Please, no fly! Stay rather at home ...






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  Please, no fly! Stay rather at home ...
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Di recente un noto personaggio estero, purtroppo per altro devoto alla superstizione, ha invitato a NON VOLARE poiché il GLOBAL WARMING che ne deriva condanna letteralmente "millions of the world’s poorest people to death"! Questa stessa persona, pur avanti con l'età ma evidentemente con occhio e mente giovanissimi, invita invece ad incontrarsi per il tramite di TELECONFERENZE. Nonostante l'handycap della superstizione, questa persona ha centrato, a mio tanto modesto quanto riflettuto parere, un aspetto importante, decisivo, che penso dovrebbe già essere una parte del nostro passato mentre ancora ne dobbiamo parlare totalmente al futuro.

In effetti mi sono sembrate parole mie (come quelle di quella donna, commessa in un negozio, che pochi giorni fa ho sentito dire: "... e basta con tutti questi figli!") e sono lieto di avere trovato quest'altra corrispondenza di percezione, sensibilità ed ideale.

In effetti questa sintonia di pensiero, tra una persona che non s'è mai recata nel terzo mondo e chi proprio vi vive, prova all'infinito per cento che NON viaggiare bensì rimanersene a lavorare davanti al PC persino con una tradizionale connessione analogica ad Internet permette a persone serie e per bene di acquisire e sviluppare una sensibilità verso "millions of the world’s poorest people", oltre che per l'ambiente naturale, che persino coloro che viaggiano e si recano ripetutamente in quei luoghi, potendo quindi pure guardare in volto i sofferenti, NON riescono invece a guadagnare (nè MAI guadagneranno causa lo sciagurato cocktail di captivi sentimenti che li animano e delle limitate loro consapevolezze).


Il fatto pur apparentemente minuto è invece certamente importante e va rimarcato. Perché sono proprio queste differenze percettive, solo apparentemente piccole o secondarie, che, sommate giorno dopo giorno, fanno invece quelle ben maggiori DIFFERENZE FINALI capaci di SCARDINARE il Vecchio relegandolo in un museo e di IMPIANTARE fermamente il Nuovo ponendolo al timone della nave sociale. Tutta la differenza in fondo sta nel fatto che ci si limiti a fingere di voler cambiare il mondo o che lo si desideri cambiare per davvero.

Ed allora non posso non invitare i Presenti a FARE per DAVVERO: impersonate anche voi l'ideale di quel saggio del tempo che fu che veritieramente asseriva di poter vedere e conoscere il mondo senza nemmeno affacciarsi dalla finestra (e figuriamoci se perdeva tempo a spostarsi!). Non fingete mai, seguendo il cattivo esempio dei cattivi maestri, bensì siate veracemente, genuinamente, autenticamente diretti verso il bene! Perché a chi è verace (e la veracità si acquisisce in un solo modo: con lo sviluppo della propria SENSIBILITÀ PERCETTIVA, in somma non rimanendo tonti) nulla manca nè è impossibile.


Ed ora vediamo se sia appunto possibile fare un tantino di pratica. La bellezza di quattro anni fa (in tempo Internet possiamo dire circa una dozzina d'anni fa, perché in rete tutto corre o dovrebbe correre più veloce), a seguito appunto dell'imperversare dei voli dei vari Social Forum (in centomila verso questa o quella destinazione all'altro capo del mondo senza nemmeno che ne risultassero dei reali passi avanti) avevo scritto questo intervento:

Per una assemblea telematica del Movimento
http://www.hyperlinker.com/patchwork/atsf.htm

Ebbene quell'Assemblea, che potrebbe, anzi dovrà presto, anziancora: DEVE proprio STRANNASCERE, prima che quel Mondo che tanto si pretende di star difendendo s'afflosci e svenga sia per la delusione che per l'esaurimento, da parte mia continuo ad augurarla ed a reclamarla, stavolta pure insieme all'autorità cui sopra ho accennato. E così oggi, pur con le mie piccole, infinitesime possibilità, visto che offrire è sempre meglio di chiedere, propongo non un sondaggio ma un voto vero e proprio su quella che è l'unica vera grande novità dei nostri tempi nell'ambito della teoria sociale, la proposta in favore di un:

