no tav: sorpresa la corte dei conti scopre che i verbali relativi agli espropri sono falsi



da e-gazete.it mercoledi 27 settembre 2006
 
Espropri Tav in Val Susa, la Corte dei conti scopre che i verbali sono falsi

Roma, 25 settembre – Sono falsi i verbali relativi agli espropri dei terreni sui quali è sorto il cantiere di Venaus dell’Alta Velocità per la costruzione del tunnel esplorativo. A scoprirlo, un po’ casualmente - si legge in un articolo pubblicato sul settimanale L’Espresso - è stata la Corte dei Conti che da tempo ha aperto un’indagine per danno all’immagine dello Stato in seguito alla violenta carica della polizia contro i manifestanti anti-Tav avvenuta nella notte fra il 5 e il 6 dicembre di un anno fa. Indagando sulle manganellate sferrate alle 3 di notte dai poliziotti contro il gruppetto di donne e anziani che a quell’ora rappresentava il “presidio” no-Tav di Venaus, i finanzieri al comando del procuratore contabile Ermete Bogetti si sono accorti di falsificazioni nelle procedure seguite per occupare i terreni del cantiere. I lavori per 84 milioni di euro - ora sospesi per motivi di ordine pubblico - erano stati appaltati alla Cmc di Ravenna. Secondo le “fiamme gialle”, in quei giorni di “guerra civile” fra l’Alta Val Susa e la Val Cenischia (il 30 novembre e il 6 dicembre), chi aveva effettuato le operazioni per allestire il cantiere avrebbe commesso alcune irregolarità. E quindi, dopo indagini e accertamenti, la giustizia contabile ha trasmesso per competenza la notizia di reato (contro ignoti), alla procura ordinaria ipotizzando il falso. Questa iniziativa non è stata del tutto gradita al Palazzo di Giustizia di corso Vittorio. Il procuratore della repubblica Marcello Maddalena ha deferito il collega Ermete Bogetti al procuratore generale della giustizia contabile “accusandolo” di aver travalicato le sue competenze.