Intervista su Radio Gamma 5



Intervista sul Sistema Monetario e Signoraggio (Radio Gamma 5, 19 aprile 
2005, h. 8.00 - Freq. 94 Mhz)

Trascrizione dell’intervista radiofonica fatta da Marcello Pamio a Marco 
Saba

Centro Studi Monetari: www.centrostudimonetari.org 

D: Ho letto con molto interesse e attenzione l’Atto di Citazione pubblicato 
nel sito www.centrostudimonetari.org. Vorrei capire Marco cosa significa 
esattamente emettere moneta e qual è il potere di chi ha questo privilegio? 

In parole povere: che potere ha chi oggi stampa il denaro?

R: La nostra ricerca è partita propria dal concetto di Signoraggio. Il 
Signoraggio è sostanzialmente la differenza di valore che c’è tra i costi 
tipografici per emettere carta-moneta e il valore nominale, ovvero, la 
cifra che è scritta sopra. 

Questa differenza di valore tra il costo tipografico e quello indicato 
sulla facciata della banconota costituisce il Signoraggio, e, che come 
potete immaginare, è una cifra molto elevata. Nel momento in cui la Banca 
Centrale compra delle cose utilizzando questa moneta, che a lei è costata 
pochissimo (il costo tipografico è la carta filigranata e inchiostri) 
ottiene un potere di acquisto enorme che solo lei può avere. Quindi per 
quanto riguarda la carta-moneta solamente la Banca Centrale che la emette 
gode di questo beneficio.

La Banca Centrale nella parte del bilancio che riguarda il passivo non 
scrive il costo tipografico di emissione delle banconote ma il valore 
nominale! Cosicché quello che in realtà è un attivo, il Signoraggio, 
diventa un passivo per la banca! Quindi non è tassabile, viene evaso, ecc… 
Questo potere equivale alla quantità di carta-moneta che è in circolazione. 

 

D: Quindi Marco, se ho capito bene: la Banca Centrale si occupa di stampare 
la carta-moneta. Per questa stampa spende pochissimi soldi, ma si fa pagare 
per il valore nominale scritto sopra?

R: Esattamente! Per fare un piccolo esempio, è come se il proprietario di 
un Casinò, nella sua contabilità mettesse al passivo non il costo di stampa 
delle fiches ma il valore nominale scritto sulle fiches.

 

D: Questa moneta crea inflazione?

R: Prima di tutto la moneta emessa in questo modo crea debito pubblico. Ciò 
è dovuto al fatto che il Ministero del Tesoro quando vende i Buoni del 
Tesoro alla Banca Centrale, invece di pagare anche lui le banconote al 
costo tipografico (costi irrisori) in realtà le paga al costo nominale 
indicato sopra, più gli interessi, perché paga con i Buoni del Tesoro. 

Questo debito ovviamente va a carico dei cittadini!

Quindi per essere chiari, l’ammontare totale del debito pubblico che 
ammonta oggi a circa 25.000 euro a testa, in realtà è un credito, e i 
cittadini potrebbero richiederlo indietro. Alla Banca Centrale. 

 

D: Quindi tutti gli stati sono indebitati con le banche centrali che sono 
tutte private?

R: Diciamo che ci sono dei casi in cui possono essere pubbliche, nel senso 
di nazionalizzate, come per esempio la Banca d’Inghilterra. Ma il fatto che 
hanno questo buco nero nel bilancio, per cui creano una provvista segreta 
enorme e questa provvista in virtù del falso in bilancio non va a finire 
nelle casse dello Stato, è chiaro che da un potere contrattuale di acquisto 
enorme con cui possano comprare la democrazia, i governi, i vari attori, 
ecc.

Il sovvertimento della democrazia attuato attraverso questi giganteschi 
fondi neri è la vera preoccupazione che noi abbiamo.

 

D: Correggimi se sbaglio: ma la Banca d’Italia e la BCE, la Banca Centrale 
Europea sono banche private.