PUBBLICO IMPIEGO A ROTAZIONE
COMPRENDENTE ATTIVITÀ ECONOMICHE
PER UNA METÀ DELL'INTERO

tramite questo sistema ancora in gestazione ma già allegramente efficace:

http://www.hyperlinker.net/webappl/a&b/11s1657t/index.php


Riguardo la SOCIOSINTESI in esame, insieme progetto sociale e percorso strategico, noto che, rispetto a ciò che è conosciuto come Decrescita, è un disegno che descrive trasformazioni ben più ampie, profonde e definite. Non si tratta dei soliti interventi superficiali affidati nelle mani di noi impotenti individui chiamati a caricarci di responsabilità che superano ampiamente le nostre possibilità. No, non si tratta affatto di questo. Si tratta invece di una vera METAMORFOSI, di una ristrutturazione della forma e costituzione stessa della società, una trasformazione quindi che imposta in modo diverso ed evoluto i rapporti che intercorrono tra gli individui, i quali senza alcun peso bensì spontaneamente agiscono per il meglio.

Non è questa l'occasione per scrivere di questa sociosintesi, altrove essa venendo già illustrata a grandi linee e sperando verrà sempre più dettagliata in futuro. Però permettetemi ora di sottolineare che SAPERE COSA FARE è cosa semplicemente fondamentale. Ed a me per primo questa sociosintesi, questo concentrato sociale, quasi una formula magica perché in grado con sole dodici parole di evocare vastissimi quanto precisi e ben definiti scenari di mutamento, aiuta a comprendere cosa fare e fornisce chiare linee da seguire. E poiché io per primo desidero esser parte di una società così reimpostata non posso non offrire ad altri questo stesso mio sogno.

Notate infatti gentilmente che il

PUBBLICO IMPIEGO A ROTAZIONE
COMPRENDENTE ATTIVITÀ ECONOMICHE
PER UNA METÀ DELL'INTERO

non licenzia bensì costantemente ASSUME! Già, proprio così: oltre al fatto che esso riacquisisce al suo interno una moltitudine di attività economiche oggi indebitamente in mano privata, c'è anche il fatto che mentre il pubblico impiego a vita è un ORGANISMO CHIUSO, e deve morire qualcuno perché riassuma, l'ESCLUSIONE essendo il suo fondamento, il pubblico impiego a rotazione è un organismo costantemente APERTO che costantemente assume, appunto l'INCLUSIONE essendo il suo fondamento.

Ciò che scompare con il pubblico impiego a rotazione è l'accaparramento, la casta, la corruzione, la collusione, la mafia di stato. Per il resto, seguendo il principio del "lavorare meno lavorare tutti", esso ci condurrà ad una sicurezza e serenità di vita che oggi possiamo solo ancora sognare!


Spero dunque vorrete, in un comune interesse, considerare questa proposta e che le concederete un voto ed una critica di cui con anticipo vi ringrazio molto:

http://www.hyperlinker.net/webappl/a&b/11s1657t/index.php


Mi si conceda ora l'ennesima pertinente divagazione.

Perché si avanza così a fatica? Perché socialmente parlando per ogni piccolo passo avanti occorre tanto di quel tempo e di quell'impegno che i più passano ad occuparsi d'altro? La pura abitudine nel permanere in vecchi comportamenti influisce certamente parecchio. Vi è però una complicità generale che è davvero un obbrobrio. In particolare rimarco il persistere di quel giornalismo, che pure dovrebbe essere progressista perché tale si definisce, in una continua inconcludente ANALISI che non giunge mai ad una SINTESI PROPOSITIVA. Sembra quasi che a codesti giornalisti piaccia indulgere in uno sterile lamento quasi temendo che, se i problemi di cui sono così attenti estimatori si estinguessero sostituiti dalle soluzioni che così attentamente evitano, essi potrebbero perdere la loro unica ragione d'essere e quindi il loro reddito ne soffrirebbe.

