Re: [ecologia] Diossina in fabbrica: in Europa limite è 0,4 ng/m3, in Italia è 10.000 ng/m3



Il problema è sicuramente gravissimo, in quanto le acciaierie sono da considerare gli impianti responsabili dell'immissione in ambiente del maggior quantitativo di diossine. E' importante tuttavia essere il più possibile corretti nel trasmettere le informazioni, per non essere tacciati di superficialità o altro. Nel testo richiamato col link al sito di Peacelink si dice, correttamente, che i valori di 10.000 ng/m3 e quello di 0,4 ng/m3 non sono direttamente confrontabili, in quanto si riferiscono a due sistemi di contabilizzazione delle diossine completamente diversi: il primo si riferisce al totale delle diossine (210 molecole di tossicità molto diversa tra loro) sommate ognuna col proprio peso, il secondo alle sole 17 molecole più tossiche, sommate tra loro dopo aver moltiplicata ciascuna con uno specifico Fattore di Tossicità (TF). Poichè i fattori di tossicità variano da 1 (per la diossina di Seveso) a 0,0001, il confronto tra i due limiti è del tutto impossibile, non solo perchè in un caso si considerano tutte le diossine e nell'altro solo 17, ma anche perchè il secondo metoddo di contabilizzare le diossine può dare risultati molto diversi a seconda della composizione della miscela (a seconda del peso relativo tra le molecole più tossiche e quelle meno tossiche o addirittura non contabilizzate nel secondo metodo). Chi dunque non è addentro a questi problemi potrebbe pensare che il limite in vigore in Italia per le acciaierie si ben 25.000 volte il limite Europeo, mentre non è così, anche se, sicuramente, resta comunque un limite troppo alto. Non dobbiamo fare lo stesso errore che viene sfruttato "a rovescio" da chi sostiene che gli inceneritori non inquinano praticamente più perchè il limite è stato abbassato da 4000 ng/m3 a 0,1 ng/m3, senza dire che nel primo caso si misurava il tiotale delle diossine e nel secondo la tossicità equivalente delle 17 molecole più tossiche! Quello che comunque è assurdo, e deve cambiare, è che si continui ad usare un metodo di contabilizzazione che non tiene minimamente conto degli effetti sulla salute e che non è più previsto nè dall'UE nè dall'OMS. Inoltre l'OMS impone che nella contabilizzazione delle diossine si tenga conto anche dei PCB diossino-simili (molecole che hanno effetti sulla salute del tutto simili a quelli delle diossine), cosa del tutto disattesa in Italia non solo per le acciaierie, ma anche per gli inceneritori. Questo a integrazione di quanto scritto dal pur bravissimo Alessandro Marescotti.
Giovanni Malatesta

On 05/09/2011 01:21, Alessandro Marescotti wrote:
DIOSSINA: LIMITI CONSENTITI IN EUROPA E IN ITALIA

La diossina è una delle sostanze più cancerogene. Basta un miliardesimo di
grammo (nanogrammo, si scrive ng) per mettere a rischio la salute di una
persona.

L’Austria ha fissato da anni il limite di emissione di diossine a 0,4
nanogrammi a metro cubo, ridotto a 0,1 nel 2006. In Inghilterra il limite
è a 0,2. In Germania anche i vecchi impianti di agglomerazione devono
puntare all'obiettivo di 0,1 ng a metro cubo. In Olanda, caso per caso, il
limite oscilla fra 0,4 e 0,1.
Il valore in sede europea è di 0.4 nanogrammi al metro cubo di aria.

Il valore in Italia per le acciaierie è di 10.000 nanogrammi (previsto dal
Codice dell'Ambiente del 2006).

Altre informazioni le trovi qui:
http://www.peacelink.it/ecologia/a/32728.html

Ma è possibile che non venga cambiato questa assurda norma del Codice
dell'Ambiente sulla diossina industriale?

Se sei interessato a collaborare con PeaceLink sulla Campagna Diossina,
scrivi a volontari at peacelink.it

Alessandro Marescotti
http://www.peacelink.it
Sostieni PeaceLink, versa un contributo sul c.c.p. 13403746 intestato ad
Associazione PeaceLink, C.P. 2009, 74100 Taranto (TA)

--
Mailing list Ecologia dell'associazione PeaceLink.
Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI: http://www.peacelink.it/mailing_admin.html
Archivio messaggi: http://lists.peacelink.it/ecologia
Area tematica collegata: http://italy.peacelink.org/ecologia
Si sottintende l'accettazione della Policy Generale:
http://web.peacelink.it/policy.html