui anche quella
effettuata negli uffici spezzini
di galleria Adamello della B.T.
Servizi Srl, intestata alla figlia
di Tognari. Secondo l’accusa
Giuseppe Tognari, nato a Fivizzano
63 anni fa, residente a Follo
e domiciliato a Massa, avrebbe
svolto un ruolo da intermediario
nel traffico tra la Eco
Arena di Bussolengo, attorno a
cui ruota tutta l’indagine e le
altre aziende dove sarebbero
stati destinati illecitamente i rifiuti
classificati come tossici,
pericolosi e non pericolosi.
Per effettuare ogni operazione
di intermediazione, Tognari
avrebbe utilizzato i formulari
della B.T. Servizi e della Nuovi
Sviluppi Ambientali di Massa,
pur non ricoprendo alcun ruolo
formale nelle due società. «Al
momento non risultano altri
indagati sulla provincia spezzina
- ha assicurato un investigatore
dei carabinieri -, ma nelle
prossime settimane, dai risultati
delle perquisizioni effettuate,
verificheremo se ci saranno
altre responsabilità tra i
rappresentanti delle varie società
coinvolte nell’operazione
». Secondo la ricostruzione
degli inquirenti, la Eco Arena
gestiva in prima persona le trasformazioni
per il declassamento
dei rifiuti attraverso trasformazioni
chimico-fisiche, le
analisi chimiche truccate e l’emissione
di false documentazioni.
Rifiuti costituiti in prevalenza
da terra di bonifica contaminata
da idrocarburi e metalli
pesanti, fanghi di perforazione
contaminati da olii, fanghi industriali,
scorie provenienti dal
settore siderurgico con alte
concentrazioni di ammoniaca e
ceneri prodotte dai sistemi di
abbattimento fumi di acciaierie
con alte concentrazioni di metalli
pesanti. Una volta trattato,
il materiale veniva riutilizzato
per la realizzazione di nuove
strade o per riempimenti di
ogni genere. In questo modo il
rifiuto da costo si trasformava
in un ricavo per le aziende
coinvolte in questo processo.
Ieri, dalla sua abitazione di
Massa, Giuseppe Tognari ha
gridato la sua innocenza all’avvocato
difensore Manlio
Giaquinto. «Sono vittima di un
malinteso» gli avrebbe assicurato
in attesa dell’interrogatorio
di garanzia da parte del giudice
delle indagini preliminari.
Giuseppe Tognari è conosciuto
anche in Lunigiana nel mondo
dello stoccaggio dei rifiuti. Fino
a qualche anno fa, infatti, era
socio della Cimeco che gestiva
una discarica ricavata nell’ex
polverificio, a Colombiera di
Pallerone.
 
Paolo Ardito