R: La Banca d’Italia sicuramente. La Banca Centrale Europea è privata nel 
senso che è di proprietà di tutte le banche centrali che ne fanno parte. 
Per fare un esempio, il signoraggio ufficiale che per loro sarebbero gli 
interessi pagati sui Buoni del Tesoro, vengono divisi in quote tra le 
banche aderenti. La Banca d’Italia ha il 14,7% di azioni della BCE, e 
quella sarebbe la sua quota di Signoraggio formale che prende, ovviamente 
prenderà anche quella gran parte che poi è il capitale e che sfugge con 
quel meccanismo cosmetico del bilancio.

Mi preme far osservare che ci sono banche che partecipano anche loro a 
questo Signoraggio perché fanno parte del sistema, per esempio la Banca 
d’Inghilterra quella della Svezia e della Danimarca, però queste banche 
hanno anche un altro vantaggio, in quanto non avendo adottato l’euro 
internamente, ma avendo la loro moneta nazionale, loro prendono il 100% sul 
Signoraggio della loro moneta, e in più una fettina di quello europeo. In 
sostanza gli italiani senza saperlo stanno pagando le tasse a questi tre 
paesi!!!


D: Perché non è lo Stato a prendersi questo Signoraggio?

R: Ci sono stati degli episodi sporadici in cui questo è successo, per 
esempio quando avevamo la banconota da 500 lire, sopra non c’era la scritta 
Banca d’Italia, ma “Biglietto di Stato a corso legale”. Quindi lo Stato può 
emettere benissimo dei biglietti a corso legale. 

Il problema è che ci sono delle forti pressioni per fare sì che questo non 
accada, e infatti oggi allo Stato rimane solamente il Signoraggio sulla 
emissione delle monetine metalliche (meno dell’1% del Signoraggio totale), 
e che in certi casi risulta essere negativo (stampare la monetina da 1 
centesimo costa 3 centesimi!). Il grosso che è quello sulla carta-moneta va 
alla Banca Centrale e poi ridistribuiti alle varie banche centrali.

 

Poi esiste la riserva frazionaria, che è anche peggio, e riguarda le banche 
commerciali.

Tali banche possono creare denaro dal nulla.

Oggi il tasso di riserva è del 2%, e indica la percentuale minima di soldi 
che devono esserci fisicamente nei forzieri su 100 prestati. Quindi, quando 
un consumatore versa in banca 100 euro in contanti sul suo conto, la banca 
sostanzialmente può creare 50 volte tanto, dal nulla. Cioè 5000 euro!!!

Quindi se consideriamo un furto quello della Banca Centrale, veniamo a 
sapere che quello che fanno le altre banche messe assieme è di 50 volte 
tanto…

Queste sono risorse importanti che alla fine bloccano l’economia, lo 
sviluppo, ecc.

E’ come se avessimo una specie di meccanismo di estrazione di ricchezza che 
invece di andare a beneficio del popolo sovrano (è proprio al sovrano che 
spetterebbe il Signoraggio, e infatti prima era una tassa che prendeva il 
Re che era il Sovrano) e invece va a finire a pochi privati che 
appartengono alle grandi famiglie del capitalismo italiano.

Questo è il sistema. La cosa difficile da capire era il trucco con cui 
riuscivano a sottrarre tale ricchezza. Secondo noi però questo meccanismo è 
illegale, oltre ad essere antidemocratico infatti è contrario proprio allo 
spirito della Costituzione.

 

D: Mi viene in mente a questo punto quel biglietto verde stampato alcuni 
decenni fa in America dove al posto della scritta “Federal Reserve Note” 
c’era “United States Note”. Ovviamente il riferimento a J.F.K. non è 
casuale.

R: Chi si occupa di queste cose dal punto di vista investigativo sostiene 
che almeno sette (qualcuno dice anche otto) presidenti americani siano 
stati assassinati per la questione monetaria. Nel caso di Kennedy il motivo 
potrebbe proprio essere che pochi mesi prima di essere assassinato aveva 
fatto un ordine esecutivo 11110 in cui autorizzava il Ministero del Tesoro 
ad emettere dollari con la scritta “United States Note”. Naturalmente 
quella era una moneta perfettamente comparabile alle nostre 500 lire di 
carta, dove c’era scritto “Biglietto di Stato” invece di “Banca d’Italia”.

