Comunicato stampa sul tentato sgombero di Porta Portese



COMUNICATO STAMPA

No alla criminalizzazione degli operatori dell’usato!
Le azioni repressive contro lo zoccolo duro del settore dell’usato romano
sono un tentativo di scempio ambientale

Stanotte, prima dell’alba, la Polizia Municipale di Roma si è recata in
forze a Porta Portese, lo storico mercato capitolino che si estende da Via
Portuense alle strade limitrofe a Via Ippolito Nievo.
Alle centinaia di operatori dell’area adiacente a Ippolito Nievo non è
stato concesso di prendere possesso delle loro postazioni, da molti di loro
occupate da decenni. Ad alcuni di essi stata tolta la merce, che anziché
essere sequestrata (come vorrebbe la legge quando è sospettato un abuso), è
stata distrutta sul posto con un autocompattatore dell’AMA. Merce riusabile
distrutta con la forza per poi avviarla in discarica! L’Occhio del
Riciclone, accorso immediatamente, ha assistito a uno scempio: la parte più
storica del mercato (purtroppo oggi sospinta ai margini dello stesso)
attaccata con brutalità. Rigattieri che sono un pezzo della storia e del
cuore di Roma disperati e in lacrime, come pesci  tolti dall’acqua, senza
più habitat né prospettiva. Ancor più grave il fatto riferitoci da un
funzionario dei vigili urbani presente sul posto: prima dell’azione a
Ippolito Nievo, la Polizia Municipale ha fermato 60 operatori di etnia Rom,
distruggendo la loro merce e privandoli addirittura della libertà, come se
fossero criminali.

Dopo la legittima rabbia degli operatori di Ippolito Nievo, che hanno
bloccato Viale Trastevere per diverse ore, un portavoce della polizia
municipale ha presentato scuse ufficiali, promettendo agli operatori
agibilità per Domenica prossima.

La Polizia Municipale ha comunque affermato che rimarrà presso il mercato
con la ferma volontà di reprimere gli abusi. L’Associazione Operatori di
Porta Portese ha preteso e ottenuto che i criteri di repressioni degli
abusi siano concordati con l’Associazione stessa.
Contenti della ripristinata capacità di dialogo di Polizia Municipale e
Amministrazione, reputiamo necessario focalizzare alcuni elementi
importanti:

L’Occhio del Riciclone, grazie a finanziamenti del Comune e della Provincia
di Roma, ha compiuto uno studio chiamato “Il settore dell’usato nella
gestione dei rifiuti”, che mostra con dati e numeri l’importanza del
servizio ambientale garantito quotidianamente dalla microimpresa romana
dell’usato. La stragrande maggioranza delle merci usate di Porta Portese
proviene dal flusso dei “rifiuti in potenza” (merci in procinto di essere
conferite tra i rifiuti) o direttamente dai rifiuti. Se il settore
dell’usato scomparisse o si contraesse, per grandi volumi di merce l’unica
alternativa rimarrebbe il conferimento tra i rifiuti: con il conseguente
impatto ambientale ed economico a carico di cittadini e contribuenti. Il
RIUSO è la seconda priorità secondo la formula delle 4 erre (Riduzione,
Riuso, Riciclo, Recupero).
Un ordine di priorità adottato dalla normativa europea e nazionale.
Oggi gli unici a garantire l’applicazione della seconda erre sono gli
operatori dell’usato.

A Roma gli operatori che salvano merci da un improprio smaltimento tra i
rifiuti sono 3000. Lo zoccolo duro di questo settore, con circa 900
operatori, è esattamente quello che è stato colpito stamattina dalla
Polizia Municipale. Purtroppo circa il 90% degli operatori dell’usato che
lavorano nei mercati sono costretti all’abusivismo. Anche se da anni
chiedono con forza la regolarizzazione.

Ricettazione, igiene, disagi per i residenti: sono tutti problemi che
possono essere risolti con politiche di dialogo orientate alla
regolarizzazione degli operatori e alla normalizzazione del mercato.


ASSOCIAZIONE OCCHIO DEL RICICLONE

<mailto:riusare at yahoo.it>riusare at yahoo.it   333/5856634


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