I: Bocciato il golf (e Rutelli ) a Cortina!!!



dal Corriere della Alpi  30 agosto

      Pagina 1 - Prima Pagina


      Dopo l'ok di Rutelli, la doccia fredda da Venezia. E ora il campo
dovrà ripassare la valutazione di impatto ambientale


      Secondo «no» al golf di Cortina


      La Sovrintendenza boccia il progetto: «L'area non è idonea»


      Nel parere negativo firmato da Monti, indice puntato contro i
parcheggi e l'aumento di aree da disboscare


       CORTINA. Il campo da golf di Cortina incassa il secondo «parere
negativo» della Sovrintendenza. Con la data del 25 agosto, il sovrintendente
Guglielmo Monti ha spedito da Venezia lo stop, che boccia pure il secondo
progetto, quello che avrebbbe dovuto recepire osservazioni e prescrizioni
dell'organismo di tutela. E ora il campo dovrà ripassare la valutazione di
impatto ambientale della Provincia. I sostenitori non se l'aspettavano,
soprattutto dopo l'incoraggiante intervento del vicepremier Francesco
Rutelli al Palavolkswagen. Invece, la Sovrintendenza ha fatto notare che la
seconda versione del progetto è anche più lontana della prima da un'
accoglienza favorevole. Nel mirino, club house, parcheggi, pista 5 «di
notevole impatto visivo e che attraversa pure il sentiero Cai 220»
(sterrato), oltre a un aumento di oltre 4mila metri cubi di area da
disboscare. Per dirla con Monti, quel che doveva essere un piano che abbozza
il «progetto preliminare di valorizzazione» del paesaggio» non «dimostra la
compatibilità dell'intervento con le esigenze di tutela del paesaggio».
      CONTENTO A PAGINA 28


      Pagina 28 - Provincia


      Non va bene il progetto rifatto: dito puntato su buche, club house,
park, aumenti di sbancamenti e aree da disboscare (4000 metri quadri in più)


      Golf, nuovo no della Sovrintendenza


      Guglielmo Monti: «L'area scelta non è idonea a questa realizzazione»


      «Modifiche ininfluenti» e anche peggiorative per zona e paesaggio


      CRISTINA CONTENTO


       CORTINA. No e poi no: il campo da golf di Cortina incassa il secondo
«parere negativo» della Sovrintendenza, che ribadisce: «l'area non è idonea»
alla sua realizzazione. «Neretto» su bianco, per chi non l'avesse ancora
capito: il no ha un carattere in rilievo rispetto al resto delle due pagine
di osservazioni...
       E' stato spedito da Venezia il 25 agosto lo stop del sovrintendente
Guglielmo Monti, che boccia pure il secondo progetto, che doveva recepire
osservazioni e prescrizioni dell'organismo di tutela. Con una chiosa finale:
il nuovo campo (testè bocciato) dovrà ripassare la valutazione di impatto
ambientale della Provincia.
       Questo perché le modifiche al precedente di 18 buche sono
sostanziali: riguardano la variazione planimetrica di buona parte delle
buche e dei campi da gioco, lo spostamento di parcheggi e club house.
       Sembrava andato proprio in buca il campo da golf di Cortina, neanche
l'altro giorno al Palawolkswagen con il «birdy» a sorpresa del ministro
Rutelli (più che possibilista), che il secondo «no» piove come una doccia
gelata sulle facili aspirazioni di chi propone la struttura sportiva.
       Una sovrintendenza che non va proprio per il sottile e che ritiene le
modifiche adottate in ordine al Pua (piano urbanistico attuativo)
«ininfluenti e in alcuni casi peggiorative sotto il profilo paesaggistico
rispetto a quanto esaminato nella prima conferenza dei servizi del settembre
2005». Così il parere inviato a amministrazioni e ministero.
       Nel mirino, club house, parcheggi, pista 5 «di notevole impatto
visivo e che attraversa pure il sentiero Cai 220» (sterrato), oltre a un
inspiegabile aumento di oltre 4mila metri quadrati di area da disboscare. E
altro ancora. Sostanzialmente, le modifiche secondo le prescrizioni imposte
(tenendo conto della tutela ambientale) è come se «rilanciassero», più che
mai in zona protetta.
       Per dirla con Monti, quel che doveva essere un piano che abbozza il
«progetto preliminare di valorizzazione» del contesto paesaggistico, manca
in realtà di una «vera regia "architettonica" complessiva (progettazione
unitaria)», scrive il sovrintendente, «che dimostri la compatibilità dell'
intervento con le esigenze di tutela del paesaggio. La proposta progettuale
è frammentaria e risulta come sommatoria di tre proposte: il progetto
tecnico dell'attrezzatura sportiva (campo da golf), il progetto della club
house e parcheggi, il progetto di valorizzazione ambientale paesaggistico».
       Suona come una stroncatura vera e propria, ma Monti affonda. «Gli
interventi proposti risultano tali da alterare i tratti caratteristici della
località protetta (Miramonti, ndr)», per cui esiste proprio il vincolo
ambientale. Dunque, autorizzare il campo da golf così come proposto
significherebbe, sempre secondo la sovrintendenza, una modifica del vincolo
paesaggistico del 1952 e la violazione del codice. I punti.
       La pista numero 5 (limite est del complesso): «Per il suo
orientamento ortogonale è di inaccettabile impatto visivo, oltre che
costituire un notevole taglio di porzione di aree boscate, attualmente
integre». E' questo il percorso che taglia il sentiero 220 Cai, «meta di
molti escursionisti».
       Modifiche di «volumi» sulle aree interessate. La Sovrintendenza
sostiene che le «modificazioni planoaltimetriche, rispetto al precedente
progetto, aumentano: l'eccedenza del materiale di sterro è di «ben 10.650
metri cubi». Non è l'unico aumento: le aree da disboscare «passano dagli
80.127 metri quadrati del precedente progetto agli 84.685 metri quadrati di
quello attuale con conseguente aumento dell'impatto paesaggistico globale».
       La club house. Nel nuovo progetto viene spostata sulla sommità dell'
ex buca 8, vicino alla Buca dell'Orso. Il «notevole sbancamento per la
realizzazione dei locali interrati e la realizzazione dei posteggi» a malga
Fraina «comporta un danno irreversibile» ai valori ambientali della zona.
       Le buche. Le buche 2 e 3 e la 8 e la 9 interferiscono con biotopi
esistenti a macchia di leopardo. Biotopi che rischiano di non essere più
alimentati dalla rete idrica superficiale per effetto di riporti e drenaggio
dei campi di gioco.
       Se non bastasse, Monti conferma pure le 10 prescrizioni enunciate col
primo parere negativo (settembre 2005), convinto che le strutture
caratterizzanti i campi da golf (green, bunker e compagnia) contribuiscono a
«snaturalizzare e banalizzare l'intera area».