Dopo aver eliminato Kennedy hanno tolto immediatamente dalla circolazione 
questi biglietti sostituendoli con quelli della Federal Reserve, come se 
niente fosse. 

Il discorso che noi facciamo a riguardo della Banca Centrale europea è 
esattamente lo stesso che possono fare gli americani per quanto riguarda la 
Federal Reserve (che addirittura non è neanche una società americana perché 
è registrata Puerto Rico). 

Un'altra cosa interessante da sapere è che il famoso Premio Nobel per 
l’Economia in realtà non è un Premio Nobel perché non viene dato dalla 
Fondazione Nobel ma bensì dalla Banca Centrale svedese. Guarda caso.


D: Quindi, tornando un attimo al discorso su Kennedy, in pratica il 
presidente aveva bypassato il potere enorme della Federal Reserve, che 
sarebbe quello di creare il denaro.

R: Sono uscite da poco le registrazioni su internet dei discorsi che 
Kennedy ha tenuto alla Casa Bianca. Mentre ufficialmente dicevano che il 
problema per Kennedy era quello di togliere le truppe dal Vietnam, in 
realtà in quei giorni (si evince dalle registrazioni) quello che 
preoccupava veramente Kennedy era il fatto che la Francia restituiva i 
dollari chiedendo in cambio oro, secondo gli accordi che c’erano. Quindi 
Kennedy era molto attento alla situazione economico-finanziaria e ai 
rapporti con le banche centrali. E ad un certo punto, si sente nella 
registrazione, Kennedy minacciare gli europei di togliere le basi americane…

 

D: Oltre al Signoraggio, prima avevi accennato alla creazione del denaro da 
parte delle banche commerciali. Vorrei capire con un esempio concreto: se 
una persona porta 100 euro in banca, la banca mette questi 100 euro in 
Riserva, e poi…?

R: Il tasso di Riserva oggi è al 2%. Significa che per 100.000 euro 
virtuali scritti nei loro computer, basta che ne abbiamo realmente 2000 
euro di carta. Questo è di fatto una “bancarotta tecnica”, perché loro 
hanno in realtà un cinquantesimo del denaro che vantano. 

Vuol dire che se tutti andassero a ritirare i propri soldi allo sportello 
accadrebbe una cosa molto semplice: le banche chiuderebbero per una 
settimana l’erogazione del denaro chiamando immediatamente la Banca 
Centrale europea a Francoforte, la quale si metterebbe a stampare giorno e 
notte banconote per riuscire a soddisfare la richiesta e impedire che la 
banca fallisca realmente. Questa situazione aumenterebbe la massa monetaria 
creando ulteriore inflazione.

E’ per questo che la Banca Centrale viene chiamata il “Prestatore di ultima 
istanza”, però visto che crea denaro dal niente, sarebbe meglio chiamarla 
il “Prestigiatore di ultima istanza”.


D: Ma allora…questi soldi che io deposito fisicamente in banca vengono 
messi in Riserva e loro ne creano 50 volte tanti. Però poi questi ultimi 
creati dal nulla vengono prestati e tassati?

R: Certamente. Creano dal nulla il denaro e ci mettono pure gli interessi. 
Ma questi interessi sono solamente la ciliegina sulla torta, perché non 
appena questi hanno emesso dal niente il capitale hanno fatto già Bingo. 

Che cosa pensa l’utente bancario normale? L’utente normale pensa che 
versando 100 euro in banca prende l’1% all’anno di interessi attivi, mentre 
la banca prestando quei 100 euro ne prende l’8% ogni anno da chi li prende 
a prestito. Quindi la differenza 8%-1%=7% sarebbe l’utile delle banche. In 
realtà non così, anzi siamo molto lontani dalla verità. 

