Con sofferenza o passione? Ricordando don Tonino




 

 

 

“Tanti auguri perché a voi ragazze e ragazzi i sogni fioriscano tutti. Tanti auguri perché nei vostri occhi ci sia sempre la speranza dei laghi e non si offuschino mai per le tristezze della vita che ci sommergono.

Vedrete come, fra poco, la fioritura della primavera spirituale inonderà il mondo perché andiamo verso momenti splendidi della storia. Non andiamo verso la catastrofe…

Vi abbraccio tutti…. ad uno ad uno”

don Tonino Bello

 

 

 

 

Sono le parole con le quali don Tonino Bello si accomiatava da tutti noi 16 anni fa.

Don Tonino è nelle radici della nostra esperienza editoriale e della nostra sfida culturale. Il suo “tutti… ad uno ad uno” sta nelle P, ogni P, del nostro catalogo.

Ma se ci fosse oggi come allora, a ragionare con noi, schiettamente gli diremmo:“Ma non è che ti sei sbagliato? Perché ci sono 8 ragazzi che non sono stati sommersi solo dalla tristezza della vita ma dalle macerie di palazzi costruiti con la sabbia (non sulla sabbia). Altro che speranza dei laghi nei loro occhi! Ci sono oltre 100 persone (immigrati li chiamiamo) su una nave in mezzo al mare che nessuno voleva: né a Malta né qui da noi. Non sarà una catastrofe, come pure altri più popolari di te continuano a ripeterci, perché si tratta solo di un braccio di ferro tra Governi, ma certo non è nemmeno un momento splendido della storia. Cosa è che non abbiamo capito se non riusciamo a fare la differenza, a fare un tutti diverso?”.

 

In prima persona. Il tutti passa da ognuno trasformato in noi. Lui era così… per questo ha lasciato il segno.

 

Sul nostro sito nella sezione don Tonino Bello, articoli su di lui e suoi, recuperati e ora on line. Se ne avete, inviateceli. Li condividiamo. In un tempo avaro di testimoni credibili, c’è bisogno di confrontarsi con i padri.

 

Cliccando su don Tonino nel catalogo meridiana, i suoi testi.

 

Gli ultimi volumi pubblicati Dissipare l’ombra di Caino e Al pozzo di Sichar sono due perle da leggere e far leggere, per fare i conti in questo tempo di violenza che ritorna e di paura dell’altro, con le ragioni del proprio impegno. La violenza è in noi, in ognuno di noi. L’altro, solo l’altro costruisce la nostra identità. Che scegliamo di fare?

 

L’ultimo articolo nella sezione dedicata a don Tonino, in ordine di tempo, è quello a firma del nostro direttore editoriale Guglielmo Minervini dal titolo: L’inspiegabile forza della memoria. Leggete anche lo stralcio di un’intervista a don Tonino Bello del 1987. Il tema è il rapporto tra Cristiani e politica. La sua risposta è nel termine “compassione”.

 

Allora un dubbio: non è che al termine compassione diamo un significato minimalista? Non sarà anche questa una di quelle parole su cui non ci mettiamo daccordo e quindi non le agiamo nella realtà? Nel blog lanciamo una provocazione… partiamo dall’etimologia per provare a capire.

 

La nostra comunità virtuale ha 29.000 iscritti. In tanti ricevete la nostra news letter. Molti, a volte tanti, tantissimi, ci rispondete. Anche qui un noi che diventa tutti passando da ognuno.

Allora se nella misura in cui ognuno si relaziona con l’altro, può crescere il noi e fare un tutti diverso, condividiamo il senso di questa sfida culturale. Allarghiamo il noi facendo rete. Invieremo a ognuno di voi, nei prossimi giorni, una mail di contatto per fare contagio… Ammalarsi di meridianite potrebbe anche far bene.