Fw: il Giappone riaccende i suoi reattori



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Sent: Tuesday, May 15, 2012 1:34 PM
Subject: il Giappone riaccende i suoi reattori

DA PARTE DI ALFONSO NAVARRA - FERMIAMO CHI SCHERZA COL FUOCO ATOMICO
 
Leggiamo sul Sole 24 Ore di oggi (15 maggio 2012) che "i reattori nucleari ripartono a Ohi", una cittadina giapponese a 360 km da Tokio.
Questo il testo del trafiletto, che riporta un dispaccio della Reuters:
"Una città del Giappone occidentale, Ohi, ha deciso di riaccendere due reattori nucleari spenti dopo l'emergenza di Fukushima. Nella regione, il Kansai, le autorità hanno previsto tagli alle forniture di elettricità quest'estate".
Se si va al testo diretto della Reuters, scopriamo "succosi" dettagli su un consenso comprato:
Ohi received about 2.5 billion yen ($31 million) in subsidies in the financial year to March 2010 related to Kansai Electric’s four reactors. Many jobs also depend in some way on the plant.”
La notizia è molto importante perché giunge dopo la chiusura, avvenuta il 5 maggio scorso, di tutti i 54 reattori giapponesi, che aveva fatto pensare ai soliti ambientalisti Jo-condor che il Sol Levante stesse per abbandonare l'atomo cd "civile".
I reattori erano stati spenti, giungendo al black-out contemporaneo, ricordiamolo:
1) causa stress test per la sicurezza, che si effettuano del resto periodicamente
2) causa legge giapponese sulla gestione del nucleare, che subordina al permesso degli enti locali la riaccensione degli impianti dopo le verifiche.
In Giappone il movimento antinucleare sta montando con mobilitazioni massicce che in alcune zone ricordano la Valle di Susa: l'80 per cento della popolazione, dopo Fukushima, sarebbe - finalmente! - diventata avversa all'atomo. Di qui la resistenza di Comuni ed enti locali ad accordare i permessi di riaccensione.
Ma - è necessario ribadirlo - l'antinuclearismo non è affatto l'orientamento del governo centrale giapponese, strettissimamente collegato alla lobby atomica. L'attuale premier Takeshi Noda, ad es., è subentrato all'ex Naoto Kan, scacciato brutalmente proprio per avere solo prospettato la possibilità che si potesse pensare ad un "futuro senza nucleare".
Sarà dura per i giapponesi (e non solo per essi) farla finita con il mostro nucleare. Il Giappone è la principale "potenza nucleare latente", vassalla degli USA.
Non si tratta semplicemente di fare i conti con una opzione energetica, qui è in ballo la geopolitica, la politica di potenza in un quadro globale: a toccare certi fili, letteralmente, si muore.
Quanto scritto vale anche per l'Italia ed è rivolto a tutti coloro che, in buona o in cattiva fede, si illudono che basti un referendum che ha vinto sulla base di una - sacrosanta - ondata emotiva.
Avere abbassato la guardia, avere sciolto il Forum Nazionale, offre ad avviso di chi scrive, carte importanti alla lobby atomica nostrana, Finmeccanica in testa, che vuole usare l'Europa per fare rientrare dalla finestra quello che è stato cacciato dalla porta con il pronunciamento popolare.
Per questo è importante l'esperienza della C.A.V.R.A. a Milano (vedi convocazione sotto riportata per il 16 maggio pv) ed è necessario che qualcosa di analogo sorga a livello nazionale, riprendendo l'appello che era circolato prima del Forum Alternativo di Marsiglia, e sul quale non ho personalmente potuto lavorare per motivi di salute.
La riunione antinucleare per l'alternativa rinnovabile a Milano segue il Direttivo dell'Associazione Energia Felice, convocato nello stesso posto (via Borsieri, 12) alle ore 17.00.
 
 
 
 

Costituzione del CAVRA Milano – comitato per attuare la volontà del referendum antinucleare

 

Alle amiche ed agli amici interessati al nostro progetto di partecipazione energetica per la “rivoluzione del risparmio, dell’efficienza e delle rinnovabili”.

 

Nella riunione che abbiamo effettuato il 2 maggio 2012 nello Spazio Kronos, subito dopo il direttivo di Energia Felice, abbiamo deciso:

 

1-     di approvare il documento sulle linee guida che proponiamo per il Piano energetico comunale

2-     di inserire Mario Agostinelli nella terna dei portavoce che dovrà incontrare il Sindaco di Milano, quando l’appuntamento sarà fissato;

3-     di far gestire la pagina facebook, che è già stata aperta, a Carolina Balladares, di Terra Nuestra

4-     di organizzarsi per una Tenda in piazza della Scala (o in un luogo di analoga valenza simbolica), che potrebbe già partire il 27 maggio , 2 giorni prima dell’assemblea dei soci di A2A.

 

La “Tenda del Sole” dovrà avere contenuto informativo e di sensibilizzazione sull’attualità del no al nucleare che deve tradursi anche in si al risparmio ed alle rinnovabili.

 

Il Sindaco Pisapia non ha ancora risposto alla nostra richiesta ufficiale, anche se ha partecipato all’iniziativa organizzata dall’Associazone Energia Felice il 9 maggio al Punto Rosso (presentazione del libro di Alfiero Grandi), ed in quella sede è stato incalzato da Mario Agostinelli sulla Multiutility del Nord.

Pisapia ha difeso l’elezione di Pippo Ranci a nuovo presidente di A2A definendolo “un campione tecnico che trainerà il rilancio aziendale”.

Bisognerà fargli notare che A2A avrebbe bisogno non di esperti finanziari, di area PD-cattolica, per giunta nuclearisti, bensì di autentici tecnici dell’energia con la competenza e la volontà per attuare il cambiamento di modello necessario.

Occorre aumentare la pressione sul Sindaco per ottenere l’incontro. Bisognerà telefonare alla sua segreteria  e spedire ulteriori fax.

 

Ci si riconvoca per mercoledi 16 maggio, alle ore 19.00, sempre alla Kronos di via Borsieri, 12, Milano

 

Alfonso Navarra, Fermiamo chi scherza col fuoco atomico cell. 340-0878893

E mail alfonsonavarra at virgilio.it;



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