processo ilva a taranto le autorità si ritirano i cittadini accusano



dal corriere del giorno

14 gennaio 2005


 Comune e Provincia abbandonano i processi ambientali a carico dell'Ilva, i cittadini dei Tamburi, invece, li avviano.
Viene dal basso la risposta all'atto d'intesa siglato a Bari lo scorso 15 dicembre. Nei prossimi giorni l'azienda siderurgica sarà interessata da una serie di richieste risarcitorie, in sede civile, da parte di familiari di ex operai Ilva e di abitanti e commercianti del rione che più di tutti subisce l'inquinamento industriale.
I parenti di sei dipendenti deceduti per neoplasie polmonari, hanno già dato mandato agli avvocati Pier Francesco Frascella e Alfredo Lovelli di avviare un'azione legale nei confronti dell'Ilva. L'iniziativa intende esaminare l'ipotesi di risarcimento danni qualora dovessero essere riconosciute responsabilità dell'Ilva nell'ambito del procedimento penale sulle cokerie, giunto all'udienza preliminare.
Nei prossimi giorni, inoltre, i legali incontreranno i sostituti procuratori che seguono il caso per verificare la possibilità di costituzione di parte civile.
In parallelo, la prossima settimana, partiranno le richieste in ordine all'imbrattamento di immobili privati ed attività commerciali. Quest'ultima iniziativa procederà in parallelo con il processo sui parchi minerali e fossili per il quale l'Ilva è già stata condannata in primo grado ed in appello. Sull'immenso reparto del centro siderurgico, che sorge a pochi metri dalle case del rione Tamburi, grava anche il provvedimento di confisca.
Prende forma un'azione che non ha precedenti sul territorio ionico.
I familiari degli operai Ilva deceduti per neoplasie polmonari, daranno vita anche ad un comitato che si occuperà di difesa dei diritti civili. Promotore dell'iniziativa è Adamo Gentile, già fondatore di Assorisparmio a Taranto. “Il sodalizio - spiega - opererà su un fronte vasto e non sarà limitato all'iniziativa nei confronti dell'Ilva. Per questo abbiamo scelto un nome, Cives, che in latino significa cittadino a conferma della necessità di un'associazione che assista e tuteli la gente”.