Nucleare: le autorità di controllo hanno rivelato esistenza di apprendisti stregoni pure nella casa madre francese



Nucleare: le autorità di controllo hanno rivelato esistenza di apprendisti 
stregoni pure nella casa madre francese
Novembre 5, 2009 in Uncategorized 

Dichiarazione di Bruno Mellano (presidente di Radicali Italiani) e Giulio 
Manfredi (vice-presidente Comitato nazionale Radicali Italiani):

Finora i radicali, in 33 anni di iniziativa antinucleare, si sono confrontati 
unicamente con gli apprendisti stregoni “made in Italy”; per citarne uno per 
tutti, il generale Carlo Jean, presidente della Società Gestione degli Impianti 
Nucleari (Sogin) dal 2002 al 2006, quel signore che esattamente sei anni fa 
fece approvare dal governo Berlusconi un decreto-legge per sistemare tutti i 
rifiuti radioattivi presenti sul territorio italiano nel comune di Scanzano 
Ionico (Matera), passando completamente sulla testa della popolazione locale, 
che, giustamente, insorse e non se ne fece nulla. Ora la Sogin è commissariata 
ma pare che il generale Jean sia in corsa per la presidenza dell’Agenzia per il 
nucleare … della serie, al peggio non c’è mai fine.

Ieri abbiamo appreso che gli apprendisti stregoni sono presenti in gran 
numero anche presso la “madre di tutti i nuclearisti”, la società francese 
AREVA. Non era mai successo che le autorità sulla sicurezza nucleare di tre 
stati diversi (Francia, Finlandia e Gran Bretagna), dopo aver compiuto 
accertamenti autonomi, giungessero a una stessa conclusione (troppe 
interconnessioni fra i due sistemi di controllo, quello normale e quello d’
emergenza, del reattore EPR, in corso di costruzione in Francia e Finlandia) e 
decidessero di renderla pubblica, causando alle azioni AREVA una perdita del 
5%; segno evidente che il problema sollevato è grande e che non è facilmente 
risolvibile come si sono affrettate a dichiarare EDF ed AREVA, e nonostante le 
rassicurazioni odierne dell’amministratore delegato di Enel, Fulvio Conti.

Quello che sconcerta di più è che stiamo parlando di un reattore-pilota che 
abbisogna, dopo le indicazioni delle autorità di controllo, di importanti 
modifiche; eppure, tale reattore è già stato praticamente venduto al governo 
italiano (vedi conferenza stampa Berlusconi-Sarkozy del 24 febbraio 2009), che 
lo ha già indicato quale fulcro del rilancio nucleare.

Ministro Scajola, urge maggiore cautela e magari un’integrazione di 
informazione.