      dal corriere delle Alpi



            DOMENICA, 27 AGOSTO 2006




            Pagina 1 - Prima Pagina


            Il via libera al campo di golf fa esultare Cortina e Galan


            Reazioni positive alle dichiarazioni del vice premier. Per
sindaco e governatore veneto, si è trattato della prova che «abbiamo
lavorato per un obiettivo importante». VILLANOVA A PAG. 28


            SEGUE A PAGINA 28


            Pagina 28 - Provincia


            La soddisfazione del sindaco Giacobbi, un «grazie» dal
governatore veneto Galan


            «E' la prova che abbiamo lavorato bene»


            L'associazione di Dibona: «Si è capito che vogliamo rispettare i
parametri ambientali»


            Dopo le critiche dei Verdi, i favorevoli possono esultare:
«Compreso il progetto»



            MATTEO VILLANOVA


             CORTINA. Secondo il sindaco di Cortina, Giacomo Giacobbi, la
dichiarazione del vice premier Francesco Rutelli a proposito del campo di
golf per la conca ha un solo significato: «Abbiamo lavorato e stiamo
continuando a lavorare per portare a casa un risultato importante». Questo
il commento del primo cittadino a margine dell'incontro al PalaVolkswagen di
venerdì sera.
             Per il presidente dell'«Associazione golf Cortina» Giovanni
Dibona, quello di Rutelli è un parere «ragionato» e dunque ancor più
benvenuto: «Siamo decisamente contenti di quanto espresso da Rutelli e anche
dal presidente della Provincia Sergio Reolon. E' un segnale positivo, poiché
abbiamo visto che chi aveva delle perplessità rispetto a questo progetto (e
ha giustamente posto delle prescrizioni) ha potuto valutare che quanto è
nostra intenzione realizzare rispetta tutti i parametri di carattere
ambientale e paesaggistico».
             L'opinione di Dibona si riferisce sia alle restrizioni imposte
dalla commissione Via della provincia di Belluno, sia e soprattutto alle
perplessità che erano sorte negli ambienti dei Verdi, che in passato avevano
denunciato le intenzioni dell'associazione temendo uno scempio ambientale.
             «Quando questi segnali così positivi giungono anche dal Governo
di cui i Verdi fanno parte», ha concluso Dibona, «la speranza non può che
essere quella di superare anche l'ultimo scalino, quello della definitiva de
cisione della commissione centrale a Roma il 12 settembre».
             Un «ringraziamento» a Francesco Rutelli arriva niente meno che
dal governatore veneto Giancarlo Galan: «Da molti anni Cortina attende il
poter disporre di strutture adeguate ai bisogni dei suoi cittadini e alle
necessità proprie di un leggendario centro turistico. Così», ha ricordato
Galan, «la Regione si è impegnata a fondo a fianco del Comune di Cortina per
quanto riguarda la realizzazione di un campo da golf, tenendo d'occhio l'
obiettivo di dotare la località ampezzana di quella tangenziale in grado di
eliminare al più presto il veleno di un traffico viario insopportabile.
Tutto ciò nel pieno e doveroso rispetto del primo e fondamentale patrimonio
di Cortina, che altri non è che il suo scenario naturalistico. Rutelli, si è
dichiarato a favore della realizzazione del campo da golf e di questo lo
ringrazio sinceramente».
             «Il consenso del ministro al progetto», ha aggiunto Galan, «dà
soddisfazione all'impegno congiunto di Regione e Comune, che non a caso su
questa e su altre vicende di tipo urbanistico e paesaggistico si è dotato di
consulenze tecnico-scientifiche indiscutibili, tra cui quella di Amerigo
Restucci tra i massimi studiosi di storia dell'architettura e del paesaggio
culturale.
             Mi auguro che simile lungimiranza il ministro Rutelli possa
dimostrarla anche quando il Veneto affronterà la realizzazione di
infrastrutture, che, in accordo con il ministero per i beni e le attività
culturali, dovranno diventare per noi l'occasione grazie a cui la politica
del fare dovrà dimostrare di essere la politica del fare bene in senso
culturale e ambientale».