Perché signore e signori giornaliste/i, che tra l'altro siete certo presenti in quantità (di alcune/i avendo già ricevuto privati ma inconcludenti feedback a miei precedenti interventi) su altre Liste, invece di illuminare sempre i guai non vi rendete utili illuminando di continuo e sempre più fortemente le soluzioni? Perché non usate la tecnica del POSITIVO MARTELLAMENTO CULTURALE per costruire nuovi strumenti e strutture sociali ottenendo così risultati consistenti? Perché invece di star sempre lì a piagnucolare, negativamente e snobisticamente permanendo in un grigiastro appiccicoso tristume, non vi fate brillanti portavoce di proposte come l'

http://Assemblea-Popolare-Permanente-Premiata.hyperlinker.org

altrimenti detta:

http://Il-Mercato-delle-Innovazioni-Sociali.hyperlinker.org

uno strumento così democratico, potente e rinnovatore eppure economico che NON gli si può proprio dir nulla contro? Che ci'aspettate? Che lo avalli un qualche vecchio ma noto trombone senza il cui beneplacito non ve la sentite di avventurarvi in una valutazione?

Se son già quattro anni che una persona comune, comunissima come lo scrivente s'è messo a perorare assemblee telematiche di vario tipo, giungendo fino al RICCO e COMPOSITO PROGETTO qui sopra citato, ed a smanettare col PHP per realizzare un sistema di proposizione confronto e delibera degno di quest'epoca, quindi capace pure di un voto dinamico (purtroppo non ancora implementato) e non più statico, voi avreste dovuto dannarvi affinché queste assemblee divenissero realtà, affinché se non il mio altri sistemi divenissero frequentata realtà. Avreste dovuto e potuto mettervi a saltare sulle seggiole e sopra i tavoli gridando e sbracciandovi affinché il nuovo mondo si rendesse CONCRETAMENTE disponibile a chiunque. Ed invece siete ancora lì, riparati sotto le seggiole e sotto i tavoli, a frignare come bimbi.


E già che ci siamo, già che ci troviamo a parlare di giornalisti e visto che in diverse/i sono certamemnte presenti in certe altre Liste, vorreste gentilmente dire per quale misteriosa ragione NON PARTECIPATE ai lavori che si compiono in codeste Liste limitandovi a lurkare (come si dice in gergo cyber)? Posso avanzare una ipotesi? Sicuramente voi vi considerate di livello superiore a NOI PRESENTI e psicologicamente proprio non glie la fate a scendere e mischiarvi tra noi persone comuni e semplici. Ma a me pare vi sia pure una ben più pregna, anzi: ricca motivazione che vi impedisce di ESSER CON NOI. E già: perché esser con noi, darsi da fare con noi, lavorare con noi, non vi porta denaro, vero? Che ve ne può importare a voi professionisti di stare in mezzo a noi, anche se trattiamo temi e presentiamo proposte di importanza fondamentale, se nessuno vi dà quantomeno un gettone di presenza?

Nooo ... Fate male a non partecipare, a non porvi sul nostro stesso piano. Fate male perché è ON LINE che sta nascendo il futuro, non sui vostri giornali. E se avete deciso di non servire, di non essere utili, il reddito l'avete perso lo stesso. Anche quei finanziamenti statali che vi beccate proditoriamente zitti zitti che se non era per qualche pacifico ed allegro rivoluzionario nemmeno si sarebbe saputo. Fate male a non partecipare, perché quando i vecchi canali si chiudono ne nascono di nuovi e le energie, anche quel denaro che tanto vi preme, finiscono per prendere quelle nuove strade.


Bene. Oggi ci tocca sia costruire il nuovo sia buttar giù il vecchio. Faticoso o meno, redditizio o meno, è un lavoro che va fatto. Alla fine, potete scommetterci, renderà.


Grazie per l'attenzione, non dimenticate il voto e la critica, un caro saluto, ciao,

danilo d'antonio


http://www.hyperlinker.net/webappl/a&b/11s1657t/index.php