La banca con 100 euro da all’utente 1 euro di interessi all’anno 
all’utente; però la banca mettendo questi soldi in Riserva ne crea ben 5000 
dal nulla. Supponendo che prenda un 8% di interessi sul prestito, ne prende 
400 (8% di 5000 euro) tolto l’1 che ha dato a chi ha versato fisicamente i 
soldi, rimangono 399 solamente per quanto riguarda l’interesse. In più c’è 
il capitale creato dal nulla che sono 4900 (5000-100 euro iniziali). 

In totale la banca crea 4900+399 e cioè 5299 euro virtuali partendo da 100 
euro fisici.

Questo è il motivo per cui in ogni città le cattedrali non sono più le 
chiese ma i grandi istituti finanziari. 


D: Cosa mi puoi dire sulle monete locali? Quelle monete chiamate anche 
valute complementari. 

R: Nel mondo ce ne sono più di 5000, di cui 700 solamente in Giappone. Sono 
nate un po’ come funghi, come sono nate anche in altri periodi storici, per 
esempio durante la crisi del Marco negli Anni ’20. 

Quando il sistema bancario, basato sull’usura, come abbiamo fin qui 
descritto, esagera, e quindi la crisi si diffonde tra i cittadini, è chiaro 
che le masse reagiscono spontaneamente con questa creazione di valuta 
complementare. In Giappone, all’indomani del 1995 c’erano circa 30000 
suicidi economici all’anno, per bancarotta o fallimento, e un personaggio 
importante dell’ambiente bancario è uscito dal sistema e ha cominciato a 
creare queste valute alternative per cercare di risolvere la situazione di 
povertà. Qualcosa di simile è successo anche in Argentina dove le province 
si sono messe a stampare ed emettere della valuta locale complementare.


D: Bisogna partire da Comuni o Province? 

R: No. Non deve partire per forza da Comuni o Province. Ci sono anche delle 
comunità che lo fanno. Non c’è una regola vera e propria: basta che sia una 
comunità inquadrata giuridicamente come provincia in Argentina o piuttosto 
comune in Giappone. 

Ci sono semplicemente anche delle comunità di solidarietà che emettono 
questa valuta complementare per sopperire al risultato dell’esclusione dal 
credito. Per esempio in Italia abbiamo 18 milioni di persone escluse dal 
circuito del credito; questi 18milioni di persone potrebbero essere di 
nuovo reinserite nella società attraverso la creazione di valute 
complementari. Diciamo che è un modo soft per reagire alla distorsione 
finanziaria introdotta con l’uso delle monete tradizionali.


D: Pensi che questo sarà il passaggio obbligatorio? Visto che il sistema 
pian pianino sta collassando. 

R: Penso che il passaggio intermedio sia proprio quello di sostenere una 
rapida diffusione di queste valute complementari. Le monete complementari 
potrebbero essere un passo per stabilizzare la situazione e far da ponte di 
passaggio tra l’attuale sistema ingiusto e illegale e un sistema futuro 
dove il Signoraggio sia chiaro, trasparente e si sappia soprattutto dove va 
a finire e a che scopi viene destinato. 

Non può esserci una sovranità del popolo se non esiste una sovranità 
monetaria. 


D: Cosa dovremo fare noi utenti e consumatori, base della piramide?

R: Innanzitutto occorre che le associazioni di difesa dei consumatori 
diffondano una cultura su questo tipo di problemi. Avere la consapevolezza 
del meccanismo del Signoraggio soprattutto.

E poi descrivere anche la possibilità che offrono le valute complementari 
che è quella di trattenere localmente il Signoraggio. Per esempio un Comune 
potrebbe emettere una moneta complementare, trattenendo il 50% del 
Signoraggio evitando di tassare i cittadini e con l’altro 50% il Comune 
potrebbe redistribuirlo equamente tra tutti i cittadini.

Questo sarebbe un sistema per fare del bene recuperando una piccola parte 
di questo Signoraggio


D: A settembre so che sarai un relatore a Ginevra...


R: Durante la 2a Conferenza Internazionale sulla Criminalità Organizzata 
che si terrà a Ginevra a settembre nel Palazzo delle Nazioni Unite, 
centrerò la mia relazione sugli aspetti criminali di alcune pratiche 
bancarie. Oggi ne abbiamo visto qualcuna…

 

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